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Autore: shinepaw    16/08/2017    4 recensioni
Brooklyn ha quindici anni e aspira a diventare il campione assoluto di equitazione. Ma, quando nella sua vita irrompe un cavallerizzo che potrebbe essere più bravo di lui, con un cavallo forse più fenomenale del suo, il suo sogno vacilla. Sotto la rivalità sta però un sentimento molto più grande...
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Sequel di Juliet & Juliet 2.
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Castiel's point of view

- Ma l'hanno lasciato per ultimo? - sbuffa il padre di Brook, passandosi una mano fra i ricci scuri.

- Non si può sfoderare subito gli assi nella manica - dice sua figlia, sorridendo. Siamo tutti riuniti davanti alla televisione: i genitori del mio fidanzato da una parte del divano e la loro figlia maggiore con la moglie dall'altra. Oh, e come dimenticare il piccolo Jamie, il bambino di Bella e Leya, in braccio a Bella.

Io sono seduto sul tappeto e spalmato su di me c'è Volk, il secondo 'bambino' di Bella e Leya. A tre anni questo bellissimo, grosso Husky si crede ancora un cucciolo e adora giocare con me. Il suo nome significa lupo, in russo, ma del lupo ha solo l'aspetto, perché di carattere è dolcissimo.

Gli faccio pigramente i grattini sulla pancia e lui si dimena tutto, cercando di leccarmi l'altra mano.

- È il turno di Brooklyn. Australiano, diciannove anni. Primi giochi olimpici a cui prende parte. Miglior percorso nel programma a squadre - annuncia il cronista in tono neutro, come per tutti gli altri concorrenti.

Smetto immediatamente di fare i grattini a Volk, raddrizzandomi.

- Guarda, Jamie! È lo zio Brook! - esclama Bella, indicando la televisione. Il cronista aggiunge qualcosa su Gold Medal che non riesco ad afferrare, ma non ha importanza.

Il mio sguardo è fisso sullo schermo e segue il meraviglioso baio ciliegia che vola oltre gli ostacoli con grazia e precisione, senza mai nemmeno sfiorare gli elementi. A sette anni, quel cavallo è un portento. Lui e Brook hanno un rapporto così profondo da far invidia a quello tra me e Shine.

Se vi steste chiedendo cosa ne sia stato di Wamblee... non avete da preoccuparvi. Wamblee bruca ogni giorno nel paddock del maneggio ed è coccolato e viziato dal suo padrone esattamente come suo fratello adottivo, Gold Medal. E salta ancora, nonostante l'età, perché le ali di un'aquila sono fatte per volare. Ma dubito che gli dispiaccia il meritato riposo che Brook ha deciso di offrirgli come ringraziamento. Hanno viaggiato tanto, durante questi tre anni, per partecipare e vincere competizioni prestigiose.

So che il più grande sogno di Brook era di vincere l'oro alle Olimpiadi con il suo migliore amico di sempre, con il suo Wamblee, tuttavia vuole che il suo cavallo si goda la vecchiaia. Perché è un essere con bisogni e sentimenti, non una macchina da spremere fino alla sfinimento.

Io sono così orgoglioso di lui. Il suo percorso impeccabile nel programma a squadre ha assicurato al team australiano l'oro e oggi potrebbe vincere un'altra medaglia d'oro nel programma individuale: manca unicamente la sua disciplina preferita, il salto ostacoli. Nel dressage e nel cross-country se la sono cavata alla grande.

Ad ogni ostacolo tutti trattengono il fiato, per poi tirare un sonoro sospiro di sollievo quando Gold Medal atterra oltre senza far vacillare i pali. Io lo faccio in maniera silenziosa dentro di me, cercando di prevedere i possibili errori.

Ho osservato Brook allenarsi tante di quelle volte che ho perso il conto e so che commette sempre gli stessi errori. È un allievo che fa progressi stratosferici in un lasso di tempo incredibile ma non impara mai dai propri errori, dice sempre Will, che adesso lavora meno come istruttore perché è diventato il suo allenatore. E, poiché lavora meno come istruttore, qualcuno doveva riempire quelle ore libere...

Non avrei mai pensato di finire a fare l'istruttore per bambini, eppure è così. Non me ne lamento: mi piacciono i bambini e poi sono sempre circondato dai cavalli.

Ma torniamo a noi. Brooklyn e Gold Medal stanno approcciando l'ultimo ostacolo e lo superano senza problemi. Il suo cavallo scalcia con le zampe posteriori e saluta gli spettatori con un colpo di coda, quasi fosse cosciente del percorso perfetto che si lascia alle spalle. Brook sferra un pugno nell'aria e sul suo polso noto il braccialetto che gli ho regalato.

Anche noi esultiamo: suo padre ruggisce di gioia, abbracciando la moglie, e Bella e Leya esplodono in un sì entusiasta. Io scuoto un po' Volk.

Sullo schermo appare la scritta: una penalità, cioè il tempo. Ma non ha alcuna importanza, perché tutti gli altri partecipanti hanno almeno due penalità o anche di più.

Mi sento il cuore esplodere di felicità.

Ce l'ha fatta. Ce l'ha fatta, ha realizzato il suo sogno.

Sono così felice, mentre gli mettono la medaglia al collo, che mi ritrovo con le lacrime agli occhi. Non esiste piacere più grande di vedere la persona che ami conquistare i propri sogni.

È dura attendere che Brook chiami, ma finalmente il mio cellulare vibra nella tasca dei jeans e io m'affretto a rispondere.

- Il campione olimpico mi sta chiamando? Che onore - dico, cercando di tenere a bada Volk che vuole giocare.

- Ciao, amore mio - replica lui. La sua voce mi provoca un milione di brividi lungo la schiena. È diventata più profonda, a mio parere. In questi tre anni è cambiato parecchio, fisicamente: è diventato più massiccio, i tratti del suo viso si sono fatti più mascolini e i suoi ricci sono cresciuti moltissimo.

Io sono cambiato poco, quasi per niente. Il mio corpo si è irrobustito leggermente e basta.

- Ciao, Brook - sussurro, percependo le farfalle nello stomaco. - Ce... l'hai fatta.

Ride sommessamente e altri brividi mi percorrono la schiena. Amo la sua risata.

- A quanto pare - concorda, prima di sospirare piano. - Mi manchi. Non vedo l'ora di tornare a casa.

Stropiccio le orecchie di Volk con una mano, mentre con l'altra tengo il cellulare.

- Manchi anche tu a tutti... - mormoro, lanciando una rapida occhiata alla sua famiglia. Mi fissano, in attesa che passi loro il telefono.

Ridacchia.

- Chissà, magari fra quattro anni anche tu e Shine sarete al villaggio olimpico con noi - asserisce, scherzoso ma non troppo. Sorrido.

- Magari.

Una breve pausa di silenzio.

- Ti amo tanto, Castiel - dice con voce dolcissima. Mi sento sciogliere.

- Ti amo anch'io, campione - bisbiglio. - Ti passo gli altri.

Cedo il cellulare a Bella e lei mette il vivavoce.

- Fratellino!

- Brook, tesoro!

- Come stai?

- Sei stanco?

- Siamo fieri di te, tesoro!

- Tu e Gold siete stati bravissimi!

- Saluta lo zio Brook, Jamie!

Ride, Brook, e il mio cuore canta di gioia nell'udire la sua risata.

- Sto bene. Sono un po' stanco e non vedo l'ora di tornare a casa. Va tutto bene, lì? Come sta il mio nipotino preferito? E Volk fa il bravo?

Stavolta parlano uno alla volta, prima i suoi genitori e poi sua sorella e Leya. Io mi limito ad ascoltare, non ne ho mai abbastanza della sua voce.

Leya mi ripassa il cellulare e Volk va da lei, sgravandomi dal suo corpo non esattamente leggerissimo. Mi chiedo se il mio fidanzato abbia già attaccato.

- Brook? - dico, portandomi il telefono all'orecchio.

- Sono qui - replica, ed è come se lo fosse davvero, come se me lo stesse mormorando all'orecchio. Non vedo l'ora di essere tra le sue braccia forti. - C'è un'ultima cosa che volevo dirti.

Il mio cuore fa una capriola nella cassa toracica.

- Cosa? - sussurro.

- Anche adesso che posso vantarmi di essere il campione olimpico... il tuo cuore resta il premio più importante che abbia mai vinto.

FINE

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Note dell'autrice:
buuuonasera, miei adorati. Ebbene, questa era la seconda e ultima parte dell'epilogo. È stata una lunga, lunghissima avventura questa storia. Ho adorato scrivere ogni singolo capitolo e leggere ogni vostro parere al riguardo. Sono felice che non mi abbiate abbandonata quando le cose si sono fatte difficili per i nostri eroi. Spero questo racconto abbia un posticino speciale nel vostro cuore come lo ha nel mio. La prossima, Hello Baby!, sarà una raccolta decisamente lunga, visto che parlerò di quasi tutti i personaggi della serie. Non vorrei esagerare, ma credo che mi prenderà un annetto. Lettori nuovi! Magari siete interessati a sapere di più sui personaggi di questa storia! Counting Stars è la storia dei genitori di Brook. Juliet & Juliet e Juliet & Juliet 2 è la storia di Bella e Leya. Per gli altri personaggi come Ryuu, Akira o Misha... li trovate in Infinity! In ogni caso su Wattpad trovate l'Help Book e io sono sempre a vostra disposizione, in caso di dubbi. Grazie! Alla prossima storia. Baci
   
 
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