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Autore: marylu_83    29/08/2017    0 recensioni
|Tratto da una storia vera|
Quando mi hanno raccontato questa cosa ho avuto i brividi e non ci ho pensato su due volte a prendere il mio PC e a riscriverla (con un po' del mio zampino ovviamente).
Spero che vi piaccia e se e così fatemelo sapere con un commento o una stellina.
ATTENZIONE: questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad sempre da me.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo 8 anni, frequentavo la 3°elementare e stavo studiando dinosauri.
Mia nonna Gertrude si ammalò. Lei era gentile, dolce, graziosa, ma sempre malinconica. Aveva forse il mal di vivere. Aveva avuto una vita piena di sofferenze, ma aveva un volto angelico e sempre un sorriso c'era su di esso.
Un giorno, mi ricordo, lei era a letto perché malata e io le facevo compagnia. Presi una sedia e mi sedetti accanto a lei, avevo portato con me il quaderno si storia, e così, per farla parlare un po' le chiesi se voleva sentire la storia dei dinosauri. 
Lei, anche se piena di dolore e del suo male, ascoltava pazientemente senza mai lamentarsi.
Interessata mi guardava come se vicino a lei ci fosse un angelo che le stesse narrando le vicende del paradiso. Piena d'amore e di bontà continuava ad ascoltarmi ed io mi rendevo conto pian piano del suo stato di grazia, ma allora non comprendevo, come adesso, che cosa significasse, sapevo solo a pelle cosa stava succedendo.
Ad un tratto arrivó mio padre e mi disse "Rosy, lascia riposare la nonna, non vedi che e stanca?" E lei rispose che andava bene, ma io la guardai, le sorrisi, mi alzai e uscii dalla stanza pensando che non aveva veramente bisogno della storia dei dinosauri, ma nemmeno della mia compagnia. Lei era accompagnata da un compagno molto più grande di me.
Quella fu l'ultima volta che la vidi.
Giorni dopo fu portata in ospedale e un giorno mi fu detto in maniera atroce che lei era morta. Non riesco a scrivere, anzi, non ci sono parole per scrivere il mio stato che fu amalgamato dal pensare alle parole crude e sorridenti di malignità dell'altra mia nonna, che furono "È morta tua nonna! Ora hai solo me, lei non c'è l'hai più".
Ma quello che penso ora e che queste parole non possono dare tutto perché mancano i gesti, la mimica facciale, il tono, il suono della voce, l'intenzione per cui nessuno potrà mai sapere il danno che mi fece, soprattutto perché fino ad allora avevo vissuto con lei che quasi consideravo una mamma più che una nonna. Ha anch'essa, nella sua ignoranza, avuto una buona parte nella mia formazione, che io reputo molto positiva. Ma questa e un'altra storia!
Nonna Gertrude morì. Piansi? Non lo so! Non credo che piansi veramente. Non l'ho vista morta, non ho visto il funerale, la bara, i fiori...l'ho vista in altri luoghi.
Cominciai col fare brutti sogni ed avevi tanta paura di dormire. Fino ad allora ero stata una bambina tranquilla, felice, silenziosa, sentivo una gran pace, anche se avevo dovuto abituarmi a tante cose nuove c'ero riuscita, finalmente ero riuscita a stare nel mondo, a giocare con altri bambini.
Osservavo tutto e cercavo di capire, di comprendere le cose, ero sempre alla scoperta...
Era tutto strano per me, ricordo ancora oggi come se fosse allora, tutte quelle cose che mi colpivano e a cui prestavo attenzione. Come dei flash in un atmosfera dorata. Ma ecco che tutto diventa strano. Mia madre accomodò il mio lettino nella sua stanza vicino al suo perché di dormire da sola non se ne parlava. Incubi terribili mi davano il tormento tutte le notti, per me tutto divenne tremendo. Non avevo voglia di fare più niente. Ricordo l'angoscia che mi accompagnava ovunque...
Sognavo di passeggiare con mia nonna Gertrude, però sempre nello stesso luogo. Era in cima ad una montagna, da lì si potevano vedere altre cime sotto. Camminavamo su una strada pietrosa ai cui margini di essa si prostravano alberi maestosi con le foglie in procinto di cadere. Era sempre lo stesso sogno, anche quando cominciò ad arrivare l'inverno lì era autunno e compivano sempre lo stesso tragitto. Eravamo in discesa e, strette, le mani ghiacciavano felicemente con lei, contente di averle rincontrare. Lei sorrideva ma cercava di farmi ca pire che le cose stavano così ed è così che dovevano restare. E io niente, come sempre, non ne volevo sapere ed ogni notte facevo quello stesso sogno su quella strada in quel monte.
Ero tranquilla, contenta, ritornai quasi gioiosa fino a che la realtà non mi travolgeva come un vento forte.
Una sera ero a letto e mi addormentai tranquillamente aspettando che mia nonna si presentasse, e così fu.Questa volta però fu tutto diverso: ci trovavamo in una stanza buia, fitta, ma io vedevo mia nonna. Non c'erano porte ne finestre, non so nemmeno se era una stanza ma io mi sentivo le pareti intorno, ma era solo una sensazione. Ad un certo punto mia nonna mi disse "Io ora devo andare ". Avevo capito subito che qualcosa non andava. "No,no,no" continuavo ad urlare e a pregarla di non andarsene, di non lasciarmi di nuovo. All'improvviso dietro di lei apparve una luce accecante che però non mi dava fastidio. Poi maestosa parlò, io la fissavo, non avevo paura ero solo curiosa e cercavo di comprendere cosa fosse. Restai immobile ma quando parlò rimasi colpita dalla sua sentenza che dovetti accettare. Ma lui mi lascio la scelta però, dico lui perché la voce era tronante, forte, maschile e categorica.
Disse "È ora di andare! Non possiamo più aspettare" mia nonna gli rispose "E lei? Come faccio, non mi vuole lasciare" e lui "Dovrà essere lei a scegliere". E tutto scomparve. Ricordo di aver volato da quel sogno al mio letto ad una velocità incredibile dentro il mio corpo.
Ho vissuto parte del mio tempo da bambina a pensarci poi semplicemente il ricordo e svanito. Come ho fatto a ricordarlo adesso che ho 30'anni? Semplicemente l'ho sentita. Ho sentito quella voce che mi diceva di dover decidere e così ho fatto, ma magari la risposta non l'ho data veramente, deve averlo letto nel profondo quello che volevo. Penso che per queste cose non saremo mai grandi abbastanza per comprenderle.La parte più grande la fa' l'Assoluto.
Fine.


~note dell'autrice~

Ecco qui una altra cosa molto malata. Spero vi piaccia e, come ho detto nella descrizione, se è così lasciate un commento o una stellina (o entrambi).

Alla prossima.

~ By Merylu83

  
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