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Autore: briantheburned    14/08/2017    0 recensioni
Anne è una ragazza ribelle per i canoni della sua epoca, vuole andare ad Oxford e diventare una scrittrice. Christopher è un ragazzo dallo sguardo triste e malinconico, che condivide la stessa passione per la scrittura della sorellastra. Torna a casa dopo sette anni di lontananza e silenzio, ma ormai per Anne è al pari di uno sconosciuto tanto che non riesce neanche a riconoscerlo nell'aspetto. Lui è cambiato, lei è cambiata e anche i sentimenti dell'uno nei confronti dell'altra non sembrano essere più gli stessi, tanto che i due si ritrovano in una completa confusione aumentata dall'incertezza su loro stessi, dalla quale sembra non esserci alcuna via d'uscita, se non proprio lasciarsi trasportare nel caos.
''Quello non era il Christopher che ricordava, il ragazzo che aveva sempre riconosciuto come suo fratello maggiore, quello era un uomo di cui non sapeva nulla, se non che fino a sette anni prima si rincorrevano nel prato davanti casa entrambi sporchi di fango.''
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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Settembre 1922.

Scesero dalla carrozza affollata e si fecero strada tra la gente che aspettava al binario. Fuori dalla stazione ad aspettarli c’erano Victor e Joseph.

‘’Eccoli lì!’’ Christopher corse incontro ai suoi due amici portandosi dietro il borsone da viaggio come se fosse una pochette e lasciando Anne indietro alle prese col suo che sembrava più un macigno. Dopo i convenevoli i ragazzi si accorsero di Anne e della sua difficoltà nel portare il suo bagaglio, così Joseph, stranamente rasato, corse ad aiutarla dall’altro lato della strada seguito dagl’altri due.

‘’Ciao, Anne, dove alloggerai in questi gior…’’

‘’Con me.’’ trascinandosi la valigia, sbucò dalla porta della stazione la zia Maisie, giunta con loro ad Oxford appositamente per non permettere che la sua nipotina giacesse sola con soli uomini.

‘’Noi andiamo alla pensione dove abbiamo prenotato, Christopher, tu e i tuoi compagni fate quello che volete, ci vedremo direttamente domani mattina quando dovrete sostenere i test.’’

‘’Ma zia, non posso fare un giro coi ragazzi per la città?’’

‘’Vedremo.’’ e dopo averla presa sottobraccio e strappato il borsone dalle mani di Joseph, si incamminò senza neanche lasciare il tempo ad Anne di salutare i ragazzi.

***

Anne per fortuna non aveva la stanza in comune con la zia, quindi subito dopo cena poté godersi dei momenti di pace senza sorveglianza con la scusa di aver sonno.

Era seduta sul letto con i libri in grembo, cercava di ripassare, ma era ansiosa, quindi si ritrovava a leggere e rileggere le stesse due righe senza capirci nulla. All’improvviso mentre provava a concentrarsi, qualcuno bussò alla porta, facendola sobbalzare.

‘’Arrivo, zia Maisie.’’ con uno sbuffo, si alzò, pronta a subire l’ennesima perquisizione, ma quando aprì la porta non si trovò davanti la tondeggiante zia, bensì lo slanciato fratellastro.

‘’Ho il mandato di scarcerazione! O meglio, ti aiuterò ad evadere per un’oretta o due.’’ Christopher la guardava sorridendo, ma lei non era molto sicura.

‘’E zia…?’’

‘’Dorme come un sasso, sono passato davanti alla sua stanza e si sentiva russare da fuori. Dai, Victor e Joseph ci aspettano di sotto.’’

Anne si lasciò convincere, prese il leggero soprabito e seguì il fratello giù per le scale scricchiolanti della pensioncina in cui alloggiava.

‘’Come hai fatto a trovare il posto?’’ non ricordava di aver mai detto il nome del posto dove avrebbe dormito.

‘’Semplice, vi ho seguite senza farmi vedere.’’

Joseph e Victor erano appoggiati ad un lampione, appena li videro uscire, si avvicinarono e tutti insieme s’incamminarono.

‘’Dove andiamo?’’

‘’In un posto tipicamente inglese dove voi donzelle di paese non siete solite andare.’’ rispose Victor, e Christopher sorrise ‘’sotto i baffi’’. Anne aveva intuito dove stessero andando e sapeva che non sarebbe finita molto bene.

Dopo circa 5 minuti di cammino, giunsero davanti ad un pub, l’insegna era luminosa e da dentro si sentiva un gran vociare. Appena entrati, Anne rimase sconvolta da tutta quella gente annidata in un posto così piccolo. Per suo piacere, erano tutti studenti e non era l’unica donna ad essere lì dentro.

Si sedettero ad un tavolo e ordinarono da bere. Anne non aveva mai bevuto una birra in vita sua, ma pensò che non fosse il caso di dirlo, giusto per non fare la figura della bambina.

Seduti al tavolo parlarono dell’esame che avrebbero sostenuto l’indomani. I ragazzi non sembravano ansiosi, Anne disse a malapena due parole perché solo a pensarci le si seccava la gola.

Stettero seduti un bel po’, si fece tardi e fecero un altro giro di birra. Usciti dal pub, Victor e Joseph s’incamminarono verso i loro alloggi, mentre Christopher riaccompagnava a casa Anne, a cui girava un po’ la testa.

‘’Attenta, sbandi.’’ Anne continuava a camminare passando da un lato all’altro del marciapiede, canticchiando sottovoce.

‘’E che non lo so, mi sento strana, mi gira un po’ la testa.’’ Christopher capì la situazione.

‘’Anne, hai mai bevuto prima di stasera?’’ disse ridacchiando.

‘’No, ma shhh, è un segreto.’’ gli posò un dito sulle labbra e continuò a camminare facendosi sorreggere da lui.

Arrivati quasi sotto alla porta della pensione, Anne si staccò, fermò di fronte e guardò Christopher negli occhi.

‘’Ti devo dire una cosa importante.’’ le girava la testa, aveva sonno, ma in quel momento sentiva di dover parlare per forza.

‘’Dimmi.’’ Christopher si aspettava una cazzata colossale da un momento all’altro.

‘’Sono molto arrabbiata con te, per non avermi scritto in questi sette anni, ma allo stesso tempo sono felice che tu non l’abbia fatto.’’

‘’Perché?’’ quello che aveva appena detto non aveva senso, ma lui sapeva che non era la cazzata che si aspettava.

‘’Perché grazie a quella distanza non ti vedo più come un fratello. Ti vedo come qualcos’altro, e sono molto confusa. E ora ho tanto sonno.’’ Ormai era l’alcool a parlare e il discorso era perso, però aveva capito cosa lei intendesse, perché era la stessa identica cosa che provava anche lui, solo che non sapeva cosa rispondere, quindi in silenzio portò Anne alla sua stanza e lei entrò, ma mentre stava per richiudere la porta, lei la trattenne da dentro e tirò Christopher per il braccio. Lui era davanti a lei e successe tutto molto in fretta. Lei si avvicinò e gli diede un bacio, che lui non respinse, non avendo neanche il tempo di pensare a cosa stesse accadendo e non volendo neanche impedirlo.

Nella loro confusione, si erano chiariti in quel momento.

  
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