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Autore: Myzat    12/08/2017    0 recensioni
"E non c'era stella che poteva essere paragonata al sorriso di Nozomi, nemmeno il sole. Nulla era più radioso, più emozionante. Niente era più bello perché la più splendida creatura in quell'universo era proprio lei".
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Eli Ayase, Nozomi Tojo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The red thread of fate

 

 

Era difficile per Nozomi non arrossire ogni qualvolta che Eli si soffermava a fissarla seduta su quel letto, le gambe incrociate e la schiena appoggiata al muro.

I capelli viola erano raccolti in una soffice treccia e gli occhi color smeraldo erano impegnati a osservare fuori dalla finestra.

Eli amava quel suo lato timido e pauroso, la rendeva ancora più preziosa ai suoi occhi.

Preziosa e delicata come un cristallo, chiara e limpida, gentile e bellissima.

E si avvicinava a lei sorridendo, le toccava la coscia e la baciava sulle labbra.

Quelle mani bruciavano come tizzoni ardenti, mentre la sensazione le lasciava in bocca era amara, difficile da mandare via.

Soffiava sul suo collo e lei si lasciava andare, cadendo fra le braccia della bionda.

Avevano capito di amarsi da ormai troppo tempo, e l'aria che respirava Nozomi diveniva essenziale per Eli, come le carezze e i baci, gli occhi socchiusi e i battiti cardiaci che si fondevano, come il sudore e i gemiti che le accompagnavano certe notti.

Ed era impossibile da controllare a volte anche la gelosia, erano due ragazze molto piacenti e ammirate anche per il loro passato da School Idol.

 

Eli prendeva Nozomi di sorpresa, le afferrava i fianchi e la intrappolava al muro. Lì cominciava a torturarla toccandola dove piaceva a lei, per poi sussurrarle parole dolci e confessioni ormai ovvie per loro.

Ma Nozomi aveva bisogno di sentirsi amata, ed Eli aveva bisogno di amarla e vederla sorridere.

E non c'era stella che poteva essere paragonata al sorriso di Nozomi, nemmeno il sole. Nulla era più radioso, più emozionante. Niente era più bello perché la più splendida creatura in quell'universo era proprio lei.

Doveva essere preservata, curata come un giglio.

 

Eli era sempre stata una ragazza posata, calma e diligente. Una con la testa sulle spalle insomma, sapeva cosa fare, che futuro avere.

Eppure, Nozomi era capace di farle perdere la ragione. A volte pareva farlo apposta, forse si divertiva nel vederla in difficoltà, spogliata dalla sua solita professionalità e serietà.

E le andava bene staccare a volte dall'opprimente vita quotidiana in mezzo ai libri, calandosi nel piacere di una coccola e di un abbraccio.

I baci di Nozomi, a differenza dei suoi, erano delicati e dolci, sapevano di cannella. Per lei era nella normalità posare le sue labbra su quelle dell'altra quando non si sapeva cosa fare o si era sole.

Partiva lenta, timida e si gustava la morbidezza di quelle due ciliege, per poi esplorare la sua bocca e intrecciare le lingue in una danza audace.

E le dita finivano fra i suoi capelli biondi, lisci e setosi, mentre l'altra le sfiorava il seno e in risposta Nozomi le gemeva in bocca arrossendo.

E un'altra notte passava facendo l'amore.

 

Eli, sinceramente parlando, non aveva mai avuto una relazione prima di Nozomi.

Non conosceva le leggi dell'amore, né tanto meno cosa fosse esso.

E non era neanche tanto brava ad esternare i suoi sentimenti che, a volte nemmeno lei conosceva.

Essenzialmente, lei definiva amore quella sensazione di benessere che provava solo pronunciando il nome della ragazza, quella tristezza che le graffiava il petto quando dovevano salutarsi, quell'ossessione quasi tremenda che la portava a immaginarla durante le lezioni, magari sotto il suo corpo, magari nuda. E quella mancanza di ossigeno che sentiva quando Nozomi parlava con qualcun'altro o sorrideva per qualcuno che non era lei. Quella voglia di prenderla per mano e portarla via dalla folla e tenerla tutta per sé, o ancor meglio baciarla in mezzo alla piazza e far capire che era solo sua e nessuno doveva guardarla.

Che solo lei poteva guardarla in quel modo così profondamente innamorato.

Poter sparire in un abbraccio e rimanere da sole a contemplare la vastità dell'universo, specchiarsi nei suoi occhi e dirle che l'amava più della sua vita stessa e che se lei non c'era allora non aveva motivo di esistere.

Per Eli, questo era l'amore.

 

Nozomi d'altra parte ci aveva sofferto, prima di mettersi assieme ad Eli.

Era fermamente convinta di non essere ricambiata, che il suo fosse un amore a senso unico. E non voleva, non voleva assolutamente dichiararsi per poi perdere la sua amicizia.

L'amava in silenzio e si deliziava della sua presenza, o almeno fino a un certo punto.

Poi era diventata insostenibile quella situazione, la desiderava e non riusciva a sostenere neanche un contatto visivo, finendo per mangiarsi le unghie delle dita e patire in solitudine.

Poi era successo quella sera d'estate, sotto le stelle Eli l'aveva baciata.

Il terreno sotto i suoi piedi oscillava, la sudorazione non era più controllabile, così come il rossore e il tremolio in voce.

E non contava più nulla, tutto quello che esisteva ed era intorno a loro due era diventati invisibile.

Lacrime dal sapore dolce cadevano dai suoi occhi verdi, rigando le guance rosee e bagnando le labbra. Quella sera, Eli riuscì anche ad assaporare le lacrime della ragazza.

Nozomi amava Eli perché era stata la sua prima amica, perché non l'aveva abbandonata, perché c'era sempre stata.

Perché era bella, intelligente, adorabile.

Perché ogni cosa fatta da lei appariva perfetta, come se ogni cosa che toccasse, anche il più mero oggetto, divenisse oro.

 

Si scontravano e si ferivano, poi si curavano e accarezzavano.

Una l'antitesi dell'altra, così diverse da potersi completare a vicenda.

Nozomi era calda, Eli fredda.

Nozomi era dolce, Eli amara.

Nozomi era il sole, Eli la luna.

Nozomi era il viola, Eli l'azzurro.

E il fatto che si amassero proprio per il loro essere opposte era la cosa più bella del loro rapporto.

Il fatto che vivessero perché viveva l'altra, che avessero bisogno costantemente di guardarsi negli occhi, di prendersi per mano ed intrecciare le loro dita, di sentire i loro cuori battere all'unisono, di legare un filo rosso ai loro mignoli perché dovevano far capire che erano inseparabili.

E a chi importava che fossero due donne, o che si comportassero come due ragazzine da ormai maggiorenni, che si divertissero a guardare insieme i film del sabato sera sul divano, per poi spegnere la televisione e scopare.

A nessuno.

E a chi interessava era per invidia, di un rapporto stabile e perfetto.

Un equilibrio che reggeva senza alcuno sbaglio.

 

E nulla era più puro di un dolce amore di due fanciulle.

 

 

 

N.A.

Woah, eccomi qui nel fandom di LL per la prima volta. Seguo LL da più di un anno ormai, eppure non avevo mai pensato a scrivere qualcosa sulla NozoEli, mia otp preferita in assoluto, seguita dalla NicoMaki.

Di norma infatti sto solo nel fandom di Pokèmon, ma ogni tanto è bello variare.

Spero che questa os vi sia piaciuta e alla prossima.

Jo.

   
 
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