Una giovane ragazza era intenta a portare dei fiori sulla tomba della madre.

All’improvviso senza che lei si voltasse:

“Padre anche voi qui”.

Come un fantasma alle spalle della ragazza comparve un uomo, capelli bianchi barba corta ma bianca anche quella è nonostante l’età un fisico ancora muscoloso.

Il leggero vento mosse il mantello dell’uomo, lui avvicinatosi alla figlia disse:

“Sapevo di trovarti qui Mei-Lyn, ormai e passato molto tempo ma continua a mancarmi ancora”.

Mei-Lyn:

“La vostra storia è stata molto travagliata ed il destino molto spesso vi ha remato contro, ma nel poco tempo che avete avuto siete stati felici.

Lacrime stavano scendendo dagli occhi dell’uomo ma all’improvviso alcuni abitanti del paese vicino arrivarono di corsa urlando:

“Banditi, stanno assalendo il villaggio”.

L’uomo si volto verso i sopraggiunti, poi mentre si stava per incamminare verso il villaggio Mei-Lyn disse:

“Fermo padre ora tocca a me, questo e il mio destino e lo seguirò come averte fatto voi”.

Afferrato al volo il mantello che aveva poggiato sulla lapide la ragazza emise un fischio e subito un lupo comparve al suo fianco seguendola mentre correva verso il villaggio.

Appena fu lontana uno spirito comparve accanto all’uomo e disse:

“Non aver paura Ken, nostra figlia è forte saprà seguire il suo destino”.

Lui rispose:

“Lo so ma questa volta non sarà sola, l’altra metà di Hokuto sarà con lei nel suo impervio cammino insieme faranno nascere la nuova generazione che continuerà a difendere la luce”.

La ragazza arrivò alle porte del villaggio e vide la distesa di morte provocata dai banditi, che gioivano depredando i cadaveri.

Fu avvistata da alcuni di loro che le si fecero contro, ma lei li eliminò rapidamente.

Raggiunto il centro del villaggio trovò ammucchiati i cadaveri degli abitanti comprese donne e bambini.

A quella atroce visione Mei-Lyn non trattenne più la sua rabbia, un urlo disperato di rabbia scosse il cielo mentre il suo corpo iniziò a crescere e puntando quello che sembrava il capo dei bastardi iniziò a dare sfogo a tutto il suo rancore.

L’intera banda la puntò per attaccarla, ma oramai era tardi Mei-Lyn scatenò sui malcapitati la forza dei suoi colpi.

Teste che esplodevano corpi che si disintegravano, la rabbia della ragazza era inesorabile.

Troppo tardi il capo dei banditi capì con chi aveva a che fare ma ormai il suo destino era segnato…..atatatatatatatata terminando con le dita infilate nelle tempie dello sciocco.

Estratte urlò al bastardo:

“Pagherai con la tua vita per questo inutile massacro, addio” appena si allontanò l’uomo cominciò a rantolare e le sue budella si agitarono poi il cranio esplose.

Raggiunta la pila di cadaveri Mei-Lyn urlò tuttala sua disperazione esplodendo la sua energia verso il cielo dissipando le nuvole.

Altrove:

“La tristezza e un duro peso da portare ma non sarai sola figlia mia, buona fortuna”.

In un altro punto un giovane in armatura in groppa ad un cavallo nero:

“Padre e iniziata, ma questa volta gli eredi di Hokuto combatteranno per lo stesso scopo; caricarsi della tristezza e ridare luce al mondo. Presto cugina saremo insieme per compiere lo stesso cammino, a presto”.

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