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Autore: _Rael_89    09/08/2017    2 recensioni
FFXV è uno dei giochi più complessi dal punto di vista dello sviluppo: ha subito vari rimaneggiamenti, tagli e smembramenti nel corso degli anni che ne hanno totalmente stravolto la narrazione, creando non pochi problemi ai giocatori per quanto riguarda la comprensione della vasta lore di questo capitolo. Ho passato in rassegna tutto ciò che è uscito in relazione del gioco finale (film, anime, guida, traduzioni dell’Ultimania, Wikia, trailer, artworks, dichiarazioni del team di sviluppo) e quello che ne è venuto fuori è la vera trama, di una ricchezza e bellezza che in pochi hanno colto. Da questa premessa potete capire come mi sia venuta l’idea di questa fanfiction. Ho deciso di ricostruire l’intera trama a partire dalla storia di Eos descritta nell’Ultimania fino ad arrivare al finale del gioco (compresi tutti i dlc e gli aggiornamenti che usciranno) per renderla fruibile a chiunque voglia conoscerla.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Requiem for Final Fantasy XV
Parte I: Prologo
Capitolo 1: Eos

Funesto il cielo, corrotta la terra,
scesa su di noi è l’ombra della guerra.
Gloria al sovrano, che tutto protegge,
contro il male supremo la sua spada è legge.
Dall’alto dei cieli sia benedetta la sua mano,
messaggera di pace a cui tutti aneliamo.
Lunga vita alla stirpe, alle gemme divine,
prima dell’ultima notte, dell’eterna fine.

(Cosmogonia, 15-2. Nadir)

Rilesse quelle parole a voce alta, oramai le conosceva a memoria: ma sia il suo precettore, sia suo padre insistevano perché ogni lezione iniziasse così. Quella profezia l’avrebbe accompagnato per tutta la vita e, in fondo, anche lui aveva iniziato a crederci sul serio.
Regis Lucis Caelum era l’unico figlio di Re Mors e principe ereditario di uno degli ultimi grandi regni del mondo di Eos. La sua dinastia era stata eletta dagli Dei insieme ai Nox Fleuret, la famiglia degli Oracoli: le due casate erano così legate da una lunga e ininterrotta alleanza.
-Adesso possiamo proseguire con il libro.- accordò il maestro.
Il principe adorava la lezione di storia; sfogliava il libro con passione, rileggendo più volte gli stessi paragrafi, come a volersi imprimere nella mente ogni fatto accaduto molto tempo fa.
Aprì la prima pagina: un famoso dipinto accompagnava la scritta che troneggiava in alto, Solheim: Era antica. Aveva già studiato la prima civiltà umana di Eos, sapeva già tutto della sua ricchezza, del connubio perfetto tra natura e tecnologia; si diceva addirittura che all’epoca ci fosse un rapporto molto stretto tra le divinità e gli uomini, a tal punto che essi comunicavano direttamente con ogni cittadino. Regis da bambino fantasticava su quel mondo incantato: ciò che gli piaceva maggiormente erano quei giganteschi palloni d’aria a cui erano attaccati dei vagoni, chiamati dirigibili; avrebbe tanto voluto poter viaggiare su uno di essi, sarebbe stato molto diverso che volare su un elicottero o un’aeronave…
-Ripassiamo la Guerra degli Dei.- suggerì il precettore.
Il ragazzo annuì. Gli raccontò di come la civiltà di Solheim cadde e delle terribili conseguenze che ebbe sull’umanità: la grande battaglia che coinvolse i Sei portò alla diffusione della Piaga delle stelle, un terribile morbo che si sparse nell’aere imputridendo ogni essere vivente; tali erano gli effetti nefasti che potevano nuocere persino il corpo di una divinità. Per salvare il mondo gli Dei scelsero due esseri umani, un uomo ed una donna, che insieme riuscirono a porre fine alla guerra e a debellare la malattia: lei, una nobile della famiglia Nox Fleuret, aveva poteri taumaturgici e riusciva a comunicare con le divinità; si fece tramite tra il mondo umano e quello divino e guidò la ricostruzione della civiltà. Lui, l’erede del casato dei Lucis Caelum, aveva il potere offensivo necessario per difenderla; inoltre, le divinità lo incaricarono di proteggere il Cristallo di luce, fonte di quel potere, e gli donarono un anello come simbolo del suo status.
I due verranno ricordati nella storia come il primo Oracolo e il Re degli uomini.
-Risale a quell’epoca la costruzione delle 12 statue reali, sparse per tutto il mondo, che contengono le anime dei Re defunti; da queste bare di pietra attendono l’avvento del prescelto, il Re dei Re.- concluse Regis.
Il maestro lo aveva ascoltato con molta attenzione. -Perché furono costruite in tutto il mondo, oltre i confini del regno?- lo incalzò.
-Per proteggere tutta l’umanità: le 12 statue infatti costituiscono i cardini dell’antica barriera che difende l’intero pianeta… sono i Knights of the Round.-
L’uomo si toccò i baffi, sorridendo. -Molto bene.-
Il principe non poteva non conoscere questa parte: tutta la sua dinastia si fondava su di essa. Non era rimasta che una statua vuota, molto lontana da Insomnia: era lì che suo padre, Re Mors, avrebbe riposato per l’eternità. Questo lo poneva nella difficile condizione di essere lui il prescelto, colui che avrebbe salvato il mondo dalla prossima incombente minaccia: tutte quelle storie che studiava durante le sue lezioni non facevano altro che parlare di lui, della sua vita, del suo compito; suo padre glielo ripeteva fin da piccolo, cercava di prepararlo ad affrontare quello che sarebbe stato il suo destino. Per lui era ancora un qualcosa di molto lontano, una profezia che restava al livello di una leggenda mitologica… temeva di non essere pronto per il giorno in cui si sarebbe avverata.
-Proseguiamo il ripasso?-
Accolse con sollievo la richiesta del precettore, sfogliando i vari capitoli del manuale. Arrivò a due millenni prima, al momento della fondazione dei grandi paesi degli uomini: Lucis, il pacifico regno retto dalla magia del cristallo e governato dalla sua famiglia; Niflheim, l’impero militare degli Aldercapt reso forte dalla sua tecnologia; Tenebrae, il principato dove risiedevano i Nox Fleuret in un connubio perfetto con la natura; e la repubblica parlamentare di Accordo, patria del commercio.
-755 anni fa le quattro nazioni concordarono il calendario moderno… quello che per noi divenne l’anno 1 E.M.- lesse a voce alta.
E’ da allora che ogni cosa andò a rotoli, pensò Regis: a Nifhleim si diffuse un forte sentimento nazionalista che portò i suoi cittadini a sentirsi gli unici eredi di Solheim, e con esso crebbe il desiderio di riportare in auge la vera civiltà degli uomini. La situazione si era fatta pericolosa, i rapporti tra le quattro nazioni erano sempre più tesi. Lucis, che di fatto era il regno più potente, teneva d’occhio ogni mossa imperiale; dall’altra parte i Nox Fleuret guidati dall’Oracolo cercavano di mediare i rapporti esteri, compiendo delle visite di stato con il solo scopo di evitare lo scoppiare di un conflitto armato… ma non c’è nulla di più pericoloso di una ideologia: all’Impero bastò una manciata di secoli per sviluppare un potere offensivo tale da dichiarare guerra al resto del mondo. La prima a pagarne le conseguenze fu la vicina Tenebrae: a nulla valse la sua posizione strategica tra le alture della Zoldara Henge, i suoi guerrieri non potevano nulla contro le macchine da guerra imperiali… fu una guerra lampo che si concluse nel giro di pochi mesi: Nifhleim aveva così annesso quel territorio pieno di ricchezze tra i suoi domini. In virtù dell’esistenza dell’Oracolo, l’Impero aveva concesso alla famiglia Nox Fleuret di mantenere il loro titolo nobiliare (senza alcun potere territoriale) e di risiedere nel palazzo di Fenestala, che di fatto era diventato luogo neutrale.
Lucis e Accordo capirono che dovevano fare qualcosa per fermare l’espansione degli Aldercapt: siglarono un patto di alleanza militare e spedirono i loro uomini al fronte con la scusa ufficiale di liberare l’Oracolo dal giogo imperiale. La guerra che ne seguì fu lunga e logorante, il campo di battaglia furono le vaste pianure tra le regioni di Pitzala e Ulwaat. I Lucis Caelum sfruttarono la magia del cristallo per dotare i loro cavalieri del potere di evocare armi e creare scudi di protezione; il parlamento di Accordo invece aveva delle tecnologie militari simili a quelle del nemico, soprattutto per quanto riguardava le armi da fuoco: il loro potere bellico era decisamente superiore a quello di Tenebrae e insieme riuscirono a tenere testa a Nifhleim.
Per rovesciare le sorti della guerra l’Impero tirò fuori il suo asso nella manica, un qualcosa che nessun essere umano prima di allora avrebbe mai immaginato: fu così che da un giorno all’altro dalle aeronavi imperiali iniziarono a piovere enormi container metallici sui campi di battaglia, contenenti orrende creature assetate di sangue a cui fu ufficialmente dato loro il nome di daemon. La sorpresa di trovarsi di fronte a tali mostri creò lo scompiglio tra le file nemiche, la loro furia fece capire agli uomini di non avere alcuna chance contro di loro: e così avvenne la dura sconfitta che pose fine alla coalizione Accordo-Lucis. I soldati di Insomnia e di Altissia batterono in ritirata, abbandonando quei territori alla mercé dell’Impero che poco tempo dopo conquistò anche le regioni di Eusciello, Pagla e Succarpe, aprendosi uno sbocco sull’oceano.
-In conseguenza di ciò, il CX Re di Lucis innalzò una seconda barriera a protezione di Insomnia, sfruttando il potere del cristallo.- sussurrò, leggendo velocemente l’ultima riga del paragrafo.
-Vale a dire il padre di mio padre.- Quella voce interruppe la loro lezione: Re Mors comparve sulla soglia dello studio con un’espressione molto soddisfatta dipinta in viso.
-Vostra altezza!- il maestro si inchinò in segno di saluto.
-E’ più che giusto che Regis impari queste cose, per quando dovrà prendere il mio posto: dovrà far tesoro dell’esperienza dei suoi predecessori.- commentò, avvicinandosi per dare un’occhiata al libro.
Il principe Regis fissò a sua volta le parole stampate su quella pagina.
-Padre… so quali sono i miei doveri in quanto futuro Re di Insomnia; nonostante ciò non posso dimenticare la minaccia rappresentata dall’Impero.-
Quel tono così serio e quelle parole così forti lasciarono sbigottiti i due uomini.
-Ma… ma mio principe…!- il precettore era fortemente a disagio. -Maestà, quello che intendeva dire è…-
-Prima o poi saranno pronti ad inviare le loro aeronavi verso Lucis.- proseguì Regis. -Per allora anche io sarò pronto a scendere in battaglia.-
Il Re fissò negli occhi suo figlio, con orgoglio: gli piaceva che avesse già quello sguardo deciso.
-Non ne dubito, figliolo.-


***
Un messaggio per i lettori
Colgo l’occasione per ringraziare chi ha deciso di seguire il mio lavoro, so che è un progetto ambizioso e spero di portarlo a termine nel migliore dei modi.
Prima delle note su questo capitolo devo fare qualche premessa: non mi perderò in descrizioni dei personaggi e dei luoghi, li nominerò semplicemente come se fossero già conosciuti proprio perché questa storia è diretta a chi ha giocato a FFXV; qualsiasi informazione aggiuntiva sarà ripresa da fonti ufficiali e verrà specificata nelle note a fine capitolo. Introdurrò anche i personaggi che vengono solo menzionati nelle guide, come Aulea (madre di Noctis) e Mors (padre di Regis), cercando di non personalizzarli troppo.
In linea di massima seguirò la storia, prendendomi ben poca libertà; potrei dover aggiungere qualche pezzo di mia invenzione per reintrodurre parti che sono state tagliate (per esempio su di Luna) o semplicemente per fornire più spiegazioni su determinate dinamiche o personaggi.
Per il tradimento di Ifrit mi rifarò alle teorie di Pitioss dell’utente Perona77 su Reddit (se nel frattempo Tabata non ci fornirà una versione ufficiale alternativa al riguardo).
Vi anticipo che posterò i capitoli non singolarmente ma “a blocchi” e “per argomenti” in modo tale da darvi la possibilità di leggere determinati pezzi come concatenati l’uno all’altro.

Su questo primo capitolo non c’è molto da dire: ho usato l’escamotage di una lezione del principe Regis per introdurre la storia di Eos così come ce la presenta l’Ultimania. Ovviamente ho saltato alcune parti, come il tradimento di Ifrit, perché immagino non fosse di dominio pubblico (magari mi sbaglio); ci sarà il momento in cui verrà spiegato tutto.
Non mi sono soffermata a descrivere Solheim ma se cercate su Google vi uscirà fuori l’artwork ufficiale realizzata dal team di FFXV: per il dipinto raffigurato sul libro ho preso spunto da quella~
Per quanto riguarda il Regis di questo capitolo potete immaginarvelo come un ragazzino o già un adolescente; non ho voluto specificare perché non è una scena ufficiale e voglio lasciarla all’immaginazione del lettore. 
  
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