Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LadyDP    26/08/2017    2 recensioni
“Avere Olaf non è mai stato solo come avere un amico.
Spesso ho pensato,crescendo,e invecchiando,che avere lui era come avere un bambino mio.”
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Olaf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elsa appoggiò le mani sul grembo,debolmente e lentamente.

 

Uno dei suoi servitori,Harald,che assieme ad Olaf,Anna,Kristoff,ed i loro figli e nipoti,stavano circondando il letto della anziana regina,brandiva tra le sue mani il discorso che ella avrebbe tanto voluto rivolgere ai suoi sudditi in quel momento così triste e inevitabile della sua vita.

 

 

Un messaggio d’addio.

 

Harald scrutava ogni singola parola,senza poter evitare che un nodo alla gola lo attanagliasse,facendolo piangere sommessamente.

 

Un messagio d’amore.

 

La sovrana rivolgeva parole cariche di sentimento e passione per una vita passata a servire il popolo,al suo popolo.Le stesse parole che tutti si sarebbero aspettati avrebbe dovuto rivolgere ad un uomo.Ma quell’uomo non è mai arrivato.

 

“Non credo di voler aggiungere altro”mormorò,con un sorriso rassegnato,ma anche sereno.

“Ho avuto tanto tempo per dire ciò che pensavo,mi sembra tardi per esprimere qualcosa in più.

Che poi,di altro non penso ci sia.”

 

“Elsa”chiamò la sorella,avvicinandosi al letto,e stringendo le sue mani.

“Non lasciarmi.Non ancora,ti prego.”

 

Le lacrime stavano rigando il suo volto avvilito e già arrossato.

 

“Avremo tanto tempo per stare insieme,Anna.

 

Quando mi raggiungerai.”

 

 

“Sì,ma intanto che farò?”rispose,con poca convinzione.

 

“Aspetterai,come facesti da piccola”sorrise.

 

Anna ricambiò il sorriso,cercando di tirarsi su.

 

“Oggi festeggio 70 anni di regno,cosa sono quei musi lunghi,non mi fate gli auguri?”disse,cercando di tirare su i morali dei famigliari.

 

Olaf si avvicinò al letto,e vi si sedette.In tutti quegli anni,lui non era mai cambiato,era sempre rimasto lo stesso allegro pupazzo di neve immortale.

 

“Elsa.Se tu te ne andrai,me ne andrò anche io”mormorò,tristemente.

 

“Non funziona così,Olaf.Tu devi restare qui per Anna.Per proteggerla.”spiegò lei,amorevolmente.

 

“Ma io vivo solo perché ci sei tu.”

 

“No,piccolo mio.Tu vivrai perché ci sono stata io.”continuò,accarezzandogli la fredda guancia.

 

 

 

“Ma,se devo vedere morire tutti quegli a cui voglio bene,che senso hanno avuto tutti questi anni insieme?Io sono solo un mucchio di neve.Non vedrò nessun Paradiso,non vi vedrò più.

Resterò per sempre qui.”

 

 

Olaf scende dal letto ed esce dalla stanza.

 

 

 

Anna appoggia una mano sulla spalla della sorella.

 

“Avere Olaf non è mai stato solo come avere un amico.

 

 

Spesso ho pensato,crescendo,e invecchiando,che avere lui era come avere un bambino mio.”

 

 

La principessa la guarda negli occhi,commossa.

 

 

“E tu eri la sua mamma,Elsa.”disse con voce tremante l’altra.

 

“Sì”concluse,guardando il muro.

 

 

 

°°°

 

 

È sera tarda.

 

Elsa è sola nella sua camera.

 

Sta ancora guardando il soffitto,con un sorriso sereno sul volto.

 

“Un bambino mio.Un bambino vero.”pensò.

 

 

 

La regina chiuse gli occhi,come se fosse addormentata.

Un’ombra di ghiaccio esce dal suo corpo.

 

Nella sua mente,prima di spirare,passa davanti tutta la sua vita.

Rivede se stessa,ma non è proprio tutto uguale.

 

I suoi capelli sono castani,i poteri sono spariti.Olaf non c’è.

E la regina spira con uno sguardo triste.

 

°°°

 

Olaf è lontano dal regno.

 

 

Sta camminado sulle montagne.

 

 

“Forse avrei dovuto rimanere qui.

Mi ha fatto male voler bene a delle persone.”dice fra sé e sé.

 

 

Il piccolo pupazzo decide di sedersi,e guardarsi i piedi.

 

 

Una lacrima scende da ognuno dei suoi occhi.

 

 

Non sono di ghiaccio,sono lacrime vere.

 

 

Olaf chiude gli occhi.

 

 

“Vorrei tanto essere un uomo vero.”

 

 

Il piccolo pupazzo si addormenta.

 

 

°°°

 

Nella notte,dal suo corpo fuoriesce un’ombra bianca,che si dirige verso il regno.

 

In mezzo alla piazza,dinanzi al castello,lo spirito di Olaf e quello di Elsa si incontrano,e si mischiano,creando un meraviglioso spettacolo di luci,che si spegne lentamente e senza che nessuno se ne accorga.

 

 

Quel che è rimasto non è che un ragazzo,un giovane uomo.

 

Un’uniforme blu,dei guanti bianchi.Stivali neri.

Un mantello di ghiaccio,meraviglioso.

 

Alto,elegante,con delle belle spalle.Occhi grandi,rotondi e azzurri,il capello bianco.

Sguardo fiero,ma allo stesso tempo amichevole e allegro.

 

In quel momento,esce dal castello Anna,con le lacrime agli occhi,disperata.

 

“Non sarò mai una regina,non dopo quella che è stata lei..”mormora,in preda al dolore.

 

E poi,alza lo sguardo,verso il giovane.Lo scruta,e lui guarda lei.

 

 

I loro occhi si incontrano.

 

“Chi sei?”chiede la principessa,confusa.

 

Il giovane è confuso,ma le parole dalla sua bocca escono spontanee.

 

 

“Io sono il principe Olaf.”

   
 
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