“Sora, lui è Taichi Yagami. Da oggi sarà il tuo caporedattore” ed accadde. Come un fulmine a ciel sereno Sora era rimasta sconvolta.
Quel ragazzo doveva essere dio sceso in terra. Quella sua folta chioma spettinata che ondeggiava quando voltava la testa, il sorriso perfetto, quella camicia bianca che lasciava intravedere il fisico scolpito e quei pantaloni neri che fasciavano brillantemente le sue gambe. Insomma, quell’uomo era da infarto.