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Autore: White Pika girl    22/08/2017    3 recensioni
[Sequel di “Un altro posto per noi”]
Tre giorni, tre giorni sono passati, sono in un altra città e ancora non hanno potuto usare il metodo per diventare più forti e tornare a casa
ma c'è qualcuno in giro... ma c'è magari come possibile alleato o cosa?
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sneaky's Age'
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Incontro particolare


Pugni e ancora pugni contro quelle maledette sbarre delle sua cella
ma non sono semplici sbarre di metallo, no... sono fatte di ombre tangibili e per il suo stato completamente impossibili da rompere o farle sparire
<< Trevor... >> una voce gentile lo riportò alla realtà.
L'uomo dai occhi azzurri, i capelli di un castano molto scuro, quasi nero, su cui spuntano delle corna da cervo, i vestiti marroni con dietro un mantello azzurro rovinato, si volta versa la donna dal vestito color paglia seduta infondo alla cella mentre si torturava una ciocca dei lunghi capelli castani << Basta così >> gli dice lei osservandolo con quei occhi color oro intensi
<< No Lidia. Io devo... >> provò a ribattere ma un altra voce proveniente dalla cella di fronte alla loro lo interrompe
<< Devi cosa? Hai fallito, ti sei fatto battere dal nano e ora siamo qui per colpa tua >> Trevor si girò di nuovo, colui che ha parlato è Ler, uno dei suoi fratelli maggiori imprigionati insieme a lui e a sua moglie in questa prigione improvvisata da Pan poiché avevano cercato di fermare il suo desiderio di costringere l'intera famiglia a ritornare a mangiare anime umane

<< Ahhg non posso stare per sempre fermo nello stesso punto! >> continuò Ler battendo il piede destro a terra freneticamente come se avesse un tic.
È alto quasi quanto Trevor, sui capelli castani sorgono delle corna da cervo esili e gli occhi arancioni, si vestiva sempre in stile sportivo ed infatti ama fare sport, in particolare le corse... un po' troppo forse
<< Ler non metterti a correre in ton-troppo tardi >> dice sospirando Trevor vedendo il fratello correre per tutto lo spazio disponibile nella sua cella, andava cosi veloce che quasi non si vedeva << Ler non fare casino, sto dormendo... >> gli dice sonnolente una donna castana dal lungo vestito azzurro pastello dietro di lui, ovvero la sua gemella, Lir che teneva gli occhi chiusi cercando di dormire sul pavimento
<< AAHH SEI UNA PIGRONA LIR, NON CI CREDO CHE DORMI ANCHE ADESSO >> urla il gemello senza fermarsi
<< Shh voglio mangiare questo panino in pace >> dice un uomo mangiando appunto un panino al tonno (e non si sa da dove l'abbia preso)

ha i capelli castani, grandi e larghe corna da cervo, gli occhi verdi come la maglia e i pantaloni blu. Lui è Carl e sta nella cella affianco a quella di Trevor. Dietro Carl si erge un altro uomo più alto, o meglio il più alto di tutti là dentro, ed è più giovane di lui di due anni, i capelli sono neri su cui spuntano delle corna esili come quelle di Ler ma che vanno verso l'alto, i suoi occhi blu trasmettono freddezza e concentrazione assoluta su ciò che accade intorno, inoltre indossa dei vestiti formali bianchi e blu. Lui è Nelson
<< Nelson, ci hai provato a togliere di mezzo le sbarre vero? >> gli chiese Trevor
<< Si ma sembra inutile >> risponde amaramente il corvino, aveva già provato anche con i suoi poteri psichici ma a forza di non mangiare più anime umane essi si sono indeboliti, così come i poteri dei altri.
Se fossero stati abbastanza forti come un tempo non sarebbero in quella situazione e Trevor lo sa, dopotutto lui li ha convinti a non mangiare più quella che ormai è la loro unica fonte di potere... << Mi dispiace, è solo colpa mia se siamo qua >> dice abbassando lo sguardo e la moglie si appresta ad abbracciarlo per consolarlo << L'avevo già detto io che lo era! >> dice Ler non smettendo di correre
<< L'unica che non è ancora qui è S... >> la frase di Carl venne bruscamente fermata da una porta che sbatte violentemente, suoni di passi
si avvicinano 

<< MOLLAMI MOLLAMI >> si lamentò una voce, l'ombra che attraversò il corridoio sembrava quella di un imponente uomo con delle corna
ma quando quell'uomo arrivò davanti alle celle si scoprì che la presunta altezza era solo l'effetto della luce poiché egli in realtà è bassissimo.
Si sistemò i capelli castani dalle punte rosse e i vestiti completamente rossi e neri, i suoi occhi color cremisi fissavano la mano fluttuante fatta d'ombra che teneva ferma una donna dalla statura e dal viso dai tratti infantili, sembrava quasi una bambina

Trevor la riconobbe subito, era sua sorella Susy.
Anche lei ha i capelli castani dalle punte rosse, ma i suoi occhi e i vestiti sono viola e, per ironia della sorte, anche se è la più piccola tra di loro è comunque più alta di Pan << Fai la brava nella tua nuova “casa” >> dice questo ordinando alla mano d'ombra con un gesto di mettere Susy in una camera vuota accanto a Ler e Lir << Pan asp- >> provò a dire la piccola donna che non appena venne lasciata cercò di raggiungere Pan il quale però crea davanti a lei delle sbarre fatte di ombra mentre la mano fluttuante scompariva
<< Anche tu hai cercato di ostacolarmi, meriti di stare insieme a loro >> dice lui indicando tutti gli altri, uno per uno con il dito

<< Quello che vuoi fare non è giusto >> rispose Susy appoggiando le mani sulle sbarre << Trevor voleva solo farci smettere di combattere contro gli altri demoni per le anime e di uccidere altri umani, stai rovinando tutto! >> continua aumentando la voce, quasi strillando
<< Oh davvero? >> chiede Pan con finta sorpresa per poi guardare Trevor e Lidia che lo fissano a loro volta

<< Non mi pare sia stata molto convincente questa idea per il resto della famiglia, giusto? >> domandò sorridendo soddisfatto perché sapeva che aveva ragione << Sai il motivo per cui quasi nessuno ha rifiutato le anime, Trevor? >> continuò e Trevor alzò in alto le orecchie da cervo, nascoste appena sotto i capelli, in stato di allerta << Perché... hanno paura >> risponde Pan continuando a mantenere il sorrisetto
<< Paura di cosa? >> chiede Trevor non comprendendo appieno la frase
<< Paura di ciò che accadrà se non avranno più i poteri, pensa un po' a cosa hanno passato le vecchie generazioni di noi Sneaky senza più protezioni... oh giusto, molti sono morti >> risponde il piccolo uomo-cervo con calma << Ma possono restare nella nostra città nascosta! >> ribatte Trevor << Vuoi tenerli qui per sempre? Che crudele >> dice Pan ridacchiando
<< No... però... >> l'uomo-cervo inspirava profondamente cercando di trovare la risposta adatta
<< Esiste la conversione >> disse deciso, la “conversione” che intende sarebbe quella che hanno adottato molto tempo fa dei demoni, passando dal mangiare anime a mangiare dei sentimenti o uno dei sette peccati capitali dei umani. Lo stesso capostipite della famiglia Sneaky, Furfur I, aveva fatto la stessa cosa... solo viceversa
<< Certo Trevor, tu conta però che primo siamo in tanti, anzi troppi e secondo... mentre qualcuno cerca di capire se può mangiare un peccato o un sentimento, non so... potrebbe per sbaglio farsi scoprire dai umani o ci saranno altri demoni per niente pacifici ad attaccarlo >> risponde Pan che sembra sempre di più in una botte di ferro << Ma >> Trevor cercò di parlare ma il fratello maggiore lo precede
<< Contando anche che ci vorrebbe chissà quanto tempo >> dice lui senza battere ciglio << Ammettilo è molto meglio tornare allo stato di prima e il Luna Park è utile, attira abbastanza umani... direi sia l'unica cosa buona del tuo periodo da capofamiglia >>
<< Ma ci ha fatto riunire TUTTI! >> si intromette nel discorso Susy.

Pan dopo quelle parole si guardò attorno osservando i presenti << Si, vero... >> dice in un primo momento << Solo ora mi ricordo quanto io non sopporti ognuno di voi >> aggiunge poi infastidito << Mamma non ne sarebbe contenta se te lo sentisse dire >> risponde Carl dopo aver finito il suo panino
<< Ah tanto lei ormai è fuori città con nostro padre per il loro viaggetto personale... >> dice pacato il piccolo uomo-cervo

<< E quando torneranno che vorresti fare? >> domanda Nelson squadrandolo come è suo solito fare con chiunque
<< Niente. Se non mi ostacolano buon per loro... altrimenti avrete altra compagnia >> risponde di nuovo pacato Pan

<< Cosa?! Vorresti imprigionare anche i nostri genitori?! >> chiese Trevor stupito ma il fratello maggiore non gli rispose e si mise di spalle
<< Beh devo andare, vorrei dire che è stato un piacere rivedervi tutti, fratelli... ma mentirei >> dice semplicemente avviandosi
<< VA A MORIRE NANO! FAMMI USCIRE >> urla Ler finendo di correre, sbattendo poi i pugni sulle sbarre
<< … >> Pan si ferma a metà strada, alza un braccio e schiocca le dita.
Con quel unico gesto parte delle sbarre d'ombra della cella di Ler si staccarono dal terreno per poi prenderlo per le gambe e lo fecero sbattere dappertutto, graffiandolo anche con quelli che sembravano artigli
<< Scusa hai detto qualcosa? >> chiese il piccolo uomo-cervo mentre le ombre lasciavano a terra Ler e tornavano al loro posto, lui come risposta mugugnò soltanto << Non dovevi chiamarlo in quel modo... >> gli dice a bassa voce Lir, sembra che è comunque capace di sentire ogni cosa nonostante l'eterno stato di sonnolenza
<< Bene >> risponde Pan tornando a camminare verso l'uscita.

Trevor lo osservò un ultima volta, lo conosceva da una vita ma per nulla al mondo si sarebbe aspettato che prima o poi... sarebbe arrivato a imprigionare anche i suoi stessi fratelli e genitori, semmai quest'ultimi sarebbero tornati, pur di ottenere ciò che vuole
Poteva anche ucciderci direttamente infondo” pensava, è già qualcosa che li ha lasciati in vita effettivamente.
Poi sentì un sospiro, quello di sua moglie Lidia << Tesoro che c'è? >> le chiese
<< Niente, pensavo solo a... >> dice lei quando
<< A Taylor e a Denis eh? >> la anticipò Trevor sorridendo appena, i suoi figli gli mancano da morire e evidentemente anche a lei
<< Si... >> annuì Lidia appoggiandogli la testa sulla spalla << Sono dei ragazzi forti, torneranno >> risponde lui accarezzandogli i capelli
<< Uhm? Taylor e Denis? Oddio non li vedo da una vita! >> disse Susy sentendoli, mostrando un sorrisetto dolce e contento

<< Dove sono? >> chiese subito dopo << Sono andati fuori >> rispose Lidia
<< Fuori dove? >> domanda Nelson, anche lui aveva sentito la conversazione << Fuori da qui, saranno in città credo >> rispose la donna mentre stringeva la mano a Trevor, visibilmente preoccupata.
<< Almeno loro sono al sicuro >> dice Susy tirando un sospiro di sollievo << Una città non è mai sicura, forse ci saranno altri demoni che potrebbero attaccarli >> risponde Nelson agitando ancora di più la povera Lidia
<< Nelson! >> lo sgridarono Susy e Trevor che strinse a sé la moglie per calmarla << Scusa era solo un ipotesi, potrebbe anche accadere di peggio >> dice sempre freddamente l'alto uomo-cervo
<< Oh andiamo sono anche tuoi nipoti, non prevedi anche ipotesi positive su di loro? >> chiede il fratello

<< Sono un po' scarse... >> risponde Nelson pur sapendo che mandava ancora più in paranoia Lidia ma non era bravo a supportare
<< Loro torneranno vedrai >> dice convinto Trevor continuando ad abbracciare la moglie la quale ricambiava, riconoscente del suo affetto.
<< Se, poi verranno presi da Pan >> dice Ler che dopo essersi ripreso dal colpo delle ombre si è rimesso a sbattere il piede destro a terra per il nervosismo << No, loro lo sconfiggeranno >> risponde sempre più convinto l'uomo-cervo
<< Sono solo dei giovani demoni che non hanno nemmeno quasi più i poteri, non aspettarti troppe cose Trevor >> dice Nelson cercando di riportarlo alla realtà << Credo in loro, riusciranno a riaverli in una conversione >> dice Trevor
<< Si, Taylor ci tenterà di sicuro e Denis la seguirà >> continua Lidia calmandosi un po'
<< Se lo dite voi, fatto sta che non si sa nemmeno quando torneranno >> risponde Nelson con aria scettica

<< Torneranno, torneranno... sani e forti >>

Intanto in città

<< Denis, Denis, Denis >> dice una giovane ragazza dai capelli castani con un ciuffo blu sulla destra, gli occhi azzurri e indossa una felpa marrone chiaro con i pantaloni del medesimo colore.
Scuote suo fratello minore ancora addormentato, un ragazzo castano come lei e in testa gli spuntano delle corna cervo, indossava vestiti marroni fatta eccezione per la maglia bianca sotto alla giacchetta
<< ... vai Denis... bravo sei il migliore...! >> dice nel sonno il ragazzo-cervo girandosi dall'altra parte
<< Oh stai sognando eheh >> risponde la ragazza lasciandosi sfuggire
una risatina << Dai è ora di andare >> continua dandogli qualche colpetto sulla testa però non ebbe alcuna reazione << Uhm... Denis, sono io Ashes >> dice lei parlando più lentamente nel suo orecchio
da cervo destro il quale sembrava “bucato” sull'estremo di un lato

<< E voglio dirti: CHE SARAI UN IDIOTA PER ME SE NON TI SVEGLI SUBITO >> dopo quell'urlo improvviso Denis scattò in avanti sgranando gli occhi << NO ASHES ASPET-ah sei tu Taylor >> dice il ragazzo-cervo vedendo la sorella la quale quasi non riusciva a nascondere il fatto che
se la stava ridendo sotto i baffi
<< Non sei divertente >> continua il fratello sbuffando, dopodiché si alzò dal cartone di una scatola su cui si è appoggiato, non è il miglior posto per riposarsi ma senza dei soldi in tasca non potevano di certo permettersi una casa o una stanza di un hotel << Taylor perché mi hai svegliato? Tra poco è sera >> chiede scocciato Denis indicando il sole che stava per tramontare
<< In serata si vedono più umani in giro, quindi più possibilità di capire quale peccato o sentimento mangiamo >> rispose Taylor
alzandosi
da terra.

Il fratello minore sbuffò di nuovo, hanno cambiato città prendendo una scorciatoia con la speranza di non trovare altri demoni, specie se aggressivi, in giro. Inoltre da tre giorni provavano a fare la “conversione” e ancora non avevano capito cosa gli andava bene, però d'altronde se tutti in famiglia dicevano che il metodo era difficile ci doveva essere un motivo...
<< Denis so che a questo punto ti sembra più facile prendere le anime ma... no, non dobbiamo farlo >> risponde Taylor intuendo cosa pensava << E poi non avresti davvero il coraggio di uccidere >> dice successivamente
<< E chi te lo dice? >> chiede il ragazzo-cervo incrociando le braccia con aria spavalda
<< Io, sono tua sorella quindi puoi anche smettere di fare il finto duro con me >> dice Taylor dandogli due scherzosi pugnetti sulla testa, cosa che a Denis non piacque affatto e si sposta infastidito per poi avviarsi
<< Ehi aspettami! >> dice la ragazza seguendolo.

Entrambi restarono nelle piccole vie strette e buie delle strade per non farsi vedere, se le orecchie da cervo erano facili da nascondere sotto i capelli il problema sono le corna di Denis << Non posso dire che sto andando a una festa? Quando ero piccolo funzionava questa
scusa >> chiede lui a Taylor

<< Uhm... non lo so, se poi cercano di toccarle perché gli sembrano vere? >> domanda lei pensierosa
<< Nessuno si deve permettere di toccarle >> rispose lui tenendosi le corna, ne è sempre stato molto orgoglioso e infatti non ha mai permesso a nessuno di sfiorarle anche solo minimamente
<< Allora va bene >> risponde Taylor uscendo con lui allo scoperto, mescolandosi poi in mezzo alle persone

<< Ecco ti stanno già guardando strano... >> dice a bassa voce la ragazza scorgendo persone che fissano le corna del fratello stupiti e straniti
<< Che guardino pure >> risponde Denis alzando la testa orgoglioso, spolverando anche con le mani le corna come se avessero della polvere.
Taylor fa un sorriso divertito per il suo comportamento “Non cambia mai” pensa lei mentre controllava in giro, quelli della loro famiglia non hanno mai fatto una conversione però i demoni che una volta mangiavano sentimenti o peccati, sposati con alcuni dei loro parenti, sostenevano di sentire quella sensazione dello stomaco che si riempiva da solo se stavano abbastanza vicino a quell'umano che gli dava
“il cibo”
quindi lei dovrebbe sentire quella sensazione prima o poi ma... niente.
<< Denis tu hai trovato qualcosa? >> chiede al fratello che continua a camminare a testa alta << Ehm no... ma capirò presto >> risponde lui convinto << Chissà perché credo puoi mangiare la superbia >> dice Taylor ridacchiando
se Denis all'inizio ne fu infastidito adesso ci rifletteva
<< Beh forse, proverò anche perché c'è ne sono di arroganti >> dice per poi adocchiare un giovane ragazzo il quale camminava più avanti insieme ad un gruppo di altri ragazzi, continuava a indicarsi mentre parlava probabilmente delle cose che ha fatto in giornata, perfino la camminata è da snob
<< Vai prova >> gli dice a bassa voce Taylor e il fratello non se lo fece ripetere due volte.

Si avvicina pian piano al gruppo senza dare troppo nell'occhio, restò vicino a loro per lunghi minuti ma non avvertiva nulla
<< Tsk >> fece lui tornando da Taylor << Niente... >> gli risponde scuotendo il capo
<< Peccato avrei scommesso il contrario >> dice Taylor ridacchiando un po' e Denis alza gli occhi al cielo
<< Non sono arrogante, solo molto orgoglioso di me, è diverso >> ribatte lui
<< Va bene, va bene... >> dice la sorella dandogli corda
<< Tu hai un idea di cosa potresti mangiare? >> domanda il ragazzo-cervo << No >> risponde secca Taylor << Ho già provato a star vicino a persone troppo golose, a quelle acide ma... proprio... >> continua sospirando e un lungo silenzio tra i due cadde.
<< Denis >> dice all'improvviso Taylor << Ah ha? >> fa Denis senza guardarla in faccia
<< Ti manca la nostra casa? O mamma e papà? >> domanda con chiara tristezza nel suo tono di voce, da quando ha visto la madre allontanare via quelle ombre... da quando ha capito che suo zio Pan era diventato capofamiglia... gli è come caduto il mondo addosso e non gli è rimasto niente di ciò a eccezione di suo fratello << Un pochino... >> risponde Denis ancora senza guardarla Ti mancano quanto me, lo vedo” gli avrebbe voluto dire Taylor ma rimase in silenzio.
Poi gli venne in mente una cosa << Vuoi dirmi perché Morfen ti ha attaccato? >> domanda a lui, da quando sono scappati di casa ha evitato l'argomento ma adesso si è fatta sopraffare dalla preoccupazione.
A quella frase nella mente di Denis riaffiora l'immagine del cugino che teneva premuto il piede sulla sua testa, forse con l'intenzione di schiacciarla
scosse il capo per levarsela di torno << Non importa adesso, ti pare? >> dice lui cercando di non mostrarsi agitato per quell'avvenimento
<< Lo voglio sapere lo stesso >> risponde Taylor con perseveranza
<< Ahhg niente... si è solo offeso perché gli ho chiesto se lo scambiavano ancora per fratello maggiore di zio Pan quando gli stava vicino >> dice il ragazzo-cervo sorridendo divertito, ma in parte il sorriso è forzato.
<< E... tu lo hai provocato perché? >> domanda la ragazza-cervo aggrottando la fronte << Capita Taylor, tra cugini... >> dice Denis aumentando il passo
<< No non capita che tu provochi apposta qualcuno più forte di te >> risponde prontamente lei seguendolo << Ed è successo ora, punto >> continua il ragazzo-cervo cercando di allontanarsi il più possibile da Taylor
lei si fece spazio tra le persone gridando il suo nome ma il fratello non si fermava
<< Eddai! Torna qua! >> diceva andando via dalla folla, ritornando così nelle vie strette e buie di quella strada.

Il ragazzo-cervo corse velocemente, prendendo ogni scorciatoia possibile pur di evitare la sorella maggiore che lo cerca disperatamente
No... non voglio dirglielo, non servirebbe a niente” si dice a mente, ormai è diventato quello che è, cresciuto in quel modo dopo che Morfen gli ha dato quei consigli sbagliati... e ci ha creduto in questi, credeva davvero a quelle parole siccome non sapeva cos'altro fare e anche se aveva fallito la prima volta con Ashes, la sua prima cotta da bambino, ha pensato fosse solo questione di tempo
ma poi Ashes un giorno scomparve nel nulla. La rincontra solo anni dopo. Ed è ormai fidanzata con un altro << … AAAHHG >> fa Denis frustato dando cornate al muro accanto, provocando delle crepe sia su di esso e altre più piccole sulle corna ma quest'ultime si rigeneravano lentamente
<< DIAMINE SE SOLO AVESSI AVUTO PIU' TEMPO! … forse... lei... >> smise di dare cornate e si appoggia di schiena a quel muro rovinato, pensando a cosa avrebbe fatto in quel momento se effettivamente Ashes non se ne sarebbe mai andata.
Magari erano insieme, contenti e felici come dei personaggi innamorati in una fiaba... ma questa non è fantasia. È realtà e non poteva cambiarla.
<< … è tutta colpa sua... sua perché è andata via e di Morfen >> diceva convincendosi di essere nella ragione, che è stato solo una vittima di un gioco crudele
<< … no infondo... >> sospirò, non poteva dare la colpa ad Ashes perché dopo aver sentito da lei quello che ha dovuto passare sembrava ingiusto... no anzi lo è, ma la colpa, ohh la vera colpa si che la poteva dare al cugino
<< Si, è lui il vero colpevole e basta >> dice stringendo i denti, poi pensò ancora... è vero, lui gli ha dato i consigli ma poteva non seguirli per una vita intera e farsi odiare ulteriormente da quell'unica ragazza che abbia mai amato
<< … no. No no non è anche mio lo sbaglio. No no no >> continua a dire, tenendosi la testa come se qualcuno la stava colpendo violentemente, è un suo grande difetto non ammetere i propri errori
dopo aver smesso alza gli occhi in alto per cercare di distrarsi... e poi vide lei.
Una ragazza affacciata davanti a una finestra in alto, scrutandola per bene con lo sguardo notò che doveva avere circa la sua età.
È bellissima, i capelli sono bianchi come la neve, stessa cosa anche per il vestito in stile gotico e la pelle, inoltre i suoi occhi color cremisi...
presentavano delle lacrime
Ah non mi sto deprimendo solo io sta sera” pensa ironico il ragazzo-cervo prima di accorgersi che lo sguardo di quella ragazza stava puntando a lui.
Si fissavano entrambi nei occhi, senza dirsi nulla finché...
<< … che mi guardi? >> chiede Denis con tono scorbutico e la reazione dell'albina fu inizialmente confusione, poi fece un sorriso innaturale
<< … bah >> dice lui prima di andare via << Uhm... dovrei uccidere il testimone? >> dice la ragazza osservandolo da lontano continuando a mantenere quel sorriso.

Due chiacchiere con la Pikachu


EH! Volevate sapere come andava a finire, o magari capire chi era la ragazza...
AH AH CERTO CERTO! :D
E invece vi ho dato suspence muahahah u-u
comunque siaaaa.... ecco a voi finalmente il sequel di “Un altro posto per noi”! Con un cambio di stile!
Il continuo, sia chiaro, lo pubblica la mia cara socia Alessia Whitesoul u.u
e... se avete letto le sue storie direi che già avete un sospetto su chi sia l'albina, sennò vabbeh, avrete la sorpresa :D
Abbiamo visto che i due fratelli Sneaky hanno deciso di cambiare città per essere sicuri che non ci fossero altri demoni e abbiamo visto come se la cavano con la loro conversione del cibo... ovvero male ma dettagli
inoltre ho svelato l'identità dei altri fratelli di Trevor, poi voglio sapere chi vi sta più simpatico al momento XD
ma c'è la faranno Lidia e Trevor insieme ai fratelli di questo a scappare dalla prigione improvvisata prima o poi?
Taylor ritroverà suo fratello in fretta?
E cosa intende la ragazza misteriosa per “testimone”? Che avrà fatto?
Ehhh ci saranno le risposte un giorno...
ci si vede!^^
   
 
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