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Autore: PoisonKiss94    05/08/2017    0 recensioni
Ci troviamo a dover fare i conti con la nostra vita. A volte sconfortati per non aver raggiunto ciò che ci prefiggiamo e altre volte soddisfatti dai risultati. In questo caso, ci sono situazioni dove si sprofonda nella propria tirstezza e ci si trova soli. Ma non può piovere per sempre, prima o poi uscirà lo spiraglio atteso.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Damien era un tipo strano. Anzi tutto questo era strano e io non riuscivo a capire come venirne fuori.
La cena fu meravigliosa. Ci servirono antipasti di pesce, accompagnati con diverse verdure e varie decorazioni, seguendo dei primi piuttosto elaborati .Il tono della conversazione cambiò nel momento in cui ci vennero serviti i secondi. Da conversazione quasi banale, divenne più accesa.
-Allora, cosa fai nella vita? Tuo fratello mi ha raccontato delle tue passioni per la moto e la medicina.-
Bene, mio fratello aveva fatto la spia. Se non altro, so a chi chiedere ulteriori spiegazioni più tardi.
-Sicuramente la mia vita è banale rispetto alla tua – dissi sardonica – considerando che adesso iniziano i corsi all’università, probabilmente dovrò trasferirmi e nel frattempo mi diletto tra moto e cavalli. E tu? Cosa fai? A parte spiarmi, intendo. - conclusi con un sorrisetto.
La situazione stava prendendo una strana piega.
-Come vedi, sono riuscito a costruirmi da solo. Tutto ciò che ti circonda è frutto del mio lavoro. Un tempo io e tuo fratello eravamo grandi amici, avevamo grandi ambizioni e progetti futuri. Eravamo affiatati, con le idee chiare e sapevamo cosa fare. Poi arrivasti tu. Le cose cambiarono, sebbene abbiamo passioni che ancora ci legano. So che adesso è fidanzato con una ragazza in gamba e che ci tieni molto a te e alla tua approvazione, ma il fatto è un altro e io dovrei raccontarti perché cerco te.-
Fece una pausa e bevve un sorso di vino. In lontananza sentivo le onde del mare e il rumore di qualche uccello notturno; la luna abbagliava il mare con i suoi riflessi argentei e noi eravamo circondati dalla luce delle fioche candele e dall’immensità della notte.
- Infatti, dici giusto – dissi, prendendo coraggio – vorrei sapere tante cose e soprattutto perché, ogni qualvolta mi succede qualcosa, vengo salvata da te e se non sbaglio, dicesti un qualcosa riguardo al fatto che ti salvai. -
-Quando nascesti, visto che sei la più piccola dei tuoi fratelli, fu un evento straordinario e nessuno si aspettava tutto ciò. Io e tuo fratello eravamo partiti per l’università e tua sorella continuava la sua vita mondana. Eravamo quasi tutti separati e non avevamo contatti tra di noi. Con la tua nascita, riuscimmo ad avvicinarci e a riallacciare i rapporti. Le cose tra me e tuo fratello erano cambiate: lui aveva deciso di seguire la carriera medica e io volevo seguire quella finanziaria, ma ciò non ci ha diviso, anzi ci ha unito più di prima. Tua sorella è tornata a casa e ha provato a cambiare vita. La cosa più strana è che sentivo una sorta di legame con te, anche se eri appena nata. Forse per via dell’amicizia che mi lega a tuo fratello, non saprei dirti. Un tempo riuscivo a venire sempre, per visitarvi, raccontarvi la mia vita e mi piaceva passare del tempo con la tua famiglia e anche con te: ti ho vista crescere ogni giorno, prendendo in mano la tua vita con decisione. Anche io ero un grande appassionato di moto, ma la vita mi ha tirato un brutto tiro: ebbi un incidente e per motivi di salute, dovetti allontanarmi da tutti quanti e persi i contatti. Quando ti vidi sulla spiaggia, un paio di giorni fa, avevo timore nel parlarti e non riuscivo a credere di quanto diventasti grande. Allora chiesi notizie a tuo fratello e riuscii a trovare questa casa. E poi gli ultimi avvenimenti sono quelli che tu sai già e che ti hanno portato a me.-
Tutto questo mi sembrava strano: sembrava vivere in un incubo o in un sogno. Pensare che un ragazzo bello, virile e ambizioso come Damien, potesse volere una semplice ragazza, prossima a iscriversi all’università, faceva diventare tutto molto strano. Per fortuna eravamo arrivati al dolce. Non riuscivo più a gestire quella situazione e la tensione stava aumentando, fino a diventare quasi visibile.
Damien sembrava rilassato e a suo agio, come se la sua rivelazione fosse stata poco importante o addirittura una cosa spicciola. Io invece, ero un fascio di nervi, volevo spiegazioni e volevo sapere se il mio futuro era legato a questo affascinante ragazzo.
Volevo fuggire, ma il problema era il come. Avevo un vestito lungo che non mi avrebbe permesso né di andare a cavallo e tanto meno sulla moto. Sicuramente andare a piedi o a correre, avrebbe permesso a Damien di raggiungermi facilmente. L’unica cosa era aspettare per vedere come si sarebbe svolta la serata. Avevamo terminato il dolce e a quel punto Damien prese parola.
-Potremo andare fino in spiaggia e fare una passeggiata. – propose, di punto in bianco.
Sicuramente sa i miei punti deboli e cosa mi piace, altrimenti non mi avrebbe posto nulla del genere. Avrei fatto buon viso a cattivo gioco, quindi  accettai ma senza prende la mano che mi porgeva.
Iniziammo a camminare per un sentiero tortuoso che mi costrinse a levarmi i sandali e a camminare scalza. La sensazione che provai con il terriccio, coperto di aghi di pino e fogliame, gli schiamazzi notturni, l’effetto della cena e la vicinanza virile di Damien, mi avevano dato alla testa. Ero confusa.
Poco dopo arrivammo sulla spiaggia e ci sedemmo su degli scogli. Ero intenta a fissare il riflesso argenteo della luna mentre Damien guardava me. Era tutto strano. Il migliore amico di mio fratello era qui, con me, a dirmi che probabilmente avevamo un chissà quale legame e in merito ad una chissà circostanza che io non sapevo. Cogliendo la mia debolezza, mi prese dal gomito e il mio viso si trovo a pochi centrimeti dal suo. I suoi occhi apparivano scuri e profondi, con qualche punto luminoso dato dal riflesso lunare. Mi fissava intensamente come se volesse capire i miei pensieri ed improvvisamente mi baciò. Non era uno di quei baci da adolescenti , ma un vero e proprio bacio passionale, con le sue mani che mi stringevano e io che mi sentivo piccola.
- Damien – dissi, senza fiato e sconvolta – tutto questo è sbagliato. Fino a poco tempo fa non sapevo neanche della tua esistenza e neanche del fatto che ci fosse un qualcosa di speciale che ci lega e che non vuoi raccontarmi. Io devo sapere tutto, perché potrebbe cambiare tutto la mia vita.-
-Aurora, vorrei dirti tutto quanto e dirti che tutto andrà bene, ma mentirei. Devo proteggerti e guidarti. Sii paziente per il momento. -
Paziente? Scherzava, probabilmente. Di lì a poco, io mi sarei trasferita in un’altra città e lontano da lui e da tutta questa follia.
-Se pensi che io me ne stia qui, inerte a fare finta di tutto ciò, ti sbagli. Tra pochi mesi, probabilmente cambierò città ed inizierò un’altra vita e tu non ne farai parte, perché tutti questi segreti non li sopporto. Quindi adesso se non ti dispiace me ne torno a casa e fin quando non deciderai a parlare, allora non mi cercare.-
Iniziai ad allontanarmi e poi un piede dopo l’altro, iniziai a correre senza aspettare che lui mi seguisse. Quasi per fortuna riuscì ad arrivare a casa di Damien, slegai il cavallo con cui ero arrivata, strappai la gonna per sistemarmi sulla groppa e andai al galoppo nella notte. Una cosa era certa, la resa dei conti non era arrivata e lui non meritava le mie lacrime e i miei pensieri.
   
 
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