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Autore: ForeverDream2015    25/08/2017    1 recensioni
Un nemico
Dieci frammenti da trovare prima di lui
Il regno di Crystal Tokyo è pronto a nascere
L'ultima grande evoluzione delle nostre guerriere Sailor, di Tuxedo Mask e....una nuova guerriera!
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
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SETTEMBRE
 
Il sole splende alto nel cielo di Tokyo. Mamoru sorride di fronte alla scritta di quello che, da 9 mesi, è diventato il suo nuovo posto di lavoro: Aiiku Hospital. I suoi sacrifici, le notti passate in bianco a studiare, il poco tempo passato a divertirsi sono stati ripagati.
Entra nello spogliatoio, con calma si cambia. Guarda l’orologio: le 7.50. Aveva ancora 10 minuti prima dell’inizio del suo turno. Esce e opta per un buon caffè.
Si ferma alla vista di una ragazza mai vista prima. 
Alta pochi centimetri in meno di lui, lunghi capelli castani, occhi marroni e verdi, pelle chiara. Un sogno per chiunque.
“Tu sei Chiba?”
Lui annuisce. La osserva senza mai abbassare lo sguardo. E’ carina. Molto carina.
“Piacere sono Kojima Suisei, sono qui per l’internato”
“E il professor Yoshida ha detto che dovrei seguirti io?”
“Esattamente”
Lui scuote la testa con un unico pensiero: nessuno l’ aveva avvisato.
“Guarda che mi sono laureata a pieni voti e sono..”
“Sì sì. Non ce l’ho con te. Yoshida non mi aveva avvertito”
“Ok. Possiamo iniziare?”
Lui annuisce. Beh, almeno avrà qualcosa di bello da vedere oltre ai pazienti.
“Seguimi. Ti faccio strada”
 
Osservatorio Astronomico Nazionale di Mitaka
“Usagi?”
Lei, persa nella lettura di un plico di 200 pagine, non sente Akira che la sta chiamando.
“Usa?”
Come se si fosse risvegliata da un sogno finalmente saluta.
“Buongiorno Akira”
“Non mi sentivi?”
“Stavo leggendo la relazione dei ragazzi sui buchi neri”
“Bene. Sei pronta?”
“A cosa Akira?”
“Tre…due…uno…”
La voce del dottor Harada blocca la loro conversazione.
Lei alza gli occhi al cielo.
“Lo sapevo che ci avrebbe chiamato.Andiamo! O ci richiamerà tra pochi secondi”
 
“Eccoci dottor Harada”
“Era ora!Dove eravate entrambi?”
“In ufficio”
Con una mano zittisce Akira. Harada annuisce portandosi due dita sulla bocca.
“E’ ufficiale”
“Cosa dottor Harada?”
“Gli americani ci verranno a far visita sabato 12 settembre”
“Lo sappiamo dal 30 di aprile dottor Harada”
“Tsukino, lo so. Ma ora è ancora più ufficiale”
Usagi annuisce poco convinta.
“Non vorrà mica che li porti io in giro vero?”
“Non sono pazzo! Non ti lascerei mai un gruppo di americani in mano Tsukino! La tua pronuncia è pessima a dir poco!Li guiderà Akira!”
“Ottimo. Quindi non devo far nulla corretto?”
“Sbagliato”
Non aveva dubbi.
“Tu dovrai comunque fare qualcosa: organizzare la cena. Cerca un ottimo ristorante qui a Tokyo. Saremo in 35. Ovviamente dovrete venire anche tutti voi”
“Il suo segretario ha deciso di licenziarsi?”
“Oh avanti Tsukino. Sei una donna! Hai occhio per queste cose!”
Usagi annuisce, stancamente.
“Ora potete andare. Tsukino. Fammi sapere quando hai prenotato. Akira. Fammi sapere quando possiamo ritirare i completi da uomo per la serata. Tsukino pensa al tuo abito. Il costo inseriscilo nel rimborso mensile.”
“Va bene dottor Harada”
“Che sia bello per favore”
“Ha dubbi sui miei gusti?”
“Se porti Chiba con te è meglio. A proposito, come sta?”
“Sta…bene…”
“Ancora medicina?”
Usagi ridacchia.
“Sì, ancora medicina!”
Harada alza gli occhi al cielo.
“Ricordagli che se cambia idea lo prendo io chiaro?”
 
 “…vuoi fare qualcosa di particolare stasera?”
Usagi sta inviando una mail dal suo pc e contemporaneamente sta tentando di seguire il discorso di Mamoru al telefono.
“Hai ragione…”
“Usako…non mi stai ascoltando vero?”
Lei smette di scrivere, sbuffa e appoggia la schiena sullo schienale della sedia blu ergonomica nel suo ufficio. Si strofina gli occhi.
“No..scusami Mamo. Oggi è stata una giornata pesantissima qui in ufficio. Il capo è agitato come poche volte l’ho visto in questi mesi. Questa storia della visita degli americani lo sta facendo ammattire. Ho paura di dimenticare qualcosa”
Lei alza la manica della maglia per guardare l’ora dal suo orologio: le 19.45.
“Io un quarto d’ora e stacco”
“Passo a prenderti, mangiamo qualcosa fuori insieme e serata a casa a guardare un film ok?”
“Hm hm”
“Ci vediamo tra poco”
“Ok Mamo a dopo”
Usagi riattacca il telefono.
 
“Io prendo una porzione di Tamagoyaki e del riso in bianco”
“Anche io, grazie!”
Mamoru restituisce il menù alla cameriera. Allunga una mano verso Usagi. Lei gliela stringe.
“Stanca?”
Lei annuisce lentamente ed ad occhi chiusi. Mamoru la osserva. Le occhiaie sono vistose, il sorriso che di solito la caratterizza oggi non c’è. La luce che di solito l’avvolge è spenta.
“Mangiamo e dopo voliamo a casa ok?”
“Sì Mamo-Chan”
“Hai richiamato tua mamma?”
Usagi spalanca gli occhi portandosi una mano alla bocca.
“Lo sapevo. L’ho chiamata io. Voleva solo sapere come stavi”
“Grazie Mamo-chan”
“Che hai Usako?”
“Solo…troppe cose in una volta”
“Non sei da sola sai?”
Lei annuisce lentamente.
“Dai Usa. E’ solo questione di abitudine. Presto andrà meglio”
Un’esplosione all’esterno del ristorante attira l’attenzione di entrambi.
“Ma che..”
“Un mostro?”
Usagi alza gli occhi al cielo e scuote la testa.
“Pace finita”


Usagi entra in casa per prima. Mamoru chiude la porta sbattendola. Si sfila la giacca lanciandola sul divano.
“Tu sapevi che sarebbe arrivato”
“Cosa?”
“Usagi tu lo sapevi. Non eri affatto stupita di vederlo”
Lei scuote la testa. Mamoru si passa una mano tra i capelli. E’ il segnale: Ora diventerà ingestibile. Usagi deglutisce. E’ pronta.
“Tu lo sapevi”
“Mamo-chan..no davvero. Cioè….io…Sapevo che ci sarebbe stata una guerra ma non così presto”
“Una guerra?”
Lei annuisce abbassando lo sguardo.
“E quando avevi intenzione di parlarmene!”
“Nessuno sa. Solo io.”
“E da quanto lo sai?”
“Da…un po’. Me l’ha detto Chibiusa”
Mamoru si appoggia al tavolo della cucina con il fiato corto.
“Mamo”
“Come ti viene in mente di tenerci nascosta una cosa del genere!”
“Non so nulla ancora! Helios mi ha detto di non parlarne con nessuno. E così ho fatto”
“Usagi…”
Lei sospira. Lui chiude gli occhi.
“Hai altri segreti?”
“Tra 2 anni saremo Re e Regina. E devo recuperare dei frammenti di una pietra. La pietra dell’equilibrio”
“E cos’è?”
Lei scuote la testa. Lui si arrende.
“Non posso pensare di essere sposato con qualcuno che non si fida di me”
“Mamo io mi fido di te. Te l’avrei detto”
Lei spalanca gli occhi che le cominciano immediatamente a bruciare. Lui la guarda.
“Quando?”
“Io…”
“Quando Usagi!”
“Non lo so!”
Lui sorride amaramente e scuote la testa.
“Io me ne vado a dormire”
“No aspetta ti prego. Prometto che tra qualche tempo tutto ti sarà chiaro Mamo”
“Voglio che mi sia chiaro ora!”
L’urlo di Mamoru fa trasalire Usagi che si prende la fronte tra le mani.
“Ora…io non…”
Lui la guarda per un attimo negli occhi. Poi volta le spalle. Sente il profumo di Usagi avvicinarsi a lui. Lei lo abbraccia da dietro. Sente l’umido delle lacrime di lei appoggiarsi alla sua maglietta.
“Mamoru ti prego”
Lui sospira. Incrocia le mani a quelle di lei. E si arrende.
“Andiamo a dormire per favore”
Lei annuisce. E mano nella mano si avviano verso la camera da letto.
   
 
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