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Autore: Dawn_Scott402    20/08/2017    1 recensioni
Questa mia raccoltaè molto semplice: ha solo tre regole.
Regola N 1) Stila una lista di otto personaggi fra i quali tre OC.
Regola N 2) Scegli loro una canzone e scrivi qualcosa sopra essa.
Regola N 3) Lasciati abbandonare alle emozioni.
Speri che questa mia song-fic vi piaccia. Buona lettura.
1) Demons ~El Diablo~
2) You don't own me ~Giulia Quinzel~OC
3) Gangsta ~Harley Quinn~
4) Purple Lamborgini ~Joker~
5) Monster ~Killer Croc~
6) Angel with a shotgun ~Lawton Floyd~
7) Chiudo gli occhi e salto ~Sarah White~OC
8) Faded ~Sheila Roth~OC
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHIUDO GLI OCCHI E SALTO ~Sarah White~OC


"A volte non puoi sperare nel tutto se non fai un salto nel nulla"
(Frase di Dawn_Scott402)


🎶Chiudo gli occhi e salto
fidandomi di un battito oh oh
Anche se non guardo so che mi
prenderai🎶

Quel fatidico giorno, quando scappò, sentiva la paura attanagliarle le viscere e il terrore gelare il sangue.
Per un attimo aveva pensato di tornare indietro ma, ripensando all'infelicitá e al senso di vuoto dentro di se', decise di proseguire.
Non si sarebbe fermata.
Nè ora nè mai.
E quando le cose si fossero fatte difficili avrebbe solo chiuso gli occhi e avrebbe saltato, fidandosi solo dei suoi istinti e dei battitti del suo cuore.
Perchè sapeva che suo fratello era con lei, e sapeva anche che se non avrebbe guardato, lui l'avrebbe presa e sostenuta.
Era fuggita anche per lui.
Non solo per la sua di libertá.

🎶Quando mio padre venne a
darmi la notizia
Ormai nulla di speciale è difficile
spiegare
La paura non si annuncia mai
prima di bussare
Ma tutti quei traslochi da
bambina fanno male🎶

Il circo non lo aveva mai considerato una vera e propria casa, più una gabbia che delle mura domestiche.
Si ricordava ancora quando suo padre le diede la ormai quotidiana notizia che il circo si doveva spostare in un'altra cittá, ormai non era più niente di speciale sentirselo dire.
E quando lo aveva detto ai suoi amici* loro avevano alzato un sopracciglio, straniti.
Sarah aveva sospirato: era sempre così la reazione della gente, ma d'altronde non poteva non biasimarli, era difficile spiegare il suo passato.
Era difficile esprimere il suo terrore in quei momenti, terrore che poteva venire scoperta.
Terrore di fallire.
La paura era un sentimento difficile da affrontare per lei, non si poteva mai capire quando sarebbe arrivata perchè essa non annuncia mai prima di bussare, ma tutto quel via vai di cittá e paesi l'ha scossa nel profondo...

🎶E se ci penso non ho avuto
mai paura
Ma ciò che vuol dire casa va
oltre quattro mura
E ad ogni trasloco salutavo una
parte di me
Gli oggetti, gli affetti, un cuore
non si crea da se'🎶

Ma quella che le sembrava paura, se ci pensava bene, non lo era: Sarah non era mai stato un tipo legato alle cose terrene.
No, lei era triste per altro. Per altro di più profondo.
Quello che suo fratello le ha sempre insegnato, oltre al russo, è che una vera casa non è fatta solo di quattro mura di cemento e mattoni.
Una vera casa va oltre tutto questo.
Ti lascia oggetti, ricordi, affetti e tant'altro.
E a quel punto la piccola spadaccina capí una cosa: il circo non era la sua casa.
Non lo era mai stata.
Cosa le aveva lasciato, dopotutto?
Niente.
L'aveva solo privata di piccole parti di se' ad ogni trasloco.
E gli "oggetti, gli affetti" dove erano?...
In nessun luogo.
E il suo cuore dove era?
Lasciato a crearsi da se'.
No: il circo era tutto, tutto tranne una casa.

🎶A scuola sempre quella nuova con l’accento strano
Senza bussola invece il mondo
aveva un piano e i ricordi
Come amici e i parenti più
lontano seduta al banco
immaginando
Mio fratello lì al mio fianco
Ora esito se chiedono chi sono,
una vita frammentata in cento
mila foto
Chiudere e aprire porte,
ricominciare troppe volte
Solo un paracadute e mi sarei
sentita forte🎶

Quando era scappata aveva provato ad andare a scuola per un po', ma non ce n'era neanche una giusta per lei.
Era sempre quella "nuova", quella "con l'accento strano".
Quella senza bussola quando il mondo aveva un piano fatto su misura per lei.
Quella con i ricordi come unici e veri amici e con i parenti in chissá quale parte del mondo.
Quella che se ne stava da sola al banco di scuola immaginando il suo fratellone lí accanto a lei a consolarla e a corregerla nella mira dei coltelli.
Alla fine Sarah (così aveva deciso di chiamarsi dopo la fuga) capì che la scuola non era adatta a lei e si ritirò.
Non voleva andare in un altra scuola; aveva giá chiuso e aperto troppe porte nella sua vita.
E ne era uscita ferita e distrutta nella maggior parte dei casi.
"Chissa se mi sarei sentita forte con un paracadute..." pensava sempre, per poi sghignazzare.

🎶Chiudo gli occhi e salto
fidandomi di un battito oh oh
Anche se non guardo so che mi
prenderai in volo
Oh oh
Oh oh
Oh oh🎶

Quel fatidico giorno, quando scappò, sentiva la paura attanagliarle le viscere e il terrore gelare il sangue.
Per un attimo aveva pensato di tornare indietro ma, ripensando all'infelicitá e al senso di vuoto dentro di se', decise di proseguire.
Non si sarebbe fermata.
Nè ora nè mai.
E quando le cose si fossero fatte difficili avrebbe solo chiuso gli occhi e avrebbe saltato.
Perchè sapeva che suo fratello era con lei, e sapeva anche che, se non avrebbe guardato, lui l'avrebbe presa e sostenuta, anche quando si sarebbe sentita volare nel vuoto.
Era fuggita anche per lui.
Non solo per la sua di libertá.

🎶Siamo sopra un filo, noi siamo
funamboli
Un filo teso stretto nelle mani
degli angeli
E camminiamo sopra a punti
interrogativi pregando
Che da questa vita ne usciremo
vivi
E il segreto è non guardare giù,
ma è guardare in basso
Contare il passo ma non
pensarci affatto🎶

Al circo solitamente era la lanciacoltelli, la migliore a parer di molti.
Ma quando doveva fare la trapezzista e aveva paura suo fratello le raccontava sempre un piccolo e profondo aneddoto che lei adorava ascoltare:
"Ricorda sempre Zarya**: Tutti noi, tutti, siamo come...dei funamboli che camminano su un leggero e fino filo stretto nelle mani degli angeli.
Non abbiamo terra sotto i piedi, ma camminiamo solo sopra dei punti interrogativi e speranze di sopravvivere.
E quando sarai lá sopra..." e le indicava il filo sul quale doveva esibirsi.
"Ricordati che il segreto per state in equilibrio è non guardare giù, cerca di contare i tuoi passi e pensa ad altro. Non pensare se inciampi o cadi.
Non ci pensare semplicemente.
E questa regola non ti deve servire solo lá sopra, ma anche nella vita: non guardare verso il basso, non guardare il vuoto.
Non contare il nulla, ma come i passi conta i tuoi successi e non pensare a tutte le cose brutte che ti potrebbero accadere: sii sempre te stessa e goditi il momento"

🎶Trattengo il fiato e poi mi
affiderò al tatto
Trattengo il fiato ancora ad ogni
tuo abbraccio
Il tempo tiene il tempo, ballo sul
ticchettio
Il problema è che ho dovuto dire
troppe volte addio
Paura di abbracciarti poi non
sentirti mio
Doverti salutare poi finire
nell'oblio🎶

E dopo quell'insegnamento di vita Zarya tratteneva per un attimo il fiato, sorpresa, e poi abbracciava il fratello lasciandosi andare al tatto.
Ed esso la faceva sentire così al sicuro fra le sue braccia che Zarya tratteneva nuovamente il fiato a quel contatto.
E voleva che il tempo si fermasse.
Ora invece, quando era stata arruolata nella Suicide Squad, il tempo le sembrava correre a dismisura, facendola ballare sul suo ticchettio.
Non voleva affezzionarsi troppo a nessuno degli altri compagni, ha detto troppe volete addio alle persone.
Ma quando era con Croc tutto era...confusionario; aveva paura di abbracciarlo, non sentirlo suo, doverlo salutare per sempre e poi ricascare di nuovo nell'oblio e nella paura.

🎶Ciao Ciao
Come ho fatto ai giocattoli e poi
le case
Come fanno i lampioni al giorno
sulle strade
Non è colpa di mio padre se ho
detto ciao a troppi amici
Ricordami come son fatte le
radici🎶

Ciao ciao, come aveva fatto con i giochi, con gli amici e con gli affetti.
Quasi quasi tutto quell'abbandonare le cose le ricordava i lampioni sui marciapiedi di alcune vie di Ghotam che era solita attraversare, era uno scenario davvero triste.
Sarah non poteva fare a meno di odiare la sua infanzia, voleva odiare anche i suoi genitori e, soprattutto, suo padre per averle tolto la vita che tanto agogniava.
Per averle tolto la VERA casa che lei agogniava.
"No: non è colpa sua se ho detto addio a troppe cose..." pensava.
"Mi ha solo ricordato il mio posto e le mie radici" pensava ancora.
"Ma io non voglio quelle radici" si metteva in testa, e tornava Sarah White; Swordsgirl.
Zarya Roksana Sakarova era morta.

🎶Chiudo gli occhi e salto
fidandomi di un battito oh oh
Anche se non guardo so che mi
prenderai in volo
Oh oh
Oh oh
Oh oh
Oh oh oh oh🎶

Quel fatidico giorno, quando scappò, sentiva la paura attanagliarle le viscere e il terrore gelare il sangue.
Per un attimo aveva pensato di tornare indietro ma, ripensando all'infelicitá e al senso di vuoto dentro di se', decise di proseguire.
Non si sarebbe fermata.
Nè ora nè mai.
E quando le cose si fossero fatte difficili avrebbe solo chiuso gli occhi e avrebbe saltato.
Perchè sapeva che suo fratello era con lei, e sapeva anche che, se non avrebbe guardato, lui l'avrebbe presa e sostenuta, anche quando si sarebbe sentita volare nel vuoto.
Era fuggita anche per lui.
Non solo per la sua di libertá.



ANGOLO AUTRICE: Hiiiii! I'm back!
Ok everyone, are you ready?
La smetto.
Buonsavle amici! Sono tornata, mi meraviglio ancora per la velocitá degli aggiornamenti, questa volta con una song-flash su Sarah White! Un OC di Beverly Marshall che potrete apprezzare nella sua storia "Task Force X-We call it Suicide Squad".
Storia che vi consiglio vivamente perchè è scritta in maniera degna di opera divina.
Su, che aspettate?😉😉
Ah, piccolo appunto: dato che la canzone per la flash era italiana per non confondervi le idee con la traduzione ho messo le note viola attorno al testo della canzone.
E niente, non ho altro da aggiungere quindi angolo scelta.


SCELTA


Nome: Chiudo gli occhi e salto
Autore: Baby K ft Francesca Abbate.
Dedicata a: Sarah White OC.
Scelta: Non ho molto da dire: Sarah è un personaggio che ha passato la sua vita fuggendo da se' stessa, nata e cresciuta in un circo e scappata per cercare di appartenere a qualcosa.
Dalla scheda che mi ha inviato Beverly, però, ho capito che infondo è un personaggio fragile quanto forte, e che soprattutto lotterá sempre, sempre e comunque.
Quindi questa canzone ch parla di coraggio e forza/fragilitá interiore l'ho trovata azzeccatissima per lei, poi giudicate voi attraverso una bella recensione!


E nulla cari lettori, spero che la song-flash vi sia piaciuta, oramai siamo alli sgoccioli (manca una sola flash alla fine della raccolta), quindi recensite in tanti!
Un bacio e alla prossima!
Perdonate eventuali errori.

*chiaro citamento a Stephan Doyle e Lucille Anderson. Altri OC di Beverly Marshall amici e complici di Sarah.
** Zarya è il suo vero nome.
   
 
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