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Autore: X_girl    06/08/2017    1 recensioni
* "Maestro." iniziò "Sono venuta da lei perché volevo aiutare in qualche modo, cosa posso fare?!"
Lo stregone si mostrò contento e rispose:
"Ho affidato a mago Merlino il compito di supervisionare l'allenamento dei nuovi maestri del keyblade: tu e Lea."
"Lea?" chiese la ragazza, quel nome le era completamente nuovo.
"Intende Axel." spiegò Topolino.
"COSA?!" Kairi fece un balzo indietro per la sorpresa. Quell' Axel??
"E' una persona per bene adesso!" assicurò allegramente il re "Ci ha persino aiutato a salvare Sora!"
La ragazza corrucciò la fronte, non del tutto convinta. *
Gli allenamenti di Kairi e Lea si prospettano movimentati, riusciranno i due a superare i problemi passati e a collaborare?
Una piccola fanfiction che spero vi incuriosisca e vi faccia sorridere, essendo Lea il mio personaggio preferito volevo mettere su carta( be si fa per dire ) le mie fantasticherie di come la sua strada per diventare un maestro del keyblade sarebbe incominciata. Tra lui e Kairi è solo friendship ma non si possono porre limiti all'immaginazioe e questo è un paese libero e... o lasciatemi perdere! Spero solo che vi piaccia, buona lettura!
Genere: Azione, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Kairi, Lea, Riku, Saix
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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Degenerazione: prigionieri e fuggitivi




Per aver organizzato tutto in un paio d'ore, Kairi si riteneva molto soddisfatta del suo lavoro.

Un ballo era quello che ci voleva per dare a Belle e Bestia il loro lieto fine, inoltre una volta spezzato il sortilegio l'Organizzazione non avrebbe più avuto alcun motivo per importunare i suoi amici. Orgogliosa di aver trovato una soluzione pacifica al problema aveva preparato tutto il necessario con Lumìere e Ms. Bric. Lei aveva usato gli incantesimi di Merlino per decorare e pulire la sala da ballo, Lumìere si era occupato della musica, a Mrs. Bric invece spettò compito di preparare Bestia insieme a Tockings, infine avevano lasciato Belle nelle abili man...ehm ante di Madam della Grand Bouche.

Avevano lavorato al punto di consumarsi fino all'osso, ma ne era valsa la pena! La sala brillava e profumava, il cielo era pieno di stelle e c'era la luna piena, uno scenario da favola!

Poi, non per vantarsi, aveva decorato la sala in modo da renderla romanticissima.

Sorrise.

“Kairi, tesoro! Finalmente ti ho trovata!”

Mrs. Bric saltellava velocemente verso di lei, seguita da un carrello per il trasporto dei piatti, tuttavia invece di piattini e tazzine, sopra di esso vi era un abito da sera rosa antico.

“Oh, mi stavate cercando?”chiese sorpresa “ I preparativi nella sala sono finiti se è questo che volevate sapere...ma quello è l'abito per Belle? Perché mi dispiace dirvelo Mrs. Bric...ma è troppo piccolo. Belle è molto più alta di così...”

Ma cosa dici sciocchina!” rise la teiera “Questo abito è per te!”

Kairi fece due passi indietro per la sorpresa, spalancando gli occhi e portandosi le mani al cuore.

“Cosa? Per me?”

Lo guardò con più attenzione.

L'abito era bellissimo, sobrio ed elegante, con la gonna che si apriva come un fiore e il corpetto con la scollatura a cuore.

“Oh, è bellissimo Mrs. Bric, ma non posso accettare: questa dovrebbe essere la serata speciale di Belle e Bestia, non posso intromettermi così!”

“Ma tesoro, senza di te tutto questo non sarebbe stato possibile, questa è anche la tua serata!” replicò dolcemente la signora.

“Ti prego, Madam de la Grand Bouche ci rimarrà malissimo se non lo indossi: l'ha fatto apposta per te.”

La castana sospirò, ma infondo era lusingata.

“Grazie Mrs Bric.”

“Sono io a ringraziare te mia cara. A proposito, hai visto Lea? Avevo fatto preparare un abito da sera anche per lui, ma non lo trovo da nessuna parte!”

Un pulsante di allarme di accese nella testa di Kairi.

“Non era in biblioteca? Credevo che fosse li a cercare una mappa dei...”

E se Lea avesse già trovato la mappa? Non è che stava esplorando da solo i passaggi segreti del castello? Se le cose stavano così sarebbe stato impossibile da rintracciare!

“Temo che non sarà così semplice trovarlo.” constatò la castana mentre si cambiava, tanto nella sala c'erano solo lei e la simpatica teiera, una volta pronta fece un paio di giravolte, osservando la gonna gonfiarsi.

Vorrei che Sora fosse qui...

Il suo sguardo dovette perdersi nel vuoto perché Mrs. Bric le chiese piano:

“Tutto bene cara?”

“Oh, si si!” disse Kairi una volta ritornata dal suo stato di trance.

“Uhm...Mrs. Bric? Pensa che...in futuro...potrei tornare a farvi visita e partecipare a un altro ballo?”

“Ma certo cara! Tu e i tuoi amici siete e sarete sempre i benvenuti, anche se il padrone potrebbe dire il contrario, in realtà deve essere contento di avervi conosciuto. Ma come mai me lo chiedi?”

La ragazza avrebbe voluto nascondere il rossore delle sue guance tra le pieghe della gonna, invece si limitò a sussurrare: “Vorrei ballare...con Sora quando tutto questo sarà finito.”

Mrs. Bric sorrise e sembrò voler dire qualcosa, ma non appena aprì bocca le porte della sala si spalancarono ed entrarono Belle e la Bestia, tenendosi dolcemente mano nella zampa mentre la musica li accompagnava.

Vide che Tockings e Lumìere facevano segni di incoraggiamento verso il padrone, mentre Ms. Bric cantava una dolce melodia.

Belle guardava Bestia con occhi pieni d'amore mentre volteggiava tra le sue braccia e l'uomo l'osservava rapito con un'espressione felice sul volto.


E' una storia sai,

vera più che mai.

Solo amici e poi,

uno dice un noi:

tutto cambia già.


E' una realtà

che spaventa un po'

una poesia

piena di perché,

e di verità.


Ti sorprenderà

come il sole ad est

quando sale su

e spalanca il blu

dell'immensità.


Stessa melodia

nuova armonia.

Semplice magia

che ti cambierà,

ti riscalderà.


Quando sembra che

non succeda più

ti riporta via

come la marea

la felicità.


Ti riporta via,

come la marea,

la felicità...



Tra le luci dorate del salone, Bestia porse la sua mano a Belle, portandola in balcone.

I presenti li seguirono con gli occhi, ammiccando e ridacchiando felici, poi lasciarono ai due un po' di privacy.


-


Lea non era mai stato un grande appassionato della lettura. Sin da quando lui e Isa erano piccoli, lui era quello per i giochi all'aperto ; era Isa il topo di biblioteca.

Non che odiasse leggere, era un tipo curioso di per sé quindi ogni volta che si fissava con un qualcosa comprava qualche libro sull'argomento. Anche i romanzi d'avventura erano interessanti, ma non si sarebbe definito un fanatico. Nonostante questo, una volta messo piede nella meravigliosa biblioteca del palazzo rimase a bocca aperta. Gli scaffali di legno pregiato arrivavano quasi al soffitto, decorato da affreschi. Vi era un'enorme finestra che illuminava la sala, e vi era addirittura un secondo piano, anch'esso ricolmo di libri, che si affacciava come un balcone sul primo, a cui era collegato da due scalinate semicircolari.

Era tutto talmente fuori misura che temette di essersi rimpicciolito e si chiese se tra gli ingredienti della cena ci fossero quegli strani funghi che Roxas aveva mangiato nel Paese delle Meraviglie.

“Wow.” fu tutto quello che riuscì a dire, poi si riprese e si voltò verso Belle, che lo osservava compiaciuta.

“Sei sicura che posso restare? Bestia non darà di matto quando lo saprà?”

“Non ti preoccupare, questo posto è mio, me lo ha regalato lui.”

Alzò i sopraccigli. Un regalo decisamente insolito e decisamente costoso.

“Penso che la sezione dedicata a questo castello sia nel secondo scaffale a destra, per prendere i libri più in alto ci sono delle scale. Vuoi che rimanga a darti una mano?”

Per quanto la quantità di libri in cui cercare fosse deprimente non gli piaceva l'idea di qualcuno che si intrometteva nelle sue indagini.

“No, posso gestire la situazione. Grazie, Belle.”

Lei sembrò un po' dubbiosa, ma poi lo lasciò solo, facendosi promettere di chiamarla se avesse avuto bisogno di qualcosa.

Il rosso così iniziò la sua ricerca, pensando a cosa avrebbe dato Ienzo per stare al posto suo tra tutti quei libri.

Quando arrivò difronte allo scaffale giusto si lasciò sfuggire un sospiro sconsolato. Ci saranno stati duemila libri e anche di più la sopra !

“Perché rimango sempre incastrato con i lavori sporchi?”

Decise di partire dall'alto, così si arrampicò su un alta scala a sinistra e iniziò a passare in rassegna i titoli dei libri.

Storia della fondazione del castello” “Utilizzo dei Materiali” “Resoconto delle spese di cantiere”

Vita morte e miracoli degli artisti ingaggiati”...

Tutto sembrava assurdamente noioso e a Lea venne un gran sonno, però strinse i denti e continuò la ricerca.

Non era sicuro di quanto tempo fosse passato ma gli sembrava di essere lì dentro da un eternità e non aveva ancora trovato niente di utile.

Decise di fare una pausa, lesse con attenzione il titolo del libro a cui era arrivato e si impresse bene nella memoria la scansia in cui si trovava, poi lasciò le mani scivolare lungo i manici della scala finché non atterrò sul pavimento con un netto tacchettio dei suoi stivali.

Avrebbe scommesso tutti i suoi averi sul fatto che nessuno toccava quei libri da decadi, e nessuno lo avrebbe mai fatto fino alla notte dei tempi! Erano così noiosi! Solo guardare le loro superfici impolverate lo faceva sbadigliare. Poi i suoi occhi si spalancarono, tutti i libri che aveva visto fin'ora erano impolverati.

Tutti tranne uno.

Lea si avvicinò per guardarlo meglio. Il libro aveva la copertina blu con rifiniture dorate e sembrava più antico degli altri nel suo ripiano, stranamente non vi era alcun titolo scritto sul lato.

Si chiese chi poteva averlo letto di recente. Belle forse? Ma da come gli aveva parlato non gli era sembrato che avesse già letto i libri di quella sezione. Bestia? Di sicuro non sembrava il tipo, ma la biblioteca prima era sua...

Incuriosito, estrasse il libro dallo scaffale per leggerne il titolo.

Click

Appena ebbe spostato il libro sentì un forte rumore di pietra che si spostava alle sue spalle. Quando si girò nel pavimento si era aperto un passaggio, rivelando una ripida scalinata a chiocciola.

Incredulo ed esultante allo stesso tempo, il rosso si affacciò sulla botola, cercando di scorgere il fondo del passaggio, tuttavia questo era così profondo che non ci riuscì.

“Bingo!”

Evocò una piccola fiamma nella sua mano e iniziò a scendere gli scalini di pietra.

Si ricordò che avrebbe dovuto chiamare anche Kairi : se avesse incontrato qualcuno dell'Organizzazione sarebbe stato meglio essere in due. Però quello stesso pensiero aveva anche l'effetto di trattenerlo.

Sarebbe stato imbarazzante affrontare Isa con Kairi, preferiva parlargli da solo, sempre ammesso che si trattasse di lui e non di qualche heartless .

Dopo un quarto d'ora di discesa circa si trovò in una cupa galleria con tre tunnel.

Faceva incredibilmente freddo la sotto, forse uno dei tunnel era connesso con l'esterno.

Si mise difronte all'entrata di destra, ma non c'era traccia di vento, lo stesso per quella al centro, così decise che avrebbe iniziato con quella di sinistra.

Stava per incamminarsi quando sentì un suono sordo rimbombare nel sotterraneo.

Sembrava venire dalla parte opposta.

Per lui fu come un richiamo irresistibile, così cambiò strada ed entrò nel tunnel a destra.

Il pavimento era coperto da un sottile strato d'acqua, tuttavia Lea cercò di tenere un passo più furtivo possibile. Tutti i suoi sensi gli strillavano che era in trappola e questo faceva si che l'adrenalina gli pulsasse con forza nel sangue. Forse era un pazzo dopotutto.

Aveva appena percorso i primi cento metri nel tunnel quando iniziarono a comparire i primi heartless. Evocò il suo keyblade e ghignò soddisfatto. Ormai anche l'istinto di usare i chakrarms era svanito. Non gli ci volle molto per sconfiggere il primo gruppo, ma continuando ad avanzare c'erano sempre più mostri ed erano sempre più forti. Non era un buon segno. Il suo corpo iniziava ad accusare stanchezza e i suoi sensi si fecero meno attenti. Forse era meglio tornare indietro e tornare dopo essersi preparato meglio.

Sgranò gli occhi.

Gli era sembrato di scorgere il lembo di un mantello nero!

E' qui!

Strinse la presa sull'arma e inspirò.

Gli venne in mente la faccia imbronciata di Kairi, che gli ricordava che erano una squadra.

Lasciò che l'immagine scorresse via insieme a tutte le altre per lasciare libera la mente.

Scusa Kairi, ma questa è una faccenda che devo risolvere da solo.



-


Kairi iniziava a preoccuparsi.

Lea era sparito nel nulla, senza dirle niente, lasciandola da sola senza un compito preciso e senza spiegarle cosa stava cercando esattamente.

Presa com'era dall ballo non ci aveva pensato, ma adesso che Bestia e Belle erano spariti chissà dove, dirigendosi con sua grande sorpresa proprio nell'ala Ovest, non aveva più niente che la distraesse e una spiacevole sensazione aveva incominciato ad avvinghiarle il petto: quella di essere lasciata indietro.

Si sedette per terra sconsolata.

Chicco si era addormentato sulla sua gonna e le sembrava scortese lasciare gli altri da soli per andare a cercare il rosso.

Sospirò.

Lumìere stava dispensando consigli d'amore con la convinzione di una sorta di guru onnipotente mentre Ms. Bric commentava, sollevata che il figlio fosse addormentato e non potesse ascoltare i discorsi del candelabro. Tockings sembrava essere finalmente rilassato ed era talmente di buon umore da non rimproverare nemmeno Lumìere.

Kairi sapeva che i suoi amici si erano accorti del suo malumore e stavano cercando di sollevarle il morale chiacchierando del più e del meno, probabilmente assumendo che avesse nostalgia di casa.

Tutte le loro parole però venivano ignorate dalla castana che rimuginava su come avrebbe potuto vendicarsi del compagno una volta ritrovatolo. Avrebbe potuto rubargli il gel per capelli come inizio. Si l'avrebbe fatto senz'altro, eccome se lo faceva!

Le gambe iniziavano a formicolarle e volle alzarsi.

Delicatamente prese la tazzina e la appoggiò vicino alla madre, forse guardare il panorama l'avrebbe aiutata a frenare i suoi istinti omicidi.

Il cielo stellato ora era oscurato da fitte nubi temporalesche e il vento ululava scontrandosi contro le torri del palazzo.

“Sta per arrivare una tempesta...”

Si chiese se le tempeste qui erano forti come su Destiny Island.

Quando Kairi abbassò lo sguardo per osservare il bosco, si accorse che una figura cavalcava tra gli alberi spogli, un mantello grigio che ondeggiava nel vento rivelando un abito dorato.

“Belle!?”


-


A Lea sembrava di essere precipitato in uno di quei sogni terribili dove corri cercando di raggiungere qualcosa e non appena stai per afferrarlo...bam! Ti svegli in un bagno di sudore.

Aveva rinunciato alla furtività da un bel po' e ora correva a perdifiato, inseguendo l'ombra nel cappotto nero.

Svolta a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra; il tunnel si diramava sotto il castello come i cunicoli di un formicaio e ormai il rosso aveva completamente perso il senso dell'orientamento, senza contare che aveva fatto svanire il suo keyblade per correre senza impicci. Ora non poteva più tornare indietro.

La stoffa nera era sempre più vicina, c'era quasi, un'ultima svolta a sinistra e l'avrebbe raggiunto!

Puntò i piedi e frenò bruscamente.

Un vicolo cieco.

Si guardò intorno annaspando per aria.

Non c'era nessuno. Ma non era possibile, era sicuro di averlo visto girare a sinistra!

“Non abbassare la guardia.”

Lea si girò solo per trovarsi una gigantesca claymore puntata alla gola.

Alzò le mani in segno di resa, un sorriso amaro sul volto.

“Mi hai beccato.”

L'uomo che aveva di fronte era immobile come una statua, anche la sua espressione era marmorea.

Aveva occhi dorati e capelli color lapislazzulo ma il suo tratto più distintivo era una grande cicatrice a forma di x che gli attraversava il volto.

L'unico saluto che gli rivolse fu strizzare gli occhi e corrucciare la fronte, come se la sua vista bastasse a procurargli un'emicrania.

“Dunque è vero. Sei passato dalla loro parte adesso.”

Il petto iniziava a fargli male, delle fitte lo pugnalavano al cuore. Lo nascose con nonchalance.

“E' già, vuoi unirti a noi?”

“Non essere sciocco.” sibilò l'altro.

“E io che speravo dicessi di si...magari fosse così semplice!” la sua voce lasciava trasparire la sua delusione più di quanto avesse voluto, ma se aveva imparato una cosa in quegli anni era che l'orgoglio non l'avrebbe portato da nessuna parte e quella era un'occasione che non poteva perdere.

“Isa...”

Le pupille dorate di quello che un tempo era stato il suo migliore amico fremettero di rabbia.

Tuttavia quella traccia di emozione svanì in un istante.

“Isa non esiste più.” avvicinò la claymore al suo collo “ E' morto molto tempo fa.”

“Ah si? E chi te l'ha detto? Xenmas? O forse è stato Xehanort in persona? Sono tutte balle, ti stanno solo usando!” esplose.

L'uomo davanti a lui lo guardò con disprezzo.

“Quanto puoi essere ingenuo...sono io che sto usando loro.”

Il rosso si lasciò sfuggire un riso ironico.

“E con quale scopo di grazia? Riottenere il tuo cuore? Perché ti dirò, tutti noi l'abbiamo già recuperato, e con tutti noi intendo anche te! Xehanort ti sta solo raccontando un mucchio di balle per tenerti dalla loro parte.”

Isa sembrò pensare a ciò che aveva appena detto. Dopo una breve riflessione fece sparire la sua arma.

“Ciò che dici non ha alcun senso. Ad ogni modo, ho smesso di rincorrere il mio cuore, non ho bisogno di un tale impiccio.”

Quelle parole lo colpirono come una lama nel petto.

“Cosa vuoi dire?”

Isa passò una mano tra i suoi capelli per sistemarli prima di rimettersi il cappuccio.

“Un cuore non è altro che un inutile fardello. Guardandoti ne ho avuto la conferma.” Saix allungò una mano guantata alla sua sinistra, aprì un Corridoio d'Oscurità e iniziò a sparirvi all'interno.

“Sei diventato un debole.”

“Isa, ASPETTA!”

Senza pensare, Lea si tuffò nel corridoio per inseguirlo, facendosi inghiottire dall'oscurità.



-



Kairi rientrò nella sala da ballo di corsa.

“Belle se ne sta andando!!” gridò incredula.

Tutti si voltarono, fissandola allibiti. La castana potè vedere l'allegria scivolare via dai loro volti, che invece si tinsero di sorpresa e paura. Tockings fu il primo a riprendersi.

“Ma cosa dici mia cara?!” rise nervosamente “Belle è con il padrone e si sta godendo la serata insieme a lui... chiunque tu abbia visto doveva essere un...un viandante ecco!” concluse strofinandosi le mani .

“Ma stava uscendo dal castello e sono sicura che fosse lei...” mormorò Kairi.

Non voleva rovinare la festa, ma li stava succedendo qualcosa di strano e non poteva semplicemente far finta di niente.

“So quello che ho visto, io...!”

La porta si aprì lentamente e il suo cigolio echeggiò nella grande sala.

Quel posto aveva un'acustica spaventosa.

Appena la porta si richiuse però la sala piombò nel silenzio più totale. Sembrava che tutti avessero perso la voce mentre guardavano Bestia con il fiato sospeso.

Lui non si mosse e evitò liberamente di guardarli in faccia.

Sembrava che il tempo stesso si fosse fermato e Kairi pregò perché qualcuno rompesse quell'atmosfera spessa e pesante.

“L'ho lasciata andare.” disse finalmente Bestia.

La sua voce era leggermente incrinata e molto sottile, però perfettamente udibile.

TU COSA?!”

Lumìere spalancò gli occhi senza capire, sembrava quasi tradito.”Padrone, ma perché?!”

Tockings era sul punto di svenire, pallido come solo un orologio poteva diventare, le lancette bloccate dallo shock.

Ora Chicco era sveglio e insieme agli altri si era radunato intorno al povero animale.

“Ma perché, padrone?”

“Perché?”

Le loro voci erano tristi e imploranti. Insistevano piano, cercando risposte.

Ms. Bric si mise davanti al padrone con fare protettivo.

I suoi occhi erano tristi, ma la sua voce era forte e determinata. Anche se era una teiera era pur sempre una madre e si era accorta dello sguardo sofferente di Bestia.

“L'ha lasciata andare perché la ama!!”

Rimproverò gli altri. Non era il momento di girare il coltello nella piaga.

La vide far allontanare tutti i domestici, quasi sgridandoli.

Kairi non aveva occhi che per Bestia.

Gli si avvicinò con lentezza.

I suoi occhi in quel momento non erano quelli di un mostro, ma quelli di un uomo che aveva appena perso ciò che più amava al mondo.

Fece molto piano perché aveva l'impressione che Bestia avrebbe potuto andare in mille pezzi se solo lo avesse sfiorato.

Capiva bene quanto fosse doloroso vedere la persona amata allontanarsi, sempre più lontano, finché la sua voce non poteva più raggiungerlo.

Prese la sua zampa tra le sue mani, che erano almeno cinque volte più piccole. I polpastrelli di Bestia erano morbidi e leggermente ruvidi, il pelo era soffice e profumato, merito del bagno fatto prima del ballo.

Lui non reagì, aveva gli occhi tristi e non la stava guardando. La castana non mollò la presa, invece iniziò ad accarezzare dolcemente il dorso della sua zampa.

“Tornerà.”

Non c'era nessun dubbio nella sua voce: era un dato di fatto. Glielo diceva il suo intuito femminile: Belle sarebbe tornata di sicuro.

Finalmente Bestia la guardò. Era stupito, quasi come se fosse la prima volta che la vedeva in vita sua, però nei suoi occhi non c'era nessuna speranza.

“Che assurdità! Perché dovrebbe tornare da me, il mostro che l'ha imprigionata, di sua spontanea volontà?”

“Perché ti ama.” venne chiara e cristallina la risposta di Kairi.

Fissò i suoi occhi in quelli di Bestia, sperando di potergli trasmettere la sua fiducia.

Sentiva come del gran calore fluire dai suoi palmi.

Bestia sussultò, poi le diede le spalle, ritraendosi dalla sua presa.

Le si strinse il cuore. Come poteva fare per rassicurarlo?

Si sentì impotente e inutile.

Altro che principessa di cuore, che importa questo titolo se non so nemmeno dare conforto a un amico?!”

Kairi in quel momento sentì di aver toccato il fondo, ma in realtà il peggio doveva ancora venire.


-


Lea sapeva bene che entrare in un Corridoio d'Oscurità senza un'adeguata protezione avrebbe potuto costargli il suo cuore, non era mica stupido.

Semplicemente quando aveva visto Isa sparire al suo interno l'intera faccenda gli era sembrata insignificante. Ma ora che c'era dentro era tutta un'altra storia.

All'inizio era semplicemente doloroso, come se l'aria stessa lo ferisse. Respirare faceva un male cane, ma poteva reggerlo. Con il passare del tempo però il dolore aumentava. Da quanto era lì dentro a proposito? Mezz'ora?

Si chiese come faceva Kairi ad essere immune a tutta quell'oscurità.

Sentiva come un vuoto che lo consumava da dentro, le forze lo stavano abbandonando e la vista si annebbiava sempre di più rendendo davvero difficile seguire il cappotto nero di quello che una volta era stato il suo migliore amico.

E sei ancora il mio migliore amico, Isa...”

Non poteva mollare.

Non riesco a respirare.

No, non ancora, non adesso!

Era come affogare, e non poteva più raggiungere la superfice.

Non posso perdere anche te!”

Prima di rendersene conto le sue gambe cedettero e capì che stava cadendo.

Poteva sentire la luce dentro di lui affievolirsi, fino a ridursi a una fiammella tremolante, una brace, una scintilla.

Poi il buio.














*Angolo dell'autrice *

Muhahahahahah!! Mi sento malvagia a finire questo capitolo così.

E mi piace tantissimo, muhahahahah!

Spero di avervi messo almeno un po' in ansia.

Vi state chiedendo cosa succederà almeno un pochino? Siete almeno un pizzico curiosi??

Se si vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro, se no per favore ditemelo nelle recensioni così che io possa struggermi su come cavolo creare della suspence!

In realtà volevo scrivere di più ma il capitolo diventava lunghino ( per il mio livello, il livello 0). Come avrete notato poi, si alternano i racconti di Lea e Kairi, non sono sempre in ordine cronologico, infatti la storia di Lea nella biblioteca avviene prima del ballo, le ho sistemate in questo modo perché volevo alternarei due punti di vista.

Perciò.... niente scusate se non posto regolarmente (inserire emoticon che piange).

Alla prossima!!


   
 
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