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Autore: Hikari29    02/08/2017    1 recensioni
[ATTENZIONE : non fatevi ingannare dal titolo... Niente lupi mannari qui]
AU...mi hanno sempre incuriosito questo genere di storie...
E voi? Avete mai pensato a come sarebbero cambiati i personaggi vivendo in un altro mondo?Beh, io si ...e personalmente il contesto di dolce flirt mi ha sempre ispirata parecchio .
Vecchi e nuovi personaggi,ognuno con un ruolo fondamentale in questo mondo fatto di magia ,combattimenti ,amore...e anche un pizzico di follia. Due scuole... Dove ognuno avrà il suo ruolo. Una protagonista dal passato complicato, che ricomincerà a sorridere solo grazie all'affetto per i suoi nuovi amici. Incontri, scontri, lacrime, sorrisi, abbracci e sfide, e comportamenti inaspettati da parte di alcuni studenti, perché diciamocelo... Non si giudica un libro dalla copertina... Ed Eri lo capirà presto.
Questa è la mia prima storia ,o meglio la prima volta che ho il coraggio di presentarvi una mia creazione...e se vi ho incuriositi, preparatevi ad "Alpha Academy "....il dolce amoris non sarà più lo stesso.
! AVVERTENZE: la storia è un adattamento di una versione originale che potete trovare su wattpad!
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                         *inizio flashback*

P. O. V. CASTIEL

Accendo una sigaretta e comincio a godermi la fresca brezza mattutina, cosa che posso fare solo in questo mio piccolo angolo sul tetto.
Come al solito mi sono svegliato col piede sbagliato e anche stavolta ho deciso di saltare le lezioni.
Odio questa scuola, gli insegnanti e ancor di più coloro che la frequentano, soprattutto quegli idioti di Nathaniel e Jade, anche se quest'ultimo ha superato di gran lunga anche il biondino in antipatia.
Sospiro ancora una volta l'odore di nicotina, quando una mano si poggia sulla mia spalla.
<< Sapevo che eri qui, testa rossa >> dice una voce familiare scombinandomi i capelli.
Ed ecco Dajan : l'unica mia fonte di salvezza in questo lurida scuola. Sapevo che mi avrebbe trovato, mi conosce troppo bene, d'altronde siamo amici d'infanzia.
Mi alzo di scatto gettandomi su di lui con una presa ferrea, e subito si ritrova piegato con il viso nella mia stretta e il mio pugno a premergli affettuosamente sulla testa.
<< Lasciami Castiel, i miei bellissimi capelli! >> mi supplica.
<<  pregami, viso pallido >> scherzo stringendo la presa.
E mentre Dajan si ribella, io perdo l'equilibrio e cadiamo entrambi rovinosamente per terra continuando a ridere come bambini.
<< Ok, mi arredo. Hai vinto. >> Si rassegna asciugandosi un lacrimuccia.
<< Come sempre >> ammetto orgoglioso aiutandolo ad alzarsi.
Prima di ricominciare a parlare, sento un suono proveniente dal mio cellulare.
Lo controllo e scopro che si tratta della mia ragazza, che mi chiede di incontrarci dopo scuola con tanto di cuoricini che, sinceramente mi danno il voltastomaco, ma da parte sua non mi infastidiscono più di tanto, dopotutto la amo.
<< Ehi, cos'è quella faccia da pesce lesso? >> mi prende in giro lui buttandosi di peso con un braccio sulle mie spalle.
Ricambio il gesto e poso il cellulare in tasca.
<< Mi sembra che anche tu sia messo bene, no? >> chiedo malizioso.
Lui finge indifferenza grattandosi la nuca :
<< non capisco proprio di cosa tu stia parlando... >>
Subito rido e gli do un pugno sulla spalla :
<< Ahhh! Era una punta di rossore quella che ho visto? >> lo beffeggio.
Al suo agitarsi con imbarazzo, ritorno serio, per quanto mi sia possibile.
<< Dai, sto scherzando. Cosa c'è di male? Kim è carina ed è il tuo tipo. Siete fatti l'uno per l'altra. >> lo rassicuro.
<< SIAMO - SOLO - AMICI >> si difende.
<< Si, certo. Si vede lontano un miglio che ti piace! >> ritorno a scherzare.
<< Beh, io - >> non riesce a finire la frase, la campanella lo interrompe.
<< Scuola finita! Usciamo! >> cambia discorso.
<< non provare a dileguarti! >> dico mentre lo raggiungo.




Una volta fuori mi rendo conto di quanto il suo passo sia veloce e, una volta al suo fianco, decido di dargli una scossa col mio Alph facendolo sobbalzare.
Controllo il cellulare aspettandomi a momenti un messaggio da parte di Deborah. Ma non è il mio a squillare : è Dajan infatti ad aver ricevuto un messaggio.
Il mio amico assume un'aria pensierosa e qualcosa mi dice che c'entri Kim.
<< Senti Castiel, ora devo andare, ci si vede! >> si dilegua.
Si, doveva trattarsi proprio di Kim.
Non faccio in tempo a fare qualche passo che una presenza familiare si posiziona alle mie spalle, coprendomi gli occhi con le sue gracili mani.
Mi volto verso di lei riportando le sue braccia lungo i fianchi, continuando però a tenere le mie dita intrecciate alle sue.
Si alza sulle punte per arrivare alle mie labbra e dopo esserci baciati, cominciamo finalmente a camminare fianco a fianco.
<< Come mai sei arrivata così presto? Sarei passato a prenderti io >> le dico.
<< Ma no, tranquillo. Volevo taaanto vederti, tesoro >> il suo tono è smielato come sempre, ma non mi da fastidio.
Parliamo tranquillamente e finiamo al tema scuola, argomento da me non molto gradito.
Trattandosi della fine dell'anno scolastico, dovremmo ricevere a momenti un e-mail di conferma per il passaggio alle superiori.

Quasi come se prevedessi il futuro, sento i nostri cellulari suonare e, in men che non si dica, controlliamo.
<< Non ci posso credere, mi hanno promosso! >> ammetto con euforia.
<< Anch'io! >> risponde lei.
E preso dalla gioia del momento le strappo via il telefono dalle mani.
Vedo con la coda dell'occhio che il suo sguardo è strano, quasi come se il mio gesto impulsivo le avesse dato fastidio.
Leggo di fretta dell'ammissione  della mia ragazza,poi, accompagnato da un suo << tesoro, ridammelo! >> quasi disperato, capisco la causa della sua preoccupazione.
Leggo il mittente : Beta Academy, e il mondo mi crolla addosso.
Sono incredulo, sorpreso, triste ma soprattutto arrabbiato.
<< TU VAI ALLA BETA ACADEMY???!!! >> chiedo più a me stesso che alla ragazza davanti a me.
Lei, ancora più agitata di prima, cerca di calmarmi :
<< Castiel, ascolta. Posso spiegare. >>
<< SPIEGARE COSA? CHE FREQUENTI LA SCUOLA PEGGIORE DI TUTTI I TEMPI? SAI CHI FREQUENTA QUELL' ISTITUTO? I CRIMINALI PEGGIORI! C'È UN MOTIVO PER CUI VENGONO ESILIATI >> urlo.
Lei ancora con le mani davanti al viso comincia a balbettare in mancanza di parole. E solo ora mi rendo conto di chi ho di fronte.
<< QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMI CHE SEI UN' ABITANTE DI HELL?! TI RENDI CONTO? NON POTRESTI NEANCHE STARE QUI. VI È PROIBITO METTERE PIEDE FUORI DA QUELLA LURIDA REGIONE! >>
Lei continua a non rispondere, ma questa volta abbassa lo sguardo.
<< Quanto sono stato idiota! >> mi dico con una mano sulla fronte.
<< Faresti meglio ad andartene, prima che avverta qualche guardiano >> concludo mentre le volto le spalle per andarmene.
Lei però mi continge a girarmi ancora una volta sussurrando : << Hai finito? >>.
Alza il viso e i suoi occhi mi gelano il sangue : pieni di odio e cattiveria.
<< Credi davvero che sarei stata tutto questo tempo insieme a un rammollito come te se non avessi avuto un secondo fine? Cos'è, pensavi che mi fossi innamorata di te per il tuo spirito ribelle e la tua faccia da angioletto? >> ride.
<< Mi dispiace Castiel, l'unica cosa che ho fatto tutto questo tempo è stato prendermi gioco di te. Ma tu ci sei cascato anche prima del previsto ah ah ah! >> continua con perfidia.
Come ho potuto farmi prendere in giro da una come lei?! Incanta tutti con quel bel faccino e poi...ti pugnala. E anche se non vorrei, fa male.
Immerso nei miei pensieri non mi accorgo che lei mi raggiunge e, calpestandomi un piede, si avvicina al mio volto :
<< dovresti ringraziare il tuo bel faccino. Se solo avessi voluto ti avrei già pietrificato >> ammette con tono inquietante.
Pietrificare? Ma che...
<< Ops, mi è sfuggita qualche parola di troppo. E dire che mi sono impegnata così tanto per non farti venire a conoscenza del mio Alph. Beh, pazienza >> continua allontanandosi da me.
Sono ancora senza parole, troppo sconvolto dalla sua crudeltà inaspettata. Lei invece, mi guarda divertita un'ultima volta, prima di voltarsi :
<< Addio tesoruccio >>.
E mentre la guardo allontanarsi, mi rendo conto che forse non ci rivedremo più e inerme mi lascio cadere per terra, consapevole che il dolore si impossesserà presto di me.


La notte è stata più lunga del previsto e, come mi aspettavo, non sono riuscito a chiudere occhio. Non ho fatto che pensare e ripensare agli occhi pieni di cattiveria di quella che fino a qualche ora fa era la mia ragazza.
Guardo la sveglia e mi accorgo di non averla sentita al momento giusto dato che sono le 10 : 30.
Ho già perso più di due ore di lezione, tanto vale saltarle del tutto come al solito.
Lo ammetto, la promozione mi dà sicurezza e poi, manca poco alla fine.
Non mi va di lasciare la mia stanza, ma mi preparo comunque per uscire : stare con Dajan mi aiuterà.
Come mia routine mi dirigo sul tetto, mi siedo per terra e accendo una sigaretta inalando l'aria fresca mista alla nicotina. Continuo ad aspettare il mio migliore amico ma lui non arriva...

È quasi ora di pranzo e di Dajan nemmeno l'ombra.
Comincio a preoccuparmi, non l'ho più visto da ieri e non risponde alle mie chiamate né ai miei messaggi.
Grazie al cielo mi ritrovo a pochi metri di distanza l' unica persona che possa aiutarmi : Kim. Ma prima di poterle rivolgere parola, lei mi precede :
<< Castiel, hai visto Dajan? >> mi chiede nascondendo la preoccupazione.
<< Stavo per chiederti la stessa cosa, non risponde a nessun messaggio >> dico sincero.
<< Lo stesso vale per me. Non lo vedo da ieri mattina... >> mi risponde.
Aspetta, cosa?!
<< Un attimo, ieri sera non dovevate vedervi? Ha ricevuto un messaggio, detto di avere un impegno. Non era con te? >> comincio ad agitarmi.
<< Di cosa stai parlando? Io non... >> dice ansiosa.
Il suo sguardo, per la prima volta impaurito, mi trasmette le sue emozioni e per il bene suo e di Dajan, decido di correre fuori dall'edificio in cerca del mio amico.
Dove sei Dajan? Che succede?
Corro, corro, senza curarmi dell' ambiente circostante. Poi, proprio al confine ovest dell'isola, lo vedo.
È ancora lontano, ma non abbastanza da non essere raggiunto da me, che corro a perdifiato spinto da un brutto presentimento. Lo raggiungo :
<< Dajan, sei qui. Che - >> mi blocco.
Il mio sguardo é fisso su di lui, ma soprattutto sulla persona al suo fianco.
<< ALLONTANATI DA LEI DAJAN! >>  urlo.
<< Mi dispiace tanto tesoro. Troppo tardi. >> mi risponde lei accentuando la seconda metà della frase.
<< Cosa gli hai fatto Debrah? >> le chiedo con rabbia, la sua risposta però mi contraddice :
<< Io non ho fatto proprio nulla. Perché non ne parli direttamente con lui? >>.
Dajan, ti prego, parlami,dimmi che non è vero.
<< Cos'è? Sei talmente idiota da non capirlo da solo? >> mi spiazza.
<< È ora di smetterla Castiel. Era tutta una finzione : il tuo rapporto con lei, la nostra amicizia... Credi davvero che uno come te avrebbe potuto interessarci? >> continua ridendo in modo perfido.
Che cosa gli prende? Dov'è finito Dajan? Era davvero tutta una bugia? Non posso crederci...
<< Sei rimasto da solo Castiel... >> conclude lei dandomi il colpo di grazia.
Ed è così che si avvia, tenendo sotto braccio quello che avrebbe dovuto essere il mio migliore amico, verso un luogo a me ignoto, scomparendo all'improvviso lasciandomi interdetto.
Ancora una volta le emozioni hanno il sopravvento su di me e ripensando alle sue parole, mi soffermo su quel "solo" e la mia testa si convince di eliminare quella parola dal mio dizionario..


                                                                                                                        * fine flashback *


<< E da quel momento ebbe inizio il periodo forse più brutto della mia vita. Sono passati circa due anni ed è stato Lysandro a darmi la forza per andare avanti. E pensare che all'inizio mi stava antipatico... >> continuo sorridendo quasi con malinconia.
Dopo un attimo di silenzio, per me imbarazzante, con uno scatto veloce mi rigiro verso la ringhiera, a cui mi aggrappo, volgendo lo sguardo verso l'orizzonte.
<< E adesso puoi anche prendere i fazzoletti, la storia strappalacrime è finita >> fingo un sorriso e cerco di riportare l'atmosfera alla serenità, ma vengo bloccato.
Una presenza arriva prepotente alle mie spalle, delle braccia esili raggiungono il mio petto, dando vita ad un 'abbraccio dolce e spontaneo.
Mi blocco.
Sento lo mie guance surriscaldarsi e la ringrazio mentalmente per questa posizione dalla quale non riesce a vedermi.
Sento la sua testa poggiare sulla mia schiena, poi sussurra :
<< Non farlo Castiel. Non sorridere fingendo di stare bene. Non mentire a te stesso. Reagisci se vuoi, sfogati, prendi a pugni qualcosa, piangi, urla... Ma non fingere più, ti prego >>
Ed è qui che reagisco stringendo le mie mani sulle sue e con la testa bassa la ringrazio.
Poi si allontana e io mi volto.
Mi osserva ancora una volta e come fosse la cosa più naturale del mondo mi dice :
<< Bisognerebbe regalare solo sorrisi sinceri, non credi? >>
Sorride... e il tempo sembra fermarsi.

I miei occhi sgranati fissi sul suo viso per la prima volta sorridente e quel suo sorriso luminoso che fa perdere al mio cuore un battito, rendendola ai miei occhi ancora più bella.
Il vento ci scombina i capelli e i colori del tramonto esaltano la sua figura quasi eterea.
<< Tu... hai sorriso... >> dico senza rendermene conto.
Ed in un secondo il suo sguardo s'illumina e questa volta una lacrima di felicità le riga il viso.
<< Grazie Castiel >>.
Ancora una volta è riuscita a spiazzarmi, ma non credo di riuscire a nascondere l'imbarazzo stavolta.
Sento il rossore sino alla punta delle orecchie e d'impulso porto una mano sul volto, girandomi di tre quarti.
<< Dovresti andare... >>


P.O.V.  ERI

Mi convinco ad assecondare il suo invito, dopotutto l'ho già infastidito per troppo tempo.
Come pensavo, Castiel è un ragazzo più complesso di quanto sembri ed il suo passato giustifica in pieno il suo attuale atteggiamento.
È strano ciò che è successo... Quasi come se il suo racconto avesse risvegliato le mie emozioni e quella voglia di sorridere, venuta fuori dal nulla, come se il mio gesto aspettasse la giusta occasione.
Varie volte ho provato a mettere da parte la mia inespressività, e non mi sarei mai aspettata di poterci riuscire con uno come Castiel.
Sarà stata la sua storia, la sua espressione malinconica? O basta semplicemente la sua presenza a scatenare in me delle sensazioni...?

Vagando con la mente persa nei pensieri, raggiungo nel frattempo i corridoi della scuola e, mentre sto per svoltare l'angolo, intravedo la figura di Violet e una voce maschile che chiede :
<< Ti va di uscire con me? >>



~ Note d' autrice ~

Saaaaalve a tuttiiii!!!! Scusate il ritardo, ho avuto dei problemi col WiFi maaaaa questa era l'ultima volta. Dalla prossima settimana internet veloceeee, yeeeeep!!!
Ok, sembro una stupida, scusate ^ ^''
E vabbè. Penso di essermi fatta perdonare stavolta, il capitolo è il più lungo di sempre.
Argomento principale, come da titolo, Castiel e il suo passato, quindi mi sembrava giusto che prevalesse il suo punto di vista. Grandi progressi per Eri e, a quanto pare, anche per Castiel (*faccina innamorata con tanto di occhi a cuoricino e bava alla bocca *).
E quindi che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Se siete arrivati fino a qui sappiate che vorrei almeno due recensioni per questo bel capitoletto. No, nessuna presunzione ma, scusatemi per la sincerità, vorrei tanto capire se vale la pena o meno di continuare con la fic. Tutto qui...
A presto allora.
Un bacio,
Hikari.
   
 
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