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Autore: Soul Mancini    08/08/2017    5 recensioni
[Storia momentaneamente sospesa.]
Hoginery, anime in armeno.
Quante anime avete incontrato durante il tour della vostra vita? Eppure con alcune ci si sente immediatamente a casa, ci si avvicina e ci si conosce inevitabilmente. Ci si scontra anche, perché le anime sono tutte diverse e non possono essere sempre d'accordo.
E allora che importanza ha far parte di una famosa metal band losangelina?
DAL TESTO:
«Serj e John stavano intrattenendo una conversazione con una ragazza dai capelli castano chiaro legati in una crocchia.
Un'altra, quasi identica a lei ma leggermente più bassa e più formosa, girovagava per la stanza come una trottola, aggirando i divanetti disseminati sul pavimento con un vassoio di polistirolo in mano.»
Piccole note sulla storia:
- In ogni capitolo troverete una colonna sonora; potrà trattarsi di una canzone dei SOAD o dei progetti paralleli dei componenti.
- Nella storia appariranno alcuni membri di un'altra band, ovvero i Dub Inc, gruppo reggae francese. Non considero comunque questa storia una multiband perché i Dub Inc non saranno protagonisti e appariranno solo in alcuni capitoli. Comunque potrete trovare anche delle loro canzoni nei capitoli.
- Cambierò spesso POV all'interno dei capitoli, ovviamente specificandolo.
Buona lettura :3
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

Shelter all our dreams


Serj Tankian - Fears




♫ Serj ♫


Mio dio Daron, ma cosa cazzo ti è venuto in mente?”

Oh merda, siamo nella tana dei bucamani!”

Mi avete fatto prendere un colpo!”

Meno male che è intervenuto John!”

Quando io, Daron e John rientrammo in casa, i nostri amici esplosero tutti insieme e presero a parlare uno sopra l'altro in preda all'agitazione e alla preoccupazione.

Ehi, calmi! Non mi sembra questo il luogo adatto per parlarne, forse è il caso che torniamo in sala prove” li ammonii io guardandomi attorno con fare sospettoso.

Ci mancava solo che attirassimo altri tossici con quel baccano. Ne avevo abbastanza di quella fottuta casa abbandonata, la festa era finita.

Gli altri mi diedero ragione, ma continuarono a battibeccare e urlarsi contro mentre tornavamo all'aperto. Io ero in testa e facevo strada al gruppo, così potei udire la discussione tra Daron e Shavo che si trovavano appena dietro di me.

Non sapevano fare altro quei due.

Ecco, questo è perché non sai tenere la bocca chiusa! Quando uno è fuori di sé, per qualsiasi motivo, non lo devi mai sfidare!” sbraitava il bassista con fervore.

Ti ricordo che sei stato tu a voler entrare in quel posto di merda; se non avessi insistito così tanto, di certo ora non saremmo in questa situazione!” lo accusò Daron in tono profondamente irritato.

Ormai c'eravamo, è successo quel che è successo, ma questo non vuol dire che devi fare di tutto per beccarti l'epatite! E dai, cazzo, ma non ti accorgi mai quando esageri?”

Cosa avrei dovuto fare? Farmela addosso? Comprargli qualche grammo di roba? Magari non mi accorgo di quando esagero, ma tu non ti rendi conto di quando sbagli!”

Non eri obbligato a entrare nella casa con me, Malakian.”

Mi scoppiava la testa a furia di sentirli blaterare. Stavo per voltarmi e porre fine a quello scempio, ma fortunatamente qualcuno intervenne prima di me. Non sapevo se sarei stato in grado di mantenere il controllo, ne avevo abbastanza.

Smettetela, siete ridicoli” li interruppe Johanna in tono laconico.

Stai zoppicando fratello, hai bisogno d'aiuto?” domandò Jacob con una premura che non pensavo possedesse.

No” borbottò Daron, armato del suo solito orgoglio.

Diedi un'occhiata alle mie spalle e notai che effettivamente il chitarrista non riusciva a compiere dei passi sicuri, evitava di caricare il peso del corpo sul piede sinistro. Senza fiatare, afferrai una manica del suo giubbotto e lo trascinai accanto a me, almeno avrebbe potuto trovare sostegno nel caso ne avesse avuto bisogno.

Certe volte mi chiedevo a cosa mi servisse diventare padre, dato che lo ero già in un certo senso. Daron e Shavo andavano tenuti a bada.

E mollami” ringhiò lui, allontanandosi di qualche metro.

Ora ce l'aveva col mondo intero, proprio come i bambini, e non voleva parlare con nessuno.

Sospirai.

Jacob ed Ellie intanto avevano iniziato una seduta psicologica improvvisata con Shavo, visto che quest'ultimo aveva un evidente bisogno di sfogarsi, scaricare la tensione e lamentarsi delle innumerevoli stronzate che combinava Daron ogni giorno. Che ragazzi coraggiosi.

Così decisi di raggiungere John, Johanna e Noah in fondo al gruppo per stare un po' in loro compagnia.

Ma come diamine hai fatto? Lo ammetto, stavo morendo di paura, invece tu sembravi avere la situazione sotto controllo!” si stava complimentando la ragazza con il batterista. Lei l'aveva preso sottobraccio e camminavano uno di fianco all'altra, mentre Noah stava dalla parte opposta del mio amico.

Non serve a niente farsi prendere dal panico, e nemmeno dichiarare guerra. La situazione era risolvibile pacificamente” spiegò lui, leggermente in imbarazzo per il ruolo di eroe che gli era stato affibbiato.

In realtà io mi sono spaventato un sacco quando ho visto Serj così vicino a quel tizio: se avesse deciso di prenderlo di mira...” confidò Noah.

No, ce l'aveva con Daron. Ma grazie per il pensiero” obiettai.

Il ragazzo sobbalzò leggermente e si voltò nella mia direzione, sorpreso di trovarmi proprio al suo fianco. “Ah Serj, sei stato un grande!”

Scossi la testa. “Non che potessi fare granché.”

Eravamo finalmente giunti davanti alla sala prove. Era preoccupante pensare che tante costosissime apparecchiature erano custodite in una zona dove circolavano abitualmente tossici e altri individui di quel tipo, ma come potevamo saperlo? Era un quartiere molto tranquillo, l'ideale per recarci a provare e non dare nell'occhio – se i fans avessero scoperto quel luogo si sarebbero appostati là per giorni interi – e anche per questo motivo non mi sarei mai aspettato un avvenimento del genere.

Una volta sulla piccola terrazza d'ingresso, nessuno aveva voglia di rintanarsi al caldo: l'adrenalina non era ancora scemata del tutto e quasi tutti avevano una sigaretta alla bocca. Mi offrii di portare una bottiglietta d'acqua per tutti e ne approfittai per stare un po' da solo all'interno della struttura.

Nonostante non lo dessi a vedere, il cuore mi batteva ancora a mille e non mi ero del tutto ripreso. Avevo avuto paura per me, ma soprattutto per Daron, e mi ero sentito un grandissimo idiota quando mi ero reso conto di non poter fare niente per aiutarlo. Se John non fosse intervenuto non sapevo come sarebbe andata a finire, in ogni caso mi sentivo piuttosto in colpa.

Ora basta pensare a cose negative, dai! Siamo tutti insieme, tutti salvi, il peggio è passato! Ora vi faccio vedere una cosa che vi piacerà un sacco!” esclamò Johanna con ritrovato entusiasmo quando mi vide apparire sulla soglia. Detto questo, cominciò ad armeggiare con il suo cellulare con un sorrisetto beffardo sulle labbra. Come facessero lei e i suoi amici a non buttarsi mai giù era un mistero; cominciavo a pensare che quei quattro ragazzini – ma soprattutto le gemelle – fossero una sorta di medicina per noi dei System.

Ah sì, faglielo vedere! Ragazzi, preparatevi, ci sarà da ridere!” concordò Ellie avvicinandosi a sua sorella.

Premessa: non so se lo sapevate, ma io lavoro come baby sitter per una bimba prodigio di appena cinque anni. Ecco a voi, vi presento Lindsay!” annunciò Johanna, per poi volgere lo schermo del suo cellulare nella nostra direzione. Io, John, Shavo e Daron ci avvicinammo per vedere meglio, sotto lo sguardo divertito degli altri. Jacob e Noah sghignazzavano tra loro, sicuramente sapevano già di cosa si trattava.

Dalle casse dell'apparecchio provenivano le note di Suite-Pee, la riconobbi subito nonostante il volume molto basso. Nel video una bimba dai lineamenti dolci e i capelli lunghi e lisci sorrideva raggiante all'obiettivo.

Lindy, saluta i System!” intervenne la voce squillante di Johanna.

Ciao System! Ma questo glielo fai vedere, a loro?” domandò Lindsay, che intanto trotterellava verso due grandi casse da cui sicuramente veniva mandata la canzone.

Io e i miei amici non potemmo trattenere le risate. Non potevo crederci, una fan di cinque anni! Quelle sì che erano soddisfazioni!

Se vuoi sì!”

Ah, allora gli dico una cosa! System, oggi Jo mi ha fatto vedere un video dove fate un concerto, era lunghissimo... come si chiama quello col naso grande?”

Daron!”

Ehi, ma che cazzo!” sbottò Daron tra le risate, fintamente offeso.

Zitto, voglio sentire” disse John, che tra noi era il più serio e seguiva il filmato con profondo interesse.

Ecco, allora ciao Daron, ma io non lo capisco come fai a girare, girare, girare e non cadere mai!”

Il riferimento all'assolo di Psycho, in cui in passato il chitarrista roteava su se stesso come una trottola nei live, fece definitivamente piegare in due dalle risate anche John.

Dopodiché Lindsay prese a cantare a memoria la canzone e a saltellare, poi cominciò a fare headbanging nel breakdown.

Il video si interruppe pochi secondi più tardi con una risatina di Johanna.

Io. Amo. Questa. Bambina!” affermò Shavo con gli occhi a cuoricino.

È un fottuto genio, soprattutto per il commento al naso di Daron!” aggiunse John con un sorriso divertito.

Non è vero che ho il naso grande, che palle! Johanna, le metti in testa un sacco di fesserie!” si rivoltò Daron, asciugandosi le lacrime che erano scivolate sulle sue guance per le troppe risa.

Ricordati che i bambini sono la voce della verità!” Diedi di gomito al chitarrista e sghignazzai.

Sapevo che la mia Lindy vi sarebbe piaciuta!” esclamò Johanna con fare soddisfatto.

Ma poi avete visto come faceva headbanging?” proseguì Shavo.

Sapeva il testo della canzone meglio di me!” commentai incredulo.

La verità è che sia io che Shavo andavamo matti per i bambini e quando ne vedevamo uno andavamo irrimediabilmente in brodo di giuggiole; trovare una piccola metallara che amava le nostre canzoni era una gioia immensa.

Ce la dovete presentare” decise Shavo.

Lo faremo prima o poi, promesso! Lei ne sarebbe contentissima!” ci assicurò Ellie.

Ogni volta che sento questa storia del naso muoio!” intervenne Jacob, che ancora stava cercando di riprendersi dalle risate.

Sentite, il mio naso è favoloso!” si difese Daron in tono lagnoso.

È arte moderna” concordò Noah.

My nose is much bigger than yours!” sbottò all'improvviso Daron prendendo tutti alla sprovvista. “Ehi, suona bene!” affermò poi.

Ragazzi, si è fatto tardi, non me n'ero reso conto! Magari avete qualche impegno...” fece notare Shavo dopo aver dato un'occhiata al display del suo cellulare.

Sbadigliai e un brivido mi percorse la schiena. Faceva freddo, ma tra una chiacchiera e l'altra non ci avevo fatto tanto caso fino a quel momento. “Angela mi avrà dato per disperso” dissi.

Non avevo pensato di avvisare la mia ragazza che avrei fatto tardi; fortunatamente ci era abituata e non se la prendeva con me.

Oddio, è vero! Domani mattina devo studiare a tutti i costi, tra un paio di settimane ho un esame!” fece Ellie con una nota di disperazione.

Okay, andiamo a recuperare le nostre cose!” convenne Jacob avviandosi all'interno.

Jake, hai da fare?” gli domandò Noah mentre lo raggiungeva.

Stanotte in giro, devo andare a caccia!” rispose il suo amico euforico.

Ti pareva!” lo apostrofò Johanna. Lei ed Ellie corsero nella sala per prendere le loro borse.

Dopo che i ragazzi ebbero sistemato i loro strumenti in auto e si furono accertati di non aver dimenticato nulla, giunse il momento dei saluti.

Grazie ancora Serj, è stato... bello cantare con te. Cioè, non bello, direi emozionante” mi ringraziò dolcemente Ellie stringendomi una mano.

Mi ringrazi per cosa? Fattelo dire: sei più brava di me!”

Ma non dirlo nemmeno per scherzo, ho ancora tanto da imparare...” si sminuì.

Credimi: si vede lontano un miglio che hai preso lezioni di canto, a differenza mia. Sai come sfruttare la voce.”

Ero sincero, le capacità di Ellie mi avevano colpito un sacco. Non aveva nulla da invidiarmi; Serj Tankian era soltanto un nome, non un modello da seguire. Quando incrociavo qualcuno degno di stima, più o meno famoso, non avevo nessun problema ad ammetterlo.

Ellie mi abbracciò di slancio e mormorò: “La tecnica non è tutto. Io ti stimo per le emozioni che riesci a trasmettere”.

Si allontanò quasi subito da me, rapita da Shavo che aveva stretto entrambe le ragazze in un affettuoso abbraccio.

Se c'era una cosa che amavo di tutta quella faccenda era proprio il rapporto tra le sorelle e il bassista: era come se lui fosse un terzo fratello per loro, c'era tantissima confidenza tra loro, ma altrettanta stima e rispetto.

Tankian, ci si becca presto” mi salutò allora Jacob, battendomi il cinque.

Continua così che spacchi.”

Sì, spacca i coglioni!” sghignazzò Noah, giungendo accanto a noi.

Stronzetto, nessuno ha chiesto il tuo parere!” lo rimbeccò l'altro.

Mi ricordavano Daron e Shavo in certi momenti, e guarda caso erano proprio chitarrista e bassista.

Stammi bene” salutai anche quest'ultimo con una pacca sulla spalla.

...e grazie per avermi dato l'opportunità di offendere la tua Tama!” sentii dire a Johanna, che si trovava appena dietro di me in compagnia di John.

La mia Tama è contenta di esser stata suonata da una batterista con i controcazzi come te, va bene? Se non va bene, te lo fai andar bene lo stesso! E se ti sento sottovalutarti un'altra volta ti scateno contro l'ira del naso di Daron!”

Bene, anche l'elemento più serio della band era andato.

Smettila di prendermi per il culo, non so suonare be...”

Ciao Jo, buona serata, io devo salutare Ellie!”

Vi giuro che ci avete migliorato la serata” bisbigliai a Johanna mentre mi passava accanto per andare a salutare Daron.

Lei scosse la testa, palesemente basita, poi si piazzò davanti al chitarrista con le mani sui fianchi. Mi concentrai su quella scena e tesi le orecchie per sentire lo scambio di battute.

Daron, piccolo e dolce Daron... no, forse dolce no, ma non ha importanza... guai a te se mi fai prendere un altro infarto come quello di stasera!” esordì la ragazza.

Lui le afferrò teatralmente i polsi. “E va bene, ma tu non ti preoccupare così tanto, questo bastardo ha sette vite come i gatti.”

Meno male che sei un gatto e non un coniglio, altrimenti avresti fatto la stessa fine di Rock N' Roll” osservò lei, poi strinse Daron in un abbraccio. Lui, evidentemente sorpreso da quel gesto, rimase impietrito per qualche istante; quando stava per ricambiare il gesto con poca convinzione, Johanna sciolse l'abbraccio. “Ma sì, in fondo ti voglio bene, e anche al tuo naso.”

Tanti saluti a quella bambina stronzetta!” Conoscevo Daron, era il suo modo per evitare di commentare quell'aperta manifestazione d'affetto: in certe situazioni non sapeva proprio come comportarsi.

Ma quel momento, già lo sapevo, era stato fondamentale. Daron stava cominciando a fidarsi di Ellie e Johanna, vedere che loro si erano già affezionate a lui non poteva che aiutarlo. Il mio amico era molto sensibile anche se non lo dava a vedere, ma gli effetti positivi di quelle magnifiche ore si manifestavano nel suo umore e nel suo comportamento: quella sera era allegro nonostante tutto, bendisposto nei confronti di tutti, e tornò a casa con un sorrisetto ebete stampato sulle labbra di cui non si rendeva nemmeno conto.

Ma avevo notato qualcosa che non quadrava e che non mi aveva lasciato in pace da quando avevamo lasciato la sala prove: Johanna si stava avvicinando tanto a Daron, ci stava mettendo tanto impegno. Ma Ellie?



♫ John ♫


Come sarebbe a dire?... Lo so, tra poco partiremo per il tour... Per me non c'è nessun problema, lo sai che non vedo l'ora di salire nuovamente sul palco, ma ovviamente le decisioni non le prendo da solo... Non mi interessa, posso fare anche quindici ore d'aereo se è necessario, del resto ci hanno chiesto di suonare... Sì Beno, l'ho capito, ma è inutile che ne parliamo solo noi due: ci conviene fare una riunione tutti assieme... Lo so che non conviene, ma conta che abbiamo ripreso a suonare dopo una pausa di cinque anni, i fans vogliono un sacco di concerti, quindi se ci hanno chiamato non vedo perché non dovremmo... Quindi Germania, Inghilterra, Spagna... ah, anche Francia? Non me le ricorderò mai tutte così! Senti, chiedi anche agli altri – anzi, io lo riferisco a John dato che siamo insieme – e decidiamo un posto e un giorno per parlarne con calma, okay?... Ciao fratello!”

Shavo interruppe la chiamata e si fermò in mezzo alla stanza con il cellulare in mano.

Quella sera dovevamo vederci con alcuni nostri amici e io ero passato a prenderlo a casa sua, ma l'avevo trovato che parlava al telefono con il nostro manager. Per fortuna ero un po' in anticipo; lo conoscevo abbastanza bene da sapere che ci metteva un secolo a prepararsi, così gli comunicavo un orario diverso da quello stabilito: per esempio quel giorno gli avevo detto che avremmo incontrato gli altri alle sette, mentre invece avevamo fissato per le otto.

Peccato che questo metodo non funzionasse anche con Daron.

Cosa dice Beno?” gli domandai curioso, dalla mia postazione sul divano.

A quanto pare tra ottobre e novembre ci vogliono nuovamente in Europa in tour; eppure ci saremo già a giugno!”

Ma noi a ottobre siamo in Sud America.”

Lo so, infatti il secondo tour europeo dovrebbe avere inizio a metà di quel mese.”

Quante date sarebbero?”

Una decina, forse anche di meno. Scommetto che tu sei della mia stessa idea e partiresti anche adesso!”

Annuii. “Esatto, per me l'importante è suonare.”

Ma scommetto che Daron e Serj non saranno d'accordo perché non conviene viaggiare così tanto per così poche date. Anche Beno mi ha detto chiaro e tondo che dieci date sono poche, tenendo in conto che quest'anno in Europa abbiamo già un altro tour.”

Cazzate. Abbiamo ripreso a suonare da poco e adesso secondo me è importante prendere tutte le date che ci offrono, altrimenti non torneremo mai come eravamo prima. Comunque dopo quelle date dovremmo comunque fermarci un periodo perché Serj parte... e io ho voglia di viaggiare e di suonare, cazzo, con gli Scars non abbiamo fatto tanta strada...”

Ne parleremo tutti insieme molto presto. Noi portiamo avanti le nostre idee, okay? Li convinceremo.”

Okay, ma adesso vai a prepararti, io non ho voglia di fare figure di merda per colpa tua.”

Ma dove sarei andato a finire senza i miei amati System?



♪ ♪ ♪



Hey guys!

Teoricamente questo capitolo sarebbe dovuto essere più breve del solito, ma alla fine la lunghezza è sempre quella lì, più o meno XD

Sono un caso perso, lo so: inizio a scrivere, ho mille idee in mente e chi mi ferma più?

Non so se avete notato, ma per la prima volta ho deciso di dar voce a Serj: il capitolo è quasi interamente dal suo punto di vista!

Non vorrei che pensaste che il suo personaggio mi piaccia meno degli altri, niente affatto, semplicemente per motivi di trama fino a questo momento non c'era stata l'occasione di renderlo protagonista.

Serj, perdonami, non ce l'ho con te! Ti voglio bene, lo so che anche tu me ne vuoi!

*fine dialogo col vento*

Perché Fears? Per due motivi:

  • il capitolo è quasi tutto dal punto di vista di Serj, mi sembrava carino che fosse proprio la sua voce a tenervi compagnia durante la lettura;

  • Si chiama, appunte, Paure, e mi pare che i ragazzi di paura ne abbiano avuto abbastanza di paura! E poi mi ha colpito la frase che dà il titolo al capitolo, perché nonostante tutto la serata si è conclusa bene: i nostri Souls hanno realizzato un loro grande sogno, mentre Shavo e John lo vogliono realizzare, ed è quello dei System *-*

Piccola nota informativa: sto prendendo spunto un minimo dal reale tour del 2011. In realtà le uniche date reali saranno quelle europee di giugno e quelle sudamericane di ottobre, le altre sono fittizie: non è vero che il tour è iniziato nel 2010 come ho invece fatto accadere io, non è vero che hanno avuto delle date americane a marzo (le hanno avute a maggio, ma non so se le citerò) e non è vero che li volevano nuovamente in Europa a ottobre-novembre!

Ora penserete: perché allora stai modificando il tour?

Eheheheh...

Comunque non so se queste informazioni vi possano interessare, comunque io le scrivo perché mi piace far sapere ai miei lettori cosa è reale e cosa invece è frutto della mia fantasia. Spero che anche voi apprezziate la cosa ^^

Bene, anche oggi mi sono dilungata abbastanza, spero che il capitolo vi sia piaciuto! :3

Un caloroso abbraccio a tutti i fantastici recensori e alla prossima!!! ♥



   
 
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