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Autore: Stella_Potter394    26/08/2017    1 recensioni
[...]《Per un attimo ho temuto che non mi avrebbe più visto, signor Jones.》rispose di getto, senza neanche pensarci.
Daniel fece un passo avanti. Le punte delle sue scarpe ora erano ad un passo da quelle di Cameron, dell'uomo di cui si era innamorato.
Fece un ghigno e rispose: 《 Te l'ho detto. Non ti libererai di me, Wilkinson.》[...]
Perchè sì. Che voi ci crediate o meno quest'esame ha portato gioia e angoscia. ma non nel modo in cui credete voi...
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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N.A: Ci farebbe piacere se questa storia la leggeste col sottofondo di "Abbracciame " di Andrea Sannino. E' una canzone dolcissima e... beh se volete farvi venire ancora di più le carie leggetela ;-)
 

Appena uscito dall'università corse più veloce che poté per arrivare in orario all'aeroporto. Il suo ultimo esame per diventare avvocato era stato dato, aveva avuto la lode, ma in quel momento non gli interessava nulla.

《Per una volta non potevo prendere un taxi?》bofonchiò, ormai arrivato. Con suo enorme sollievo l'aereo non era ancora atterrato e, stanchissimo, si sedette su una delle sedie esposte, aspettando. Il cuore gli martellava in petto, e aveva il fiatone. Cercò di calmarsi prendendo un grosso respiro. Daniel stava bene, e sarebbe tornato da lui. Ancora non riusciva a credere di averlo quasi perso. Di quella notte ricordava tutto con estrema chiarezza. Erano le tre e stava ancora studiando per il suo ultimo esame, che avrebbe tenuto quel martedì, quando all'improvviso sentì squillare il suo cellulare. Era intenzionato a non rispondere, ma quando vide che era un numero sconosciuto accettò la chiamata.

《Pronto?》disse con una voce incerta.

Gli rispose, gelida, la voce di una donna. 《Salve. Mi scusi se la disturbo a quest'ora della notte. Lei è il signor Cameron Wilkinson?》

《Sì. Sono io. E lei sarebbe?》

《Hannah Violet. La chiamo per conto di un nostro soldato. Lei è il contatto di emergenza di Daniel Jones.》a queste parole il cuore di Cameron saltò un battito. Daniel. Era successo qualcosa al suo Daniel. Si alzò di scatto e cominciò a percorrere il perimetro della sua stanza mentre la voce della donna continuava imperterrita a parlare.

《Ci è sembrato giusto informarla che questa notte, mentre il signor Jones era di pattuglia, c'è stata una sparatoria.》Cameron si fermò all'improvviso e dai suoi occhi cominciarono a scendere calde lacrime, pensando il peggio. 《Purtroppo, il signor Jones è stato ferito gravemente. I medici lo stanno operando in questo momento e...》la signora Violet si fermò. Per la prima volta a Cameron, parve di sentire nella sua voce una traccia di emozione. 《 Preghi, signor Wilkinson. Lo faccia per Daniel.》così dicendo mise fine alla chiamata. Cameron in quel momento si sentì la terra mancargli da sotto i piedi e l'aria non entrargli più nei polmoni. Si rannicchiò a terra, ai piedi del letto, con le ginocchia raccolte al petto mentre piangeva e pregava Dio di non portarglielo via. Quando alle sette del mattino il suo telefono squillò, tanta fu la foga con cui si mosse per prenderlo che quasi cadde. La voce gelida della signora Hannah Violet sembrò una manna dal cielo in quel momento. Daniel, il suo Daniel, era uscito vivo dall'operazione. Stabile. Lo avrebbero tenuto sotto osservazione e poi, appena possibile, lo avrebbero fatto tornare a casa. Cameron percepì il “se” implicito in quella frase e, dopo averla ringraziata, attaccò la chiamata. La sua stanza era ripiombata nel silenzio. Fu la giornata più lunga della sua vita ma quando lo chiamarono per dirgli che Daniel era fuori pericolo e che sarebbe tornato a casa martedì si ritrovò a piangere a ridere e a ringraziare Dio.

Cameron si sentì riportare al presente dalla voce di un'operatrice che annunciava la partenza di un volo diretto chissà dove. Si guardò intorno e notò che, nonostante fosse un'ora abbastanza trafficata, all'aeroporto c'erano poche persone. Forse alcuni, come lui, aspettavano il ritorno di una persona cara dall'esercito. Mentre faceva queste considerazioni, sentì la voce di un ragazzo che cercava di consolare, con un braccio sulle sue spalle, una signora che piangeva, forse sua madre. Le diceva:《Dai, su, non piangere. Ora voglio solo rilassarmi, abbracciare tutti e mangiare le tue buonissime lasagne.》e così dicendo la strinse più forte a sé. La coppia sparì dalla sua vista ma lui rimase con lo sguardo fisso in quel punto. Da quanto tempo era che non abbracciava Daniel? La risposta la conosceva. Sei mesi. Sei mesi di ansie, sei mesi di telefonate settimanali che riuscivano in qualche modo a farlo sentire meno solo. Sei mesi in cui avrebbe solo voluto affondare il viso nell'incavo del suo collo, ascoltare il suo battito cardiaco, e sentire il suo odore inconfondibile e le sue braccia forti stringerlo, facendolo sentire al sicuro, a casa. Una volta glielo aveva detto, a Daniel. Mentre stavano al telefono e parlavano del più e del meno, degli esami e dei compagni di stanza, mentre cercavano di essere allegri, come se lui fosse partito solo per un viaggio di piacere e non per andare in guerra, Cameron aveva confessato le sue paure e il suo desiderio di vederlo tornare per stringerlo tra le sue braccia. Dall'altra parte della linea c'era stato silenzio per un po', poi il soldato gli aveva risposto con serietà assoluta.

《Cameron, ascoltami. Mi manchi anche tu. Come l'aria. Mi manca passare la serata sul divano a guardare una serie tv con te tra le braccia. Mi manca vederti addormentato rannicchiato come un gattino contro il mio petto. Mi manca vederti mentre sei in piena crisi per un'esame che devi portare ma che ancora devi preparare. Mi manca vederti esultare per avercela fatta a prendere il voto che volevi. Mi manca non poterti stringere a me. Mi manca da morire il tocco delle tue labbra, delle tue carezze, delle tue mani. Mi mancano le tue risate, le tue battute dal dubbio gusto.》Cameron con le lacrime che scendevano aveva sbuffato una risata e Daniel aveva sorriso di rimando nel sentirlo ridere. 《 Mi manchi tu. E sai che io farei qualunque cosa per tornare da te. Anch'io ho paura, anch'io vorrei solo averti tra le braccia. Ma ti giuro, amore mio, che torneremo insieme e che io sarò lì accanto a te mentre apri il tuo studio. Sarò accanto a te quando ci sposeremo. Sarò accanto a te quando avremo il nostro primo figlio e sarò accanto a te quando saremo vecchi. Non ti libererai di me, Wilkinson.》aveva scherzato e Cameron gli aveva creduto. E, finalmente, dopo sei mesi e, un infarto per la paura, lui stava tornando, mantenendo la parola data.

Sorridendo al ricordo scosse la testa, rendendosi conto solo in quel momento che nell'aeroporto c'erano tre uomini in divisa che salutavano i propri cari in lacrime. Si alzò, il cuore in gola e le gambe molli come gelatina mentre voltava la testa prima a destra e poi a sinistra aguzzando lo sguardo.

《Avvocato Wilkinson, la trovo bene.》

Rimase pietrificato al suono di quella voce calda e serena di cui conosceva ogni inclinazione. Lentamente si voltò e, una volta fatto, si ritrovò davanti la faccia di un uomo, sorridente nella sua divisa. Cameron conosceva alla perfezione quel volto ma nonostante tutto i suoi occhi lo stavano esaminando con attenzione. Il suo viso, dalla mascella squadrata, era sempre lo stesso, la piccola cicatrice sul mento era sempre lì. Aveva l'ombra della barba, probabilmente fatta recentemente. Le lentiggini sul suo naso erano maggiormente evidenziate dalla leggera abbronzatura. I suoi occhi castani erano sorridenti, profondi e docili mentre lo guardava. Cameron aveva un nodo in gola e gli occhi che bruciavano, per lo sforzo di non piangere. Non riusciva a muoversi però si costrinse a parlare.

《Per un attimo ho temuto che non mi avrebbe più visto, signor Jones.》rispose di getto, senza neanche pensarci.

Daniel fece un passo avanti. Le punte delle sue scarpe ora erano ad un passo da quelle di Cameron, dell'uomo di cui si era innamorato.

Fece un ghigno e rispose: 《 Te l'ho detto. Non ti libererai di me, Wilkinson.》

Vide gli occhi di Cameron spalancarsi leggermente, poi abbassarli, annuire, passarsi le dita fra i capelli ed umettarsi le labbra con la lingua. Daniel questa volta sorrise davvero, ricordava ogni sua mossa.

Poi Cameron alzò di colpo i suoi meravigliosi occhi azzurri, più chiari del mare, pieni di determinazione. Quanto erano mancati a Daniel in tutto quel tempo passato lontani.

《Allora? Vuoi un invito scritto o ti decidi a portare qui il tuo culone ed abbracciarmi?》

Daniel non se lo fece ripetere una seconda volta. Fece cadere il borsone che stava sulla sua spalla e annullò la poca distanza che c'era tra i due corpi abbracciandolo stretto. Sentiva le mani di Cameron stringergli tra le dita la sua divisa con disperazione, il corpo scosso dai singhiozzi. Il soldato lo strinse ancora più forte a sé. Dimenticò il dolore per la ferita non ancora rimarginata, dimenticò il mondo intorno a loro, dimenticò il tempo passato lontani, dimenticò tutte le volte in cui aveva cercato il suo corpo in quella brandina fredda dopo un incubo, e gli sussurrò a ripetizione “Ti amo, sono qui...” mentre lo cullava, con le lacrime che scendevano copiose. Dimentico dell'intero mondo e del tempo, perchè era quella la felicità che cercava da sei mesi a questa parte. Averlo vicino, stretto contro di sé, guardarlo e parlargli. Ricordava che quando gli avevano sparato aveva pensato a Cameron e alla promessa che gli aveva fatto qualche giorno prima. E aveva avuto paura di non riuscire a mantenere fede a quelle parole.

《Ti amo.》gli disse infine, come se temesse che il ragazzo non lo avesse sentito prima.

《 Non mi lasciare.》rispose la sua voce soffocata e scossa da singhiozzi.

《Non ti lascerò mai.》

Cameron alzò finalmente gli occhi incontrando i suoi. Azzurro e castano, fusi. Sorridendo Daniel gli asciugò una lacrima e poi, socchiudendo gli occhi, si abbassò quel tanto da far combaciare le proprie labbra con le sue. Il cuore gli saltò in gola. Cameron ricambiò il bacio dolcemente mettendogli una mano sulla guancia, accarezzandogliela, mettendosi sulle punte e avvicinandosi ancora di più al suo corpo, come se volesse entrargli dentro e toccargli il cuore che, in quel momento, stava battendo impazzito. Lentamente si separarono, e Daniel premette la propria fronte su quella di Cameron, i respiri fusi e gli occhi chiusi.

《 Ti amo anche io. 》le labbra si sfiorarono quando Cameron parlò in un bisbiglio.

Si scambiarono un sorriso ed un ultimo bacio a fior di labbra e senza dire una parola, dopo aver recuperato il borsone da terra, con un braccio sulla vita dell'altro si avviarono verso l'uscita.

《 Allora, hai fatto un video del tuo ultimo esame?》

《 Certo che no!》

《 Cosa?! Hai fatto il tuo ultimo esame, hai preso la lode, e non hai neanche pensato al fatto che avessi voluto assistere? Forza andiamo all'università che me lo rifai.》

《 Manco morto. E tu come fai a sapere che ho preso la lode?》

《 Lo so. Ti conosco.》




Spazio Autrici:
Allora ragazze/i, ci teniamo a precisare 
che in questo profilo siamo in due a scrivere (Stella e Potter), quando scriveremo singolarmente una storia metteremo il nome di chi l'ha scritta onde evitare equivoci. Quella che avete appena letto è stata l'unione delle nostre due forze (se così si può dire xD).

Adesso possiamo iniziare.

SALVE SALVINO! 
Sì, siamo di nuovo qui. EFP non si libererà di noi MUAHAHHAH *tossiscono*
Comunque, siamo tornate con ques
ta storia originale che speriamo vi piaccia facendocelo sapere, magari, con una recensioncina (ovviamente critche costruttive sono sempre accette) *occhi da cucciolo*

Possiamo svelarvi un segreto? *prendono un respiro* non sapevamo proprio come chiamare questa storia e quindi ci è sembrato giusto mettere in mezzo questo esame (S= hanno sempre la colpa di tutto). Maledetto, quindi, perchè mentre il nostro Cameron (S= Amo davvero tanto questo nome./ P= Non si era capito, cara) studiava per superarlo ha ricevuto la brutta notizia, mentre Benedetto perchè alla fine di questo Daniel è tornato. sì lo sappiamo, non ha molto senso xD
Per adesso è tutto da noi, crediamo... sì, è tutto,
Stella Potter

S= Nel caso lo voleste sapere (ma anche se non lo voleste sapere) Beside You non l'ho abbandonata e presto arriverà un nuovo capitolo <3 

 

   
 
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