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Autore: orchidee    21/08/2017    2 recensioni
Buongiorno a tutte! È la prima volta che scrivo e vi ringrazio, perché siete state voi ad ispirarmi. Non sarà una storia lunga e i protagonisti sono solo loro, Betty e Armando. Ho pensato di cambiare completamente il finale, facendo iniziare tutto dalla sera in cui Armando dedicò a Betty una canzone. Spero che le mie fantasie vi piacciano. Grazie a chi vorrà dedicare un po' di tempo alla lettura della mia storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fantasie'
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Capitolo 21 Armando si era trasferito a casa di Betty. Riccardo era sinceramente felice di non dover salutare il padre ogni sera, e di averlo accanto in ogni istante. Lo aiutò a disfare le valigie e Armando lo coinvolse nella scelta degli effetti personali da portare a casa. Il resto lo diede in beneficenza e decise di affittare il suo appartamento non appena fosse stato ritinteggiato. La storia di Armando e Betty non sfuggì alla stampa che diede ampio risalto ai pettegolezzi. I due del resto, non si nascondevano più e sempre più spesso partecipavano ad eventi mondani come coppia. *Armando Mendoza, figlio di Roberto e Margherita, fondatori dell'Ecomoda, impresa tra le più floride della Colombia, e Beatrice Pinzon Solano, presidente della Terra Moda, compagnia di gestione finanziaria di grande importanza, sono usciti allo scoperto. Evidentemente i due già da mesi si frequentavano perché è notizia recente quella che i due vivano a casa della dottoressa Pinzon. Già alcuni mesi fa avevamo ipotizzato che tra i due ci fosse qualcosa di più che un semplice rapporto amichevole, ma le nostre convinzioni erano poi cadute quando Armando Mendoza si era mostrato insieme alle modelle della sua casa di moda. Se ricordate, ci eravamo chiesti di chi fosse il bambino che spesso accompagnava l'ormai ex don Giovanni. Evidentemente si trattava del figlio della Pinzon, ed è quindi chiaro che si trattava di incontri per conoscere il figlio della compagna. Il bambino nato dal matrimonio della donna con il magnate della ristorazione, Michelle Doinell, ha vissuto con i genitori a Cartagena fino al trasferimento della madre a Bogotà a seguito della prematura scomparsa del marito. Armando Mendoza avrà deciso finalmente di mettere la testa a posto? Ricordiamo che non è nuovo a questi slanci che poi però si sono risolti in un nulla di fatto. Anni fa, dopo aver annunciato il suo fidanzamento con Marcella Valencia (ora Mora), il matrimonio saltò a pochi giorni dalla data stabilita. Si sono succedute storie con l'imprenditrice venezuelana Alessandra Sing e con la modella Luisa Ortega, solo per citare le più belle e famose! Non possiamo che sperare in questa unione con una donna che non è mai stata al centro di particolari pettegolezzi. La dottoressa Pinzon è infatti sempre apparsa sui giornali con il marito e il figlio, ben lontana da scandali e tradimenti e a noi è sempre piaciuto mostrarla per quello che è, una donna semplice ed elegante, con un fascino discreto ma di una bellezza rara. Facciamo i nostri auguri soprattutto a lei, che merita di essere felice dopo il dolore della perdita del marito, e al figlio che merita che il compagno della madre non la tradisca alla prima occasione come il caro Armando usa fare! * Questo era solo uno dei tanti articoli apparsi sui giornali e il meno aggressivo nei confronti di Armando. “Armando, Betty, i toni non sono lusinghieri... Ecco almeno per quanto riguarda te Armando, perché Betty il tuo ritratto invece non è male...” “Infatti Nicola io credo che dovremmo replicare, emettere un comunicato stampa, l'immagine di Armando ne esce danneggiata e non è affatto giusto!” “Non lo so, forse sarebbe il caso di lasciar perdere...” “Sono d'accordo! A me non importa quello che dicono i giornali, non me ne sono mai preoccupato. La cosa importante è che né Betty né Riccardo siano stati ricoperti di fango. Amore mio, Nicola e Marcella hanno ragione!” “Betty, una replica porterebbe i giornalisti a continuare a tenervi sotto controllo! Ogni mossa che farete sarebbe sotto i riflettori. Anche la privacy di Riccardo... E dubito sia una cosa conveniente...” Disse Nicola “Mio marito è saggio... A parte gli scherzi, perché non andate via per qualche giorno, sarebbe utile per distogliere l'interesse dalla vostra storia e Riccardo ne sarebbe felice!” “Armando per qualche giorno possiamo fare a meno di te, e Betty, la Terra Moda ha una gestione così perfetta che non risentirebbe della tua assenza.” “Anche io penso sia una buona idea, Betty, perché non andiamo via? I miei sono a Bogotà e se accettassero di venire con noi, potremmo ritagliarci momenti tutti nostri...” “Davvero? Davvero Mendoza siamo a questi livelli? Lo sai che essere un compagno e un padre comporta anche questo? poco tempo da dedicare all'amore?” “Parla per te amico mio! Forse tu e Marcella avete di questi problemi, io e la mia meravigliosa Betty da quel punto di vista andiamo più che bene!” I quattro scoppiarono a ridere divertiti. E Betty si sentì leggera e serena. “Ehi! Guarda che ti sbagli! Anche tra me e la mia sposa, bellissima, sexy e piena di passione va tutto bene! Anzi... Marcella...” “Quello che vuole dire Nicola è che aspettiamo un altro bambino... Giulio avrà presto una sorellina o un fratellino... Ieri abbiamo fatto un controllo e sono appena entrata nel secondo mese... Lo so è presto per dirlo, il primo trimestre è delicato e quello che volete, ma noi siamo al settimo cielo!” “Marcella è... È una cosa meravigliosa! Oh Nicola, il mio amico... Il mio fratellino...” Betty scoppiò a piangere abbracciando i due amici e Armando si congratulò con Nicola e strinse Marcella in un dolce abbraccio. Più tardi a casa, Betty apparve pensierosa “Dottoressa, stai ancora pensando al trattamento che mi hanno riservato i giornalisti? A me non importa. Del resto negli anni non ho dimostrato certo di essere un esempio di integrità...” “Mi dispiace amore mio! Non meriti di essere giudicato per il passato! Ma non è per quello... Vedi sono rimasta colpita dalla notizia della gravidanza di Marcella...” “Mi sembravi felice... E poi loro lo sono e anche se Giulio ha solo 6 mesi riusciranno a gestire tutto... Sei preoccupata?” “No, amore, no! So che andrà bene... È solo che un po' li invidio...” “Sai che anche io li ho invidiati? Ma insomma, potremmo pensare anche noi ad un secondo erede... Sarebbe molto, molto piacevole impegnarci in questo progetto... Che ne dici?” “Sarebbe bellissimo, ma Riccardo? Credi lo accetterebbe? Pensi sia giusto metterlo di fronte ad una situazione del genere? Viviamo insieme da poco, lui ne è felice, ma deve ancora metabolizzare il tutto... Scusa se ti ho trascinato nei miei pensieri...” “Amore, non chiedermi scusa, tu hai ragione, la cosa che più desidero è che Riccardo sia felice e faremo questo passo solo quando saremo sicuri che lui ne sarà contento... Nel frattempo potremmo allenarci un po'... Che ne pensi?” “Sciocco dottore! Come ho fatto a vivere senza di te per tanto tempo? “ Gli rispose Betty ridendo e allacciando le sue braccia al collo di Armando. Lo baciò e si buttarono sul letto ridendo e spogliandosi. “Riccardo, che ne pensi?” “Non lo so... Ma se vuoi io sono contento! Cosa cambia?” “Nulla, tra noi non cambierebbe nulla! Ma diciamo che le cose tra una mamma e un papà, vanno così, magari non sempre, ma io ho tanta voglia di ufficializzare il mio amore per la mamma, voglio che lo sappiamo tutti... Capisci?” “Non so cosa vuol dire uff... Uffic... Uffilizzare...” Armando rise e cercò di spiegargli cosa quella strana e difficile parola significasse. “Allora siamo d'accordo! Tu hai il ruolo principale, sia stasera che dopo, se la mamma accettasse la nostra proposta...” “Sarò bravissimo! Sono tanto contento!” “Anche io tesoro! ti voglio tanto bene!” La sera Betty, trovò le luci spente, pensò che i due uomini della sua vita fossero usciti a mangiare una pizza “Lucia? Lucia?” Stranamente anche la tata non era in casa. Prese il telefono e compose il numero di Armando ma non rispose. Andò in camera, si svestì e si fece una doccia, poi si rivestì velocemente con una tuta da ginnastica e raccolse i capelli con un mollettone. Si diresse in cucina cercando nuovamente di contattare Armando. Si stupì vedendo che in sala da pranzo la tavola era apparecchiata per tre e imbandita con fiori e candele... “Mamma...” “Tesoro, ma che succede? Dove si è nascosto papà? Chi ha imbandito la tavola?” “Io e il papà, la cena è pronta, ma l'ha preparata Lucia...” “Riccardo, ma lei dov'é? Riccardo, che maglietta indossi? Ma cosa...?” “Mamma non dire di no!” Disse il bambino emozionantissimo e preoccupato per la risposta della madre “Ma cosa avete combinato?” “Se dici di sì te lo dico!” “Vai a dire a tuo padre che non potrei mai rispondere no se a chiedermelo sei tu! E che sarei la donna più felice del mondo se me lo chiedesse lui...” Armando entrò in sala da pranzo prendendo in braccio il figlio che felice saltava da una parte all'altra “Ho capito bene? Hai detto di sì?” “Dottore come avrei potuto fare il contrario! Hai messo una maglietta a nostro figlio con scritto: mamma, vuoi sposare il mio papà? Sei pazzo! E io sono pazza di te!” “Sapevo che se il messaggio fosse stato il nostro amore non avresti resistito!” “La mamma e il papà si sposano si sposano!! Mamma lo posso dire a tutti? Chiamiamo la nonna e il nonno?” “Sì, potrai dirlo a chi vuoi, ma ora vorrei cenare con gli uomini più importanti della mia vita farmi coccolare e coccolarvi... Solo noi, per tutta la sera!” Non fu semplice mettere a letto il bambino. Era eccitato e felice di essere stato coinvolto dal padre e non vedeva l'ora di essere il protagonista di quel giorno, quando avrebbe portato gli anelli. Finalmente si addormentò e Betty e Armando rimasero soli. Armando diede a Betty un bicchiere e le versò dello champagne poi raggiunsero la camera da letto. “Brindiamo a noi! Brindiamo a te che presto sarai mia moglie!” “Ti amo!” Seppe dire Betty, sopraffatta dalla felicità. “Signor Ugo... Mi piacerebbe fosse lei il mio testimone, lei e Nicola! Siete i miei più cari amici...” “Dottoressa Beatrice, ne sarei orgoglioso... E sappi che il tuo abito c'è già! Nella mia testa certo, ma in un paio di mesi sarà pronto. Betty, sarai la sposa più bella che si sia mai vista...” “Ugoooo e io? Io cosa ero? Una sposa media?” Gridò Marcella all'indirizzo dello stilista “March tu eri meravigliosa, ma eri incinta! Non ho potuto realizzare l'abito che avrei voluto perché me l'hai impedito! Te lo ricordi vero? Così no, così neanche... Ma lei non è incinta e posso realizzare l'abito più strepitoso al mondo... Perché non sei incinta vero?” “No, non lo sono! Però che sia semplice la prego, sa che mi imbarazzerei...” “Taci! Subito fuori di qui! E tu, tu Marcella che sei sempre gravida, io cosa devo creare per te? Eh? Perché non aspetti che partorisca prima di sposarti?” “Ugo per favore non dire sciocchezze! Preparale l'abito che hai in mente e per me, se non vuoi rovinare l'immagine che la gente ha di te, non fare nulla! Sei sempre più acido!” “No March, scusa! Ti vestirò così bene che la gente faticherà a capire quale sia la donna che sposa quel tipaccio all'altare!” “Ecco, così va meglio! Sobrio Ugo! Sobrio! Ricorda che sarò incinta di 5 mesi!” Tra i tre lo scambio di battute continuò, erano tre amici che scherzavano e si divertivano. “Chi sarà il tuo testimone oltre a Marcella?” “Vorrei fosse mia sorella, Camilla. Tu non l'hai mai vista e nemmeno Betty, ma spero accetti. Non viene a Bogotà da tanti anni. Sai aveva avuto problemi con i miei genitori per via dell'uomo con cui è sposata...” “Credi che per i tuoi non sarà un problema?” “Per mio padre no, forse mia madre nutre ancora del risentimento, ma il fatto che mio cognato sia diventato un ingegnere molto quotato e che mia sorella abbia rinunciato alle quote della compagnia cedendole a me ha un po' smorzato le tensioni... Nicola, come stai? Intendo nei confronti della gravidanza...” “Amico mio! Bene! È ancora invisibile, una puntina su un monitor eppure mi riempie di emozioni accarezzare la pancia di mia moglie! Era così anche per Giulio, e quando è nato... Ecco sono emozioni indescrivibili!” “Già, deve essere davvero incredibile veder crescere la pancia della donna che ami...” “Armando, tu non hai potuto vivere questa esperienza, ma nella vita di un figlio ci sono altri momenti importanti... Per esempio Riccardo vi porterà le fedi e sarà emozionante vederlo camminare verso di voi...” “Ho chiesto a Betty un altro figlio...” “Oh... E lei?” “Ha chiesto tempo e so che ha ragione, ma vorrei vivere insieme a lei ciò che tu e Marcella vivete ogni giorno...” “E sarà così! Ora godetevi il vostro matrimonio!” “Hai ragione... Avrei un altro favore da chiedervi... I miei genitori si occuperanno di Riccardo quando partiremo per la luna di miele ma vorrei che tu e Marcella passaste del tempo con lui...” “Sarà fatto! Puoi contare su di noi!” Rispose Nicola felice. Il giorno delle nozze di Armando e Betty era arrivato. Riccardo, accompagnò la madre all'altare prendendo molto sul serio il suo ruolo, poi corse dai nonni che lo presero in braccio. Armando strinse la mano di Betty e le sussurrò che era la donna più bella del mondo, e lo era. Ugo le aveva confezionato un abito perfetto, in raso, che scivolava e accarezzava il suo corpo, impreziosito da una stola morbida che le scendeva sulle spalle e sulla schiena, tra i capelli appena raccolti aveva dei fiori dello stesso colore del bouquet. Era emozionata e felice. Marcella piangeva e Camilla con la quale non aveva mai avuto rapporti idilliaci, le tocco lievemente il braccio facendola sorridere. Anche Ugo e Nicola erano emozionati. Fu toccante quando Riccardo consegnò loro le fedi e una lacrima scese anche sul volto di Armando. Tutto era perfetto. Al ricevimento c'erano pochi invitati, gli amici più intimi, i parenti e alcuni dipendenti delle loro compagnie. Erano presenti anche Gerard e Sara con il piccolo Etienne. Quando la festa si concluse Betty e Armando corsero nel piccolo albergo che li aveva ospitati nel periodo in cui si nascondevano dai giornalisti e dai pettegolezzi. Avevano bisogno di rimanere soli e Riccardo fu felice di passare la notte con i nonni, anche perché nella stessa casa soggiornavano gli zii, Camilla e Mattia e i loro figli Laura, di 8 anni e Lorenzo, della stessa età di Riccardo. I tre avevano stretto amicizia molto in fretta e decisero di mettere a ferro e fuoco la casa dei nonni. Marcella e Nicola invece passarono la serata con Ugo e Gerard e Sara. “Signora Beatrice Mendoza... Suona bene...” “Sembra anche a me!” “E mi dica dottoressa Mendoza, trova che questo vestito sia adatto a dormire? Perché sono così stanco! Vorrei buttarmi sul letto!” “Oh, ma io lo toglierò subito... Ma se mio marito è stanco, mi metterò a guardare un po' di TV perché io invece non sono affatto stanca...” “Davvero? Allora quando si sarà tolta il vestito, la prego aiuti anche me a spogliarmi... Non credo di farcela da solo!” “Certo, una buona moglie deve aiutare il proprio marito. Aspetti li, per favore!” Betty si sfilò il vestito in modo provocante si sciolse completamente i capelli e lentamente si avvicinò al marito che la guardava ammirato. Fu la loro prima notte come marito e moglie e furono emozioni uguali e diverse che li accompagnarono. Partirono per Rio de Janeiro. La luna di miele non sarebbe stata lunga ma sapevano sarebbe stata indimenticabile. Riccardo intanto impegnato a giocare con i cuginetti era felice della libertà che l'assenza dei genitori gli dava. I nonni coccolavano i nipotini, ma lui in particolare. Li accompagnavano a fare delle gite e permettevano loro di mangiare i loro piatti preferiti. Inoltre passava il suo tempo anche con gli zii e con Marcella e Nicola. A loro era particolarmente affezionato e voleva molto bene a quel bambino piccolino che trovava tanto buffo. Un giorno notò Nicola che accarezzava la pancia di Marcella e incuriosito chiese perché stessero ridendo. “Vieni qui Riccardo, dammi la tua manina!” Si avvicinò e ubbidì a Marcella, sotto la sua mano sentì uno strano movimento che lo fece trasalire “Non spaventarti, nella mia pancia sta crescendo un bambino. Te lo ricordi Giulio quando l'hai conosciuto? Il bambino nella mia pancia è ancora più piccolino, sta crescendo e tra qualche mese diventerà un bambino come Giulio ed Etienne...” “Zia, ma poi Giulio?” “Giulio diventerà un fratello maggiore, proprio come la tua cuginetta Laura è la sorella maggiore di Lorenzo.” “Vedi Riccardo, io e Marcella ci vogliamo tanto tanto bene e ne vogliamo tantissimo anche a Giulio! Non vogliamo sia solo così gli regaleremo un fratellino a cui vorrà tanto bene!” “Come si chiama?” “Non lo sappiamo ancora, vedi non sappiamo se sarà un maschietto come te e Giulio o una femminuccia. A te che nomi piacciono?” “Non lo so... Io posso essere un fratello maggiore?” Nicola e Marcella si guardarono e sorrisero al piccolo “Tesoro a te piacerebbe? Vedi, non possiamo dirti se sarai un fratello maggiore, devi chiederlo ai tuoi genitori, ma possiamo dirti che Giulio ti vuole bene e che per lui è come se tu lo fossi...” “Quando tornano il papà e la mamma?” “Ti mancano tanto? Ti annoi?” “No, ma quando tornano gli chiedo un fratellino!” Dopo una settimana Armando e Betty tornarono a Bogotà, corsero a casa di Roberto e Margherita a prendere Riccardo. Furono accolti da baci e abbracci anche da Camilla e il marito. “Dove si trova il nostro piccolo campione?” chiese Armando al padre “In giardino, insieme ai cuginetti... Andate fuori e accomodatevi, faccio servire un aperitivo...” Armando e Betty raggiunsero il figlio che felice di rivederli non smetteva di abbracciarli. Poi li subissò di domande. Alla fine tornò a giocare con i cugini! “Signori Mendoza, grazie per esservi occupati di Riccardo, spero non sia stato un peso!” “Beatrice è stata una settimana bellissima! Nessun peso, non pensarlo nemmeno! E poi grazie a Riccardo anche Camilla e Mattia hanno deciso di passare qualche giorno con noi! E i cuginetti si sono proprio trovati bene tra di loro... Pensa che si sono coalizzati per avere un cavallo in regalo.” “Non preoccuparti cognata! Ho già detto di no a tutti e tre... Armando vorrei parlarti quando hai un po' di tempo... Mamma e papà sono d'accordo ma vogliono che ne parli con te!” “Di che si tratta?” “Non adesso Camilla, tuo fratello è appena tornato. Tra qualche giorno ne discuterete. Betty, raccontaci di Rio! Cosa avete fatto?” “Mamma, dovresti conoscere tuo figlio! Non avranno visto nulla se non la loro camera d'albergo! Sbaglio?” Disse scherzando Camilla guardando il fratello e la cognata! “Camilla, sei sempre pungente vedo! Comunque hai ragione!” “No, no! Signori Mendoza, Armando scherza!” “Beatrice, i nostri figli hanno sempre goduto nel vederci imbarazzati, vedo che non siamo gli unici in famiglia, almeno tu e nostro genero Mattia avete un senso del pudore simile al nostro!” Disse il signor Roberto rivolgendosi a Betty e Mattia. Tutti scoppiarono a ridere. La serata continuò serenamente ma quando tornarono a casa, Beatrice e Armando si trovarono a dover fronteggiare delle domande che non si aspettavano da parte del figlio “Papà, tu e la mamma volete fare un fratellino?” “Riccardo, no! Perché pensi questo?” “Non lo so, ma magari vi va... Nicola e Marcella ne stanno facendo uno! La zia Marcella ha un bambino nella pancia e io l'ho sentito...” “Tesoro, stai tranquillo. Io e la mamma non vogliamo un altro bambino... Ci basti tu! Sei tutto per noi!” “Oh... Va bene...” Disse il bambino sconfortato. Betty e Armando interpretarono quell'atteggiamento come paura di dover condividere l'affetto con un altro bambino e si guardarono complici. Camilla parlò con Armando della sua intenzione di rimanere a Bogotà, il marito aveva infatti ricevuto un'offerta interessante da una grande impresa Argentina con sede in Colombia e a lei sarebbe piaciuto lavorare all'Ecomoda. Era disposta a fare la segretaria, l'assistente o qualsiasi lavoro l'azienda potesse offrirle, senza pretese. Armando ne fu felice ma ricordò alla sorella che lui era solo un dirigente e che avrebbe dovuto discuterne con il presidente. “Armando, Marcella non mi ha mai trovato simpatica... Mi sembra cambiata dopo il matrimonio, ma credi sia disposta ad assumermi?” “Nicola valuterà la tua professionalità e le tue capacità, considererà te come persona, non come figlia dei Mendoza! Il tuo rapporto con Marcella non lo riguarda. Se riterrà che tu possa essere utile e ci fosse una posizione da ricoprire non lascerà che la vostra antipatia comprometta i suoi interessi. Poi all'Ecomoda oggi i rapporti sono sereni, ma prima che Nicola ricoprisse il ruolo di presidente, i rancori, la sfiducia e i problemi personali sono stati all'ordine del giorno per parecchio tempo. Se vuoi posso chiedere un appuntamento...” “Ok, allora conto su di te... Mi chiedevo anche se per te fosse un problema affittarci il tuo appartamento, almeno per qualche tempo, non vorrei continuare a stare dalla mamma. Certo il suo modo di fare si è addolcito, ma alla mia età dover rendere conto ai genitori mi pesa. E poi lo vedi come viziano i bambini? Papà concede loro tutto quello che vogliono! Lo sai che stanno valutando un maneggio per il cavallo che vogliono i bambini?” “No, credevo che la cosa fosse stata chiarita! Del resto Riccardo da qualche giorno non me ne parla più... Credo abbia paura che io e Betty vogliamo un altro bambino!” “Paura? Sei sicuro che si tratti di paura?” “Già, l'abbiamo rassicurato. Riccardo in quest'ultimo anno e mezzo ha dovuto vivere cose più grandi di lui, per questo io e Betty abbiamo deciso di non fargli passare altri traumi...” “È strano Armando, perché quando eravate a Rio, diceva che anche lui sarebbe diventato un fratello maggiore, come Laura e Giulio... Forse avete frainteso le sue intenzioni... Dovreste provare a parlarci, perché forse la sua non è paura, ma delusione. Tu e tua moglie non volete altri figli?” “È la cosa che più desidero. Sai bene che non ho potuto vivere l'esperienza della gravidanza di Betty. Mi piacerebbe provare quelle emozioni!” “Quella donna ti ha trasformato... Non credevo di sentirti parlare in questo modo. Ricordo il ragazzo arrogante e pieno di se che credeva di poter avere a disposizione ogni donna che voleva. Ti volevo bene, ma la tua visione delle donne mi era insopportabile! Poi arriva lei e diventi il marito modello... Brava Betty! E bravo anche tu! L'uomo che ho di fronte mi piace molto di più!” “Come sei sciocca! Voi non avete mai creduto in me! Tutto qui!” Rispose alla sorella divertito. Armando organizzò l'appuntamento tra Nicola e Camilla che viste le referenze fu assunta come assistente di Marcella. L'idea di Nicola era quella di non dover più ricorrere a consulenti esterni o a nuove assunzioni quando la moglie fosse rimasta a casa per il periodo di maternità, Camilla che aveva la stessa laurea di Marcella, avrebbe potuto sostituirla. Nessuna delle due donne ne fu entusiasta ma Marcella sapeva che Camilla era un'ottima professionista e decisero che si sarebbero almeno rispettate e sopportate. “Armando, ho un ritardo... Sono incinta! Mio Dio è un disastro! Riccardo ne soffrirà e... Cosa dobbiamo fare” Armando si limitò a stringerla a dirle che l'amava è che quella era la notizia più bella che lei potesse dargli! La rassicurò che tutto sarebbe andato per il meglio e che Riccardo l'avrebbe accettato. Nonostante il consiglio di Camilla di riparlare col figlio, Armando aveva preferito lasciar passare del tempo in modo che il bambino trovasse la serenità e la stabilità che gli serviva. “Betty, io sono felice... Sto toccando il cielo con le dita, amore mio! Ti prego, dimmi che anche tu sei felice!” “Sono felice, sì, avere un altro figlio da te è la cosa che più desidero, ma sono preoccupata! E se Riccardo soffrisse? Se non ci perdonasse? Come possiamo fargli del male?” “Betty no! Non gli faremo del male... Glielo diremo con calma, lui capirà che noi ne siamo felici e lo sarà anche lui. Però prima dobbiamo averne la certezza. Magari si tratta solo di un falso allarme...” “Ne dubito, il test non lascia spazio alle interpretazioni, ma ho già fissato un appuntamento con medico...” “Allora prima di dirlo a Riccardo vediamo come andrà la visita. Poi decideremo come comportarci. Io però spero sia tutto vero! Betty, per me sarebbe un sogno che si realizza...” “Grazie amore mio! Le tue parole mi rassicurano. Sì andrà tutto bene.” “Marcella, possiamo parlare? So che sei molto impegnata, ma...” “Certo cara, lascio volentieri tutto a Camilla! Non che mi sia particolarmente simpatica ma devo ammettere che è davvero brava e competente. Per fortuna perché non vedo l'ora di godermi queste ultime settimane tranquilla a casa, pensando solo a Giulio e alla piccolina. Ti va se usciamo a prenderci un caffè? Se rimaniamo qui sono certa che qualcuno ci si interromperebbe per ogni sciocchezza...” Beatrice e Marcella uscirono dall'Ecomoda e raggiunsero un locale carino e tranquillo “Allora amica mia, cosa c'è che non va? Armando da qualche settimana sembra completamente fuori fase, ma non lo trovo affatto triste... Anzi...” “Armando è felice! Anche io lo sono, ma lui si comporta come uno sprovveduto ed è convinto che le cose non potrebbero andare meglio, ma io sono preoccupata!” “Cosa c'è? Mi devo preoccupare anche io?” “Marcella, aspetto un bambino!” “Ne sei sicura? Ma è meraviglioso! Ora capisco perché Armando cammina come se stesse calpestando un prato di fiori! Sono tanto felice per voi! Ma, tu no? Il bambino non sta bene?” “No, è tutto a posto, lo scorso mese abbiamo fatto la visita dal medico e tutto andava benissimo, sono quasi al terzo mese e domani avrò la seconda visita. Armando è fuori di sé dalla gioia, ma io... Non lo abbiamo detto a Riccardo, non ancora, ho paura di come potrà reagire. Armando è convinto che capirà, ma se non fosse così?” “Betty, ma cosa stai dicendo? Vostro figlio vi ringrazierà! Perché glielo tieni nascosto? Perché non vuoi dirglielo?” “Qualche mese fa, quando tu e Nicola ci avete dato la bella notizia della gravidanza, aveva pensato di avere un altro bambino anche noi, ma al nostro rientro dal viaggio di nozze Riccardo ci aveva fatto capire che non ne sarebbe stato felice e abbiamo rinunciato prima di provarci. Poi non ne abbiamo più parlato e... E ora che sono incinta non so cosa fare...” “È strano, tuo figlio quando siamo insieme mi chiede sempre di poter salutare la bambina, e si diverte un mondo quando la sente muoversi... Ricordo anche che prima che tornaste dalla luna di miele mi disse che non vedeva l'ora di vedervi per chiedervi di poter diventare un fratello maggiore... Forse le vostre paure vi hanno fatto credere qualcosa che sta solo nella vostra testa... Betty, non voglio certo dire che non conosciate Riccardo, ma forse siete convinti che tutto ciò che ha passato lo abbia semplicemente subito... E non è vero! Siete stati attenti a proteggerlo e a fargli vivere tutto molto naturalmente! Siete ottimi genitori Betty! Riccardo ha 6 anni ed è un bambino felice e sereno! Non solo ha accettato quanto è successo, ma lo ha condiviso con voi... Provate a dargli fiducia! Sono certa che saprà stupire tutti e due! Armando sarà di nuovo padre e questa volta potrà vivere ogni istante della gravidanza e della nascita! Betty non rovinare a te e a lui questi momenti! Lasciate che vostro figlio partecipi alla vostra felicità!” “Marcella, grazie! Grazie per essere la mia amica! Per esserci sempre... Ti voglio bene amica mia!” Betty la abbracciò e fu felice di sentire che dal pancione di Marcella un piccolo calcio la sfiorava. Betty prese coraggio e decise di parlare con il figlio della gravidanza. Aspettò che Armando tornasse e poi cominciò a spiegare a Riccardo quello che stava succedendo. Armando assicurò al figlio che il bambino non gli avrebbe tolto nulla e che anzi lui avrebbe avuto un ruolo molto importante nella vita del fratellino. Per i due fu un sollievo vederlo saltare dalla felicità snocciolando nomi improponibili da dare al fratello. Marcella aveva ragione, la paura di sbagliare li aveva portati fuori strada. Riccardo disse subito che voleva un maschietto come Giulio e che avrebbero diviso la camera, che gli avrebbe insegnato ad andare in bicicletta (da qualche giorno aveva imparato ad andarci senza le rotelle) e a disegnare. Era anche convinto che i nonni a quel punto avrebbe regalato a lui e al fratello un cavallo tutto per loro e un altro a Laura e lorenzo, altrimenti sarebbe stato troppo difficile per il cavallo. Aggiunse che sarebbe stato contento anche se fosse stato una femmina come Laura ma a quel punto preferiva che lei avesse una camera diversa e dei giochi tutti suoi perché i giochi delle sorelle erano noiosi. Armando e Betty furono travolti dall'entusiasmo del piccolo e a quel punto la loro felicità fu completa. Camilla nacque in giornata piena di sole. Armando fu vicino a Betty in ogni momento e Riccardo fu il primo a prenderla in braccio dopo i genitori. Ora non avevano più una famiglia, erano una famiglia.
   
 
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