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Autore: TeamFreeWill    11/08/2017    7 recensioni
Un piccolo pov di Caino. Personaggio fantastico, tormentato e dannato per l'eternità. Lui si è sacrificato per il suo amato fratellino salvandolo dalle grinfie di Lucifero, ha perso anche l'unica donna che abbia mai amato per colpa di quel marchio che lo ha reso il padre degli omicidi. :)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cain
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'I pensieri '
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Eravamo fratelli. Questo contava. Non importava nient’altro.

Io e lui. Lui e io. Chiunque in quel tempo o in futuro avrebbe invidiato il nostro rapporto.

Crescemmo così, felici. Niente, pensavo, poteva dividerci o separarci.

Quanto ero ingenuo!

Quando conoscemmo quell’essere sembrava un angelo. Un amico.

Ci disse che era un Arcangelo, per questo non me ne resi conto all’inizio.

Ma quell’incontro segnò l’inizio della fine.

Li colsi troppo tardi i segnali. Ero il maggiore, dovevo accorgermene prima!

Le prime insofferenze. Le prime litigate. Lui, il mio amato fratello, iniziò ad ignorarmi, a mentirmi.

Tutto pur di stare con Lucifero. Quell’essere, rivelatosi subdolo e infernale, lo stava consumando giorno dopo giorno, lusingandolo o adorandolo.

Corrompendo la sua anima, che da lucente stava diventando nera. Lo sentivo, ero solo un uomo ma lo sentivo.

Non potevo sopportarlo e lo affrontai di nuovo!

Era arrivato persino a picchiarmi quando gli feci presente queste cose. Lui, che sarebbe morto per me, mi rinnegava per Lucifero.

Mi aveva ridotto male, ma non importava. Lo perdonai.

E’ questo che fanno i fratelli no? Si perdonano a vicenda. Sempre.

Però io ero il maggiore e come tale dovevo salvarlo dalla morsa di Lucifero.

Lo chiamai qualche sera dopo, lungo il corso di un fiume. Apparve, avvolto da una luce glaciale.

Sembrava sapesse che volevo parlare con lui di Abele.

Non m’importava di sembrare debole, lo implorai di lasciare in pace mio fratello. Il mio amato fratello.

Lui mi derise. Mi disse che non c’era più scampo per lui, che non poteva essere salvato. La sua anima era destinata all’Inferno. Alle pene eterne. Lui, Abele, mio fratello, sarebbe diventato un demone.

La sua risata era come un coltello nel mio cuore, mentre in ginocchio lo vedevo allontanarsi.

“Aspetta! Facciamo un patto! Lui merita il Paradiso! Prendi me all’Inferno quando giungerà la mia ora!"

Questo gridai e Lucifero si voltò, soddisfatto. Compiaciuto di un simile evento.

Quello che mi propose mi svuotò completamente. Mi uccise in quel momento. Lo cacciai. Non potevo accettare.

“Ci rivedremo presto” mi sussurrò maligno volando via.

Non volevo arrivare a tanto, ma nelle settimane successive Abele iniziò a torturare animali e a picchiare le altre nostre sorelle e fratelli più piccoli se solo osavano contraddirlo. Non potevo sopportarlo.

Piangendo cercai quello che poteva fare al mio caso per…
Dio!!, non riuscivo nemmeno a pensarlo!

Come avrei potuto trovare il coraggio di compiere una simile azione? Ma dovevo salvarlo.

Sospirai, mentre trovai nel deserto una mascella d’asino e ne preparai l’impugnatura.

“Farò come mi hai detto Lucifero. Io devo salvare il mio fratellino” gridai al vuoto intorno a me.

Qualche secondo dopo, l’arcangelo mi apparve davanti. Maligno. Sadico. Soddisfatto.

Fu tutto troppo veloce e improvviso. Non me ne resi conto. Quel Diavolo mi prese il braccio e me lo marchiò toccando contemporaneamente la lama, poi volò via lasciandomi sgomento.

Qualche ora dopo convinsi Abele a seguirmi in una radura, il nostro luogo segreto di quando andavamo a giocare da bambini.

Era calmo quella sera, come non lo era da molto tempo. Che strano scherzo del destino! Sembrava di nuovo il mio amato Abele, ma una strana oscurità velava i suoi occhi e questo mi fece andare avanti per la mia strada. Dolorosamente.

“Caino perché mi hai portato qui?!” mi disse, ma celando un piccolo sorriso al ricordo di gioie lontane.

“Volevo stare con mio fratello a ricordare i vecchi tempi. Solo questo” gli dissi abbracciandolo stretto e tirando fuori, senza farmi vedere, quella lama improvvisata.

Fu solo una spinta. Un piccolo affondo. Un gemito da parte di mio fratello, che con gli occhi sbarrati guardò in basso e poi me.

“Se vuoi che Abele vada in Paradiso, così sarà. Tu sarai mio e del mio Inferno. Ma ad una condizione. Dovrai essere tu ad uccidere tuo fratello. Fallo e ciò che chiedi ti sarà accordato.” Ripensai dolorosamente a quelle parole, mentre affondavo sempre più in profondità la lama nel ventre di Abele.

Il sangue che sporcò la mia mano era caldo e viscoso mentre la estraevo. La lasciai cadere a terra con un tonfo.

Mio fratello stava per cadere ma riuscii a sorreggerlo e ad accompagnarlo delicatamente al suolo, mentre la vita gli scivolava via per mano mia.

“Chiudi gli occhi Abele! Ora sei salvo. Ti meriti il paradiso, fratello mio” gli sussurrai piangendo mentre Abele esalava il suo ultimo respiro.

Mi accasciai su di lui disperato. Il senso di colpa mi stava uccidendo. Rimasi così non so quanto tempo fin quando Lucifero apparve dietro di me appoggiandomi una mano sulla spalla dicendomi che ora Abele era nel suo Paradiso personale. Come aveva promesso.

Io, piangendo, sorrisi.

Non m’importava se io sarei andato all’Inferno quando sarebbe giunta la mia ora, l’importante era che Abele fosse in Paradiso. Ero felice per lui.

 “Ora sei in mio potere Caino! Non diventerai demone alla tua morte, ma lo diventerai pian piano. Giorno dopo giorno quel marchio farà emergere la tua vera natura. Sarai la mia mano, la mia arma. Colui che bagnerà di sangue questa Terra per mio conto. Sarai il Padre degli Omicidi. I tuoi discendenti saranno maledetti e corrotti. Non potrai resistere al richiamo del sangue!” disse inaspettatamente il Diavolo volando via e lasciandomi inerme.

Sconvolto scavai una fossa e seppellii mio fratello. Lo salutai, afferrai la lama, quella Prima Lama, causa del primo omicidio e scappai lontano.

Mi nascosi in una grotta per giorni e giorni, mentre il dolore al marchio diventava sempre più insopportabile come il senso di colpa per quello che avevo fatto.

Impugnai la lama, disperato, e affondai nel mio ventre diverse volte finché le forze non mi vennero meno. Sentii la vita scivolarmi via. Mi sentii cadere fin nell’Inferno più buio.

Passarono diverse ore quando un Lucifero sorridente inginocchiato davanti a me mi diceva di aprire gli occhi e mi rimetteva in mano la lama.

“Caino. Abbraccia la tua nuova vita! Ora sei un Cavaliere dell’inferno. Ne addestrerai altri, per me. Lavorerai per l’eternità al mio servizio!” disse mellifluo, calmo, sogghignando.

Io mi alzai annuendo. Andai al fiume perché mi sentivo bruciare dall’interno, mi tuffai e questo mi procurò un po’ di sollievo. Quando, però, il riflesso mi restituì l’immagine dei miei occhi, ero senza parole.

In loro non era rimasto altro che oscurità. Niente luce. Niente pace. Niente vita. Solo morte.

Ma poi la sentii una forza in me che mi eccitava, che mi inebriava anche. Ero rinato. Lo ero davvero.

Solo una cosa mi ricordava quello che ero una volta. Il senso di colpa per aver ucciso il mio amato fratello.

Dopo moltissimi secoli, anche se ero un Cavaliere infernale potentissimo e commettevo barbarie inimmaginabili con Abadon e altri miei simili, galvanizzandomi ogni volta, quel dolore non andava mai via. Mai e ancora mai.

Poi, un giorno incontrai lei…

Colette. Dolce come lo era lui. Sincera come lui.

Che mi amava e che amavo di un amore diverso da come amavo lui. Ma comunque un amore forte e potente.

Lei che ha conosciuto tutto di me, di chi ero, di cosa ero e di quello che era il mio passato. Tanto oscuro quanto lo era la mia anima.

Lei che mi ha amato comunque. Nonostante tutto.

Lei che è morta, come lui. A causa dell'Inferno.

Le giurai, sulla sua tomba, che mai più il mondo avrebbe conosciuto l'ira di Caino e la sua Lama.

Stasera, inginocchiato di nuovo sulla sua tomba, le chiedo di perdonarmi se infrangerò quel giuramento.




Note autrice
Grazie a Cin75 che me l'ha sistemata. Te la dedico perchè so che ti piace tantissimo questo fantastico personaggio. (^^)
Grazie lilyy per avermi segnato gli errori ^^
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.

  
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