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Autore: SophLandd    20/08/2017    2 recensioni
«Ragazzi, lui è Derek Hale, uno dei migliori agenti dell'FBI. È qui per scegliere un partner, e visto che siete nella classe dell'eccelenza, beh, uno di voi sarà il prescelto. Frequenterà ancora i corsi, certo, ma molto di meno.» Presenta l'estraneo il professore, e a quel punto Stiles alza lo sguardo su di lui, curioso.
E cazzo, vorrebbe non averlo mai fatto.
È il ragazzo più bello che abbia mai visto, e sì, lui è bisessuale da diversi anni. In pochi secondi tutta l'acqua, che era nella sua bocca, viene sputata fuori.
-Capitolo 1
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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"When you fall asleep tonight just remember that we lay under the same stars." 
         
«Eccomi!» Esclama Stiles, sorridendo, entrando dentro al laboratorio dove si trova il cadavere di Sara Meyer.

L'antropologa e il dottore stanno già esaminando il corpo, alla ricerca di nuovi indizi o di possibili tracce dell'assassino. Chi è quest'uomo mascherato che ha soffocato una bambina, senza lasciare tracce? Possibile che sia una sorta di vendetta? Cosa nascondono i Meyer? Inutile dire che il cervello del ragazzino è già in moto alle nove di mattina.

È passato in laboratorio come si erano messi d'accordo il giorno prima, dopo di chè tornerà nel suo studio a cercare di capirci qualcosa di questo caso. 
Poi, nel pomeriggio, andrà ad interrogare i genitori. Il vantaggio che ha Hale è che, essendo un licantropo, può ben capire quando qualcuno gli mente oppure no, facilitandogli molto il tutto. Paula e Harry lo salutano con un cenno, e il ragazzino lascia i tre caffè sopra ad un tavolo. «Ho pensato di prenderveli mentre venivo qua.» Parla, con l'antropologa che l'osserva attentamente.

«Grazie...come posso chiamarti? Comunque, sembra che servano più a te!» Ridacchia la castana, mentre anche Harry ringrazia il ragazzino, prendendo tutti e tre il proprio caffè. Una pausa ci voleva. Stiles, in effetti, ha due occhiaie da paura. 
Quella notte ha dormito davvero poco.

«Chiamami pure Stiles.» Risponde, bevendo un sorso. «Con il fatto che frequento ancora l'accademia, sono costretto a saltare diverse lezioni, e quindi devo recuperarmele da solo quando torno a casa...ecco il mio divertente passatempo prima di andare a dormire!» Spiega poi, finendo di bere.

«Caspita deve essere difficile, però sei molto fortunato.» Commenta Harry, tornando accanto al cadavere. Non capita a tutti di cominciare a indagare su casi mentre ancora non si ha finito l'accademia.

«Già, anche se immagino che Hale ti faccia sudare parecchio.» Aggiunge Paula, affiancando il medico. 
Stiles si gratta la nuca.

«Non potete immaginarvi quanto...» Ammette. «Allora, tornando alla bambina, cosa dicono le cartelle mediche?»

Paula fa una piccola smorfia.

«Non sono ancora arrivate, non capisco come sia possibile! E non si è capito neanche se sono andate perse...probabilmente non le avremo mai!» Si lamenta, giustamente. 
Stiles alza le sopracciglia, sorpreso.

«Wow, immagino sia strano...quindi dobbiamo aspettare degli esami, per capire se soffriva di qualche malattia?» Stiles non crede sia davvero fondamentale saperlo, ma è sempre un'informazione in più. Inoltre non capisce come sia possibile che un ospedale perda la cartella medica di un paziente, guarda caso assassinato...

«Già, questione di giorni.»

«Ah, e sappiamo un'altra cosa.» Aggiunge poi Paula, attirando l'attenzione del ragazzino. «L'assassino è mancino. È stata impressa più forza con la mano sinistra, sul cuscino, quindi vuol dire che ha più manualità con quella.»

Stiles se lo tiene bene in mente, pensieroso.

«Allora io vado...a quanto pare ancora non so dove mettere le mani, spero che almeno i genitori della bambina si rivelino utili...» Borbotta Stiles fra sè e sè, salutando calorosamente i due, che gli stanno davvero simpatici. 
Esce dal laboratorio, camminando per il corridoio, quando avvista qualcuno che viene dalla parte opposta: Derek Hale. Evidentemente ha deciso di venire a fare una visitina alla vittima.

«Hale! Buongiorno.» Lo saluta Stiles, con il lupo che gli passa accanto con un leggero ringhio infastidito. «Buongiorno anche a te, mio carissimo partner.» Si risaluta da solo il castano.

(9.32) Hale è appena entrato in laboratorio.

(9.33) Paula e Harry faranno il loro lavorotranquilloErica.

(9.34) Aghsperiamo beneDevo vincere questo caso!

(9.35) Se non fossi già fidanzatopotrei pensare che hai una cotta per DereksaiErica.

Stiles sussulta, mentre esce dall'edificio. Come diavolo fa a sapere che è fidanzato?!

(9.35) Unocome sai che sono fidanzato?! Sei inquietanteDueuno musone e brontolone come luiNograzie.

(9.36) Unopotrei aver chiesto a Derek -con tono per niente maliziosogiurose tu fossi impegnato oppureDuenon ci innamoriamo sempre del carattere perfettoanziErica.

Stiles resta un attimo a guardare il messaggio, senza sapere cosa rispondere.

(9.38)... è una sfidaEricate l'ho già detto.

(9.38) CertoStilescerto.... :)))) Erica.

Okay, quella faccina é seriamente inquietante.

•••

Derek esce dal laboratorio più frustrato che mai: non gli hanno saputo dire un bel niente! O meglio, solo informazioni confuse. Con l'antropologa che cercava di formare una teoria sulla vittima, e il medico che la contraddiceva sempre. Quei due gli davano informazioni opposte, convinti di aver ragione entrambi, e si erano anche quasi messi a litigare, ignorandolo! Sbuffa e ringhia diverse volte, tornando verso gli uffici, quando incontra di nuovo quel logorroico ragazzino. Perchè gli deve star sempre a sorridere? Che diavolo ha da sorridere? Chi lo capisce! 
Sbuffa di nuovo.

«Hale, ci incontriamo di nuovo! Stavo proprio per prendere l'ennesimo caffè della giornata.» Comincia a parlargli il castano, che sostava nel corridoio degli uffici, senza un particolare motivo. 
In effetti sembra davvero stanco, non che a Derek interessi poi chissà quanto.

«Sai, dovremmo proprio fare uno di quei giochetti per conoscerci meglio, non credi?» Continua imperterrito l'umano, affiancandolo. 
Derek cammina senza rispondere, sentendo montare dentro di lui un sonoro ringhio. È già abbastanza nervoso per il caso, se ci si mette pure Stilinski con la sua parlantina e la sua strana voglia di conoscerlo... chi vorrebbe mai conoscere Derek Hale? 
È questo che il lupo proprio non capisce. «Che ne dici quello delle dieci domande? Sai come funziona, no? 
Tu mi fai una domanda, e io rispondo...poi è il mio turno di fartela... niente di troppo personale, ovviamente! Poi ci sono anche altri modi che potremmo usare per conoscerci meglio...» Stiles non fa a finire di parlare che si ritrova con la schiena contro ad un muro, nel bel mezzo del deserto corridoio, con Derek che lo tiene per il collo della felpa. Gli occhi del licantropo s'illuminano di blu. Il suo volto è così vicino che l'umano sente il respiro dell'altro addosso.

«Ascolta, ragazzino.» Occhi verdi negli occhi nocciola. «Io e te non faremo niente insieme, è chiaro?» Lo minaccia, con il cuore del ragazzino che va più veloce del normale, pronto a schizzare fuori. Diavolo, Derek è troppo vicino! Tanto che lo sguardo del più piccolo cade inavvertitamente sulle labbra dell'altro, come se fosse inevitabile. Anche quello di Derek, d'altro canto, si ritrova a pensare quanto possano essere morbide le labbra carnose dell'umano, che sono anche socchiuse, come in un silenzioso invito... scuote la testa, rendendosi conto delle assurdità che sta pensando, per poi allontanarsi dal castano, lasciandolo lì, imbambolato.

•••

Stiles parcheggia vicino al cancello dei Meyer, preparandosi psicologicamente per l'interrogatorio da solo! Anche se se lo sarebbe aspettato in uno di quegli uffici neri e tenebrosi, quelli dei film tipo. Ma si accontenta lo stesso.

(15.45) Abbiamo assalito letteralmente Derekadesso lo trasciniamo in giro per la cittàErica.

(15.46) Benestarete con lui anche stasera?

(15.46) sempre se non ci caccia con la forzaNon assicuro nullaErica.

Erica intanto sta trascinando Derek per un braccio, e Boyd per l'altro: gli stanno dando il tormento. Derek non capisce proprio cosa sia preso ai due, improvvisamente sembra che non riescano a fare a meno di lui! Ringhia diverse volte, ma serve a poco con i suoi migliori amici. Non riesce a spaventare neanche Stilinski, figuriamoci loro!

«Derekuccio, non sei contento di stare con noi?» Mette il broncio Erica, mentre lo trascinano per i marciapiedi di una piccola periferia di Washington.

«Lo sarei di più se non avessi un caso da risolvere.» Gli fa notare, pensieroso. Dovrebbe andare ad interrogare la famiglia della bambina, non stare a divertirsi.

«Tanto batterai facilmente Stilinski, tranquillo! Puoi benissimo aspettare una settimana e lui ancora non l'avrebbe minimamente risolto!» 
Lo convince la licantropa.

«Ha ragione.» Concorda Boyd, facendo la sua parte. Derek ci pensa un attimo, ragionando che in effetti dovrebbe stare più che tranquillo: stasera sicuro si metterà al lavoro, e riuscirà comunque a farcela prima di quel ragazzino...insomma, è pur sempre uno dei migliori lui!

«Andiamo a prenderci un bel gelato, su, e per stasera ci ordiniamo il sushi! Amo il sushi!» Esclama la bionda, sempre sorridendo a quarantadue denti, come se stesse proponendo la serata della vita. Derek sa che è inutile opporsi ad Erica: studierà il caso quando loro se ne saranno andati, prima di andare a letto. E, così, si tranquillizza, seguendo i suoi due migliori amici dal comportamento vagamente sospetto.

•••

Stiles è dentro casa dei Meyer, gli ha aperto la madre della bambina: la signora sembra stravolta, come è giusto che sia. Ha più occhiaie di lui, una semplice vestaglia addosso e dei capelli spettinati. Stiles non sa bene come comportarsi, pensa che la signora non vorrebbe affatto pena, nè essere più di tanto consolata, quindi si attinge a farle delle domande, dopo essersi già presentato. 
Il marito è al lavoro.

«Allora, signora, mi può spiegare meglio di questo signore mascherato?» Inizia il ragazzino, con un leggero colpo di tosse. Sono seduti uno davanti all'altro, su delle poltroncine. Lei ha un bicchiere d'acqua in mano, tremolante.

«Io...io sono rientrata a casa dal lavoro, verso le quattro...all'inizio mi sembrava tutto tranquillo, sa, non avevo nessun sospetto che qualcuno fosse entrato in casa...»

«Aveva lasciato la porta aperta? Perchè non sono stati segnalati segni di infrazione.» La interrompe un attimo il castano. Gli occhi spenti della signora incontrano i suoi.

«Sì, mi ero dimenticata di chiuderla a chiave...stavo dicendo che non mi sembrava niente fuori posto...quando-quando quest'uomo è sbucato dal corridio, sorpreso nel vedermi...probabilmente si aspettava che fossi ancora al lavoro...aveva una maschera nera, e-e anche una tuta grigia...sarà stato sull'uno e ottanta, carnagione chiara e occhi di ghiaccio...mi ha guardata per diversi secondi, quando ho cominciato a supplicarlo di lasciarmi andare in cambio dei miei soldi...» La signora si ferma un attimo, prendendo un sorso d'acqua.

«Gli ha dato dei soldi per farlo andare via?»

Lei scuote la testa.

«Non li ha accettati, e pensavo avesse già rubato qualcosa magari... così se n'è scappato, e la prima cosa che ho fatto è stato controllare in giro se mancasse qualcosa...ma il bello era che non mancava nulla, probabilmente il fatto che ci fossi anch'io l'aveva spaventato, pensai...»

Stiles socchiude gli occhi.

«Come ha fatto a non accorgersi che sua figlia maggiore fosse morta?!» Esclama, forse in tono troppo aggressivo, e se ne rende conto solo dopo. Ma la signora non sembra essersi offesa o altro. 
La sua mano trema.

«Le bambine di solito dormono dopo pranzo, così quando trovai le loro porte chiuse non pensai minimamente che l'uomo avesse intenzione di uccidere la mia...la mia Sara...credevo fosse solo un ladro! Poi è ritentrato mio marito, e voleva svegliare lui le bambine per la cena...l'ho sentito u-urlare...»

«E Beth? Lei non ha sentito nulla?»

«Beth....Beth si era nascosta sotto il letto, o così mi disse mio marito...lei ... lei aveva sentito la presenza di qualcun altro nella casa, e si era svegliata pensando fossi io...mi ha detto di aver visto un uomo cattivo, che stava entrando in camera di sua sorella...poi si è nascosta là sotto...troppo scioccata anche solo per parlare o uscire...»

La signora finisce di parlare, stringendo forte il bicchiere nelle mani. Il suo sguardo perso chissà dove, con gli occhi lucidi. Stiles deglutisce. 
Le fa le solite domande su qualcuno che potrebbe aver fatto questo, ma ovviamente la signora non ne sa nulla. Nessuno che ce l'aveva con loro, nessun ex vendicativo, nessun amante...niente di niente. Il punto è che ci deve essere qualcuno pieno di rabbia, perchè nessuno sano di mente entra nelle case per soffocare bambini, senza neanche rubare nulla! Stiles si massaggia le tempie, più confuso di prima, mentre la signora lo accompagna alla porta.

«Devo tornare per interrogare suo marito, e se possibile anche sua figlia. Grazie per avermi parlato.» La saluta, prima di andarsene. Però la donna lo guarda in modo strano, in un modo forse inquietante.

«Non vogliamo più nessuno, vogliamo solo essere lasciati in pace.» Afferma, in tono freddo e distaccato.

«Signora, la voglio solo aiutare a capire chi ha assassinato...» Lei lo guarda un'ultima volta, facendogli venire i brividi, per poi chiudergli la porta in faccia. E Stiles, dopo ciò, capisce che deve assolutamente tornare in quella casa, perchè qualcosa non lo convince affatto.

•••

Derek è nel suo appartamento, con Boyd e Erica che hanno ormai messo le tende. I tre stanno spaparanzati sul divano, dopo una lunga mangiata di sushi, con Erica che sta guardando un film horror, aggrappandosi più volte al suo ragazzo. Derek ridacchia della situazione: un lupo mannaro come Erica che ha paura dei film horror! Ah! Eppure la ragazza è parecchio sadica, visto che l'ha scelto lei...o forse è solo una pessima scusa per assalire il povero Boyd.

Derek osserva svogliatamente una persona venire sventrata, e il mostro comparire all'improvviso: sbuffa. 
Per lui i film horror sono tremendamente noiosi...anzi, a volte gli fanno venire addirittura da sorridere! Eh sì! La vittima che chiede pietà, il demone che la sventra in un secondo...ah, meraviglioso
Erica invece non sembra della stessa opinione, lasciando gridolini ogni due secondi, con Boyd che chiede pietà a Derek con lo sguardo. Poi, d'un tratto, arriva a tutti e tre una email, e Derek stoppa un attimo il film.

"ByFBIeventi@libero.it
ToDHale@outlook.it

Come ogni anno abbiamo organizzato per tutti gli agenti la festa di HalloweenEbbene mancano ormai pochi giornie si terrà nell'ampio salone dell'area verde dell'edificio BDJ Crawn vi darà il benvenutoe ci sarà una novità rispetto agli altri anniQuest'anno abbiamo deciso di incentivare le relazioni socialiper un lavoro ottimalecosì che la festa sarà obbligatoria per tutti gli agentii quali dovranno venire con i propri partnerVi aspettiamo :)"

Derek legge sconcertato: lui non ci è mai andato a questa festa, proprio perchè è sempre stata facoltativa! 
Che palle! Dovrà portare pure Stilinski, ecco! Sbuffa, dovendo dare la notizia all'umano.

«Boyd, ci sarò anch'io alla festa, se osi toccare Laura più del dovuto...» Parla Erica per prima, visto che il partner di Boyd è una ragazza, pure bella, anche se non quanto la licantropa. 
Anche quella di Erica è una donna.

I due sono un po' come Derek, e si fanno rispettare dai propri partner, essendo degli agenti a tutti gli effetti. Mentre, i licantropi a solo scopo di assicurare protezione, verranno informati dai loro partner, che devono essere per forza degli agenti. 
Tanto sia quella di Erica che quella di Boyd lo sono, quindi l'unico che deve avvertire qualcuno qua è Derek. 
Così, mentre Boyd rassicura la bionda, lui si appresta a digitare sul telefonino.

(22.14) Stilinskiio e te andremo alla festa di Halloween che organizza l'FBIInsieme.

(22.16) WowwowcosaStilinski.

(22.16) L'FBI ha organizzato questa festa obbligatoria per tutti gli agentiche si devono portare dietro i propri partner.

(22.17) Portarsi dietroNon sono il tuo caneComunque verrò volentieriHaleci divertiremo da matti! ;)) Stilinski.

(22.18)...Posso solo immaginaree non fare quella faccinaMi inquieta.

(22.19) Qualeesattamente? ;)))) Stilinski.

(22.19) Quella con il punto e virgola e tutte quelle parentesi!

(22.19)...Si chiama faccina con l'occhiolinoHale! ;)))))))) Stilinski.

(22.20) BASTA.

(22.21) ;))))))))))))))))))))))) Stilinski.

(22.22) Ti ammazzerò prima o poilo saivero?

(22.22) Buonanotte anche a te! <3 Stilinski.

 
   
 
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