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Autore: esserre93    19/08/2017    0 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Amelia parcheggiò la sua auto nel davanti casa di Arizona e si guardò intorno. Era un bel quartiere fatto di villette. Arizona e Callie avevano fatto una bella scelta nell’andare a vivere lì.
Prese la busta che aveva poggiato sul sedile del passeggero e si avviò verso la porta. Era terribilmente agitata; per Arizona e Amelia era il loro primo appuntamento e voleva che tutto andasse per il meglio. Suonò il campanello e sentì immediatamente dei passi avvicinarsi alla porta. Quando si aprì Amelia rimase a bocca aperta. Davanti a sé c’era la creatura più bella del mondo. Capelli legati in uno chignon morbido, con alcune ciocche bionde che le ricadevano sulle spalle,  jeans a sigaretta con una camicetta bianca trasparente, che lasciava intravedere il reggiseno, Arizona era bellissima.
-    Wow sei stupenda
-    Anche tu – anche Amelia per l’occasione aveva deciso di legare i capelli, ma aveva optato per un vestito morbido che le arrivava poco sopra il ginocchio e décolleté – benvenuta nella mia umile dimora
-    Hai una casa bellissima
-    Grazie, cosa posso offrirti prima della cena?
-    Whisky, grazie
-    Amelia…
-    Ahahah stavo scherzando, adoro la tua faccia shoccata – Amelia  si avvicinò ad Arizona e le stampò un bacio sulle labbra – a dire il vero adoro anche il tuo sorriso, la tua fossetta, gli occhi che si illuminano quando riesci a salvare delle vite, il modo in cui rassicuri i pazienti, ma anche come giochi con i tuoi “piccoli umani”. Sei una donna che ha perso tanto, ma che riesce a dare ancora tutta sé stessa per le cose che ama e a dire il vero non so come sono arrivata a provare tutte queste cose; abbiamo tante di quelle persone contro di noi
-    Ma a noi non importa, giusto?
-    Giusto
Le due donne iniziarono a cenare. Il tempo volò tra chiacchiere, coccole e risate. Amelia si sentiva bene lì, in quel momento. Si sentiva nel posto giusto al momento giusto, cosa che poche volte le era capitato di sentire. Arizona era solare, simpatica, intelligente, ma anche seria e determinata. Quando descriveva lei era come descrivere un po’ se stessa. Erano tanto diverse quanto uguali, entrambe avevano un carattere forte, che a volte portava loro  a scontrarsi, ma quella sera era tutto perfetto.
Amelia ad un tratto sentì la mano della bionda poggiarsi sulla sua coscia e le labbra sul suo collo, voltandosi verso la donna incontrò quegli occhi che l’avevano rapita già il giorno del loro primo incontro.
-    Sono riuscita a catturare la tua attenzione 
-    Scusami, vago troppo con la mente
-    Anche a me succede a volte, però ora voglio pensare solo a te
Arizona fece alzare Amelia e la mise a cavalcioni sulle sue gambe, le alzò il vestito e con le dita sfiorò la sua pelle, che reagì subito a quel lieve contatto. Amelia si avvicinò al collo della bionda e inspirò il suo profumo: ogni volta la mandava su di giri. Le lasciò un bacio per poi iniziare a sbottonarle la camicetta
-    Sei scomoda? Preferisci stenderti?
-    Sto bene Amy
Una volta tolta la camicetta, Amelia portò le sue mani dietro la schiena di Arizona e le sbottonò il reggiseno. La mora si avvicinò alle labbra di Arizona e le catturò in un bacio profondo. Quando sentì le mani di Arizona che cercavano di alzarle il vestito per poterlo togliere, si alzò e le agevolò il movimento. Allungò la mano verso di lei e la portò sul divano
-    Andiamo in camera da letto
-    Rimaniamo qui, ti prego
Arizona acconsentì al volere di Amelia e una volta che si fu stesa sul divano Amelia la spogliò completamente, per poi adagiarsi su di lei
-    Dimmelo se ti faccio male
-    Ehi, non è la prima volta che lo facciamo, stai tranquilla 
-    Lo so, ma ho paura che io non riesca a controllarmi e di farti male
-    Non lo farai
Amelia sembrò tranquillizzarsi e posando le sue labbra su quella della bionda diede inizio ad una vera e propria battaglia tra le due. Quella sera si amarono, si desiderarono, si conobbero sotto ogni punto di vista.

-    Sei stata dolcissima – Amelia e Arizona, qualche ora dopo, erano distese l’una accanto all’altra sul tappeto del salotto
-    Anche tu, sono stata benissimo
-    Come mai non sei voluta andare in camera da letto?
-    Non sarei riuscita ad essere me stessa. Fino all’altro ieri lì dormiva Callie
-    Hai ragione, scusami
-    Non preoccuparti
-    Dormi con me?
-    Mi piacerebbe moltissimo, ma se non torno succederà un casino, anzi forse è meglio che vada
-    Di già?
Amelia guardò l’orologio che Arizona aveva al polso: segnava le 11:30pm
-    Ancora mezz’ora e vado 
-    Dove hai detto che saresti andata?
-    Ad una riunione
-    A proposito, da quanto non vai?
-    L’ultima volta sono andata con te
-    Amelia…
-    Arizona, sono pulita da moltissimo e non è obbligatorio che io vada tutte le sere, solo quando ne ho bisogno. Almeno tu, fidati di me
-    Tesoro, io mi fido, davvero – il nomignolo che Arizona aveva appena utilizzato fece alzare la testa ad Amelia e guardare con fare curioso la donna accanto a lei – perché mi guardi così?
-    Come mi hai chiamata?
-    Tesoro
-    Dillo di nuovo
-    Tesoro
-    Di nuovo
-    Tesoro
Amelia buttò la testa indietro e sulle sue labbra nacque un sorriso. Era felice
-    Tesoro  penso che non mi ci abbia mai chiamata nessuno. Non sono mai stata così importante da essere considerata un tesoro
-    Per me lo sei, sei un tesoro prezioso e farò di tutto per prendermi cura di te
-    Sei adorabile, ma devo andare
-    Uff
-    Mi dispiace, ma voglio che tra noi le cose funzionino e non siamo pronte ad una bufera
-    Hai ragione
Amelia si alzò dal pavimento e ricominciò a vestirsi sotto gli occhi di Arizona
-    Dio quanto ti sta bene questo vestito, per non parlare dei tacchi
-    Se fai così non me ne andrò mai
-    Posso continuare allora?
La mora si avvicinò alla bionda e le porse le mani per aiutarla ad alzarsi, ma Arizona esercitò una forza maggiore facendo cadere Amelia su di lei
-    Dai, così rendi tutto più difficile. Ci vediamo domani
-    Mm va bene ti lascio libera

Amelia non sarebbe mai voluta andare via, ma se il mattino seguente Meredith, Derek, ma soprattutto Callie non l’avessero trovata in casa, si sarebbero insospettiti e non aveva intenzione di affrontare le conseguenze.
Quando rincasò trovò Callie ancora in piedi, era vicino al frigorifero in cerca di qualcosa 
-    Ciao Callie
-    Amelia. Tutto bene?
-    Si grazie, a te?
-    Si va avanti. Trascorso una bella serata? 
-    Andare agli alcolisti anonimi è compresa nelle “belle serate”?
-    Sei un’alcolizzata?
-    Ex 
-    Wow
-    Cosa ti stupisce?
-    Nulla, non mi aspettavo una cosa del genere
-    Non siamo tutti perfetti
-    Indubbiamente
-    Vado a dormire. Buonanotte Callie
-    Buonanotte
Non appena chiuse la porta della sua camera, Amelia fu quasi tentata di dare un pugno nel muro. Quella donna la mandava su tutte le furie, con il suo fare altezzoso, guardandola sempre dall’alto verso il basso.
Il nome di Arizona iniziò a lampeggiare sul suo telefono ed il suo umore cambiò
-    Ehi, già ti manco?
-    Molto. Sono nel mio letto, da sola
-    Anche io sono nel mio letto, da sola. E indovina chi c’era ancora sveglia?
-    Callie
-    Esatto, mi ha guardato come se fossi un’aliena quando le ho detto degli alcolisti anonimi 
-    Strano
-    Cosa?
-    Non lo farebbe mai
-    La stai difendendo?
-    No, ho detto solo che non è il tipo di persona da giudicare questo tipo di cose
-    A quanto pare si. Non vedo l’ora che se ne vada, anche se Sofia è una bimba dolcissima. Questo lato lo ha preso sicuramente da te
-    Grazie, ma non sono poi così tanto dolce 
-    Quando vuoi lo sei e molto. Sai a cosa stavo pensando?
-    A cosa?
-    Se prendessi una casa tutta mia le cose tra noi potrebbero essere più semplici. Potremmo dormire insieme, svegliarci insieme
-     Amy, per quanto mi piaccia l’idea non credi che diventerebbe troppo per te?
-    Perché?
-    Hai appena cambiato città, hai appena ricominciato tutto da capo
-    Lo so, è che voglio viverti come voglio
-    Non farlo solo per questo. Devi sentirti sicura. Prendere una casa è un passo importantissimo e per te lo è maggiormente 
-    Come farei senza di te?
-    Sei una donna forte, ce la faresti comunque
-    Ma con te è più bello
   
 
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