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Autore: kounchan    07/08/2017    1 recensioni
Allora ragazzi miei, girovagando su internet e leggendo alcune citazioni é partita l'idea.
Voi mi date una citazione e una coppia, poi io ci scrivo su una storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Juvia! >> cantilena una vocina sottile alle sue spalle.
La ragazza si volta di scatto, facendo ondeggiare i capelli azzurri.
<< Levy-chan! Juvia non ti aveva sentita arrivare! >> ricambia il saluto, sorridendo radiosa.
Sorrido anch’io, seduta su uno degli sgabelli del bar della gilda.
Juvia è una ragazza così bella, potrebbe avere milioni di ragazzi, se solo volesse. Il fatto è che è follemente innamorata della persona sbagliata, di una persona che non potrà mai avere e che la fa soffrire. Però l’ammiro. È così determinata ad avere il suo amore che non gli importa di soffrire, gli importa solo di farlo felice. E lui neanche se ne accorge. Ogni tanto penso che Gray non abbia un’anima, o che il suo cuore sia ricoperto di ghiaccio.
Vedo Levy che sventola una mano verso di me e si avvicina radiosa.
<< Lu-chan! >> esclama, sedendosi di fianco a me.
<< Ciao Levy-chan. Come va? >> le chiedo, un po’ assente.
Sto ancora pensando a Juvia. Al fatto che prima o poi si farà davvero del male e noi dovremo essere lì a sostenerla, prima che si chiuda di nuovo nel suo guscio di pioggia.
<< Che succede? >> Levy non ha neanche risposto alla mia domanda, arrivando dritta al punto.
<< Nulla >> sospiro << e’ che sono preoccupata per Juvia >> rispondo, appoggiando le braccia al bancone a le testa su esse.
<< Per via di Gray, vero? >>
Annuisco.
Mi giro a guardarla. Ha appena mostrato a Gray una teglia di biscotti che ha preparato solo per lui, ma il ragazzo la sta guardando, quasi disgustato.
Lui non l'ama, glielo si legge negli occhi. Lei è troppo innamorata e fa finta di essere analfabeta.
Gray la rifiuta, voltandosi infastidito.
Lei continua a sorridere, le gote leggermente arrossate, ma non è imbarazzo o emozione, sono lacrime trattenute e il sorriso è tremante. Lo so, sono stata io a consolarla innumerevoli volte, dopo ogni singolo rifiuto. Anche Levy lo sa, e la vedo aggrottare le sopracciglia, infastidita dal comportamento del moro.
Juvia si allontana.
<< Andiamo? >> chiedo alla turchina di fianco a me.
Lei non mi risponde e si avvia verso il bagno della gilda.
La seguo e appena entriamo, troviamo Juvia rannicchiata in un angolo, singhiozzante, il vassoio dei biscotti nel cestino.
Io e Levy la tiriamo su, e la stringiamo in un abbraccio confortante.
<< Juvia, smettila di andargli dietro, ok? Ti stai solo facendo del male. >> mormoro, stringendola a me.
<< Juvia non ci riesce… >> mi risponde singhiozzante.
Sospiro.
<< Stasera andiamo in un locale, ti va? >> le propone Levy, proprio lei che non esce quasi mai.
<< A fare cosa? >> chiede.
<< Ci andiamo ad ubriacare, Così ti dimentichi per un attimo di quel damerino di ghiaccio e ti diverti con noi >> rispondo io, sorridendole per incoraggiarla.
<< Ok >> annuisce convinta.
<< Allora stasera alle nove davanti a casa mia, ok? >> propongo. Le due annuiscono e usciamo dal bagno.
                                                                                      

 
Stiamo entrando in un locale, una discoteca. Sento la musica da fuori, e quando entro vibra anche il pavimento.
Troviamo un tavolo libero e ci sediamo, ordinando qualcosa di leggero per me e Levy e un bel cocktail per Juvia, che ha bisogno di dimenticare per una sera le sue delusioni. 
 
Juvia è ubriaca, ubriaca persa. Dopo il primo cocktail ne ha presi altri quattro e ora non si regge in piedi.
Il lato positivo è che, quando è alticcia, piange a dirotto, invece quando è ubriaca come stasera, ride, ride per nulla.
<< Devo andare in bagno… >> biascica.
<< Ti accompagno >> le dico, alzandomi.
La prendo sotto braccio e iniziamo a camminare.
La calca ci schiaccia, c’è troppa gente e Juvia si stacca dal mio braccio e viene trascinata via da tutte le persone i mezzo alla pista da ballo, che è l’unica starda per i bagni.
Cerco di farmi spazio per passare, ma non la vedo più e mi tocca tornare indietro, perché sta diventando difficile respirare tra tutta questa gente sudata, che puzza di alcool e tabacco.
<< Ho perso Juvia! >> esclamo, appena vedo Levy.
<< Come?! >> 
<< La calca ci ha inghiottite e lei è stata trascinata via! >>
la sento borbottare, forse un’imprecazione.
<< Dannazione Lucy! È ubriaca fradicia! >> esclama.
Penso di non averla mai vista tanto infuriata come oggi.
Un urlo ci fa voltare di scatto, verso la pista da ballo.
<< Lasciala stare! >> sentiamo una voce maschile. 
La gente si divide e riusciamo a farci spazio a suon di gomitate verso il cerchio di gente che si è formato intorno a due persone, tre, ora che le vedo.
C’è Gray, Juvia è tra le sue braccia, credo sia svenuta, e c’è un ragazzo seduto a terra, che si massaggia il viso, dal naso gli cola del sangue.
Qualcuno prende la manica del mio top. Mi giro e vedo Levy, l’espressione sognante. 
Già, Gray ha difeso Juvia.
Sorrido anch’io.
 
Usciamo dal locale e aspettiamo fuori.
Dopo una ventina di minuti esce il moro, a petto nudo, con in braccio una Juvia sognante, che non fa altro che ripetere << Gray-sama… >>.
Lui non la guarda, ma io vedo le sue guance rosse.
<< La porto a casa mia…non posso entrare nel dormitorio femminile, Erza mi ucciderebbe. E lei non può andarci da sola. >> mormora.
<< Certo. Buona notte… >> dico, sorridendogli maliziosa. Di fianco a me, Levy ridacchia.
Avrebbe potuto dirci di accompagnarla noi, ma chissà come mai ha voluto portarla a casa sua…
Torno a casa col cuore più leggero.
<< Forse abbiamo sempre letto male i suoi occhi, Lu-chan…forse ha solo voluto nascondere ciò che prova per lei >> mormora Levy. Il suo animo da scrittrice si fa sempre vivo in situazioni come questa e anche il mio, a dir la verità. Potrei scriverci  qualcosa su.
Accompagno Levy al dormitorio e torno a casa.
Forse Juvia ha sempre letto bene. Forse non era lei che fingeva di essere analfabeta, ma eravamo noi che lo eravamo davvero.
 
 
Angolo autrice:
ta-daaan! Eccomi tornata!
È la prima volta che scrivo una storia con protagonista un personaggio, ma scritta dal punto di vista di un altro…e quindi non so se il risultato sarà di vostro gradimento…
Recensite in ogni caso
Vi ringrazio tutti per le numerose visualizzazioni di questa serie, ve lo giuro, non me lo sarei mai aspettato.
Voglio ringraziare in particolar modo Emmola, che mi sostiene sempre, e mi spinge a continuare questa raccolta, di cui io non sono troppo sicura…
Detto ciò, vi saluto tutti, bacionissimi, kounchan =3
   
 
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