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Autore: Harry Fine    18/08/2017    3 recensioni
(Storia attualmente in sospeso)
Nel regno dei mamodo cento ragazzi sono pronti ad andare sulla Terra per combattersi a vicenda insieme ai loro partner umani nella battaglia dei cento e designare così il nuovo re o la nuova regina. Ma questa continua battaglia verrà sconvolta da un mamodo che non ha mai dimenticato la sofferenza e l'umiliazione del suo passato, che tramerà inganni e illusioni contro i suoi avversari e contro qualcuno di ancora più potente, risvegliando un potere che molti ritenevano scomparso nel nulla, per conquistare ciò che secondo lui gli spetta di diritto. Toccherà a dieci mamodo e ai loro partner umani combattere fino allo stremo per salvare entrambi i mondi dalla furia gelida del loro nemico. riusciranno a farcela senza soccombere?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Successivamente a quando Shinichi e Mizore erano stati tirati fuori da quella cella frigorifera, gli adulti presenti nella gelateria avevano chiamato subito la polizia, di cui casualmente faceva parte anche il padre del ragazzo, che arrivò subito lì per portare via Gustaf.
Come lui stesso aveva affermato, dopotutto, era diventato un criminale ricercato grazie ai poteri di Boru.

Dopo che lo ebbero portato alla loro centrale per rimandarlo in Germania, il signor Higurashi prese suo figlio e la ragazza dai capelli viola e li portò con sé a casa loro.

《Spiegami che ti è successo Shinichi. Come hai fatto a farti coinvolgere con quel tipo!? E anche tu, signorina, che ci facevi in quella cella!?》 Chiese lui con freddezza appena entrarono nell’abitazione.

Suo figlio rimase in silenzio e con lo sguardo basso, mentre la giovane, zitta anche lei, continuava ad osservare l'uomo con attenzione.

Era praticamente identico al figlio, solo con il volto solcato da rughe sottili e tutto in lui trasudava severità. 
I capelli corti erano in parte brizzolati, gli occhi erano nero pece, oltre che molto cupi e intimidatori, e il suo naso era leggermente aquilino.

《Allora? Parla ragazzo. Se sei entrato in qualche brutto giro, non credere che la passerai liscia solo perché sei mio figlio. E nemmeno tu ragazzina. Non ho intenzione di lasciare impuniti dei criminali solo perché siete due minorenni.》.

Il ragazzo sollevò lo sguardo. 《Ti assicuro che non ero coinvolto in niente con quel tizio e non sono finito in nessun brutto giro. Nemmeno lo conoscevo quell’uomo. Semplicemente ho sentito dei rumori provenire dalla cella frigorifera mentre andavo in bagno e quando ci sono entrato per vedere che cosa stava succedendo… l'ho trovato mentre stava cercando di mettere le mani addosso a Mizore e ho tentato di aiutarla.》.

Sperò sinceramente che quella sua mezza verità bastasse a convincere suo padre senza destare troppi sospetti. 
Non gli sembrava il caso di fargli sapere cosa era realmente successo lì dentro. Oltre al fatto che lui non gli avrebbe nemmeno creduto.
Nemmeno lui riusciva ancora a capacitarsene del tutto.

L'uomo parve sospettoso per un attimo, ma poi sembrò rilassarsi un poco.
《E tu signorina? Chi sei esattamente?》 Domandò rivolto alla giovane.

《Mi chiamo Mizore. Ero semplicemente andata lì per un appuntamento, ma poi quel tizio mi ha colta di sorpresa e mi ha trascinata dentro la cella e ha tentato di spogliarmi contro la mia volontà.》 Mentì lei spudoratamente.

《E dove sono i tuoi genitori?》 Domandò di nuovo l'uomo.

Per la prima volta, lei apparve più rigida del solito e abbassò gli occhi. 《Non li ho più. E mi hanno cacciata via dalla casa famiglia in cui vivevo.》.

L'uomo ammorbidì la sua espressione, soprattutto osservando lo stato pietoso dei vestiti che indossava e la sua aria stanca. 《Capisco. Beh, ma non puoi vivere in strada. Non vorrei che qualcun altro provasse a farti qualcosa di orribile come quel tipo.》.

《Perché non la facciamo stare qui con noi?》 Domandò Shinichi di punto in bianco.

Suo padre sembrò riacquistare il suo cipiglio severo nel rivolgersi nuovamente al figlio. 《Perché proprio in  questa casa?》

《Perché non ha nessun posto dove andare e perché tu sei un agente di polizia, quindi la proteggeresti se ci fosse qualche altro balordo che volesse farle del male.》

L'uomo sembrò titubante per un po', ma poi cedette. 
《E va bene. Dopotutto è una ragazzina minorenne, non posso lasciarla per strada.》 Si limitò a dire senza espressione.

Il ragazzo annuì con un mezzo sorriso e, dopo che entrambi ebbero mostrato la casa alla loro nuova coinquilina, lui e Mizore andarono in camera sua, dove il signor Higurashi portò un futon per la ragazza, per poi andarsene.

Dopo questo, nella stanza piombò un tremendo silenzio.

《Tuo padre si comporta sempre così?》 Chiese la ragazza, spezzandolo.

《Sempre. Da quando è morta mia madre è cambiato tantissimo.》 Rispose lui mestamente. 

Poi, per cambiare argomento, tirò fuori il libro azzurro dalla tracolla e lo pose a terra.
《Ora, spiegami esattamente chi sei, che cosa è successo con quel ragazzino nella cella frigorifera e tutto il resto! Che cosa è questo libro e come mai io posso leggerlo?! E perché sei stata attaccata in quel modo? È chiaro che non sei un’umana, visto quello che riesci a fare, quindi devi per forza saperlo.》 Chiese finalmente lui con il tono più calmo che possedeva.

Mizore lo guardò per un attimo e poi rispose. 《Hai detto bene. Io non sono un’umana e nemmeno provengo da questo mondo. Io sono nata in un posto lontano anni luce da questo e molto molto più antico. Lì tutti hanno poteri incredibili e io e quelli come me siamo la razza che, nell'antichità, i tuoi simili chiamavano mamodo.》

《Sei un demone in pratica.》
Lei annuì. 《Esatto. Come sai, mi chiamo Mizore. Sono venuta qui per partecipare alla battaglia dei cento. Uno scontro che si tiene ogni mille anni, in cui cento mamodo del mio mondo si battono qui sulla Tetta gli uni contro gli altri per poter decidere il prossimo re o la nuova regina che prenderà il posto sul trono per governarci tutti.》.

《Come!? Quindi è per questo che Boru ti ha attaccata in quel modo?! E mi vuoi anche dire che, oltre a te e a lui, ci sono ben altri novantotto partecipanti in questo scontro!?》 Chiese lui sorpreso.

《Precisamente. Lo scopo di questa battaglia è fare in modo che resti in piedi solo uno di noi cento. E colui o colei che prevarrà su tutti gli altri, diverrà il nuovo sovrano. Per questo lui ha tentati di eliminarmi. E quella che si sta svolgendo ora è la sesta battaglia.》.

Shinichi aggrottò la fronte. 《Ma se dici che il tuo mondo è molto più antico del mio, come mai ci sono state così poche battaglie?》

La ragazza sospirò. 《Perché questa è stata sommariamente una decisione recente. All'inizio, quando il nostro mondo si fu evoluto a sufficienza, fu scelta dal popolo una famiglia reale che avrebbe dovuto regnare sul nostro mondo per tutta l'eternità. Ma purtroppo, anche se la nostra vita media è molto più lunga di quella di un umano, siamo comunque vulnerabili alle malattie. Infatti, circa duecentocinquantamila anni fa, l'ultimo sovrano appartenente a quella famiglia morì senza lasciare eredi per colpa di un morbo sconosciuto. 
Questo fece in modo che i suoi consiglieri cominciassero a contendersi il trono vuoto. Ognuno lo voleva e non trovarono mai un accordo. Infatti, man mano che il tempo passava, ognuno di loro iniziò a raccogliere seguaci attorno a sé, così da poter combattere. E purtroppo, da una semplice disputa a quattro, quella si trasformò nella più sanguinosa guerra che il mio mondo abbia mai visto. Innumerevoli furono le vite spezzate, sia tra i soldati che tra i civili. E questa lotta continuò per secoli e secoli, distruggendo ogni città che trovava, fino a che il popolo, guidato da un giovane mamodo chiamato Arion, insorse. E alla fine, riuscì a prevalere, uccidendo i quattro consiglieri e mettendo il capo della rivolta sul trono. Solo che lui, per evitare che altre dispute simili sorgessero in futuro, istituì questa battaglia in cui tutti i candidati avrebbero avuto la possibilità ereditare il trono.》 Raccontò lei.

Shinichi si sfregò il mento. 《E perché siete venuti qui sulla terra? Da quanto ho capito, qui voi mamodo non potete utilizzare autonomamente i vostri poteri.》.

Mizore annuì. 《Semplicemente, per evitare imbrogli o interventi esterni, noi cento siamo stati mandati qui per scontrarci in un territorio neutrale in cui possiamo contare solo sulle nostre abilità in combattimento.》.

A quel punto, Shinichi pose la domanda che più di tutte gli interessava. 《E questi libri a che servono?》.

《Sono dei conduttori di energia. Come hai capito, qui noi non abbiamo poteri autonomi. È necessario che i nostri incantesimi vengano evocati tramite quei libri per poter combattere. E gli umani servono proprio a questo. Loro sono la sorgente dell'energia che occorre al libro per attivarsi. Senza un compagno umano, nessuno di noi potrebbe diventare il sovrano perché nessuno avrebbe poteri. E ogni libro può essere letto da un solo umano in tutto il mondo. È per questo che ho bisogno del mio unico partner. Per questo ho bisogno di te.》 Affermò seria lei.

Il ragazzo rimase un attimo spiazzato.
Quella situazione era seriamente troppo strana anche per la sua fervida fantasia. Gli sembrava quasi di essere finito dentro uno dei suoi romanzi.

《E che cosa dovrei fare adesso?》

《Semplicemente, combattere al mio fianco e aiutarmi a diventare la nuova regina.》

Il ragazzo sospirò 《E quindi, io adesso dovrei semplicemente accettare tutta questa storia della battaglia e combattere con te contro i tuoi simili? Dovrei semplicemente mettere da parte la mia vita normale e buttarmi in questa follia solo perché tu me lo hai chiesto?》

Mizore lo guardò per un attimo. 《Dovresti farlo. Dopotutto, la tua vita normale mi sembra alquanto monotona. Nemmeno tu ne sei contento. E questa sarebbe finalmente l'opportunità per te di mettere un freno a tutto questo. Alle prese in giro, allo scherno, alla malinconia e alla solitudine. Basta solo che tu accetti perché la tua vita muti, così come il tuo destino.》.

Il giovane si fece di colpo più attento. Sapeva che sarebbe stato costretto a combattere con lei se avesse accettato, cosa che sinceramente non lo entusiasmava, ma quell'offerta lo allettava leggermente. 
Era un'occasione per poter finalmente fuggire da quella vita che gli era sempre sembrata troppo grigia e cupa. 

Ma poi si impose di tornare coi piedi per terra. Era una cosa praticamente impossibile da realizzare e quella situazione lo spaventava. Soprattutto perché aveva capito che la gente coinvolta in quella battaglia non scherzava.

Il partner di Boru neanche lo conosceva, ma aveva provato in ogni caso ad ucciderlo senza problemi.

《Inoltre… se tu non leggerai il mio libro, questo rischierebbe di venire distrutto. E questa è l’unica cosa che tra tutte non deve accadere. Perché se il libro dovesse andare distrutto in qualsiasi modo, il mamodo che lo possiede perderebbe il suo diritto di salire al trono e svanirebbe nel nulla, come è successo a Boru.》 Terminò Mizore, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.

A quelle parole, Shinichi non potè fare a meno di immaginarsi la scena. 

Il corpo ferito di Mizore che si faceva via via più trasparente ed incolore di fronte al libro in fiamme, mentre lei lo fissava con aria delusa e accusatoria. 
Il ragazzo scacciò all'istante quella visione con un moto di orrore.
Non voleva che una cosa simile accadesse.

Ma comunque, per quanto volesse aiutarla e gli dispiacesse la sua attuale situazione di impotenza, c'era ancora qualcosa che lo bloccava. 
Non gli era mai piaciuto rischiare troppo, e una cosa simile avrebbe potuto portarlo a qualcosa di troppo pericoloso.

E infatti, con un sospiro, diede la sua risposta. 《Mi dispiace tanto Mizore. Ma non combatterò al tuo fianco. Non so perché sia proprio io il tuo partner e giuro che vorrei aiutarti, ma non ho intenzione di venire coinvolto in questa storia. Mi dispiace molto.》 Affermò, porgendole il libro azzurro.

La ragazza sgranò gli occhi con un’espressione di amara sorpresa, ma riprese subito il controllo. 

《Bene. Come preferisci tu allora.》 Affermò, lasciandogli comunque il libro.

《In ogni caso resterò a vivere qui. Adesso… ricordati che domani mattina per colazione voglio che mi siano serviti a letto dei bignè alla crema pasticcera e succo d'arancia ghiacciato insieme a dei pancake freschi.》 Disse con il solito tono freddo, ma anche molto stizzito.

Il corvino ci rimase di sasso. 《Come sarebbe!?》 

《Hai ragione. È troppo poco. Aggiungi anche della frutta fresca e crema di nocciole. Buonanotte.》 Ribadì con lo stesso tono, buttandosi sul letto del ragazzo e iniziando subito a russare leggermente.
Il povero ragazzo era ancora a bocca aperta.

《Santo cielo. Con o senza battaglie, temo che questo sarà un anno moooolto lungo.》.

   
 
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