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Autore: BrizMariluna    18/08/2017    5 recensioni
Pete Richardson, Sakon Gen e Sanshiro Tsuwabaki, i tre "belli" dell'equipaggio del Drago Spaziale, si ritrovano ad affrontare un problemino con due autrici di Efp, che dànno loro più grattacapi dei Mostri dell'Orrore Nero...
AVVERTIMENTO IMPORTANTISSIMO: questa One-Shot contiene SPOILER, anzi SPOILERONI, ma che dico, SPOILERONISSIMI, su altre storie qui pubblicate, ovvero: "Burrasca nel Cuore" e "Cyborg", di Morghana, e "Il Drago e il Leone" della sottoscritta. Se non le avete lette, peggio per voi. Io vi ho avvertiti... :D
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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MALEDETTO IL GIORNO CHE QUELLE DUE...

 
 
Il Capitano Pete Richardson si soffermò pensieroso davanti al grande schermo panoramico della plancia di comando del Drago Spaziale.
Diede un'ultima occhiata cupa e rassegnata allo schermo del tablet che teneva in mano e, con un lieve tocco, chiuse la pagina del sito Internet che lo tormentava, da qualche tempo, facendogli sorgere pensieri poco piacevoli.
E aveva la netta impressione che anche alcuni suoi compagni di equipaggio condividessero con lui questa inquietudine. Sakon in primis. E forse pure Sanshiro...
Neanche a farlo apposta, i due si palesarono e gli si affiancarono, scrutando insieme a lui il cielo stellato che li inondava di una luce soffusa.
– Scommetto che stiamo pensando alla stessa cosa – esordì il pacato Sakon, con una vena di rassegnazione nella voce.
– Uhmm. Credo proprio di sì – confermò il giovane Capitano.
– Quelle due streghe, vero? – disse Sanshiro, convinto di non sbagliare – Quelle due disgraziate che ci rovinano la reputazione di eroi e salvatori della Terra, scrivendo boiate galattiche su quell'assurdo sito Internet, Efp, dove si pubblicano le... come diavolo si chiamano... fanfiction?
– Proprio loro! – ringhiò Pete – Morghana e Briz65. Maledetto il giorno che quelle due hanno preso di mira proprio noi per sfogare le loro velleità di pseudo-scrittrici da quattro soldi!
– Taci, ti prego! Non sopporto nemmeno di sentire pronunciare i loro ridicoli nomignoli! – lo interruppe brusco Sakon.
– E ci credo. Morghana in Cyborg ti ha trasformato in uno che mena come Mohammed Alì, e che è più calcolatore persino di me, che è tutto dire... Ti ha messo fra i piedi Lisa rediviva, proprio ora che eri riuscito a farti una ragione del fatto che fosse morta… quella, sadica, è!
– E allora te? Bel servizio ti ha reso! Cotto come una zucchina proprio di Lisa, che non l'hai mai potuta sopportare! Per poco non ci sei persino finito a letto, con lei. Anzi, nel letto ormai c’eri eccome! Solo che non ti ha fatto quagliare, quella maledetta autrice! E ha anche fatto in modo che fosse per colpa mia!
– Non oso pensarci. Ci fanno fare le cose più assurde, che nulla c'entrano con le nostre avventure spaziali contro i Mostri Neri... Ci fanno cantare, ti rendi conto!? Morghana con roba sdolcinata come I will always love you e Take my breath away, e la Briz65 addirittura mi fa sgolare con i Linkin Park. Hai idea di che faticaccia sia, imitare la voce di Chester Bennington1, che, pace all'anima sua, era bellissima, ma che cavolo, arrivarci è una fatica boia?!
Sakon proseguì: – E allora a me? Con la Morghana non so mai cosa aspettarmi, mi fa pure ballare il tango, e sono sicuro che se tanto mi dà tanto farà cantare anche me! E mi tiene tra color che son sospesi da una vita, con Lisa. Non le era bastato resuscitarla, pure di paturnie l’ha riempita, e me la fa pure sbaciucchiare mentre dorme! 
– Ah, quello anche a me, se è per questo! – rincarò Pete – L'ho dovuta baciare per ben tre minuti tre! Mentre era svenuta! E me lo ha fatto fare pure con Leila in Burrasca nel Cuore, che era addirittura in coma! 
– Dev'essere una delle sue turbe psichiche, o un suo sogno proibito, quello di farsi baciare da addormentata… cosa aspetta, un principe che la svegli dai suoi deliri? – tentò di indovinare Sakon.
– E su suggerimento dell’altra delinquente, – continuò Pete – mi ha pure fatto ballare con Lisa Time of my Life! E cosa dire, sempre di Briz65, che mi ha trasformato in un incrocio tra un cowboy e un buttero maremmano, con un miscuglio di sangue nativo e italiano nelle vene? Date retta a me, non sono a posto quelle due! 
Sakon scosse la testa: – Su questo non ci piove! Ma almeno alla fine Leila in Burrasca te la sei fatta...
Pete allargò le braccia esasperato: – Seeeh! Per vedermela morire tra le braccia e fare la fine del vedovo inconsolabile! Bella soddisfazione! Due finali che più tragici di così non si può! In uno mi è toccato pure schiattare, (insieme a Leila) per accontentarla, quella pazza!
Sanshiro tentò di sdrammatizzare: – Ti sei rifatto col terzo finale, però.
Richardson ponderò l'affermazione: – Mmm... Matrimonio e paternità... Siete sicuri che sia davvero un happy end? Ché se mi tocca una cosa del genere anche con quella folle al cubo di Fabrizia, de Il Drago e il Leone, sto fresco!
– E se volete sapere la mia, – mugugnò Sanshiro – sono pure un po' pervertite. Non oso pensare a cosa ci farebbero se fossimo veri, quelle due vecchie carampane. E sì che potremmo essere i loro figli...
Sakon non poté fare a meno di concordare: – Mah, forse hai ragione. E comunque, a me Briz65 ha affiancato quella morazza strafiga di Jamilah, e qui non posso permettermi di lamentarmi, ma ci fa concludere addirittura su Marte, in fretta e furia, con la paura di morire da un momento all'altro... Quella ha una mente perversa, non ci ha lasciato nemmeno il tempo di prendere precauzioni, checcavolo! Speriamo di non aver combinato un casino, che io mica sono pronto...
– E ti lamenti? – sbottò il Capitano – A me nella storia di Briz65, che, per inciso, non ha avuto nemmeno la fantasia di trovarsi un nickname diverso da quello della sua protagonista, che poi si fa casino a capire di chi si parla, non è ancora toccato un emerito niente! Pure i recensori si lamentano da mo', figurati io! Mi ha messo tra i piedi una po’ po’ di gnocca galattica come Fabrizia, che mi fa le coccole stupidine, mi sbaciucchia, mi provoca… e alla fine mi pianta continuamente lì come un allocco! L'unica volta che siamo andati vicino a una conoscenza, come dire, biblica, ci si è messo addirittura Daimonji con una telefonata! Che poi, ha voglia l’autrice scema, di farmi fare il gentiluomo e farmi dire alla fanciulla che mi sarei fermato! I bottoni della patta dei miei Levi's han tenuto botta per miracolo!
– Oh, senti! E allora io? – intervenne Sanshiro – Per quel che riguarda Morghana, non mi considera di striscio, secondo me lei si è proprio dimenticata che in teoria sarei io il protagonista dell'anime; e invece Briz65, che mi ha messo comunque in secondo piano, mi lascia per sei mesi a pomiciare con Midori, neanche fossi un fottuto quindicenne brufoloso, e poi trasforma di colpo la mia ragazza in una macchina del sesso che mi schianta con una tripletta che nemmeno Rocco Siffredi...!
– Se è per questo, Bunta, Fan Lee e Yamatake si sentono invece molto trascurati, relegati ai ruoli di spalle pseudo-comiche. Giusto a Bunta la Briz65 ha appioppato una fidanzata, che però manco si vede perché è lontana... giusto per far tribolare un po' anche lui... – commentò Sakon.
– E se fa niente, quella tardona dalle velleità romantiche, mi destinerà un finale sdolcinato da coma diabetico, roba da fare razzia di insulina dall'infermeria! –  brontolò Pete.
– Se non fa fare un tris o un quadris anche a te... – lo spaventò Sanshiro.
– E cavolo, no eh! Già la Morghana me lo ha fatto fare tutta una notte con Leila, che il giorno dopo nemmeno connettevo più! E aveva pure deciso che dovevo essere ancora vergine a questa età, quell'assassina di reputazioni! Bella figura!
– Beh, lì si è rifatta quell'altra fantademente – lo interruppe Sakon.
– Ah, ma certo! Mi ha descritto come uno sciupafemmine, pieno di trombamiche che di qualcuna manco si ricorda il nome! Non sarò un monaco, ma nemmeno un bastardo! E poi, miseria ladra, tra tutte e due non fanno altro che farmi piangere! A me! Non ricordo il tempo, che non mi capita di farlo! Odio quando mi costringono a fare il tenerone dentro all’armatura di ghiaccio...
– Non hanno mica capito molto, quelle due, di come funzioniamo noi maschietti! Ma per chi ci hanno presi? – si chiese Sanshiro.
Pete riprese: – E poi, cacchio, stavamo così bene, lì, mimetizzati in quella sezione comune e anonima, Altro/Mecha su robots... e a queste due arpie doveva proprio salire il bisogno impellente di creare il fandom Daiku Maryu Gaiking! Così saremo pure più esposti a questa specie di gogna mediatica! Maledette loro e i criceti impazziti che gli si agitano in testa, facendo girare le loro poche rotelle sclerate!
– E poi vuoi sapere una cosa? – disse Sakon – Sembra che ci siano personaggi che se la passano persino peggio di noi. Le autrici (e autori) folli, sono parecchi su Efp, fidati! Ho sentito cose pazzesche su Capitan Harlock, tanto per citarne uno, che ormai sta andando in esaurimento nervoso, ma anche Candy Candy e Lady Oscar avrebbero parecchio da dire… per non parlare dei personaggi Disney e Dreamworks, che non hai idea a cosa sono costretti, tra crossover assurdi e storie che farebbero arrossire le prostitute dello spazioporto di Montressor2. E pensare che sono i protagonisti di film e cartoni per ragazzini!
– Beh, anche noi, in teoria... Comunque, tornando alle due streghe squinternate – riprese Pete – Non per spaventarti, ma corre voce che Morghana starebbe per massacrarci di nuovo con qualcosa di comico. Roba in cui si parla di conventi, tonache e suore. Potremmo doverci rassegnare a indossare un saio da francescano…
Sakon tacque inorridito per qualche secondo, fissando il suo capitano ad occhi sgranati. Sanshiro quasi impallidì e sbottò, letteralmente atterrito:
– Mi rifiuto categoricamente!
– Meglio non ti dica cosa ho sentito su di te. Invece di un saio francescano potrebbe toccarti una tonaca da suora!
– Okay. Vado a cercare quelle due e commetto uno streghicidio! – concluse il pilota del Gaiking, uscendo dalla plancia a passo di carica, deciso a fare giustizia.
– Ha ragione Sanshiro. Quelle due sono un'associazione a delinquere... – commentò Sakon demoralizzato – Roba da far venire voglia di dare le dimissioni e sparire dalla circolazione. E arruolarsi nella Legione Straniera.
– Non so nemmeno se esiste più – disse Pete, con una mezza risata tra il sarcastico e lo sconsolato.
La porta dell'ingresso in plancia si aprì, e fu varcata da Midori, che si diresse verso i due amici.
– Sakon, Pete, siete convocati nello studio di Daimonji.
– Che c'è stavolta? Non ha suonato nessun allarme... – brontolò scocciato il Capitano Richardson, che per quel giorno aveva già avuto abbastanza grattacapi.
– Il dottore ha deciso che le quote rosa, nel nostro equipaggio, erano un tantino scarse. Cosa sulla quale non posso fare a meno di essere d’accordo. Immagino voglia presentarvi le nostre nuove colleghe – rispose angelica Midori.
Sakon e Pete si guardarono per un attimo, dimenticando le perfide e stupide autrici che li trattavano alla stregua di marionette e che avrebbero forse fatto volentieri di loro dei toy-boys, e si sentirono euforici a quella novità. Era vero, le donne scarseggiavano decisamente nel loro equipaggio, visto che l’unica disponibile, nonostante tutti ci avessero provato più o meno spudoratamente, ci aveva messo niente a scegliere Sanshiro e tanti saluti a tutti.3
Così ambedue si diressero baldanzosi verso l’ufficio di Daimonji, entusiasti all’idea di conoscere qualche nuova collaboratrice. Hai visto mai cosa poteva succedere…
Il dottore li aspettava e li fece accomodare su un divanetto.
Tempo un minuto, e la porta si aprì, lasciando passare non una, non due, ma addirittura quattro delle più belle ragazze (in realtà i termini che attraversarono le menti di Pete e Sakon furono alquanto più triviali…) che i due giovani avessero visto da parecchio tempo a quella parte.
Scattarono entrambi in piedi, quasi sull’attenti, con due sorrisi ai limiti dell’ebete sulle labbra.
Davanti a Sakon si pararono una ragazza dalla pelle chiara, dai lunghissimi capelli color cioccolato e gli occhi blu, e una giovane mulatta dai ricci scuri e gli incredibili occhi color acquamarina, che lo guardarono con due espressioni che rasentavano l’adorazione.
– Sakon, le dottoresse Lisa Kijima e Jamilah Nyong’o, ti affiancheranno per tutto quello che riguarda la gestione tecnologica e meccanica del Drago Spaziale.
Il bell’ingegnere mandò giù a fatica. Oh, no… non era possibile…
Guardò Pete, disperato.
Ma il capitano non lo notò, era letteralmente basito, troppo impegnato a farsi una ragione di ciò che aveva davanti agli occhi. Due stangone bellissime: la prima una sventolona con gli occhi azzurri e lunghi boccoli corvini, dall’aria seria e impegnata, ma con un bel sorriso; la seconda con un viso da folletto, grandi occhi verdi, una spruzzata di lentiggini sul naso, fluenti capelli castani attraversati da una ciocca bianca, che le accarezzava il lato destro del volto dall’espressione sfacciata e lievemente ironica.
Entrambe parevano dire: "A noi due, capitan Richardson!"
– Pete, la dottoressa Leila Janneau e il Comandante Fabrizia Cuordileone. Leila farà squadra con Lisa e Jamilah, in quanto laureata in fisica ed ingegneria, mentre Fabrizia è la pilota del nostro nuovo mezzo da guerra, il leone robot Balthazar.
Sakon e Pete erano paralizzati, non riuscivano a spiccicare nemmeno un buongiorno, impegnati com’erano a cercare una via d’uscita da quella situazione surreale. Situazione che venne immediatamente peggiorata da una piccola cosa, che però non sfuggì ai due amici: Lisa e Jamilah si scambiarono uno sguardo di fuoco, che la diceva lunga sulle loro prossime intenzioni circa il bell’ingegnere bruno.
Sakon fece istintivamente un passo indietro…
Dal canto loro, Fabrizia e Leila si fulminarono con gli occhi, prima di riportare l’attenzione sull’avvenente biondone che avevano di fronte. Il quale fu percorso da un brivido lungo la schiena. Un brivido non di piacere…
Stavolta fu lui a guardare disperato il suo compagno di sventura, prima di parlare, sconsolato ma determinato.
– Sakon… Com'era quella cosa della Legione Straniera...? 
 
 
 
 FINE
 
 
 
 Note:
Unica nota seria in questa sequela di demenzialità: Chester Bennington, cantante dei Linkin Park, si è suicidato il 20 luglio scorso, e io e i miei figli ci siamo rimasti davvero malissimo, poiché amiamo molto le canzoni di questo gruppo. Mi sembrava un pensiero carino ricordarlo, anche perché ho davvero usato le loro canzoni nell’altra mia storia pubblicata in questo fandom.
Ciao, Chester. Buona strada, dovunque tu sia…

 
Lo spazioporto di Montressor è nel film “Il pianeta del tesoro” produzione Walt Disney, 2002.
 

Per me Midori è di Sanshiro, ora e sempre, cascasse il mondo. Quindi anche in questa follia.
 
 
Questa storia è dedicata, naturalmente, alla mia collega Morghana, che ama il vecchio anime Gaiking, sa stare agli scherzi, mi ha involontariamente fatto scoprire Efp, (e di conseguenza anche altre persone simpatiche) ha apprezzato l’altro delirio che sto pubblicando e, non ultimo, in questo modo mi ha fatto conoscere il “lato buono” del web. E anche perché in quanto a follia, non so chi ne abbia di più, tra noi due...
 
Va beh, cosa volete che vi dica? Ho passato una notte insonne, complice il caldo, alcuni pensieri, e che ne so… per non soffermarmi a elucubrare su cose più pesanti, ho finito per partorire questo delirio.
Che ci volete fare? A me, non dormire, non fa bene, è evidente!
  
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