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Autore: Tony Stark    20/08/2017    1 recensioni
Anti sorride i suoi piccoli “fan” lo stanno chiamando
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacksepticeye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jacksepticeye's Egos'
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: Youtubers
Personaggi: Antisepticeye
Generi: Horror, introspettivo
Avvertimenti: Nessuno
Coppie: Nessuna
Ambientazione: Non specificata
Introduzione: Anti sorride i suoi piccoli “fan” lo stanno chiamando

 
Glitching Being
 
Il mondo di Anti non è come quello di Dark, dove Dark è oscurità e vuoto e gelo e silenzio, Anti è colore e confusione, tanta che alle volte lui stesso non sa dove si trovi nel suo stesso mondo, e calore, viscoso vivo-certamente non suo, e rumore, risate e grida, voci sconnesse e senza corpo.
Anti sorride, ghigna, o forse entrambi allo stesso momento due immagini di sé stesso che si sovrappongono nello stesso istante. Mentre si lascia avvolgere dalla confusione distorta, macabra e violenta del suo stesso mondo, ci sono lampi di luce, parti che si disfanno e altre che pulsano, ci sono luoghi che sembrano di pura tecnologia e altri che sembrano le viscere di una bestia enorme e già morta.


C’è rumore intorno a lui, una risata statica e spezzata ripetuta all’infinito, frasi e versi-ringhi, gemiti, urla- e una statica sempre presente, lì di sottofondo che rimbomba nelle orecchie quasi più forte di un tuono.


Da qualche parte, o forse ovunque, parole scritte di un verde acceso e con una strana galleggiano in quel mondo troppo pieno e troppo confuso perché una mente umana lo possa comprendere. Le parole sono: “Ze good doctah”, “Stitched together”, “The Storm is coming”, “ANTI”, “Liar”, “Impostor”, “All as planned”, “In your head” e “Kill Jacksepticeye” ce ne sono altre più piccole e sbiadite, memorie di un tempo in cui non aveva tutto il potere che aveva ora e dicevano: “Say Goodbye”, “Soon”, “Forgotten or just to afraid to remember
Anti le guardava e invece di sentirsi infastidito per quella passata debolezza, rideva, rideva fino ad arrochirsi la voce, presa in prestito da Jack.
Da qualche parte nel suo mondo, in qualche angolo buio- quello in cui ha gettato l’unico alter ego che potrebbe essergli utile- il buon dottor Schneeplestein scuote la testa, cercando di ricordargli che così facendo riaprirà la ferita sul suo collo, quella che lui ha tanto pazientemente richiuso- senza anestesia perché “ze good doctah” non ne aveva bisogno.


E allora Anti ride ancora di più. Più forte e folle di prima, la sua voce che si sdoppia e si distorce, in una sembra quasi un urlo, un lamento e non una risata. La ferita si riapre, lo sente il bruciore, il dolore, il sangue caldo che cola dal taglio.
Anti porta le mani al taglio che aveva brutalmente inferto al corpo che aveva preso… in prestito? Un sorriso folle e fin troppo largo distorce i lineamenti di Jack, mentre sente il sangue sulle sue mani, caldo e viscoso e ad Anti piace.
Lui… Lui non è come quel noioso imitatore scadente di Darkiplier, lui non ha bisogno di fingersi qualcun altro per avere l’attenzione dei suoi “fan”, può essere sé stesso ed essere adorato comunque.
La mente di Anti spazia fra questo e quel pensiero, troppo distratta per rimanere concentrata, mentre assaggia il sangue dolce, pieno di troppe buone intenzioni, energia e positività del suo ospite.


E fra sé e sé pensa… forse è il momento di tornare, il caro Jack-che un giorno si toglierà dai piedi una volta per tutte- sta giocando ad un gioco che ricorda ad Anti del suo mondo pieno di glitch e confusione. Forse poteva tornare, sì e fare una sorpresa ai suoi “fan” lasciare che la loro attenzione scivolasse su di lui dandogli ancora più forza, non lo avrebbero fermato… non lo facevano mai.
Una rabbia improvvisa gli si accese nel petto, loro… gli facevano ripetere la stessa cosa ancora ed ancora ed ancora ed ancora! Come fosse il loro piccolo gioco, la loro malata curiosità voleva vedere dove sarebbe arrivato sta volta?
La rabbia venne spazzata via, o forse era ancora lì mescolata ad un alquanto inaspettato scoppio di follia, da una risata ancor più forte della precedente.
Anti sorrise i suoi piccoli “fan” lo stavano chiamando.
Chissà forse stavolta avrebbe permesso loro di vederlo di più… o forse di meno.




Ma soprattutto si sarebbe occupato di quei piccoli ingrati che lo chiamavano con quel nomignolo tanto volgare di “Glitch Bitch”, vediamo se sarebbero stati tanto coraggiosi di fronte a lui e alla lama del suo coltello.
Mancava ancora un po’ ad Halloween e Anti voleva davvero divertirsi un po’ prima del Grande Spettacolo.


 
   
 
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