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Autore: queenjane    11/08/2017    1 recensioni
Catherine Raulov cresce alla corte di Nicola II, ultimo zar di tutte le Russie, sua prediletta amica è Olga Nicolaevna Romanov, figlia dello zar. Nel 1904 giunge il tanto atteso erede al trono, Aleksej, durante la sanguinosa guerra che coinvolge la Russia contro il Giappone la sua nascita è un raggio di sole, una speranza. Dal primo capitolo " A sei settimane, cominciò a sanguinargli l’ombelico, il flusso continuò per ore e il sangue non coagulava.
Era la sua prima emorragia.
Era emofiliaco.
Il giorno avanti mi aveva sorriso per la prima volta."
Un tempo all'indietro, dolce amaro, uno spaccato dell'infanzia di Aleksej, con le sue sorelle.
Collegato alle storie "The Phoenix" e "I due Principi".
Preciso che le relazioni tra Catherine e lo zar e la famiglia Romanov sono una mia invenzione, uno strepitoso " what if".
Al primo capitolo splendida fan art di Cecile Balandier di Catherine.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Periodo Zarista, Guerre mondiali
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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“.. è stato molto bello ritornare, sai, è un posto magico. Le cime frastagliate dei Pirenei, con le ombre azzurre dei ghiacciai, il profumo acuto dei pini e dei fiori selvatici che si unisce al mormorio del torrente, che si chiama Moguer.
Moguer,  fu il primo appellativo dei signori di Ahumada, poi due fratelli, sotto Carlo Magno, combatterono con valore e l’imperatore assegnò al primo il titolo di marchese, il secondo ne ebbe un altro, ebbe poi delle terre, ma scelse di chiamarsi Fuentes, per differenziare. Verso il Mille, il ramo di Ahumada aveva una ragazza Moguer, la sola erede, che sposò un Fuentes, ricongiungendo i due rami, da allora ci sono stati solo i Fuentes.. fino al dicembre 1752, quando nacque Felipe Juan, figlio di Xavier Fuentes, poi diventato per note cronache Felipe Rostov-Raulov
..”
Ancora “.. e sono presenti i re di Spagna, Alfonso e Vittoria Eugenia, per la grande caccia.. Una tradizione, una squisita ospitalità, varie volte l’imperatore Carlo V di Asburgo vi ha soggiornato (..) la storia è la mia grande passione, Olga, e qui la respiri a ogni passo.. (..) Magnifico, per quattro giorni è stato magnifico.. La caccia, pic-nic, la sera concerti e musica, danze in costume.. !”
 
“.. il mare era color fiordaliso, il cielo senza una sola nuvola e il sole splendeva ben alto, mentre lo Standart percorreva lento la Manica ed il Solent, sfilando davanti a 24 navi da guerra, 16 incrociatori, 48 cacciatorpediniere (le abbiamo contate con Aleksej), oltre che lo yacht reale britannico Victoria and Albert. E poi hanno rombato i cannoni, il vento faceva garrire le bandiere, applausi dei marinai e le bande di ottoni hanno iniziato a suonare i rispettivi inni nazionali.. Poco melodioso e l’effetto è stato superlativo….(..) qui vanno di moda gli abiti bianchi e grandi cappelli, ogni giorno incontriamo il re e la regina, zio Bertie e zia Alice, come li chiama mamma, che sono veramente gentili e solleciti.. “[glielo raccontò poi a voce che il vecchio re aveva una pancia immensa e guai a osservare qualcosa, lui si vedeva ancora giovane e bello, un gaudente libertino che aveva una amante fissa e molte amiche collaterali, per disperazione della moglie, che alla fine si era rassegnata a portare le corna..]..mi spieghi come fanno a fiorire i melograni tra le montagne? Sono contenta che mi hai mandato i fiori pressati, li metterò da qualche parte, io ho raccolto dei papaveri e degli iris, come nostra abitudine.. Deve essere bella la radura vicino al castello, è un vantaggio che la marchesa Cepueda sia così gentile .. Me la ricordo Cat, nel 1905  era la principessa Fuentes, poi sposa del marchese Cepeuda.. E comunque, perché le cose divertenti o curiose che fai le vengo a sapere a rate..?Non sono impazzita, come noto la mia prozia Beatrice è la mamma della regina Ena e..”

Ogni sera vi era un banchetto, un ricevimento, le acque del mare erano percorse da lance che portavano i vari ospiti, le stelle tremolavano e nell’aria della sera era tutto un tintinnare di brindisi e allegre musiche, le orchestre suonavano, a fine serata esplodevano i fuochi d’artificio.
“Una cavallerizza provetta, meravigliosa..”
“.. a chi vi riferite?” lo zar, si era incuneato morbido  
“.. alla principessa Raulov.. davvero..”

“.. hai ucciso un lupo e non cacci neanche un’osservazione. Il coraggio, il sangue freddo o sei vittima di un eccesso di modestia..o ti ha traumatizzato l’ondata di proposta di matrimonio e le lodi, peraltro ben meritate..”
 
Mi hanno chiamato rosa rosarum, ninfa in versione di bruna, onori per la mia vanità di allora, ero cresciuta, che ne sapevo io, gli sguardi scivolavano addosso, la prontezza di offrire una coppa di champagne, dopo le battute di caccia, le gonne fangose, mi pareva di essere un oggetto di caccia a mia volta e non sbagliavo di tanto l'interpretazione….”Siate pratica”, disse una volta la mia cara nonna materna, a volte ancora era così  cinica da essere quasi simpatica
 
 
Quella per me fu l’estate delle scoperte, delle rivelazioni ..e della libertà.
 
 
   
 
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