Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Teriel Donovan    12/08/2017    1 recensioni
Una tempesta può nascere nel cuore e travolgere ogni cosa
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Musica Consigliata: Sleeping at Last - Saturn https://www.youtube.com/watch?v=dzNvk80XY9s
Una piccolo premessa è d'obbligo. ^^ Non avevo mai pensato a loro due come coppia finché non mi sono imbattuta nel messaggio di una ragazza. Cercava qualcuno che le scrivesse delle storie sulla ShikaSaku. Ho pensato che fosse un buon modo per mettermi alla prova. Ammetto che non è stato facile e spero le piacerà! Un grazie sonoro lo devo alla mia adorata Kiri che pur in partenza ha trovato il tempo di correggerlo e a chi ha scritto questo brano, che è stata la spinta finale per concluderla!

Inside The Storm

Stava piovendo a dirotto proprio come quel giorno, pensò Sakura. Una forza della natura spigolosa e selvaggia che stava trascinando tutto in una nebbia densa e fitta.
Erano entrambi bagnati, l'acqua scorreva sui loro corpi in rivoli irrequieti e fastidiosi eppure nessuno dei due riusciva a muoversi.
Sakura aumentò la stretta intorno al suo collo, affondando d'istinto le mani sui suoi lunghi capelli scuri. Lo sentì fremere piano, silenziosamente… lo sguardo scuro perso nel suo che il desiderio aveva reso ancor più simile a pura ossidiana.
Shikamaru…
Sakura si ritrovò a trattenere il fiato. Percepì le sue mani spingerla verso di lui, contro quel corpo così asciutto eppur così forte. Il corpo di un ninja che aveva conosciuto battaglie orrende e ne era stato marchiato a vita. Il corpo di un uomo che un tempo era stato solo un ragazzo fra tanti, un compagno dall'aria sempre pigra e indifferente eppure dotato di una mente brillante come nessun altro al mondo poteva vantare.
Tutto… era accaduto così in fretta! pensò lei affascinata. In un giorno che sembrava essere destinato solo a trascinarsi come tanti, vinta da una monotonia che aveva reso la sua vita noiosa e prevedibile. Quanto si era sbagliata.
Era cominciato in modo così dannatamente semplice. Una tentazione. Uno scambio di sguardi che all'inizio non aveva rilevato nulla.
Lo aveva trovato sul ciglio della strada con una ferita malcurata. Febbricitante, l'aria esausta, una sigaretta quasi terminata su un angolo della bocca in pericoloso procinto di cadere da un momento all'altro.
Per un attimo aveva creduto fosse morto.
«Sakura.»
Non aveva aggiunto altro. Un fil di voce che però l'aveva riempita di sollievo.
Una tempesta era giunta proprio in quel momento, un segno beffardo del destino che, non soddisfatto, sembrava averli voluti punire per chissà quale torto, mandando una forza della natura così devastante da dar l'impressione di voler distruggere ogni cosa.
Boccheggiando a vuoto, a stento in grado di respirare, Sakura si era ritrovata a guardarsi intorno ma lì, in mezzo al nulla, non era comparso nessuno. Nonostante tutto però era riuscita ad individuare una grotta.
Seppur esausta, essendo lei stessa di ritorno da una missione, passo dopo passo, lo aveva aiutato a raggiungere quel riparo.
Tutto si era aspettata tranne che vi sarebbero rimasti per lunghi giorni, prigionieri di quel tempo avverso.
Nonostante tutto però Sakura non si era persa d'animo. Portava sempre con sé una scorta di cibo e medicinali extra in caso di necessità. La sanguinosa guerra a cui era sopravvissuta era stata una terribile insegnante. Fra le più crudeli mai viste. Ma era stato questo a salvarla.
La ferita si era rivelata peggiore di quanto non si fosse aspettata ma Sakura non aveva mollato, aveva tenuto duro, usando ogni conoscenza in suo possesso.
Nell'arco di quelle lunghe ore… quante volte aveva imprecato a denti stretti? Era stato inviato in missione da solo? Un incidente? La ferita poteva essere stata inferta in molti modi diversi.
Ma, infine, Sakura aveva vinto, era riuscita a salvarlo. Il volto pallido e sofferto aveva ripreso colore.
Shikamaru aveva allungato una mano verso di lei, afferrandole bruscamente il colletto… l'aveva attirata contro di sé. Tutto a un tratto… il suo caldo respiro le aveva accarezzato la guancia e si era ritrovata sopra di lui. Il corpo di uomo che aveva spogliato per poter vedere quella dannata lesione. Anche così, sporco, esausto, la pelle coperta di lacrime di sudore… Sakura si era sentita arrossire come se fosse tornata un'adolescente. Il suo cuore aveva preso a battere velocemente…
Ecco, si era detta con una stretta al cuore. Quando Sasuke aveva compiuto il medesimo gesto, questo era mancato. La sensazione inebriante di essere vivi e di voler sentire chi ami. Quel bacio che le aveva rubato non le aveva trasmesso nulla. Si era ritrovata con le braccia tese. Aveva allontanato Sasuke da sé incapace di reggere la pressione del suo sguardo.
Non posso. Era stato tutto ciò che era riuscita a dire.
Lo aveva guardando allontanarsi, sentendosi profondamente turbata. Il suo corpo si era ritrovato a tremare. Si era sentita così strana!
Quella parte che lo aveva amato così intensamente era morta, chissà dove, chissà quando, ma lo aveva realizzato solo in quel momento.
Ogni volta che Sasuke aveva cercato di ucciderla… aveva fallito. Fisicamente. Ma per contro vi era riuscito, aveva pensato Sakura con sgomento. Aveva ucciso il suo amore. Tutto quello che avrebbe potuto essere.
Giorno dopo giorno si era costretta a lavorare, approfittando di ogni viaggio che le consentisse di allontanarsi dal suo villaggio, sempre più in crescita. Tuttavia non era riuscita a riempirlo quel vuoto. Quella sensazione di stordimento…
Aveva provato la stessa sensazione in quella grotta. Shikamaru aveva stretto le labbra, curvandole in uno strano sorriso. «Scusa.» le aveva detto con un fil di voce. «Cercavo solo di ringraziarti.»
Annuendo piano, Sakura si era alzata. Ma nella sua mente era rimasto. Quel calore, l'odore del suo corpo, quei capelli ora sciolti che gli davano un'aria così…
Inghiottendo piano aveva rovistato nel suo bagaglio e lo aveva coperto. Shikamaru aveva chiuso gli occhi, abbandonandosi al sonno.
Sfinita, si era addormentata lei stessa. Al suo risveglio si era ritrovata stretta contro di lui, il suo braccio che la cingeva protettivo. Le sue labbra così vicine ai suoi occhi da ipnotizzarla. Un movimento lento, silenzioso, le aveva schiuse ripetutamente.
Sakura si era abbandonata a quelle dolci sensazioni, crogiolandosi nel suo calore. Istintivamente, si era ritrovata a pensare a quanto fossero volubili le persone.
Doveva finire lì.
Una debolezza nata dalla solitudine.
Un bisogno di essere donna insoddisfatto.
Avrebbe dovuto finire lì.
Erano tornati al villaggio, ognuno alla propria vita.
Un saluto veloce fra due persone che non erano mai stati veramente amici.
Quella strana attrazione non era passata.
A ogni sguardo, ad ogni accenno di parola, sembrava diventare più irrequieta.
Ogni incontro, seppur inizialmente solo frutto del caso, era diventato cercato e voluto. Un minuto, cinque, mezz'ora. Più tempo trascorreva e più… quella sensazione diventava forte… come quella tempesta.
Il tempo era trascorso, una stagione dopo l'altra, l'estate era giunta quasi inaspettata per lei. Stava camminando lungo la riva, tornando a casa in una meravigliosa notte di mezza estate, e lo aveva visto. Di nuovo sdraiato a terra, una sigaretta fra le labbra, le braccia incrociate dietro la testa.
Correre da lui era stato istintivo e per poco non gli era caduta addosso, strappandogli una risata. Così allegra da non sembrare vera.
«Cosa ti è preso?» le aveva chiesto. Una domanda superflua. Aveva socchiuso gli occhi con una tale dolcezza da farla arrossire. Aveva intuito che fosse preoccupata per lui e si stava solo divertendo a stuzzicarla.
«Mi dispiace.» aveva mormorato Sakura, a stento capace di guardarlo. «Pensavo solo…» si era morsa nervosamente il labbro. Aveva stretto i pugni, cercando di alzarsi, ma lui le aveva afferrato il polso destro, lanciandole una lunga intensa occhiata.
«Sdraiati.»
Il suo cuore aveva tremato.
Eppure lo aveva fatto. Timidamente, capace a stento di guardarlo, Sakura si era ritrovata al suo fianco, a guardare quel meraviglioso cielo stellato. E di colpo, tutta la tensione era scivolata via.
Una scia di stelle morenti era passata e lei si era rilassata, chiudendo gli occhi, le labbra curvate in un sorriso.
«Sei così bella quando sorridi.»
Un sussurro che credeva di aver sognato.
Quando aveva schiuso le palpebre, lo aveva trovato inclinato sopra di sé. Un braccio teso per evitare di caderle addosso.
«La vita è troppo breve per passarla a tormentarsi.» Shikamaru le aveva appena sussurrate quelle parole, senza aggiungere altro.
Dietro a quelle parole così semplici vi era molto di più. Nessun altro lo avrebbe compreso.
Sakura si era persa nei suoi occhi.
Vi erano persone che passavano l'intera esistenza accanto ad estranei su cui riversavano fiumi di parole. E quanto si sentivano sole? Perse e disilluse, soffocate da un dolore che era diventato il loro reale compagno di vita?
Quando stava accanto a lui, la magia sembrava prendere vita. Ogni gesto, ogni sguardo, anche solo stargli accanto, racchiudeva più di mille parole. Qualcosa che s'insinuava nell'anima, marchiandola per sempre.
Quella sensazione che aveva cercato così disperatamente di negare, era…
Allungare la mano verso quel volto proteso era stato così naturale. La sua bocca aveva accolto quella di lui, risvegliandola ad una passione che l'aveva fatta sussultare. Un gemito le era sfuggito quando aveva sentito le sue mani accarezzarla dolcemente.
«Non ho fatto che sognarti da quella notte.» le sussurrò nell'orecchio. Shikamaru aveva premuto la fronte contro la sua, gli occhi lucidi di desiderio e tenerezza. «Ma sapevo che non eri pronta.»
«Allora mi conosci meglio di me.» gli aveva sussurrato.
La tempesta li aveva travolti.
Si erano ritrovati a guardarsi increduli, per poi scoppiare a ridere. Alzandosi, Shikamaru l'aveva stretta a sé.
«Ti amo.»
Un sussurro a fior di labbra che lei aveva catturato in un bacio.
La pioggia era insolitamente fredda, pungente, ma non poteva fermarli.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Teriel Donovan