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Autore: Robigna88    24/08/2017    1 recensioni
Quarta parte della serie The Family Business.
Crossover tra The Originals/TVD/Supernatural/Constantine/Arrow
-"Sei la donna più forte che conosco, puoi farcela. Ti amo."- Queste sono le ultime parole che Elijah Mikaelson ha detto a sua moglie poco prima di chiudere gli occhi e cadere nel sonno profondo all'interno della Chambre de Chasse creata da Freya per tenere la sua famiglia al sicuro. Queste sono le ultime parole che Allison ha sentito pronunciare da suo marito prima che chiudesse gli occhi lasciandola sola con il cuore spezzato.
-"Sistemeremo tutto.-" Questa è invece la promessa che Allison ed Hayley si sono fatte e che hanno intenzione di mantenere.
Da quelle parole sono passati cinque lunghi anni e molto è cambiato; la piccola Hope ha sette anni, è bella, sana e amata e le due donne stanno ancora provando a mantenere le promesse fatte. Per farlo sono pronte a qualunque cosa perchè la famiglia viene prima di tutto. Le conseguenze delle proprie azioni, però, tornano sempre a bussare e a volte marchiano l'anima... per sempre.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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beauty

15.

 

 

 

 

 

Allison fece scorrere la mano sul lungo vestito rosso; la seta era morbida e lucente ma nell’insieme era troppo esagerato per entrambi i party a cui avrebbe dovuto partecipare. Dio... due feste. Quindi doppia noia!

Non aveva voglia di andare con Will alla serata di beneficenza, ma glielo aveva promesso e glielo doveva, a lui più che a chiunque altro dopo tutto quello che aveva fatto per lei in quei cinque anni di rabbia e dolore. Non aveva voglia di partecipare alla festa che Elijah e Klaus avevano organizzato, ma amava suo marito e doveva stare al suo fianco sempre e comunque.

Si prospettava una serata incredibilmente lunga e lei non era sicura di riuscire a resistere anche se sapeva di doverlo fare.

“Che ne dici di questo?”

Keelin la scosse dai suoi pensieri, con quella voce dolce in contrasto con l’aspetto severo. Teneva in mano un vestito nero lungo fino al ginocchio, la gonna plissettata lo rendeva sbarazzino. “Un altro vestito nero. Che meraviglia. Sei un’amante dei colori tu, vero?”

“Senti” replicò la lupa guardandola. “Dovrò partecipare ad un party a cui non ho davvero voglia di prendere parte, in una casa in cui c’è un prigioniero il cui morso più uccidere un Originale, in una serata che ha il solo scopo di propagandare una finta tregua. Posso almeno farlo con un colore con cui mi sento a mio agio? E comunque sì, ho origliato! Se ti stai chiedendo come faccio a sapere tutte queste cose sulla festa” si voltò a guardare Hayley e la indicò con un dito. “Lei non sta neppure cercando un vestito.”

Lo sguardo di Allison si spostò sulla sua amica, stava in piedi davanti ad uno scaffale del reparto bambini e non aveva neppure un vestito in mano. “Hayley” la chiamò. “Hai trovato qualcosa da provarti?”

Lei scosse il capo prima di voltarsi a guardarla. “No, non mi serve un vestito perché io non parteciperò alla festa.”

“Come scusa?”

“Ho altro da fare questa sera.”

“Tipo?” intervenne Freya avvicinandosi.

Hayley non rispose ma le sue guance si colorarono appena mentre abbassava lo sguardo.

“Non ci credo” mormorò Allison con un sorriso mentre prendeva un vestito grigio e bianco. “Mio fratello ha avuto cinque anni a disposizione e ha scelto questa specifica sera per chiederti di uscire?”

Freya corrugò la fronte guardando la madre di sua nipote. “Tu e Matt siete...”

“Non siamo niente” specificò l’Ibrida. “Stiamo solo uscendo insieme a mangiare un boccone. Ecco perché non mi serve un vestito, indosserò un paio di jeans, un abbigliamento casual e comodo.”

Le altre tre si scambiarono un’occhiata, infine Freya afferrò un vestitino verde e lo lanciò ad Hayley. “Provatelo, ora” le disse mentre Allison si allontanava per rispondere al telefono.

Era Will. “Detective” lo salutò. “Cosa posso fare per te?”

“Ciao Allison. Telefono solo per accertarmi che sia tutto confermato per questa sera. Sono arrivato un’ora fa a Baton Rouge, sono ospite a casa di mia sorella.”

“Tutto confermato” rispose lei. “Ho solo un piccolo contrattempo.”

“Che tipo di contrattempo?”

“Dovrò lasciare la serata un po’ prima del previsto. Elijah e Klaus hanno organizzato un party per far sapere alla città intera che gli Originali sono tornati.”

“Quindi vivete di nuovo ufficialmente a New Orleans adesso?”

Allison fece un grosso respiro. “Non lo so ancora. Ci sono alcune cose da sistemare e Elijah mi ha promesso che una volta che tutto sarà a posto ce ne andremo, quindi dovrebbe essere una situazione temporanea.”

“Ma?”

“Ma non sono sicura di credere alle sue parole, o meglio ci credo ma temo che non sarà in grado di mantenere la sua promessa.”

Ci fu un istante di silenzio, poi Will si schiarì la voce. “Mi dispiace Allison. Se io fossi Elijah e fossi stato in un magico coma per cinque anni, lontano dalla donna che amo, una volta sveglio avrei fatto i bagagli e ti avrei portata via da ogni cosa, per vivere in pace. Ma io non sono lui quindi...” alcuni altri secondi di silenzio. “A ogni modo, se stasera non riesci a venire non fa niente, me la caverò.”

Allison guardò il vestito che aveva in mano. “Ci sarò Will. Ci vediamo direttamente lì alle diciannove.”

“Okay, a più tardi allora.”

La donna riattaccò e respirò a fondo fissando lo schermo del cellulare.

“Tutto bene?” le domandò Hayley raggiungendola.

“Era Will, voleva sapere se per stasera era tutto confermato.”

“Non è quello che ti ho chiesto, Ally. Va tutto bene? Hai una faccia che sembra urlare problemi. Qualcosa non va con Kinney?”

“No, va tutto bene. Due feste Hayley... il solo pensiero mi strema.”

L’Ibrida rise. “Ce la farai.”

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

“Sarò qui per le dieci in punto, non un minuto di più. Nel frattempo, ho bisogno che tu tenga d’occhio la situazione per me. Non mi fido di nessun altro a parte te.”

Il suo interlocutore annuì guardandola andare avanti e indietro per la stanza con indosso un vestito grigio che le stava molto bene, i capelli legati in una specie di acconciatura alta, poco trucco e delle belle scarpe. Parlava mentre faceva scivolare gli orecchini sui lobi con un gesto lento.

“Cosa devo controllare esattamente?”

“Che nessuno faccia delle str… sciocchezze” Allison andò a sedersi con lei sul letto. “E soprattutto che nessuna donna si avvicini allo zio Elijah. Intesi?”

Hope rise. “Non lo perderò di vista nemmeno per un secondo. Anche se non so come farò visto che non posso partecipare alla festa. Papà ha detto che vuole che rimanga nella mia stanza e mi ha comprato tanti libri e tanti colori così non mi annoierò.”

Allison sospirò. “Tuo padre ha ragione, ci sarà molta gente stasera e non saranno tutti simpatici. È meglio che tu ci stia lontana.”

La piccola annuì. “La mamma e lo zio Matt andranno al ristorante, mi hanno invitata ad andare con loro ma io ho detto di no.”

“Perché?”

“Perché è un appuntamento tra innamorati e si esce solo in due, giusto?”

“Giusto. A te sta bene che la mamma e lo zio Matt siano... innamorati?”

“Sì, voglio bene allo zio Matt e la mamma sorride sempre con lui, quindi sì.”

La donna allungò la mano e le accarezzò i capelli. “Sei una brava figlia Hope Mikaelson e anche una brava nipote” si alzò e fece un giro su stessa. “Allora, come sto?”

“Bellissima!” esclamarono dalla porta. “Sei bellissima.”

Hope si alzò a sua volta e sorrise ad Allison. “Come ha detto lo zio Elijah.” Sparì fuori dalla stanza ed Allison puntò lo sguardo su suo marito.

“Cravatta rossa...” lo indicò con un dito notando che era ancora snodata. “Qualcuno si sente molto orgoglioso e sicuro di sé questa sera” lo raggiunse e ne afferrò i lembi e iniziò ad annodarla. “Stai molto bene.”

L’Originale la baciò, prendendole il viso tra le mani, un bacio appassionato che le fece arrossare le guance. “Sei incredibilmente bella stasera” le disse con voce profonda staccandosi da lei.

Allison sorrise. “Tu mi ami, non sei obiettivo.”

“Forse” ammise lui. “Ma sono certo che se chiedessi ad uno dei camerieri che di sotto stanno preparando i tavoli mi direbbe che ho ragione. Forse dovrei chiedere ad Hope di venire con te alla serata di beneficienza e assicurarsi che nessun uomo ti si avvicini.”

“Ah-Ah” fece Allison. “Divertente. Lo sai che origliare non è molto educato?”

Elijah rise baciandole il palmo di una mano. “Non l’ho fatto di proposito, ma ho il super udito, ricordi?” con dolcezza le sistemò un ciuffo di capelli cadutole sugli occhi. “Hope ti adora e non sono affatto sorpreso, sei bravissima con lei.”

“È una bambina molto speciale, questo rende tutto più semplice. Anche tu sei bravo con lei, vi ho visti l’altro ieri leggere insieme Il giardino segreto.”

“Come hai detto tu stessa, è semplice con lei.”

La donna annuì, poi avvicinò la bocca a quella del vampiro e vi posò sopra un bacio leggero. “Mi sei mancato tanto Elijah, in questi cinque anni. E lo so che te l’ho già detto più e più volte, ma è così. Ti amo e non... non posso farcela senza di te.”

L’Originale le baciò la fronte prima di stringersela al petto. “Non vado da nessuna parte, te lo prometto. Questa festa non conoscerà alcuna violenza, sarò qui e sarò tutto intero quando arriverai.”

Allison si rilassò. Gli sfiorò il collo con un bacio e sciolse la stretta. “Devo andare ora. Ci vediamo tra qualche ora.”

“Ti accompagno alla macchina.” Lei sorrise felice.

 

   
 
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