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Autore: _The Little Dreamer_    20/08/2017    2 recensioni
[1] Not us: «Posso sentire le nostre risate, ormai simili a vecchi echi sbiaditi, echeggianti nell’aria pregna di polvere, sparsa per quell’appartamento che un tempo chiamavamo nostro.»
[2] My way: «Metti da parte tutto te stesso e stringendo la mano del tuo unico amico, sali su quell’aereo diretto verso l’Europa dell’est, salvando una vita in cambio di un’altra. Eppure non hai alcun rimpianto, perché hai sempre fatto tutto a modo tuo.»
[3] Gunshot: «In fondo, la vita è tutto un gioco da tavolo: adesso tocca a te giocare le tue mosse.
E se ti ritrovi spiazzato dalla mossa prima della tua, cosa scegli di fare: pensi a una strategia, oppure ti arrendi e perdi la partita?»

Breve raccolta composta da tre flashfic in cui vengono descritti i sentimenti di Sherlock Holmes.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gunshot.
 
 
 
 



 
 
Strana la vita che viviamo ogni giorno.

Strana anche la sorte alla quale andiamo incontro senza neanche saperlo.

Sembra assurdo come una morte possa portare molteplici conseguenze, oltre che a un lutto. Assomiglia quasi a un effetto domino: caduta una carta, seguono anche le altre.

In fondo, la vita è tutto un gioco da tavolo: adesso tocca a te giocare le tue mosse.

E se ti ritrovi spiazzato dalla mossa prima della tua, cosa scegli di fare: pensi a una strategia, oppure ti arrendi e perdi la partita?

Scegliere era stato impossibile per Sherlock. Ancora una volta, aveva una pistola puntata verso la sua direzione e, in poco tempo, il proiettile gli avrebbe strappato il cuore dal petto.

Senza neanche rendersene conto, la vita si era burlata di lui e, come spesso accade, si erano presentati tediosi imprevisti: Mary era morta sotto al suo sguardo solamente per salvarlo.

La confusione che derivava dallo shock del momento, si ridusse alla paura di specchiarsi negli occhi di John – così neri per la rabbia, così spenti dalla tristezza, così lucidi per le lacrime che a stento tratteneva.

E poi il colpo di grazia: John non aveva più bisogno del suo aiuto.

Di tutti, ma non del suo.

Aveva fallito, non era riuscito a rispettare quel patto.

Ancora una volta quella dannata pallottola aveva portato soltanto inferno.

E all’inferno adesso ci stava con tutto se stesso.

Sentiva solo silenzio da quando il suo amico gli aveva chiesto di scomparire dalla sua vita, un assordante silenzio che lo accompagnava per tutto il 221B di Baker Street.

«Chiedimi cosa provo» disse Sherlock, come per rivolgersi a qualcun altro, aspettando una risposta da una voce in particolare. Quella di John Watson.

Il palloncino rosso dall’aria malinconica l’osservava in silenzio, incapace di rispondere.

Com’erano arrivati a tutto questo?











Angolo Autrice.

Salve!
Credo debba spiegare cosa è successo negli ultimi giorni.
Non so se avete notato qualcosa di strano, ma queste tre flash fic sono state pubblicate e poi eliminate per due volte consecutive.
Alla fine ho deciso di lasciare qui, sperando di ricevere qualche riscontro da parte di voi lettori.
E niente, non ho nient'altro da aggiungere.





[*] Questa flashfic viene inserita nell'arco di tempo compreso nell'episodio 4x01, the six Thatchers.





 
 
 
  
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