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Autore: piccola_Calliope    15/08/2017    3 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Marco
                                                                                                Margherita
                    
Kevin
                                                                       Giada
 Scontata
POV. MARGHERITA
Dire che quella mattina io fossi stordita, era dire poco, avevo dormito male,avevo passato tutta la notte a girarmi nel letto, a causa di tormentati sogni con un ragazzo dagli occhi color carbone.
-Dannato Marco Castelli-borbotto.
-Cosa hai detto tesoro?-mi domanda mio padre.
-Vuoi un caffè?-io gli sorride e faccio finta di niente, non voglio certo iniziare a parlare di Marco Castelli di prima mattina.
-Tesoro ci hai pensato tu alla colazione stamattina?-mi chiede mia madre entrando in cucina.
-Poco sonno-mento, in realtà avevo sonnissimo, ma restare a letto senza poter riposare mi innervosiva parecchio.
Mio padre accende la televisione, mentre io mi dedico a versare il caffè nelle tazzine.
-Oh guarda chi c'è qui-esclama mio padre.
Alzo lo sguardo e lo punto sul televisore e chi ci trovo? Marco Castelli, che domande.
-Marco Castelli è un uomo dalla bellezza indescrivibile, tanto che è stato candidato tra i 100 uomini più affascinanti dell'anno, fisico scultoreo e sguardo intrigante-una giornalista decanta la sua bellezza, mentre scorrono sue immagini sullo schermo, lui che posa per un servizio fotografico e passa qualche immagine del backstage dove Marco balla e saltella ridendo di gusto accanto alla truccatrice.-Non c'è che dire Castelli è il bello impossibile, moro dagli occhi neri e il sorriso malizioso, il sogno proibito di milione di donne, in poco tempo ha raggiunto una grande popolarità-continua la giornalista.
Ad un certo punto Castelli fa un occhiolino sullo schermo e a me cade una tazzina per terra...
-Ti sei distratta?-mi domanda ridendo mia madre.
-Ammiravo come quella giornalista pompasse ulteriormente l'ego di quel megalomane-sbotto acida.
-Sarà per la sua vita sregolata? A tale proposito sembra che Castelli sia molto interessato a quella, che ci è giunta nota, sia il suo nuovo procuratore Margherita Turchi, bellissima ragazza senza dubbio ma fuori dai canoni di bellezza riscontrati nelle donne di Castelli, però al bel giocatore di basket non sembra importare anzi, sembra anche parecchio geloso, ieri durante un allenamento una nostra talpa ha spiato Castelli che ha portato con le sé la Turchi e quando la donna ha raggiunto il campo da gioco non è di certo passata inosservata, ciò ha scatenato Castelli che si è alzato e stretto a sé la sua fantomatica donna, chiarendo a tutti la situazione, la Turchi avrà rubato il cuore del bel Castelli?-conclude quella bionda idiota.
Mio padre si strozza con l'acqua.
-Margherita-mi chiama.
-Dimmi papà-sorrido angelica, d'altronde non ho fatto nulla.
-Che c'è tra te e Marco?-domanda.
-Assolutamente nulla se non un rapporto lavorativo e un antipatia reciproca-rispondo.
-Ho visto come ti stringeva-continua mio padre.
-A quello piace mettersi al centro dell'attenzione-rispondo.
-A quello piacciono le donne-esclama mio padre.
-Non sono il suo tipo, lo ripete continuamente-lo rassicuro.
-E lui?-chiede mia madre.
-Lui cosa?-domando alzando notevolmente la voce.
-Lui è il tuo tipo?-mi fa l'occhiolino mia madre.
-Mamma-la fulmino.
-Margherita devi stare attenta! Non farti prendere in giro da due addominali, so che tipo è Marco, io lo stimo, sai perfettamente che lo considero come un figlio, ma se dovesse farti soffrire sono pronto ad ucciderlo-afferma serissimo mio padre.
Io gli sorrido e mi avvicino a lui.
-Com'è dolce il mio papi-gli bacio la guancia.
-Starai attenta?-mi chiede.
-Papà ma con chi credi di star parlando? Io Castelli me lo giro come voglio-faccio l'occhiolino, stile Castelli.
In quel momento mi suona il telefonino.
-Pronto Turchi-rispondo.
-Margherita ciao, sono Giada la sorella di Marco-afferma una vocetta dolce, Giada è una ragazza davvero adorabile.
-Hey Giada-le rispondo allegra.
-Scusami se ti ho chiamato e se ho stressato mio fratello per avere il tuo numero, però sai mi hai fatto molta simpatia e mi piacerebbe molto prendere un caffè con te, tranquilla questa volta non ci sarà quel sergente di mia madre-mi dice.
-Tua madre non è assolutamente un sergente, anzi è simpaticissima, comunque si possiamo vederci tra una mezz'oretta-sorrido, faceva piacere anche a me uscire con lei.
-Dove devi andare?-mi domanda mio padre.
-Esco con Giada la sorella di Marco-dico.
-E perchè?-chiede lui.
-Papà ma che hai?-gli chiedo ridendo.
-Ma ci pensi se la nostra bambina sposa Castelli?-domanda mia madre con gli occhi a cuoricino.
-Mamma-la fulmino di nuovo, questa donna se ci si mette dice davvero una moltitudine di idiozie.
-Che Dio non voglia, Castelli che salta di fior in fiore-sbotta mia padre.
-Ma come? Quel sopranome prima lo detestavi-rido di gusto.
-Prima di poter credere che un fiore d'interesse per Castelli potessi essere tu-risponde.
-Perchè scusa?-domando acida, da donna offesa, anche mio padre credeva che io a uno come Castelli non potessi interessare?
-Ecco l'hai detto anche tu tesoro, non assomigli alla Delphina di turno, per quanto tu sia bellissima-mi bacia la mano.
-Quindi secondo te a Castelli non potrei piacere?-domando.
-Io spero di no-dice.
Dopo questo lascio i miei genitori in cucina e mi vado a preparare per l'incontro con Giada.

POV. GIADA
Ero seduta al tavolo del locale che Margherita mi aveva indicato da qualche minuto ,quando la vedo comparire, con una tuta, una coda di cavallo, nemmeno un filo di trucco.
Era semplicissima eppure bellissima.
-Sei cosi bella-esclamo appena mi è vicina.
-Chi? Io?-domanda ridendo.
-Io non potrei permettermelo-sbuffo.
-Cosa?-domanda lei interdetta.
-Di uscire cosi con tuta e senza trucco-rispondo, io passavo ore intere di fronte allo specchio solo per apparire più o meno carina, mi ero sempre sentita bruttina.
-Giada scherzi? Sei una bellissima ragazza anche tu-mi sorride dolcemente.
-Un tipetto anonimo-le dico sedendomi, io era cosi che mi sentivo, anonima e inosservata.
-Non è vero-continua lei.-Comunque mi fa davvero piacere che tu mi abbia invitata-mi sorride nuovamente, ha davvero un bel sorriso, posso ben capire mio fratello, è vero Margherita non è forse il suo tipo, d'altronde lui è sempre uscito con modelle, biondissime, magrissime e altissime, però Margherita ha una bellezza tutta sua, è fine, delicata e molto solare.
-Mi hai fatta molta simpatia, è un piacere-sorrido.
-Allora tu di cosa ti occupi?-mi chiede.
-Sono una maestra d'asilo-sorrido, il mio lavoro è una delle cose più belle che ho, adoro i bambini, d'altronde ho sempre aiutato mia madre con quelle due bestioline dei miei fratelli.
-Oh che bello-mi sorride.
-Tu come mai hai scelto di seguire le orme di tuo padre?-le domando.
-Fanatica del calcio, ho sempre ammirato mio padre e il suo lavoro e poi vuoi scherzare? Posso essere in contatto con bellissimi calciatori-ride di gusto.
-E giocatori di basket-aggiungo.
-Come tuo fratello? Prediligo i calciatori, decisamente-sorride.
-Non andate d'accordo per niente?-le domando, eppure avevo notato una certa affinità.
-Diciamo che apparteniamo a due modi diversi e abbiamo due concezioni di vita diverse-mi risponde.
-Ma guarda che Marco è un ragazzo normalissimo-difendo mio fratello.
-Non intendevo dire questo, intendevo dire, che lui è uno che si gode la vita, la bella vita, è uno che non vuole legami, io sono una comunissima ragazza routinaria, non cozzeremmo molto-mi dice.
-Solo perchè non sei una modella?-le chiedo.
-Si un po' e poi io con Marco ci devo lavorare e basta-mi risponde, si stava innervosendo un po'.
-E di Santi che mi dici? Lo segui anche?-domando...Kevin Santi il migliore amico di mio fratello e la mia cotta storica.
-No Santi non è seguito dall'agenzia di mio padre, come mai me lo chiedi?-domanda sorridendomi.
-No cosi, Marco l'altro giorno ne parlava-dico.
-Posso farti una domanda?-mi chiede.
-Certo-le sorrido.
-Non voglio essere indiscreta, ma Kevin ti piace?-mi domanda e mi sorride.
-Si vede cosi tanto?-sbuffo, solo Kevin sembra non accorgersene, ma forse fa solo finta di non vedere.
-Diciamo che sei fin troppo partecipe quando si parla di lui-mi sorride.
-Ma tanto per lui non esisto-sbotto.
-Ma perchè non lo dici a Marco? Io penso ti possa dare una mano-mi dice.
-Kevin è anche peggio di Marco, lo conosco bene, credo sia stato lui addirittura a spingere mio fratello a svolgere questo tipo di vita, Kevin è più grande di lui ha la mia età, però quando si sono trovati compagni di squadra, sono stati affini sin da subito e non si sono mai separati, sono molto amici...Però c'è una grande differenza tra Kevin e Marco, Marco un giorno si sposerà, Marco crede nel amore, vuole innamorarsi, sta solo aspettando la donna giusta, Kevin invece proprio non ci riesce, non riesce ad immaginarsi in una relazione seria e duratura, eppure ha 31 anni, dovrebbe smetterla di comportarsi cosi, da scellerato-dico.
-Secondo me nemmeno lui ha incontrato la donna giusta o non si è accorto di averla accanto-mi carezza la mano sorridendo.
-Non sono io la donna per Kevin, nemmeno mi vede-affermo amareggiata.-Ed io sono davvero sciocca, ha 31 anni aspetto ancora che il bello della favola si innamori della principessa sfigatella-sbuffo.
-Ho un'idea-Margherita si illumina.-Facciamo un po' di shopping per stasera-mi fa l'occhiolino.

POV. MARCO
Sento in lontananza il mio campanello suonare, mi volto, afferro il telefono, le 12:30.
-Chi cavolo è?-sbotto.
Afferro il pantalone di una tuta, lo indosso e scendo al piano inferiore, apro la porta e mi ritrovo di fronte Margherita con un borsone e due borse della spesa.
-Che diavolo vuoi?-chiedo.
-Ho un'idea per aiutare Giada-mi spintona ed entra.
-Per fare cosa? Aiutare? Margherita ma che diavolo stai blaterando?-sbuffo.
-Ti sei svegliato con il piede sbagliato?-mi sorride e io finalmente la guardo, è senza trucco, con la coda di cavallo, eppure è bellissima, le modelle che mi porto a letto in questa condizione starebbero malissimo, lei invece sta da Dio.
-Avrei dormito un'altra pò-sbuffo.
-Senti che idea grandiosa, ora prendi il telefono, chiami Kevin e lo inviti a cena, io l'ho già detto a Giada, faremo una cenetta a 4, non sai che abito bellissimo ho fatto comprare a Giada, Marco, si starà benissimo, Kevin le dimenticherà quelle rinsecchite. Bhe che stavo dicendo? Ah si inviti Kevin e io e te cuciniamo, ho fatto la spesa, non andremo per locali, non voglio farmi paparazzare ancora con te, comunque secondo me da questa cena otterremo ottimi risultati-sorride tutta contenta mentre straparla.
-Hai pensato di chiedermi il permesso prima?-domando.
-Dobbiamo farlo per Giada-dice.
-Da quando sei diventata amica di mia sorella?-chiedo alzando un sopracciglio.
-Mettiti qualcosa di comodo, ci aspetta una lunga giornata tra i fornelli-sorride e si dirige con la spesa in cucina.
Io la osservo e scoppio a ridere, è folle, completamente folle.
Dieci minuti dopo la raggiungo con una canotta e un pantaloncino, mentre lei sta già soffriggendo qualcosa.
-Io odio cucinare-mi lamento.
-Prendi tre uova e sbattimele in una terrina, Castelli non essere sempre cosi scontato-sbuffa.
-Scontato?-domando.
-Uomo Alpha che non deve chiedere mai e odia cucinare-risponde.-Poi se non ti piace cucinare, perchè in casa tua c'è una cucina ultramoderna piena di utensili?-domanda.
-Poi perchè in questa cena devi partecipare anche tu?-domando io.
-Tua sorella si sente meno a disagio che domande, secondo te dovrei lasciarla a cena da sola con due come voi?-chiede alzando un sopracciglio.
-Ovvio con due cavernicoli come noi-rido di gusto.
-Giusto cavernicolo a lavoro-mi dà un colpo di mestolo sul sedere.
Io scoppio a ridere.
-Davvero?-domando.
-Tre uova da sbattere si-risponde.
-No davvero mi hai dato un colpo di mestolo sul sedere?-chiedo.
-Ne vuoi un altro Castelli?-mi fa l'occhiolino.
-Sbatto tre uova-prendo la confezione d'uova.
-Uuu hai paura del mestolo, traumi infantili?-chiede ridendo.
-Ho delle uova in mano, potrei spiattellartele in testa-le sorrido.
-Fanno benissimo ai capelli lo sai?-mi chiede.
Io scoppio a ridere, Margherita Turchi è assurda.
-Sei davvero assurda-rido di gusto.
-Immagino che una delle tue Delphine non abbia mai cucinato qui-dice.
-Le mie Delphine hanno manicure costosissime, non farebbero mai una cosa del genere-rispondo.
-Che donne frivole-sbuffa lei.
-Tu invece sei una vera donna, ti sporchi le mani-rido di gusto.
Lei si avvicina con il mestolo ora pieno di salsa.
-Assaggia e dimmi, dimmi se una Delphina potrà mai fare una cosa del genere-mi dice orgogliosa.
Io assaggio, la salsa è ottima, molto simile a quella che prepara mia madre.
-Allora?-domanda.
-Discreta, ho il palato molto fine io-rispondo, non le avrei mai dato la soddisfazione.
Lei mi fulmina e si allontana, passiamo l'intero pomeriggio a cucinare, Margherita è davvero brava, ha preparato tantissime cose, delle frittelle con diverse verdure per antipasto, la salsa per gli spaghetti, poi delle polpette davvero ottime e delle patate con un sapore afrodisiaco, chissà cosa ci ha messo non me l'ha proprio voluto dire.
-Dobbiamo occuparci del dolce e poi potremo fare la doccia-afferma.
-Insieme?-domando malizioso.
-Essere viscido ti piacerebbe-sbuffa lei.
-Piacerebbe a me?-chiedo.
-Sarebbe un'esperienza indimenticabile-risponde e io scoppio a ridere.
-Ma sai solo ridere idiota?-domanda acida.
-Sei buffa-rispondo come se fosse ovvio il perchè della mia ilarità.
-Dimenticavo di non assomigliare nemmeno per sbaglio alle tue Delphine-sbotta.
In realtà lei è molto meglio delle mie Delphine, come dice lei, lei è vera genuina, spontanea e non un bel corpo senza cervello e senza emozioni.
-Prima di fare il dolce dobbiamo darci un segnale, dobbiamo lasciare soli Kevin e Giada senza però dare troppo nel occhio-mi dice.
-Non so dirai di dover prendere qualcosa in cucina e io ti seguo, d'altronde è la mia cucina-affermo.
-Si si ok-sbuffa.
-Avevi qualche idea migliore?-domando.
-No Castelli come sempre lei è superlativo, l'uomo dalla bellezza indescrivibile e le idee grandiosi-si prende gioco di me.
-Come se essere belli è una colpa-rispondo.
-Il sogno proibito di milioni di donne-esclama sventolandosi la mano.
Io la spingo contro il frigo e la blocco tra la porta di quest'ultimo e il mio corpo.
-Il tuo no?-chiedo.
Lei spalanca gli occhi e diventa rossissima.
Io strofino il mio naso sul suo.
-Non sono anche il tuo sogno proibito?-chiedo.
Lei si irrigidisce e il suo respiro corto colpisce le mie labbra, fin quando alza lo sguardo.
Mi scoppia a ridere in faccia.
-Margherita?-la richiamo.
Lei si sventola di nuovo scherzosamente.
-E' cosi che fai capitolare le Delphine? Scontato Castelli, scontato-mi fa l'occhiolino e si allontana da me.
-Sono scontato?-chiedo ancora una volta in quella giornata.
-Infinitamente-risponde.
Io afferro il pacchetto di farina e glielo capovolgo in testa.
-Ti dona il bianco-rido di gusto.
-Castelli sei un fottuto bastardo!-detto questo afferra il cacao e me lo lancia contro.
Adesso è lei che ride con piacere.
-Hai detto che fanno bene ai capelli no?-chiedo mentre le apro due uova in testa.
Lei afferra il mestolo e prende a colpirmi.
-Stai ribollendo troppo, dovremmo calmare i tuoi bollenti spiriti-dico afferrandola, caricandomela sulle spalle come un sacco di patate.
Salgo al piano superiore, con un calcio apro la porta del bagno mentre lei cerca in tutti i modi di divincolarsi, la metto nella vasca e apro subito l'acqua, io rido di gusto mentre lei sbuffa e urla.
-Ti odiooo!-urla e mi morde il braccio.
-Ahia cazzo!-sbotto e mi libero di quella piccola tigre.
Lei prende a schizzarmi, io mi libero della maglia e mi ficco nella vasca con lei.
-Che che che che che fa fa fai?-domanda balbettando.
-Fammi tutto quello che vuoi sono a tua disposizione-le faccio l'occhiolino.
Lei velocemente esce dalla vasca cadendo rovinosamente per terra.
-Ti giuro mi fa male la pancia per le risate-rido tenendomi la pancia.
-Volevo semplicemente essere più comoda anche io-mi volto verso di lei e la trovo che mi osserva senza maglia con un reggiseno di pizzo bordeux.
-Per fare cosa?-chiedo.
Lei sorride maliziosa, io perdo un battito.
-Castelli sei arrossito, calma i tuoi bollenti spiriti-mi spinge sotto il getto dell'acqua ed esce dal bagno.

POV. MARGHERITA
Castelli aveva una cattiva influenza su di me.
Si mi spingeva a comportarmi non come mio solito, mi sono davvero tolta la maglia davanti a lui?
-Margherita tu stai impazzendo-dico tra me e me.
Dopo aver preparato il tiramisù e aver sistemato il disastro in cucina, Marco mi ha prestato il suo bagno per fare una doccia e prepararmi.
Io mi sto lavando con il suo bagnoschiuma, bagnoschiuma dal profumo decisamente mascolino.
Mi sembra di sentire Marco Castelli ovunque cosi.
Uscita dalla doccia mi asciugo i capelli con calma, indosso l'abito che Giada mi aveva consigliato e un po' di rossetto rosso, rosso come l'abito, mi osservo allo specchio, era forse un po' esagerato quel abito, ma Giada aveva tanto insistito, era monospalla e ricco di brillantini.
Chissà cosa ne penserà Castelli? Ultimamente sembra importarmi troppo del parere di quel donnaiolo.
Mi guardo un ultimo istante allo specchio, apro la porta e scendo al piano di sotto, dove trovo Marco seduto sul divano, con una camicia bianca di lino e un pantalone nero elegante, bello ed accattivante come sempre.
-Non sono ancora arrivati?-domando per rompere il ghiaccio e attirare la sua attenzione.
-No Kevin è sempre in ritar...- Marco si volta e non conclude la sua frase.
Si alza e mi viene incontro.
Cerca di dire qualcosa, ma continua ad osservami, mi lusinga l'averlo mandato in confusione e l'averlo lasciato senza parole.
-Non ti piace?-chiedo.
Lui mi osserva in silenzio.
-Fin troppo-sussurra, ma non cosi piano da non farsi sentire.
-Ma forse a Delphina sta meglio no?-domando posando una mano sul suo petto, movimento che non resta inosservato a lui che è fin troppo teso.
Lui sorride.
-Sorridi perchè?-chiedo.
Lui mi spinge contro il muro come quel pomeriggio, il mio cuore perde un battito.
-Ti piace giocare Margherita Turchi giusto?-domanda.
-In che senso?-chiedo continuando il mio massaggio sul suo petto.
Lui passa il suo naso sul mio collo.
-Tu sei tutto fuorchè scontata Margherita Turchi-sussurra lasciandomi un bacio sul collo.
Io sento le gambe molli e sento decisamente troppo ma troppo caldo.
-E' un complimento?-chiedo con un filo di voce.
Lui si stacca da me e mi dà un buffetto sul naso.
-Respira-mi fa l'occhiolino.
-Fottiti Castelli-sbotto pronta ad andare in cucina.
Lui mi afferra e mi fa sbattere contro il suo petto.
-Sei bellissima e Delphina accanto a te con lo stesso abito sfigurerebbe-mi sorride dolcemente, tanto che io ricambio.
Anche se nel mio cervello fa la comparsa l'immagine di mio padre con un coltello in mano.
''Lo ucciderei''.
POV. MARCO
Lei non mi aveva stupito, lei mi aveva scioccato, io avevo capito subito il fatto che fosse una bella ragazza, mica sono scemo, ma cosi, cosi è troppo anche per me, Margherita è divina, diversa da tutte e proprio per questo magnifica, si decisamente magnifica.
Margherita è bellissima, molto affascinante ed è vero mai scontata, tutto mi sarei aspettato ma non quel abito, quel abito che la fascia divinamente, sono ancora perso nella sua contemplazione quando apparecchia la tavola che non sento il campanello.
-Marco vai ad aprire-mi ammonisce lei.
Apro e mi ritrovo davanti Giada con un abito decisamente fuori dalla sua routine, verde acqua e fin troppo scollato.
-Giada-spalanco la bocca, era rarissimo vedere mia sorella vestita cosi, anche Santi non sarebbe stato indifferente.
-Sto male?-chiede diventando rossa.
-Giada sei splendida-compare dietro di me Margherita.
-L'avete comprato nello stesso negozio?-domando.
-Si-Giada sorride.
-Sorellina sei uno schianto-le faccio l'occhiolino e mi beo nel vederla arrossire, Giada è cosi dolce, cosi pura, cosi buona e cosi bella, spero solo che Kevin non la faccia soffrire, non potrei sopportarlo.-E' un po' corto ma a Santi piacciono-le faccio un occhiolino.
Margherita mi sorride e io ricambio.
-La cena sarà ottima, Margherita ha preparato tutto ed è tutto buonissimo, cucina meglio di mamma-dico.
-Dici sul serio?-domanda Margherita sorpresa.
-Non volevo darti la soddisfazione, ma sei un ottima cuoca-le sorrido e lei ricambia.
Io e lei siamo ancora a sorriderci davanti alla porta quando arriva Kevin.
-Che meraviglia-Kevin le fa il baciamano.
-Kevin-lo richiamo, stava indugiando troppo all osservare le gambe di Margherita.
-Ciao Kevin-Giada arrossisce nel salutarlo.
Lui alza lo sguardo e fissa mia sorella, lo vedo sorpreso, l'abito ha decisamente lasciato il segno.
-Giada?-domanda lui.
-Si certo-sorride lei.
-Giada-ripete Kevin sorridendole.
-E' mia sorella Santi-gli do una pacca sulla spalla.
-Buon sangue non mente Castelli-mi fa l'occhiolino e fa il baciamano a mia sorella.
Margherita mi guarda e mi fa l'occhiolino, forse ci ha davvero preso, da questa cena potremmo avere esiti positivi e non solo riguardo Kevin e Giada.
-Andiamo in sala da pranzo-esclama Margherita.
-Ma voi due state insieme?-domanda Kevin.
Io mi strozzo con la saliva.
-Castelli le donne qui ci entrano solo per...-si trattiene guardando Giada passare dal fuxia al rosso in meno di un secondo.-Bhe non le hai mai fatte cucinare qui, nessuna ha mai organizzato una cena simile, dove ci accoglie come padrona di casa quasi...-dice lui.
-Non si sono nemmeno mai fatte la doccia con il mio bagnoschiuma-esclamo, si sentire il mio profumo su Margherita, mi rendeva irrequieto e non poco.
-Il sacro bagnoschiuma di Castelli?-domanda Kevin sorpreso.
-E' un comune bagnoschiuma e comunque non stiamo insieme, tentiamo di andar d'accordo-sbotta Margherita.
-No Margherita non hai capito, se tu hai usato quel bagnoschiuma è perchè sei entrata nel bagno personale di Marco Castelli, bagno che non ho visto nemmeno io-dice il biondo accanto a me.
-E' un comune bagno-ribatte lei.
-Infatti-Giada le dà manforte.
-Castelli poi e io te a quattrocchi parliamo di questa cosa-mi fa l'occhiolino Kevin.
-Di un bagno dovete parlare?-domanda interdetta Margherita.
-Uomini-Giada scoppia a ridere.
Angolo autrice
Salve mie care :)
Buon Ferragosto questo è il mio regalino per voi <3 nuovo capitolooo, secondo voi come andrà questa cena?? 
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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