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Autore: Nephrite ekips    22/08/2017    0 recensioni
Fin da bambina ero una grande fan di questa coppia, e siccome nel contesto originale non hanno avuto il loro lieto fine ho voluto scriverlo per loro.
Premetto che non sono una scrittrice professionista, è la mia prima storia, dunque non mi insultate perché potrei piangere tantissimo. (xD ovviamente sono ironica)
Spero gradiate la mia storia e spero di non aver fatto troppi errori grammaticali. (E' stata scritta in tarda notte quando le persone normali dormono).
Ci terrei comunque a sapere tramite recensioni o messaggi se quantomeno la storia sia interessante o se vi stia coinvolgendo. Grazie mille e buona lettura.
Un ringraziamento particolare va a Medea Astra che mi ha sempre incoraggiata a scrivere, e che sempre mi ha sostenuta per ogni cosa, questa storia è dedicata a te.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naru/Nina, Shitennou/Generali
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
Capitoli:
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La città era incantevole nel periodo natalizio, le strade erano decorate con tantissime luci, i negozi erano aperti quasi 24 ore su 24, e inoltre l’albero gigante nella piazza centrale rendeva tutto più magico.
 
 
Io e Nevius ci facevamo largo tra i negozi alla ricerca dei regali da fare.
 
 
Mi voltai curiosa verso Nevius, meravigliandomi del fatto che lui e gli altri festeggiassero il Natale,
 
 
«Nevius, com’è che festeggiate il Natale? Gli Shitennou non sono delle divinità, perché festeggiarne un'altra.»
 
Sorrise, senza distogliere mai gli occhi dalle luci, sembrava non le avesse mai viste prima in vita, ancora una volta il suo lato umano non disdegnava nel venir fuori.
 
 
«L’orfanotrofio in cui ci trovavamo ci faceva rispettare qualunque tradizione, una volta cresciuti abbiamo mantenuto questa festività.»
 
 
Ci fissammo divertiti, quando di fronte a noi vedemmo Bunny e Marzio.
 
 
 
 
«Anche voi a fare compere?» Chiese Marzio
 
 
 
«Cena dei Generali.» disse Nevius divertito.
 
 
«Già.» Rispose Marzio non troppo convinto.
 
 
Bunny continuava a fissarmi, sembrava volesse dirmi qualcosa, ma le mancavano le parole repentinamente ruppe il silenzio, «Beh, visto che ci vediamo questa sera dai generali perché non ci scambiamo i partner, così possiamo anche comprare i regali in santa pace.»
 
 
Io, Nevius e Marzio ci fissammo confusi per qualche secondo, ciononostante decidemmo di assecondare quella matta di Bunny.
Salutai amorevolmente Nevius prima di allontanarmi da lui.
 
 
«Ci vediamo dopo allora.»
 
 
«Va bene amore mio, divertiti.»
 
 
Nevius e Marzio andarono nella direzione opposta alla nostra.
E mentre io fissavo le vetrine dei negozi Bunny, continuava a scrutarmi di sottecchi, così dunque decisi di chiederle dei chiarimenti, «Va tutto bene? Sei strana…»
 
 
«Oh, si bene, è che non so cosa regalare a Marzio, inoltre la gravidanza mi stressa un bel po’. Tu che dici, come vanno le cose?»
 
 
«Beh, anch’io non so davvero cosa regalare a Nevius, in questo periodo sono così stralunata che davvero non mi capisco più.»
Continuava a fissarmi sospettosa, e nel suo viso potevo leggere chiaramente che c’era qualcosa che voleva dirmi, ma che mi stava celando, tuttavia non sapevo come farla parlare.
 
 
«Hai saziato la tua fame? O lo stress ti porta ancora a mangiare?»
 
 
 
«In realtà no, sto continuamente a masticare qualcosa, neanche quando ero sott’esame, mi comportavo in questo modo.»
 
 
Bunny poggiò le mani sul suo enorme pancione e iniziò a sorridere come suo solito fare, «Anche a me capitava nei primi mesi di gravidanza.»
 
 
Quella frase mi gelò il sangue.
 
No.
Ero sicura di non essere incinta, i sintomi non corrispondevano, infondo mi sentivo solo stressata e affamata, non poteva essere davvero, io ero sicura di non esserlo anche perché Nevius non poteva avere dei bambini, Zachar aveva detto che non era mai riuscita ad avere figli con Kaspar.
«Sono quasi convinta di non esserlo, non ho notato alcun cambiamento nel mio ciclo…»
 
 
Bunny sorrise e ripeté l'ultima parola da me detta. «Quasi.»
 
 
I pensieri fecero a cazzotti fra loro, non poteva essere, non adesso... come l'avrebbe presa Nevius?
 
 
«Forse vi siete lasciati troppo prendere dalla convinzione che lui non potesse averne.» Disse Bunny in modo apprensivo, probabilmente aveva ragione. Io e Nevius c’eravamo un tantino distratti senza pensare a questa possibilità.
Ero nervosa mi tremavano le mani, avevo bisogno di dare conferma a questa cosa.
 
 
«Devo esserne sicura…»
 
 
«Possiamo verificare subito.» 
 
 
«Sì, ti prego, e per favore non parlarne con Marzio, lo direbbe a Nevius.»
 
 
Bunny notò il panico nei miei occhi, mi strinse forte la mano e mi guardò amorevolmente.
 
«Nina anche se fosse, non c’è nulla da temere. Per quanto riguarda Nevius, beh, lui potrebbe solo esserne felice.»
 
 
«E se non ne fosse felice? E se si sentisse troppo costretto a una vita familiare che non gli appartiene ancora, e se fosse troppo presto?»  
 
Ribattei comprendoni il viso con le mani, mi sentivo davvero disperata, ed emotivamente instabile. La verità è che i sintomi erano inconfutabili, è che solo adesso che Bunny mi aveva fatto riflettere l’avevo capito, perfino questi rilevanti sbalzi emotivi lo provavano.
 
Bunny mi prese per le spalle e mi guardò autoritaria.
 
«Per amor del cielo Nina come ti viene in mente? Ho visto Nevius intento a distruggere la terra, e servirsi di te per tentare di uccidermi, poi l'ho visto dire che voleva passare tutta la sua vita con te, ha sacrificato la sua vita per te, e ora vive come un ragazzo normale. Temi davvero che dopo tutto questo lui non voglia la cosa più bella che voi due avreste potuto fare insieme? Il simbolo della vostra unione, come ti viene in mente?»
 
Deglutii e pensai che Bunny avesse ragione.
 
Comprai l’occorrente e feci ciò che andava fatto.
Tornammo rapidamente a casa mia, Bunny mi aspettava seduta sul divano col suo bel pancione.
 
«E allora?» Disse impaziente ed entusiasta.
 
 
Abbassai lo sguardo, imbarazzata e incredula per ciò che stesse capitando nella mia vita così rapidamente.
 
 
«A quanto pare ho trovato il regalo di Natale da fare a Nevius.»
 
 
 
Bunny saltò dalla sedia e mi abbracciò forte, poi si abbassò in direzione della mia pancia.
 
 
 
«Tesorino quindi presto verrai a far compagnia alla mia piccola principessa, se farai il bravo potrai sposarla.»
 
 
Sorrisi per le farneticazioni ingenue di Bunny, le chiesi di alzarsi, temevo si potesse sbilanciare con l'enorme pancione che si ritrovava.
 
 
Poi si fece seria e mi fissò intensamente. «Adesso sarà meglio dirigersi dai generali, ci staranno aspettando.»
 
 
 
Deglutii sperando di gettare giù anche l'ansia che avevo dentro.
 
 
 
 
«E andiamo.»
 
 
 
 
Quando arrivammo alla magione dei generali, notammo che tutto il giardino era adornato da decorazioni e lucine, ed anche lì vi era sistemato un enorme albero di Natale tutto scintillante.
 
Ad accoglierci all’ingresso Jack, ancora col grembiule sporco, evidentemente aveva da poco finito di cucinare.
 
«Entrate pure ragazze! Gli altri sono già dentro che vi aspettano.»
 
 
Ci face strada verso l’ampio salone e notammo rispettivamente: Nevius e Zachar litigare per come dovevano essere disposte le decorazioni sull’albero.
 
«E’ ovvio che in cima all’albero ci voglia la stella cadente, le stelle sono simbolo di speranza, d’importanza, che valore può mai avere uno stupido fiocco.»
 
 
«A me piace!»
 
 
«Non fare storie e metti la stella!»
 
 
Kaspar e Minako intenti ad apparecchiare l’ampia tavolata. Ovviamente Kaspar era supervisionato da Zachar che tra una discussione e l’altra con Nevius non smetteva mai di tenere d’occhio il suo uomo.
 
 
Marzio e le ragazze invece stavano addobbando le arcate, il camino e il resto dei mobili.
 
 
Jack era intenzionato a parlare con noi, quando l’odore di pollo arrosto lo fece trasalire e correre in cucina come un pazzo, seguito a ruota da Rei.
 
 
«Ti avevo detto di non perderlo d’occhio Jack, ma come al solito fai sempre di testa tua!»
 
 
 
«E allora perché non hai aperto tu la porta, poiché non hai nulla da fare!»
 
 
 
Io e Bunny ci fissammo sorridenti e avanzammo verso i ragazzi.
 
 
 
 
La serata procedette alla grande, il cibo era squisito e la compagnia superba, Nevius come sempre non lasciava mai la mia mano, e quella sera più che mai mi dimostrò tutto il suo amore, come se in cuor suo fosse già consapevole di ciò che stesse accadendo.
 
 
Era arrivato il momento dei regali, e le varie coppiette partirono per prime a scambiarseli, poi fu il turno dei regali “tra amici” e infine toccò a noi, Nevius si avvicinò a me con un pacco enorme tra le mani.
 
 
«Abbiamo fatto le cose in grande, eh?»
 
 
Sorrise ampiamente come suo solito fare, poi replicò, «Niente è abbastanza grande come l’amore che provo per te.»
 
 
«Adulatore.»
 
 
Ci guardammo sorridenti per qualche secondo e poi aprii il mio regalo, «Una tavola grafica e un computer nuovo? Vuoi che passi tutta la vita a disegnare, vero?»
 
Mi sorrise amorevolmente e mi strinse forte a se, «Voglio che tu sia felice per sempre.»
 
Poi tirò dalla tasca un altro scatolino più piccolo e me lo porse delicatamente tra le mani.
 
 
 
«Aprilo avanti.»
 
 
Lo rigirai tra le mani un paio di volte e poi lo aprii delicatamente.
 
Al suo interno vi era una un ciondolo.
 
 
Una collanina con sotto un cuoricino, tutto in oro. Il cuore era tutto intagliato e decorato, e al suo centro vi erano incisi: N x N.
 
Guardai Nevius sorridente e lo strinsi ancora più forte, lui prese il cuoricino dalle mie mani e me lo mostrò meglio.
 
 
«Guarda, c’è un piccolo bottoncino, premilo.»
 
 
Prese il mio dito e insieme prememmo il bottone.
Al suo interno vi era una nostra foto, scattata al mare, la riconobbi subito, eravamo sorridenti e spensierati.
 
 
Nell’altra parte del cuore era incisa una frase. Noi per sempre.
 
 
«Beh, qui può essere messa un'altra foto, ma ho preferito che la scegliessi tu.»
 
 
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo e poi riprese, «Adesso però, voglio il mio di regalo.»
 
 
 
M’irrigidii automaticamente, avrei dovuto vivere quel momento con gioia, ma la verità era che quella situazione mi logorava, non so perché ma temevo la reazione di Nevius, e mi sentivo terribilmente stupida, per la prima volta non sapevo come affrontarlo.
Mi allontanai da lui e mi collocai vicino alla finestra, mi osservava appoggiato alla sedia con le braccia incrociate.
 
Gli altri parlavano tra di loro, Zachar giocava con un bicchiere, Kaspar e Jack erano seduti sul divano e chiacchieravano tra loro, Marzio e Bunny si coccolavano, e le Sailor discutevano di quanto fossero belli i regali ricevuti, tutti sembravano apparentemente non essere interessati a ciò che ci stavamo dicendo.
 
 
Tirai un lungo sospiro alla ricerca di un briciolo di coraggio. Poggiai le mani sulla mia pancia ed esclamai: «Stai per diventare padre.»
 
Lo dissi a voce così bassa che quasi temevo non l’avesse sentito, ma il silenzio raggelante invase casa, tutti l’avevano sentito.
 
Potei sentire chiaramente il bicchiere che Zachar aveva tra le mani frantumarsi al contatto col suolo.
Tutti gli altri si voltarono simultaneamente verso di me, Bunny e le ragazze sorrisero bellamente, Kaspar e Jack si fissarono per qualche secondo, sconvolti.
 
 
Nevius restò di sasso, muoveva le sue labbra perfette senza però riuscire a proferire alcuna parola, in seguito si voltò verso Kaspar. «E' possibile?»
 
 
Kaspar lo guardò serio. «Non credevo fosse possibile, io e Zachar non siamo mai riusciti ad avere figli.»
 
 
Nevius abbassò lo sguardo, poi mi lanciò un’occhiata rivelatrice. «Lei è umana…»
 
 
Jack guardò Nevius preoccupato. «Penso che tu debba sbrigarti col passaggio dell’energia, il bambino potrebbe aver ereditato la tua forza, e in quel caso il suo corpo potrebbe risentirne.»
 
 
Nevius annuì serio, poi si voltò verso di me, si avvicinò rapidamente, e mi strinse forte tra le sue braccia.
 
 
«Lo so che non era la reazione che ti aspettavi, ma sappi che io sono felice, sono tanto felice. Inoltre adesso sappiamo quale foto mettere dall’altra parte del cuore.» disse amorevole e sorridente.
 
 
Sospirai di sollievo, mentre Nevius ancora mi teneva tra le sue braccia.
 
Zachar si alzò di scatto dalla poltrona e si avvicinò a noi, poi si voltò verso gli altri.
 
«Beh? Che cosa stiamo aspettando? Prendete lo champagne, si festeggia questa bella notizia!!»
 
Io e Nevius ci guardammo sorridenti, mentre gli altri agghindavano la tavola, Kaspar andò a prendere il miglior champagne presente nella loro lussuosa cantina, mentre Jack tirò dal forno la torta che aveva preparato per la fine della cena. Poi procedemmo col brindisi.
 
 
“AL NUOVO ARRIVATO.”
 
 
Dopo il brindisi io e Nevius restammo abbracciati per un bel po’ di tempo, eravamo appoggiati a una colonna dell’abitazione, quando Nevius improvvisamente mi roteò in direzione della finestra.
 
 
«Guarda amore mio, dopo cinquantaquattro anni nevica di nuovo.»
 
 
Nevius mi stava abbracciando da dietro, strinsi ancora più forte le mani che dolcemente aveva appoggiato sulla mia pancia, alzai il viso verso di lui e gli sorrisi con qualche lacrima che m’inumidiva gli occhi.
E terminò così il mio primo Natale accanto a Nevius, e non potei desiderare di meglio. 
   
 
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