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Autore: Alice 83    10/08/2017    1 recensioni
Salve a tutti!!! Eccomi di nuovo qui a scrivere della mia coppia telefilmica preferita gli Olicity.
Questa storia è ambientata dopo la quinta stagione, l’idea mi è venuta una notte mentre non riuscivo a dormire.
In questa storia Diggle e Layla hanno ancora Sarah come figlia, in quanto non mi è mai andato giù che Barry l’abbia cancellata dalla storia.
Spero vi piaccia e se vi va lasciatemi una recensione. A presto
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Erano passati mesi dal ritorno dall'isola e tutto il team stava cercando di tornare ad una lenta e difficile normalità, ma tutti, chi più chi meno, portavano i segni di quello che era successo...di ciò che Prometheus aveva fatto loro... fortunatamente si erano  salvati tutti riportando ferite più o meno gravi tranne Malcom che si era sacrificato per Thea…

Samantha e William erano tornati a Central City ma ogni weekend si vedevano con Oliver o lui andava da loro o venivano loro..e Oliver bè era sempre il solito anche se cercava di ascoltare di più il team e di stare vicino a John che aveva dovuto passare più di un mese in ospedale dopo l'isola. (Felicity si perse a ricordare come Dig l'avesse protetta coprendola con il suo corpo quando Lian Yu era esplosa).

Era lì nel covo e stava ripensando con un sorriso al fatto che dopotutto almeno una cosa buona era sbocciata da tutto il male che Prometheus aveva causato e cioè che lei e Oliver ci stavano riprovando sul serio di nuovo...gli inviti a cena, le serate al cinema, i pic nic nel parco... Oliver era sempre così dolce e premuroso con lei e ce la stava davvero mettendo tutta in questi mesi per dimostrare che era cambiato.

Era una sera come tante, era un periodo relativamente tranquillo Curtis, Dinah e Wild Dog si erano presi la serata libera, Dig si stava allenando per riprendere la sua forma ideale e lei stava aggiornando i computer...persa nei ricordi delle loro serate e del rapporto che si stava ricostruendo tra loro non si era accorta minimamente che Oliver fosse appena entrato nel covo pronto a cambiarsi e iniziare la sua seconda vita notturna.

Quando si riprese dai suoi pensieri Oliver le si stava avvicinando con indosso già il suo costume di Arrow...era una vera e propria gioia degli occhi...tutta quella pelle e gli ammennicoli tecnologici che lo completavano le facevano perdere la testa ora come la prima volta che l’aveva visto con indosso quel costume da eroe come lei l’aveva sempre considerato.

Mentre lo guardava con gli occhi che le brillavano si accorse che qualcosa non andava... notò che camminava più lentamente del solito e ad un certo punto barcollò e si dovette appoggiare alla scrivania....decisamente era successo qualcosa...

Scattò in piedi per raggiungerlo.
''Oliver cos'hai? Cosa c'è?'' In un attimo gli fu accanto e vide la fronte imperlata di sudore, gli occhi lucidi, le guance arrossate. Gli toccò la fronte: scottava anzi bruciava letteralmente!!!

‘’Felicity stai tranquilla...sto bene non è niente sono solo un po' accaldato’’ cercò di tranquillizzarla subito Oliver.
‘’Sei solo un po' accaldato?!!! Stai scherzando spero....e avevi anche intenzione di uscire in queste condizioni!!!! Hai la febbre alta e ti reggi a malapena in piedi.... quello che devi fare è metterti a letto e riposare all'istante!
‘’Fel che esagerata....avrò preso  un'infreddatura ieri notte...non mi sento così mal......’’ non riuscì neanche a finire la frase che si accasciò sulla scrivania.
‘’Oliver, Oliver...dai vieni...devi stenderti... ‘’ Felicity cercava di tenerlo sveglio, ma si rese conto che le forze lo stavano abbandonando....Gli prese il braccio se lo mise sulle spalle e cercò di fargli fare qualche passo, ma era troppo pesante per lei…non ce la faceva aveva bisogno di aiuto. Stava cercando di capire come fare prima che tutti e due crollassero rovinosamente a terra quando si ricordò che non erano soli, c'era John nella zona adibita a palestra che probabilmente non aveva sentito nulla intento a dare pugni a quei poveri manichini e con gli auricolari addosso.
‘’John, John c'è bisogno di aiuto qui!!!’’ cominciò ad urlare Felicity battendo anche le mani sul tavolo per cercare di fare più rumore possibile.
Meno male dopo pochi secondi vide arrivare Dig che appena notò Oliver semi-svenuto sulla scrivania corse loro accanto.
''Che succede? E' ferito? Chi l'ha aggredito?''
''Nessuno John'', rispose Felicity ''ha solo la febbre alta...almeno credo...mi aiuti a portarlo in infermeria? E' troppo pesante...''
John andò dal lato apposto a Felicity e insieme con non poca fatica da parte di Fel (Oliver a peso morto era davvero difficile da trascinare) arrivarono nella zona adibita ad infermeria.
Dig lo prese quindi per le spalle e lo adagiò sul lettino, Felicity gli prese delicatamente la testa appoggiandola sul cuscino, poi corse a sollevargli le gambe e cominciò a spogliarlo partendo dagli stivali...mannaggia a lui che aveva anche pensato di cambiarsi....togliergli la tuta con lui incosciente era sempre difficile per l'attrito della pelle sulla pelle, ma lei e Dig erano una macchina ben rodata in fatto di spogliare e ricucire Oliver al ritorno dalle sue missioni.
Dig gli aprì la giacca mentre Felicity accese il macchinario per il monitoraggio, gli passò gli elettrodi e dopo pochi secondi partì il bip bip che segnalava il ritmo lento e costante del suo cuore e Felicity si rese conto che non aveva praticamente respirato da quando Oliver aveva perso conoscenza....sentire il ritmo regolare del suo cuore era una delle cose che la calmava di più.

Prese il termometro digitale e lo appoggiò alla sua fronte, dopo neanche trenta secondi il classico suono avvisò che la misurazione era completata lesse il display: 41.2 era davvero alta troppo alta...che ci fosse un'infezione più grave in corso?

Lo mostrò a John: ''Dobbiamo assolutamente abbassargli la temperatura al più presto altrimenti bisogna farlo ricoverare. Felicity fargli un prelievo, cerchiamo di capire se ha dei valori fuori dalla norma che potrebbero essere sintomo di un'infezione o della sofferenza di qualche organo...anche se ultimamente non ha riportato delle ferite. Intanto gli faccio una flebo per reintegrare i liquidi che sta perdendo e per abbassare la temperatura. Il battito fortunatamente è regolare.’’

Felicity prese la siringa e le provette per il prelievo...una volta la sola vista di un ago o di poche gocce di sangue le avrebbe fatto salire la nausea portandola a svenire ora tra le sue abilità poteva annoverare anche quella di esperta infermiera....quanto era cambiata la sua vita da quando Oliver aveva fatto capolino nel suo ufficio sei anni fa.
Dig tornò con due sacche di flebo appena recuperate dal freezer intercettò lo sguardo di Felicity. ''Più fredde sono meglio è...appena hai fatto riempi la bacinella di ghiaccio e prendi tutte le pezzuole che abbiamo.’’
Felicity prese le due provette contenenti il sangue di Oliver appena prelevato e le inserì nel macchinario per analizzarle.
Dig intanto inserì la flebo nel braccio di Oliver che si agitò un attimo e farfugliò qualcosa di incomprensibile, poi prese una boccetta dal carrello dei medicinali e una siringa: ''E’ cortisone...aiuta ad abbassare la temperatura in caso di febbre così alta'' rispose John alla domanda silenziosa di Felicity. Riempì tutta la siringa e iniettò il liquido nella sacca della flebo.
Felicity ritornò al capezzale di Oliver lo guardò, nonostante la fronte imperlata di sudore sembrava sereno…era così difficile vederlo con la guardia abbassata quando era sveglio....in qualche modo (a parte i bellissimi mesi di quell'estate in giro per il mondo e ad Ivy Town) a Star City era sempre in tensione o comunque vigile come se potesse succedere qualcosa di brutto da un momento all'altro (e purtroppo spesso era così).

Felicity cominciò ad immergere le pezzuole nella bacinella ricolma di ghiaccio e a posarle sulla fronte di Oliver, sul collo, sui polsi, sulle gambe e John fece lo stesso dall'altro lato.

Mentre erano intenti entrambi a bagnare e rinfrescare il corpo di Oliver il macchinario per l'analisi del sangue emise il familiare suono che indicava che l'analisi era conclusa Felicity corse a vedere seguita da Dig; con sollievo osservarono che i valori sembravano tutti nella norma, nessuna traccia di un'infezione grave o di qualcosa che potesse far pensare ad  una sofferenza di qualche organo.
''John cosa può essere allora? Una febbre così alta in un adulto soprattutto qualcuno con il fisico di Oliver insomma è una cosa strana no?'' si chiese Felicity preoccupata che qualcosa stesse loro sfuggendo...

''Fel sì è raro, ma Oliver ne ha passate davvero tante in particolare l'anno scorso…una settimana alla mercé delle torture di quello psicopatico, ne è uscito davvero bene, molto meglio di quanto pensassi, ma ad un certo punto anche il fisico più forte cede....Oliver deve prendersi una pausa...il suo corpo gli sta dicendo questo...deve prendere le cose con più calma soprattutto adesso che ha un team numeroso…deve capire che riusciamo a gestire le cose anche senza di lui, considerando anche quanto lo impegna la carica di sindaco.''
''Cosa facciamo ora? chiese Felicity mentre cambiava nuovamente le pezzuole sulla fronte e sui polsi che si scaldavano praticamente quasi subito al contatto con la sua pelle rovente. Ne prese un'altra e indugiò tamponando con delicatezza le guance e le labbra di Oliver cercando di dargli più sollievo possibile. Era preoccupata...Oliver a parte le ferite che riportava negli scontri in veste di Green Arrow non si era praticamente mai ammalato da quando l'aveva conosciuto.

'' Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare Felicity, ora dobbiamo solo aspettare che il cortisone, la flebo e l'acqua ghiacciata facciano il loro lavoro e che il suo corpo reagisca, ma è forte lo sai...ne ha passate più di quanto qualunque essere umano abbia sopportato di certo anche un febbrone di questa portata non sarà un grosso problema per lui…stai tranquilla’’, cercò di rassicurarla Dig.
''Hai ragione, ma sai che vederlo vulnerabile mi angoscia, vai pure a casa John se dovessero esserci dei cambiamenti ti chiamerò immediatamente, vai da Laila e da Sara si chiederanno che fine hai fatto. Resto io ad assisterlo.''
''Ok mi raccomando misuragli la temperatura ogni mezz'ora e quando la flebo è finita sostituiscila con l'altra…deve essere idratato il più possibile visto i liquidi che sta perdendo. Comunque se la temperatura non si dovesse abbassare nel giro di poche ore dobbiamo chiamare il 911 e farlo ricoverare non possiamo assolutamente rischiare danni cerebrali''.

Dig stava per lasciare il covo quando all'improvviso Oliver cominciò ad agitarsi sul tavolo scosso da tremiti violenti e incontrollati Felicity allarmata lo richiamò...’’John, John oddio che gli succede?’’
''Ha le convulsioni...non sono così rare con la febbre alta…passami una fiala di Ativan subito.''

Dig prese la boccetta dalle mani di Fel, riempì velocemente una siringa, staccò la flebo per un secondo e iniettò il farmaco in vena.
Fortunatamente dopo pochi secondi i tremiti cessarono e anche il battito tornò regolare.

''E' meglio che resti anch'io...nel caso ricapitasse, avverto Layla.''

Felicity intanto prese il termometro e lo appoggiò sulla fronte di Oliver. 39.8!! ''John sta scendendo!! La terapia funziona!! Vai pure a casa penso che il peggio sia passato e nel caso posso dargli l'Ativan anch'io se le convulsioni dovessero tornare''.
Felicity si accorse che Dig era restio a lasciarla da sola con Oliver in quelle condizioni, ma alla fine cedette: ''Va bene ma tienimi informato sulle sue condizioni''.

 
John la salutò con un bacio sulla guancia e Felicity rimase lì al capezzale di Oliver. Sostituiva periodicamente le pezzuole perchè fossero sempre fredde e ogni tanto passava le mani tra i suoi capelli e lo accarezzava scendendo con le dita lungo la guancia.

Era notte inoltrata e Felicity combatteva contro il sonno che la stava assalendo quando ad un tratto si sentì afferrare il braccio con forza da Oliver che cominciò a urlare pronunciando frasi sconnesse: ‘’NO, NOOOOOO, NON OSARE FARGLI DEL MALE....NON OSARE TOCCARLA, PRENDITELA CON ME, MA LEI LASCIALA FUORI DA TUTTO QUESTO.’’
Stava chiaramente delirando e continuava a stringerle il braccio che cominciava a farle male...cercava di liberarsi dalla presa, ma Oliver pur in quelle condizioni era molto più forte di lei. Cominciò con la mano libera ad accarezzarlo sulla fronte, si chinò verso di lui ''Oliver, Oliver stai tranquillo, sono io....sono qui.....stiamo tutti bene...stai calmo...dormi amore...sono qui, sono qui con te, ma devi lasciarmi il braccio...così mi fai male…lui non c'è più..stai calmo....’’ Piano piano vide che stava riducendo la presa e si stava calmando...la lasciò andare pur continuando a farfugliare dei ‘’No ..non la toccherai...non toccherai nessuno di loro.....’’.
 ''Oliver amore sei al sicuro, sono qui...riposa, lasciati andare''....''Felicity.......no...non andare via.....non lasciarmi...io ti amo...sei tutto per me.....''
 ''Amore non ti lascio…non ti lascerò più....sono qui al tuo fianco e se vorrai sarò al tuo fianco per sempre...dormi ora...'' Felicity continuò ad accarezzarlo dolcemente scompigliandogli i capelli come adorava fare da sempre...notò con piacere che la fronte era un po' meno calda e le guance un po' meno rosse...prese il termometro nuovamente: 38.5.
Bene la situazione stava decisamente migliorando. Mandò un whatsapp a Dig...erano quasi le 5 del mattino sperò di non svegliarlo...

Dopo poco la vibrazione del cellulare la avvertì di un nuovo messaggio: ovviamente John era sveglio in attesa di notizie.
Lesse velocemente ciò che le aveva scritto:
Non riesco a dormire…ammetto che ero un po' preoccupato, ma vedo che si sta risolvendo. Tra un paio d'ore sarò lì comunque :-)

John come avrebbero fatto senza di lui...

 
Quando alle sette Dig entrò nel covo e si diresse all'infermeria il suo volto si aprì in un sorriso alla vista di quello che trovò davanti ai suoi occhi: Felicity addormentata con il viso sul petto di Oliver e Oliver che, pur incosciente, aveva posato una mano tra i suoi capelli.

Quando Dig si avvicinò per controllare la situazione Felicity si sveglio di soprassalto ''John cavolo…mi sono addormentata...non pensavo di essere così distrutta...''
''Felicity stai tranquilla...comunque mi pare che il peggio sia decisamente passato...gli ho appena preso la temperatura 38... tra poco dovrebbe svegliarsi. Vai a casa Fel, fatti una doccia, riposa qualche ora se si sveglia ti chiamo immediatamente.''

''No John non lo voglio lasciare, si è agitato stanotte, delirava....ce l'aveva ancora con Prometheus e poi ha pronunciato il mio nome, più volte...gli ho promesso che non l'avrei lasciato...''

Quasi come se avesse sentito le parole di Dig Oliver mosse la testa e cominciò ad aprire gli occhi...si vedeva che la luce gli dava fastidio e Felity corse a spegnere la lampada posizionata sopra il lettino, poi gli prese la mano. ''Oliver, apri gli occhi dai...''

Lentamente e con un po' di sforzo finalmente lui gli aprì e per Felicity rivedere le sue bellissime iridi azzurre fu una gioia immensa...era stata davvero preoccupata ora se ne rendeva conto...''Oliver come stai? Come ti senti?’’

''Come se fossi stato investito da un camion...letteralmente...che è successo? gli rispose con la voce ancora impastata e roca.

Dig intervenne e disse:'' La febbre alta ti ha messo ko amico, ci hai fatto preoccupare, era sopra i 40. Come ti senti? Hai male alla testa? Devi provare a bere qualcosa, sei sotto flebo, ma hai sudato da riempire una piscina.''

‘’No mi sento solo stanco e con le ossa rotte, ma non ho mal di testa.’’ Oliver guardò il braccio con l'ago inserito e una smorfia gli si dipinse sul viso. ''Non ci provare Oliver, questa te la tieni fino a che non finisce e non provare ad alzarti dal letto. Sei ancora debole, devi riposare. Ora te ne stai buono buono qui ancora qualche ora, ti misuro la pressione e poi ti portiamo a casa.''

Oliver stava per ribattere a John quando Felicity gli si avvicinò con un bicchiere d'acqua e una cannuccia. ''Bevi su, a piccoli sorsi. E non fare il testone farai esattamente come ha detto John. Rassegnati sarò la tua ombra nonché la tua infermiera personale nei prossimi giorni!’’

 

Oliver si aprì in un sorriso, quel sorriso che riservava solo a lei e le diede un piccolo bacio sulle labbra.

‘’Non mi va così male allora!!’’.

Dig gli misurò la pressione, era un po' bassa, ma era normale considerato la nottata che aveva passato, spensero i macchinari che monitoravano il battito cardiaco e dopo qualche ora gli tolse anche l'ago della flebo.  (Oliver aveva affrontato ogni genere di tortura fisica ed emotiva eppure era incredibile quante scene facesse per gli aghi...gli ricordava qualcuno...anzi qualcuna.)
Poi Dig si allontanò e lasciò Felicity a prendersi cura di lui.
 Tornò dopo mezz'ora con una zuppa fumante.

''Grazie John'' disse Felicity.

Gli prese la zuppa dalle mani e cominciò a riempire un cucchiaio portandolo alla bocca di Oliver che fece una faccia perplessa, corrucciò la fronte come faceva di solito quando lei lo spiazzava ''Posso mangiare da solo sai? Non serve che mi imbocchi come un bambino''.
Lei sorrise e gli diede un piccolo buffetto sul braccio...''Ahi'' fece lui...''Ma se ti ho appena sfiorato...dai su non fare l’esagerato e lascia che mi prenda cura di te...ma non abituarti troppo a questi vizi ok?''

''Dai vieni qui honey'' disse lui e le prese delicatamente la testa per darle un piccolo bacio sulla fronte.

  
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