10/08/2017
0 recensioniDUE SETTIMANE PER FARLA INNAMORARE
18/09/2016
“Ok ragazzi, siamo arrivati”
Gustav e Georg si affacciarono agli enormi finestrini del loro altrettanto enorme autobus per osservare le fan che li aspettavano fuori dal Teatro Geox, probabilmente da ore, mentre Jogen, il loro autista, conduceva l’autobus verso l’entrata posteriore, attentamente sorvegliata da una decina di bodyguard.
Tom si tolse le cuffie e Bill alzò, finalmente, il naso dal portatile.
I quattro ragazzi riordinarono alla bell’e meglio le cose che avevano lasciato sparse sull’autobus e scesero, accolti dall’eco lontano delle urla delle fan che li aspettavano all’entrata.
Si, era bello tornare in Italia dopo tanto tempo.
“Benvenuti ragazzi, è sempre un piacere rivedervi!” Li accolse una donna sulla quarantina,figura piccola e paffuta, capelli di un rosso ovviamente tinto e occhi azzurri, abbracciando e baciando ogni membro della band.
“Clara! È sempre bello anche per noi, come stai?” Chiese Bill, una volta sfuggito alla stretta ferrea della donna.
“Mah, cosa vuoi che ti dica tesoro? Sempre la stessa storia, problemi su problemi su problemi!” Cominciò a raccontare la donna mentre guidava i quattro ragazzi per l’intricato labirinto di porte che costituiva le quinte del teatro.“So che non ci crederai mai, ma i responsabili si erano dimenticati di personalizzare il tuo microfono, ho dovuto minacciarli per due ore consecutive per riuscire ad averlo entro stamattina! E li chiamano pure responsabili! Con quale coraggio io non lo so…”. Clara gestiva tutte le loro date in Italia da cinque anni a questa parte, ormai Bill si fidava ciecamente di lei, ed avevano anche stretto un buon rapporto d’amiciza, aiutato dal fatto che Clara parlasse discretamente il tedesco. “….la macchina del fumo non voleva saperne di funzionare stamattina, ma tranquilli, ho subito chiamato l’assistenza e li ho minacciati di fargli causa per falsa pubblicità se non avessero mandato subito qualcuno a risolvere il problema…” Clara era un tantino troppo drammatica, spesso e volentieri; ma ormai la capivano, li conosceva da quando erano praticamente bambini ed era diventata quasi una madre nei loro confronti “….ma basta parlare di me e dei miei problemi, di voi cosa mi raccontate ragazzi? Come va l’amore?” Chiese infine con un sorriso che doveva sembrare innocente mentre versava da bere per tutti.
Ecco, più che drammatica Clara era una pettegola, un’inguaribile pettegola.
Per togliere suo fratello dall’imbarazzo di dover condividere per la centesima volta la sua vita amorosa con Clara, Tom rispose prontamente “Come da anni a oggi, io mi diverto, Gustav e Georg sono impegnati, quindi ho perso i miei compagni di avventure…” disse fingendo un’espressione amareggiata “…e Bill è ancora alla ricerca del vero amore, purtroppo per lui” aggiunse dando delle pacche affettuose sulla spalla del fratello.
“Awww non preoccuparti Billtesoro, sono sicura che troverai la ragazza giusta prima o poi!”. Disse la donna sull’orlo delle lacrime stringendo il povero cantante così forte da mozzargli il fiato.
“ A proposito di ragazze!” aggiunse poi tornando alla sua consueta vitalità “ L’interprete che avevo assunto ci ha dato buca causa malattia, ma niente paura; Clara ne ha trovato subito un altro! Sono sicura che andrete molto d’accordo, si chiama Bianca, ha ventiquattro anni e…oh, ora che penso dovrebbe essere da queste parti. Bianca! Biancaa! BIANCAAAA! BIANCAAAAAA!”
La porta del camerino si aprì di scatto.
“Mi scusi signora Adami! Non riuscivo a trovare il camerino!”
Una piccola figura si fiondo nella stanza, e Bill rimase come paralizzato. Era la cosa più bella che avesse visto in vita sua. Era alta circa sul metro e sessantacinque, vita stretta, fianchi e seno morbidi, un visino dai lineamenti delicati, quasi troppo per essere naturali, naso perfettamente dritto, bocca carnosa, occhi verdi, pelle chiara, il tutto incorniciato da una cascata di capelli castano scuro.
Si, decisamente la cosa più bella che avesse viso in vita sua.
“…ill? Bill? BILL!” Una voce familiare lo riportò alla realtà.
“Eh? Cosa? Che è successo…?” farfugliò il cantante in preda allo spaesamento più totale.
“Sono circa quindici minuti che fissi l’interprete, sicuro di stare bene?” Gli chiese Tom con un sorriso inconfondibile mentre gli stringeva una spalla.
“Cosa?!V- Veramente?! Perché non hai fatto niente?” Urlò Bill tremendamente imbarazzato.
“L’avrei fatto ma… sembravi così preso, non so da quanto non fai fantasie erotiche su di una ragazza, non volevo di certo essere io a rovinarle” Rispose Tom con un ghigno e un’alzata di spalle.
“Oh mio Dio, devo scusarmi assolutamente! Dov’è adesso?” Disse Bill in preda al panico.
“Se n’è andata circa venti minuti fa, mentre eri in trance” disse Tom e fece per andarsene, poi aggiunse “Ah, Bill? Fossi in te mi muoverei, hai quattro giorni per portartela a letto, altrimenti è mia” e scomparve lasciando il fratello nell’incredulità e nel panico più totale.
Si, si disse Tom tornare in Italia dopo tanto tempo era decisamente interessante.
Backstage dell’autrice
Ma sssaaalvee ^^
Allora, inizio subito col dire che questa è la prima fan fiction che pubblico con intenzione di finirla, ispirata probabilmente a causa di un colpo di calore, e, trattandosi della prima storia scritta con intenzioni serie, mi farebbe molto piacere se scriveste delle recensioni, almeno per i primi capitoli, giusto per sapere se sto andando nella direzione giusta. Detto questo, vi saluto, e ci rivediamo al prossimo capitolo.