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Autore: IndianaJones25    24/08/2017    3 recensioni
Di ritorno da un’avventura a Ceylon, Indiana Jones può finalmente iniziare un nuovo anno accademico. Ma, proprio quando pensa che per qualche tempo le lezioni universitarie saranno la sua quotidianità, il celebre archeologo riceve un nuovo incarico: quello di ricostruire lo Specchio dei Sogni, l’unico oggetto in grado di condurre al Cuore del Drago, un antico artefatto che non deve cadere nelle mani sbagliate. Così, affiancato dal suo vecchio amico Wu Han e da un’affascinante e misteriosa ragazza, Jones si vedrà costretto a intraprendere un nuovo e rocambolesco viaggio attorno al mondo, in una corsa a ostacoli tra mille difficoltà e nemici senza scrupoli…
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harold Oxley, Henry Walton Jones Jr., Marcus Brody, Wu Han
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15 - EPILOGO

   Shanghai, Cina

   Le luci si allungavano sulla grande città, mentre un nuovo giorno nasceva.
   Il traffico del mattino riprendeva, sebbene durante l’intera nottata automobili, biciclette e risciò avessero continuato a viaggiare avanti ed indietro ed i mercanti non avessero mai abbandonato le proprie bancarelle, dove vendevano spezie, sete, frutta e verdure, incensi ed altri oggetti di vario genere. L’importante metropoli fluviale sembrava non conoscere mai alcun tipo di pausa, in essa l’affaccendarsi continuo prendeva il posto del riposo.
   I due uomini, ancora con indosso l’abito da sera, uscirono dal Club Obi Wan dopo una lunga ed accesa discussione, durata per tutta la notte, tra bicchieri di champagne ed interruzioni per ascoltare le belle cantanti americane che allietavano la serata con la loro voce suadente; sebbene non avessero ancora avuto occasione di incontrare il gangster Lao Che, ma avessero potuto parlare solamente con uno dei suoi luogotenenti, i dettagli del loro incarico erano stati definiti con precisione. Il giorno successivo sarebbero partiti per Shenyang, nella Cina nordorientale, ed avrebbero dato inizio alla ricerca dell’urna funeraria di Nurhaci, il primo imperatore della dinastia Manciù. Non sarebbe stata una passeggiata ed avrebbero dovuto ricorrere ad ogni cautela, essendo la città in mano ai giapponesi, ma dopo le avventure vissute durante le ultime settimane non si sarebbero di certo arresi di fronte a così poco. A cose fatte, avrebbero finalmente incontrato il grande capo in persona per ottenere la loro ricompensa.
   Wu Han, tuttavia, aveva ancora qualche dubbio, riguardo alla perfetta riuscita della loro azione.
   «Allora, Indy, sei veramente sicuro di volerci andare fino in fondo, con tutta questa faccenda?» chiese, incrociando le mani dietro la schiena mentre camminava.
   «Più che mai certo… sono anni ed anni, ormai, che inseguo l’Occhio del Pavone attraverso tutti i continenti e non intendo farmelo sfuggire di mano anche questa volta» rispose Indiana Jones, procedendo al suo fianco lungo il marciapiede.
   «Intendo il resto… aspettare di avere tra le mani il diamante per poi riprenderci il Nurhaci e darcela a gambe verso gli Stati Uniti» gli rammentò l’amico.
   «Puoi starne sicuro» rispose Jones. «Sto già pianificando tutto. Fuggiremo in auto dal Club Obi Wan e ci dirigeremo rapidissimi all’aeroporto, dove troveremo un aeroplano ad attenderci. Devo solamente limare gli ultimi dettagli. Vedrai, andrà tutto bene. Il vecchio Lao non sospetterà assolutamente di nulla e, alla fine, resterà con in mano un pugno di mosche senza neppure accorgersene.»
   «Mah, chissà perché, ma ho un gran brutto presentimento» borbottò il contrabbandiere, tirando un calcio ad un sassolino che si trovava sul marciapiede e guardandolo rotolare in avanti.
   «È per via di quello che ci è successo in questi ultimi giorni» lo rassicurò l’archeologo. «Questi eventi scombussolano sempre la mente e ci vuole un po’ per riuscire a riprendersi completamente. Diavolo, non è da tutti poter dire di aver attraversato indenne una base segreta nazista, prima di essere gettato nelle abissali profondità di una montagna, essere disceso nella tomba di un antico imperatore, aver assistito alle conseguenze micidiali dell’utilizzo improprio di un’arma sconosciuta ed essere sfuggito per un pelo al crollo della tomba stessa. Non sono certo delle cose che capitino tutti i giorni. Ma ti passerà, vedrai. Quando saremo in America, ti porterò a divertirti. Scorderai molto presto la Cina e tutti i suoi problemi.»
   «Non vedo l’ora» ammise Wu Han. «Sono stufo di questo posto. Io sono per metà europeo, no? Ebbene, adesso penso che la mia parte orientale abbia già dato abbastanza. È ora che io cominci ad essere occidentale. Certo, bisogna riuscire a sopravvivere abbastanza a lungo per riuscirci ad arrivare, in America.»
   «Sono tutte paure inutili e senza senso, vedrai. Filerà tutto perfettamente liscio. Abbiamo la strada spianata dinnanzi a noi, ormai, e… Ehi!»
   Qualcosa di piccolo ed estremamente rapido aveva urtato Jones alle spalle, spingendolo bruscamente di lato. Una manina microscopica gli si era infilata nella tasca dei pantaloni e gli aveva sfilato il portafoglio con la lestezza di un prestigiatore. Fu un lampo, un istante solamente. Un ragazzino minuscolo, di forse dieci anni, correva adesso lungo il marciapiede, ridendo della grossa per il furto che gli era riuscito così bene.
   «Ma guarda te quel monello…» brontolò l’archeologo, scrutando con un ghigno per metà indispettito e per metà divertito il bambino cinese che si allontanava rapidissimo lungo la via.
   Il piccolo indossava un giubbetto verde piuttosto scolorito, una lurida camicia a scacchi dal colletto coreano, di un colore indefinibile e pantaloni scuri tutti stracciati; per un attimo, a Jones era anche parso che, in testa, portasse un cappellino con il simbolo della squadra di baseball New York Yankees.
   L’archeologo partì subito all’inseguimento, perché il cinesino era talmente rapido e veloce che, se Indiana Jones gli avesse concesso ancora qualche metro di vantaggio, si sarebbe dileguato  in mezzo alla folla e tra i vicoletti con tutti i suoi soldi ed i suoi documenti. Ma, certamente, lo avrebbe acciuffato.
   Quell’espediente fece scoppiare a ridere persino Wu Han, che poté così smettere di pensare a tutte le sue preoccupazioni; ed iniziò anche lui a correre alle spalle di Jones, verso nuove avventure e nuovi misteri.

[Scritto: dicembre 2014 - agosto 2016.
Revisionato: agosto 2017]
 
   
 
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