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Autore: Altair4    28/08/2017    1 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ṡénza con sembianze umane era sdraiata su un morbido tappeto d’erba in riva ad un laghetto. Tutt’intorno le faceva da cornice un bel bosco, dove era possibile distinguere vari tipi di alberi: palme, banani, ma anche pini, salici, aceri, tigli, fichi ed un enorme albero di mimosa fiorito. Tutto era ricreato dal potere di Xiar, Ṡénza poteva far comparire quello che voleva, tanto che uno splendido unicorno bianco si avvicinò alla riva e fece finta di bere. Poteva veramente immaginare tutto, a parte quello che più desiderava sopra ogni cosa. Era passato un tempo indefinito, ma lei avrebbe voluto riabbracciare David, l’umano che amava con tutta sé stessa. Purtroppo non era possibile ricrearlo su Xiar perché anche se identico all’originale, il clone di David non sarebbe stato veramente lui. Infatti non avrebbe avuto il suo cuore, la sua mente, il suo senso dell’umorismo e quelle vibrazioni positive che avevano aiutato Ṡénza a sopportare meglio il dolore umano sulla Terra.
Adesso su Xiar tutto era pace e serenità, anche i muscoli potenti di Ṡénza sarebbero rimasti perfetti ed immutabili. Al contrario i suoi geni umani avevano lo stesso bisogno di qualcosa di concreto da fare. Appena era arrivata, aveva cercato di immergersi in quella sorta di nirvana Xiariano. Era rimasta per diverso tempo assorta nei pensieri dell’intero pianeta, grazie all’aiuto di Kara, l’entità in cui erano riuniti spiritualmente tutti gli abitanti di Xiar. Ṡénza poteva, infatti, avvertire le conversazioni che gli Xiariani avevano con alcuni rappresentanti dei pianeti della Trixtar, l’immensa galassia che li ospitava da miliardi di anni. Nella Trixtar si contavano vari mondi abitati, molti più di quelli presenti nella Via Lattea. A Ṡénza giungevano immagini di questi pianeti e le sarebbe bastato stare sdraiata sull’erba e lasciare che le informazioni le entrassero nella testa. Non doveva fare nulla, Kara l’aiutava ad avere quelle incredibili percezioni come qualunque altro Xiariano. Ma lei non era una Xiariana, non completamente almeno, lei era anche umana e non poteva starsene lì con le mani in mano. Si alzò in piedi si guardò intorno, era tutto bellissimo, ma non le bastava, si ricoprì di metallo liquido (Proteallo) assumendo l’aspetto antico degli Xiariani. Immaginò e creò una tigre albina, rimase a fissarla. Poi Ṡénza parlò, dopo tanto che restava in silenzio:
 
         -Attaccami, non restare lì impalata!-
 
L’animale ruggì mostrando dei canini aguzzi e con un balzo cercò di afferrarla. Ṡénza rapida e ginnica la scansò, in tutto quel tempo i suoi riflessi erano rimasti perfetti. La bestia cercò nuovamente di afferrarla, ma senza successo. L’animale ricreato dalla mente dell’ibrido mezzo umano e mezzo Xiariano non faceva altro che obbedire a quello che la stessa Ṡénza le ordinava. Era tutto troppo facile. Presa da un’ira irrazionale cominciò a colpire uno dopo l’altro gli alberi spezzandoli a metà; appena questi giungevano a terra, scomparivano lasciando una nuvoletta dorata. Kara comparve agli occhi della giovane con l’aspetto di sempre, come la prima volta, un fumetto in bianco e nero, una donna appena accennata dai capelli ondulati grigio grafite.
         -Cosa succede Mdala figlia di Feidor?-
         -Perché continui a chiamarmi Mdala? Lo so che gli Xiariani antichi al mio stadio di sviluppo si chiamavano così…ma preferisco Ṡénza…suona più familiare-.
         -Perché non Aliya…il nome che ti ha dato…-
         -No! Mi fa soffrire…non voglio…piuttosto cosa volevi dirmi?-
         -Ho avvertito un sentimento d’odio in te, non l’avevo più percepito da quando sei giunta qui ormai un anno fa-
         -E’ solo un anno? Mi sembra un secolo!-
         -Sono cinque anni terrestri-
         -Vuoi dire che…-
         -Sì, David adesso ha circa 30 anni, immagino che vorresti sapere se è felice, se ha una famiglia…-
         -No…non voglio sapere nulla-
Kara cambiò decisamente soggetto della conversazione.
         -I tuoi geni terrestri reclamano un po’ di azione, non è vero?-
         -Non sono solo pensiero, sono anche carne e sangue…non te lo ha spiegato mia madre?-
         -Sembravi in pace fino a poco tempo fa-
         -Sì, avevo bisogno di riposarmi, di liberarmi da quel dolore e dalle fatiche umane, ma adesso mi sono ritemprata ed ho bisogno di fare qualcosa di pratico-
         -Molto bene, ho qualcosa che può fare al caso tuo-
         -Dici sul serio?-
         -Sì mia cara, nella parte più estrema di uno dei bracci della nostra galassia (come ben sai è una spirale barrata come la Via Lattea) c’è un sistema solare con ben due pianeti abitati, uno molto somigliante alla Terra, Terzia ed uno simile a Marte, Vera. Erano in pace fino a qualche tempo fa, ora sembra che le cose si siano guastate. Una nostra cara amica ci ha comunicato che hanno bisogno di noi, sembra che il problema sia sorto nella fascia di asteroidi tra i due pianeti a causa dell’Ergon. Questo minerale è la loro fonte primaria di energia, sembra che uno dei due pianeti abbia invaso il territorio assegnato all’altro, perché sembra sia più ricco di Ergon-
         -Non dovrò combattere, giusto?-
         -Noi aborriamo la violenza e fino ad ora siamo riusciti a mantenere in pace la maggior parte della galassia solo con la nostra mediazione, senza spreco di vite. Raramente qualcuno di noi è andato fisicamente ad interagire con altri mondi, ma tu puoi farlo, saremo sempre in contatto e dovrai cercare di non istigare nessun tipo di violenza-
         -Che vuoi dire?-
         -Che dovrai tenere a bada i tuoi geni terrestri e rimanere assolutamente imparziale, senza scatenare tu stessa delle guerre-
         -Non credo che farei mai una cosa del genere, però non credo nemmeno che mediare soltanto serva sempre a qualcosa…tu hai detto che la maggior parte della galassia è in pace, non tutta, cosa succede nel resto?-
         -Ci sono zone dove le guerre sono continue, dove gli abitanti di quei pianeti guerrafondai non vogliono nemmeno ascoltarci e dove dovremmo combattere, ma non ne siamo in grado-
Ṡénza non fece nemmeno in tempo a ribattere che Kara le disse.
         -Tutti noi e soprattutto tua madre Feidor non vogliamo che tu vada in quelle zone, ti è tassativamente proibito!-
         -Non ci posso credere! Ora vi mettete a fare i genitori terrestri?-
         -Non è un semplice divieto, non siamo graditi là e non faremmo che peggiorare la situazione. Senza contare che tu rischieresti di morire troppo giovane e non sappiamo ancora che futuro avresti. Potresti non unirti a noi una volta liberata la tua forma incorporea e raggiungere invece la dimensione dove vanno i terrestri dopo la morte-
         -E se volessi andare in quella dimensione ed incontrare mio padre?-
         -Non voglio dire che non devi andarci, voglio dire che è giusto che tu possa decidere. Infatti se sarai abbastanza matura, forse potrai scegliere tu stessa dove andare, vorremmo che fosse tua la decisione finale-
         -Sai…non capisco perché sia così ingiusto l’universo, anzi tutti gli universi paralleli…mio padre e mia madre saranno per sempre divisi, soffriranno in eterno-
         -Non sappiamo del tutto come funzioni e non sappiamo se noi anime di Xiar resteremo per sempre qui-
         -Vuoi dire che potreste, anzi potremmo, andare tutti nella stessa dimensione?-
         -Molti di noi lo pensano, ma non lo sappiamo per certo. Anzi, alcuni teorizzano che ci siano più livelli, ma non sanno spiegarsi il criterio utilizzato per passare o retrocedere di livello e se c’è davvero una gerarchia-
         -Certo tutto questo tempo a pensare non vi fa proprio bene, non credevo che l’avrei detto, ma ogni tanto è bene agire, soprattutto se uno ha già pensato abbastanza!  Per cui…quando parto?-
Ṡénza si era stufata del discorso filosofico che per di più non portava a nulla. Erano ormai ben cinque anni terrestri che pensava e rimuginava con gli Xiariani.
         -Vedo che sei ansiosa di azione…prima pensiamo che ti debba allenare un po’ come essere corporeo. E’ vero il tuo fisico è immutato, ma tu non sei più abituata al pensiero di combattere. Tra poco incontrerai uno dei nostri figli avuto dall’unione di uno Xiariano con un abitante del pianeta Kreios e… –
         -Scusa hai detto “un” abitante di Kreios con “uno” Xiariano?-
         -I Kreosiani non hanno un genere maschile e femminile ben definito, non come i terrestri, sono ermafroditi, ma di tanto in tanto si uniscono due individui diversi per aumentare la variabilità genetica-
         - Cioè quello che avviene nelle lumache terrestri? Caspita! Quindi questa persona, questo ibrido è un maschio o una femmina o è tutti e due-
         -E’ tutti e due, ha mantenuto principalmente le capacità fisiche dei Kreosiani ma mentalmente è come te, è telepatico-
         -A quale stadio di sviluppo è arrivato?-
         -Non segue le fasi di sviluppo degli Xiariani, ma dei Kreosiani, è un giovane adulto se paragonato ad un terrestre-
         -E quando arriverà?-
         -E’ molto vicino, non ha detto quando si presenterà a te. Ha studiato bene la situazione di quei due pianeti di cui ti parlavo e quando ha saputo la tua storia, ha detto che saresti stata perfetta. Dice che la questione è più complicata del solito, è successo un fatto grave che ha peggiorato i rapporti tra le due popolazioni. Non sono venuti alle maniere forti per puro miracolo e forse ci vuole qualcosa di più di un semplice ambasciatore di pace. Ovviamente non sei obbligata, ti abbiamo promesso la pace, il nirvana…-
         -Oh piantala Kara, lo sai benissimo che non vedo l’ora! Però ho una domanda…questo personaggio come si chiama e che aspetto ha?-
         -Si chiama Tril e l’aspetto… è difficile da spiegare, diciamo che ha un aspetto interessante, vedrai…-
         -Buon per lui, cioè lei! Beh insomma buon per Tril!-
I giorni successivi in riva al lago si formò un percorso ad ostacoli che Ṡénza aveva immaginato. Lo percorse varie volte in modo perfetto senza che sbagliasse un movimento: doveva saltare dei muretti, scansare lame taglienti che ondeggiavano lungo il tragitto, evitare frecce che apparivano dal nulla e fare salti acrobatici per non cadere in buche che si formavano nel terreno istantaneamente. Diverse sagome di nemici immaginari posti tra gli alberi venivano disintegrate nell’arco di pochi secondi dai suoi colpi poderosi, ma Ṡénza si rendeva conto che era troppo facile così. Purtroppo non poteva chiedere a Kara di combattere con qualche Xiariano perché non sarebbero stati in grado e non voleva di certo traumatizzarli. Mentre osservava l’ultimo abbozzo di nemico che si polverizzava, si accorse che la tigre albina era tornata e non era stata lei a farla apparire. La bestia si avvicinò, cominciò a girarle intorno scrutandola con curiosità, come se fosse reale.
         -Cosa significa? Sei viva?-
         -Sì, esattamente come te -
Ṡénza strabuzzò gli occhi e disse:
         -Non è possibile. Non posso creare esseri senzienti, altrimenti avrei già materializzato David-
         -Io sono un’eccezione, sono un essere molto speciale. Chi è questo David?-
         -E’ un essere umano…era il mio fidanzato-
         -Ah sì…il fidanzato…che parola strana…E’ morto?-
         -No, l’ho lasciato sulla Terra…mi manca da morire-
         -I terrestri devono per forza avere un compagno od una compagna per la vita, non sanno essere perfetti da soli-
         -E tu chi diavolo sei per giudicare così? Se vuoi ti do una bella lezione!-
Ṡénza si ricoprì di metallo luccicante e si mise in posizione di attacco, la tigre albina continuava ad osservarla, sembrò quasi che mostrasse ammirazione per quella pelle metallica che ricopriva interamente Ṡénza dalla punta dei capelli fino ai piedi, poi disse:
         -Ok! Ma non andare a piangere da Kara se ti fai del male!-
La bestia le saltò addosso con una rapidità che Ṡénza non si aspettava. Non erano sulla Terra, forse lì su Xiar non era un essere poi così speciale, ma non si fece prendere comunque.
         -Sei rapida donna di metallo! –
Questa volta fu Ṡénza ad attaccare, sferrò un calcio fortissimo, però non spostò l’animale di un millimetro ed anzi fu lei a rimbalzare come se avesse colpito un oggetto di gomma cadendo a terra sbigottita.
         -Di che caspita sei fatto gattone troppo cresciuto!-
         -Te l’ho detto che sono speciale-
         -Ti hanno mandato per allenarmi?
         -Bé diciamo di sì, non pensavo fosse così divertente vederti cadere a terra come un frutto maturo-
La tigre albina cominciò a ridere come se avesse fatto la battuta più spassosa mai detta.
         -Che fine senso dell’umorismo!-
Ṡénza era curiosa di capire e cercò di entrare nella mente di quell’animale, voleva sapere tutto, ma con sua grandissima sorpresa non ci riuscì.
         -E’ inutile che cerchi di sondarmi, Kara mi protegge e poi probabilmente sono più forte di te!-
         -Che cosa? Ci si mette anche Kara? Deve essere il senso dell’umorismo degli Xiariani ed io che mi lamentavo degli inglesi!-
         -Ho chiesto io un po’ di privacy, ma tranquilla, Kara non lascerebbe mai che ti facessi del male, tiene a tutti noi nella stessa maniera ed apprezza le nostre diversità-
         -Ho capito tu sei Tril!-
         -Ok, lo riconosco, stupida non sei!-
         -Grazie tante…ma come mai hai l’aspetto di una tigre? Non è un animale tipicamente terrestre?-
         -Posso assumere la forma che voglio, basta che non sia troppo grande o troppo piccola rispetto alla mia forma usuale. Sono arrivato da alcuni giorni, ti ho osservata e sono rimasto affascinato da questo splendido animale. Preferisci che io assuma un aspetto diverso?-
         -Fai un po’ come ti pare, per me è lo stesso…ma bene! Anche gli Xiariani possono mentire…Kara sapeva che eri arrivato e non mi ha detto nulla…-
         -Non ti ha mentito, ha detto che non sapeva quando mi sarei mostrato a te-
         -Ecco! Ora fa pure i giochi di parole…Tril sai combattere almeno?-
         -Decisamente non al tuo livello, infatti ho ricreato questo corpo che ti può respingere senza problemi, altrimenti avresti fatto polpette di me. Però se vuoi posso aiutarti in qualche modo-
         -So che sei anche femmina, perché usi il maschile?-
         -Sei tu che consideri questo mio modo di esprimermi maschile, per me non esiste un vero femminile od un vero maschile!-
         -Ok, ok, non voglio entrare in problemi linguistici e di genere…allora ci alleniamo?-
         -Me lo aveva detto Kara che sei molto agguerrita, infatti penso che sarai perfetta per la missione!-
         -Sì sì poche storie, allora vuoi combattere?-
         -Va bene, se ti diverti tanto a fare il frutto maturo!-
Tril si avventò su Ṡénza, lei lo scansò facilmente e questa volta non lo colpì ma lo afferrò per le zampe posteriori e lo lanciò contro un albero roteando due volte su se stessa come nel lancio del martello. La scena fu davvero esilarante: la tigre cominciò a rimbalzare come in un flipper nel bosco e poi cadde nel lago. Ṡénza cominciò a ridere così forte che Kara comparve all’istante preoccupata.
         -Mdala cosa stai combinando? Certo non ci sarà mai pace con te su questo pianeta…cosa hai fatto a Tril?-
Tril uscì dal lago, aveva assunto una forma Xiariana maschile con le scaglie argentate al posto dei capelli, rideva, evidentemente aveva davvero senso dell’umorismo.
         -Hai visto Kara cosa ha combinato Ṡénza? E’ proprio uno spasso, non mi era mai capitato qualcosa del genere, di solito quando vengo qua è una noia mortale!-
         -Lo dico sempre che il corpo è un ostacolo all’equilibrio sano della mente- detto questo Kara tornò alle sue mansioni di osservatrice saggia della galassia.
         -Come mai hai assunto una forma Xiariana maschile?- Chiese Ṡénza ancora in assetto di guerra.
         -Perché è il corpo più adatto per vivere in questo mondo così soleggiato-
         -Ma che dici? Qui tutti stanno bene grazie a Kara…Qual è la tua vera forma?-
         -Se ti dicessi che non lo so? Però è comunque umanoide, i Kreosiani sono bipedi esattamente come gli Xiariani, però hanno un corpo molto vischioso e morbido che ha sempre bisogno di liquidi. Infatti il pianeta Kreos è quasi tutto sommerso e loro vivono per la maggior parte del tempo sott’acqua…anche se possono vivere sulla terra ferma per lungo tempo-
         -Cioè siete lumaconi marini giganti…bleah!-
         -Lumaconi?  E cosa sono?-
         -Dei piccoli e viscidi animaletti di forma allungata del pianeta di mio padre che mangiano le piante, sono molto odiati dagli agricoltori terrestri-
         -Ehi! Non sono un fastidioso animale terrestre, per giunta sottosviluppato-
         -Non so perché, ma trovo divertente l’accostamento-
         -Saranno belli i terrestri, con quei peli orrendi, so che li avete ovunque!-
Ṡénza riprese le sembianze umane e mostrò i suoi splendidi capelli platino.
         -Ti sembrano brutti questi?-
Tril si avvicinò e toccò quei soffici fili argentati quasi con meraviglia, poi sfiorò la guancia morbida di Ṡénza, la quale si ritrasse immediatamente, si ricoprì di Proteallo e disse scontrosa:
         -Cosa diavolo stai facendo?-
         -Scusami non volevo…non so nemmeno cosa ti ho fatto per spaventarti così-
Era lungo tempo che nessuno le dava una carezza, la sua reazione era stata sproporzionata.
         -Non hai fatto nulla di male…-
         -Allora posso toccare ancora un po’ la tua pelle? Non è vischiosa, ma è molto morbida-
         -Che cosa? Non se ne parla nemmeno! E poi gli Xiariani odiano il contatto, perché tu no?-
         -Perché per i Kreiosani invece è importante, è normale il contatto fisico anche solo per conoscersi-
         -Mi stai prendendo in giro? Cosa hai in mente?-
         -Nulla di male credimi…Ehi non penserai…no, non voglio accoppiarmi con te, non ci penso nemmeno! Non ho bisogno di un partner, ti avrà spiegato Kara!-
         -Sì certo, però tu allora come sei nato? C’è lo Spirito Santo anche da voi?-
         -Lo Spirito Santo? Deve essere qualcosa di terrestre…i miei sono un caso raro, da noi ci incrociamo con altri nostri simili solo in periodi difficili quando serve una prole forte, normalmente preferiamo avere figli identici a noi-
         -Che strano però che vi piaccia il contatto, se siete così forti non avrete di certo bisogno del sostegno e la vicinanza di qualcuno-
         -Ho detto che è un sistema per conoscerci non per avere rapporti o avere consolazione-
         -E quindi non siete teneri, non vi abbracciate quando avete rapporti intimi?-
         -Cosa c’entra, facciamo quello che dobbiamo fare, quello che fate anche voi, ma più rapidamente possibile, mica abbiamo tempo da perdere-
         -Ohsantocielo che tristezza, ma perché l’ho chiesto? Comunque non voglio che mi tocchi ok?-
         -Va bene, va bene stai tranquilla, non ci pensavo nemmeno ad avere un rapporto con te, da noi serve solo per avere figli, non mi sembra il caso prima di una missione importante come quella che ci aspetta-
         -“Ci” aspetta?-
         -Non lo sapevi? Vengo anche io, non penserai che ti lasci da sola nella tua prima missione di pace! Hai bisogno di qualcuno con esperienza e che conosca bene usi e costumi dei popoli che incontreremo-
         -E non potresti darmi delle lezioni e poi vado da sola?-
         -Non mi sembra una buona idea. Tu non sai con chi avrai a che fare, non bastano delle nozioni per affrontare la situazione e Kara mi ucciderebbe…bé, per modo di dire…vedi è morto il principe del pianeta Vera in modo misterioso e la popolazione intera punta il dito contro gli abitanti del pianeta Terzia. I Verani dicono che i Terziani lo hanno fatto come provocazione a causa delle miniere di Ergon, quel minerale che si trova sugli asteroidi e che entrambe le popolazioni usano come fonte primaria di energia-
         -Allora c’è anche un caso criminale da risolvere, lo sapevi che sulla Terra ne ho risolti molti?-
         -E’ per questo che ho chiesto a Kara di coinvolgerti, ma non posso mandarti da sola-
         -Ok va bene del resto il caso era tuo…potremo usare le nostre capacità telepatiche?-
         -No, entrambi i pianeti hanno espressamente richiesto privacy-
         -E non lo trovi sospetto? Forse entrambe le popolazioni nascondono qualcosa!-
         -Credo che semplicemente non vogliano intrusi in testa, solo pochi di loro hanno questa facoltà, un gruppo di individui particolari, una sorta di sciamani su Vera, mentre su Terzia usano dei macchinari supertecnologici per la telepatia-
         -Com’è che non conosco i dettagli? Di solito Kara mi aggiorna su quello che succede nella Trixtar-
         -Prima di tutto sei ancora giovane e devi imparare a gestire tante informazioni tutte insieme…inoltre credo che Kara non volesse turbarti, sei venuta qui su Xiar per vivere felice…-
         -Anche io lo credevo, ma da subito ho capito di essere comunque fuori luogo…non sono né Xiariana né umana…-
         -Sai ti capisco benissimo, anche io non sono riuscito a vivere su Kreos, mi mancava qualcosa, sentivo di essere incompleto. Gli altri erano fin troppo “fisici”, ma quando sono giunto qui mi sono accorto che vivere di soli pensieri non fa per me. Anche io so combattere e diciamo che in confronto agli Xiariani sono violento. I Kreosiani hanno diversi problemi interni sul loro pianeta, anche se non sono così regrediti come i terrestri…-
         -Bada come parli, nemmeno li conosci!-
         -Qualcosa ne so e poi com’è che tu sei il guerriero più temibile mai esistito? Sono sicuro che i tuoi geni terrestri ti abbiano resa così violenta e pericolosa come dicono-
         -Non posso crederci, ci risiamo, credo che nemmeno qua avranno un’opinone giusta di me, non mi piace menare la gente! Non ho mai ucciso nessuno…ma piuttosto cosa vuoi dire che sono il guerriero più temibile mai esistito?-
         -Ok va bene, il guerriero più temibile che abbia mai conosciuto-
         -Grazie tante! Gli Xiariani e tutte le popolazioni amiche sono pacifiche, si fa presto-
         -Io viaggio molto, sono stato anche in quelle zone proibite e…-
         -Sei stato su quei pianeti guerrafondai?-
         -Sì…ero curioso…ho rischiato di rimanerci…Kara non si arrabbia mai…ecco io l’ho vista arrabbiata…anche tu sei sulla giusta strada, prima o poi le farai perdere la pazienza, lo sento-
Tril rise di un riso metallico, sarebbe potuto diventare un compagno di avventure, bastava non pensare che in realtà fosse un viscido lumacone.
         -Spero che mi racconterai le tue avventure nelle zone proibite…-
         -Non temere, ne avremo occasione-
         -Allora proviamo ad esercitarci?-
         -Non so fino a che punto potrei esserti utile. Per questo motivo ho richiesto la presenza di un paio di amici che potrebbero allenarti. Li ho salvati da morte certa quando ero nelle zone proibite e stanno venendo qua-
         -Non saranno pericolosi?-
         -Sono amici fidati e poi nessuno può arrivare a Xiar se Kara non vuole, non sarebbero in grado di ritornare senza la sua guida-
         -E chi sono questi amici?-
         -Vengono dall’unico pianeta che sono riuscito a visitare nella zona proibita senza rischiare di essere disintegrato…bé, diciamo che mi volevano semplicemente sbuzzare…lo trovano divertente…sono di forma umanoide come noi, sembra sia la forma più stabile anche nella nostra dimensione. Hanno la pelle blu e gli occhi rosa o rossi e anche loro hanno dei peli come i terrestri ma solo sulla testa…secondo me questa peluria testimonia il grado di barbarie di un essere vivente…-
         -Ma sentilo il viscido lumacone! La verità è che sei geloso, vorresti avere dei capelli come i miei-
         -In effetti i tuoi capelli sono molto belli, non è che me ne regaleresti un po’?-
         -Non ci penso nemmeno!-
         -Non ricrescono?-
         -Certo che ricrescono…è che mi sembri un maniaco feticista con queste richieste…-
         -Già…dimentico sempre che sei anche per metà terrestre… me lo aveva detto Kara che siete fissati con la storia del sesso perché da voi si fa anche senza lo scopo della procreazione! Non voglio i tuoi capelli perché mi fanno chissà quale effetto, sono belli e basta. Li metterei nella cabina della mia nave come faccio con tanti altri oggetti che ho trovato o comprato nei miei viaggi per la galassia. E se vuoi saperlo alla fine di tutto, se voglio, divento anche io peloso…anche se mi fa un po’ senso solo pensarci-
         -Perché non ti fai crescere un bel ciuffo biondo platino in testa, ti donerebbe-
         -Già sembro strano a Xiariani e Kreosiani, mi manca solo di sembrare ridicolo!-
Dopo una piccola pausa di riflessione Ṡénza disse:
         -Tu non hai una vera casa…non è vero?-
         -No, anche io non mi sento a casa da nessuna parte, la mia nave, la Bluer, è quello che assomiglia di più ad una dimora, l’ho costruita da solo quando ero su Kreos e poi me ne sono andato-
         -Sei uno scienziato, una specie di ingegnere allora!-
         -Sì in effetti, anche piuttosto bravo, non solo nella teroria ma anche nella pratica. Non esistono circuiti o meccanismi di cui non possa capire il funzionamento, vedrai sarà utile per il nostro viaggio-
         -Verranno anche quei tuoi amici di…?-
         -Paico, vengono da questo buffo pianeta pieno di vulcani. Pensa che vivono quasi tutti su delle astronavi, così quando c’è qualche terremoto o eruzione si spostano in luoghi più sicuri. Sono fissati con le armi e sono facili alla rissa, quindi prima devi conquistare il loro affetto e poi puoi fare battute su di loro, altrimenti…-
         -Altrimenti?-
         -Ti menano come fosse nulla…l’ho capito solo dopo un po’…e gli stavo simpatico, altrimenti invece di quelle pacche sulle spalle piuttosto violente mi avrebbero affettato con le loro armi affilate e senza tanti discorsi…sono imprevedibili e quindi non so se verranno con noi…potrebbe anche essere deleterio, sono così rissosi che farebbero arrabbiare anche lo Xiariano più morto di sonno mai esistito-
Finalmente dopo cinque anni terrestri, Ṡénza rideva di gusto e sguaiatamente.  Questa volta Kara non intervenne, ma osservava ed ascoltava contenta che i due ibridi andassero più o meno d’accordo. Però alle menti di Xiar non era sfuggito lo stato d’animo della loro figlia ritrovata: Mdala/ Ṡénza si era chiusa in se stessa tanto da rifuggire il contatto e l’interesse di un altro essere fisico come lei. Ṡénza non voleva in nessun modo avere mai più storie sentimentali con nessuno, sia perché in quel momento poteva pensare solo a David, sia perché sentiva che a lei non era permesso. Purtroppo mentre Tril era perfetto per una vita solitaria perché bastava a sé stesso, Ṡénza era comunque mezza umana e forse avrebbe sofferto la solitudine per lungo tempo.
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Ṡénza Nome si è stufata del pacifico Xiar, vuole vivere una nuova avventura e sfruttare le sue capacità. Ovviamente anche nella Trixtar non esiste la perfezione e la nostra eroina dovrà misurarsi con avversari e situazioni bizzarre. Tril l’accompagnerà nella sua prima missione…spero che questo personaggio vi piacerà, mi ha ispirato una persona a me cara…ma non spoilero altro!
Nel prossimo capitolo arriveranno gli alieni blu, che non sono Puffi troppo cresciuti ma abitanti di Paico, guerrieri senza paura…dopo che li ho inventati mi sono ricordata che anche in Avatar ci sono personaggi blu…pazienza…è comunque un bel film da citare.
Come al solito spero in recensioni costruttive…per esempio ritenete che la congiunzione “ma” sia troppo presente nelle mie frasi? Non riesco a farne a meno… 
Ribadisco questa spiegazione per chi legge con smartphone o tablet: ho scritto il nome “Senza” con l’accento ed un punto perché si possa distinguere bene dalla congiunzione o preposizione “senza”, anche se la Ṡ (S con un punto sopra) corrisponde al suono “sh” nel gaelico irlandese antico

 
Altair
   
 
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