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Autore: Spiga_R    30/08/2017    0 recensioni
Questa storia partecipa al contest “Back to School” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 1300
traccia: A è disposto a vestirsi da cheerleader pur di attirare l’attenzione di B.
Genere: Comico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kozune Kenma, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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chi si sarebbe mai aspettato che avrei mai scritto qualcos' altro?
Non io.
Ringraziate Enerimess che incoraggia le mie idee demenziali.
e prendetevi anche questa fanart che ho realizzato apposta(il bello di essere disegnatori v.v)
enjoy!

 

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Non importa quel che continuassero a dire i suoi compagni di squadra, il suo migliore amico d'infanzia, e il suo inseparabile bro, che nondimeno aveva sempre sostenuto tutte le sue bravate. La sua era un' idea geniale e avrebbe provato a tutti che aveva ragione.

 

Il fatidico giorno Kenma si era offerto di accompagnarlo. Il suo migliore amico aveva capito subito che tentare di farlo desistere era una missione impossibile, la testa di Kuroo era sempre stata più dura del marmo (anche senza parlare figurativamente, nessuno sano di mente avrebbe mai voluto ricevere una capocciata dal capitano del Nekoma), perciò aveva deciso di sorvegliarlo in caso l'amico si fosse lasciato prendere troppo la mano e avesse bisogno di qualcuno che lo fermasse. O almeno questo era quel che credeva Kuroo.

 

Kuroo... povero illuso.
Fatto sta che tuttavia, il giovane Kenma stesse diligentemente seguendo la testa calda di turno che si ritrovava come migliore amico invece che spendere la giornata tra le sue confortevoli mura di casa, al fianco di un ventilatore e di fronte ad una console. Non che in quel momento non stesse giocando con il suo smartphone, intendiamoci.

 

Il tragitto verso la palestra designata non era tanto lungo, ma l'afa sembrava raddoppiare le distanze. Kenma si precipitò verso l'interno a prendere posto al fresco scegliendo l'angolo dove, secondo le sue analisi, sarebbe dovuta affollarsi meno gente. Kuroo invece si diresse verso i bagni. Doveva far presto, la Nohebi stava scendendo in campo per iniziare i soliti esercizi di riscaldamento prima della partita, e non sarebbe passato molto tempo prima che questa iniziasse.

 

Il capitano del Nekoma si tolse il borsone dalla spalla, lo gettò in uno dei bagni vuoti, sopra la tazza, ed incominciò a sfilare la divisa da cheerleader che conteneva. Incredibile che fosse riuscito a trovarne una della sua taglia, i miracoli di Amazon...

Nonostante il ragazzo non fosse pratico di divise, gonne e sottogonne, non ci impiegò poi molto ad infilarsi il costume e agguantare il paio di pompon. Uscendo dal bagno si diede uno sguardo allo specchio sfoggiando un sorrisetto compiaciuto.

-Sei uno schianto-
Si disse.

 

Tornato agli spalti della palestra agguantò Kenma, che tentava inutilmente di nascondersi con un cappuccio, per l'imbarazzo che gli provocavano gli sguardi della gente tutti rivolti nella sua direzione, e soprattutto per il disagio che gli provocava essere trascinato da un ragazzone di un metro e settanta, quasi ottanta, piuttosto svestito e con una divisa da cheerleader. Kuroo si stabilì in alcuni posti laterali, i più vicini al campo, in cui sarebbe stato estremamente visibile dalla squadra della Nohebi (ed in particolar modo dalla linea della battuta). Appena lasciato libero, Kuroo pensava che Kenma se la sarebbe data a gambe, invece si sedette leggermente in disparte, ma comunque piuttosto vicino a Kuroo, che se ne stava in piedi, leggermente sporto oltre la balaustra per avere una migliore visuale del campo e dei giocatori.

Ovviamente la battuta iniziale spettò alla Nohebi. Ovviamente. Quell'infame avrà dato al giudice una monetina con due facce uguali, come minimo. Ma non importa, perchè appena Daishou si preparò alla battuta Kuroo alzò i pompon e urlò false grida acute di incoraggiamento. L'effetto fu immediato, la palla mancò di almeno otto metri il campo avversario. Daishou era sconvolto, forse non aveva neanche capito cosa fosse successo. Forse aveva dimenticato che stava nel bel mezzo di una partita. Solo quando il vice capitano andò a porgergli una pacca sulla spalla con un rassicurante “don't mind” per assicurarsi che stesse bene, Daishou tornò finalmente dentro la linea che delimitava il suo campo di gioco e riprese la formazione.

Kuroo naturalmente non si accontentò di questo. Kuroo era un bambino a cui avevano dato un barattolo di nutella intero di cui aveva appena assaggiato solo un cucchiaino. Diventò l'anima della partita, improvvisando coreografie, inventando slogan mentre agitava pompon e fianchi, occasionalmente mettendosi in posa. Oramai tutti i giocatori della Nohebi lo avevano notato e riconosciuto. Continuavano a lanciargli sguardi furtivi, cosa che rallentava la loro concentrazione in gioco. La squadra avversaria invece era super motivata, i loro membri avevano uno stile di gioco e personalità molto simile alla squadra della Johzenji, pieni di voglia di divertirsi e sempre pronti a ribaltare la situazione nei momenti di difficoltà. Ogni tanto, quando segnavano, alcuni dei giocatori imitavano le pose e le movenze di Kuroo, cosa che non aiutava affatto lo spirito dei giocatori della Nohebi. Quando il ragazzo pompon incominciò a fare giravolte e ad oscillare il proprio fondoschiena nella direzione del campo notò che alle sue spalle Kenma aveva deciso di impiegare il suo smartphone per qualcosa di più stimolante dei videogiochi, e stava riprendendo tutto ciò che Kuroo stava facendo, talvolta anche da un' angolazione molto bassa. Kenma rimaneva un piccolo demone, ma Kuroo non avrebbe smesso di avere fiducia in lui per questo.

Sebbene l'influenza di Kuroo fosse notevole su tutti i giocatori della partite, più di tutti Daishou era quello su cui gravava di più. Non riusciva assolutamente a staccargli gli occhi di dosso, e Kuroo non era affatto di aiuto mentre continuava ad agitare suggestivamente la gonna ogni qualvolta la palla si dirigesse nelle sue vicinanze. Alla fine della partita Daishou Suguru era un fascio di nervi di frustrazione, rosso di imbarazzo (verso sé stesso e verso Kuroo), e apparentemente completamente incapace di collegare i suoi impulsi nervosi con i movimenti del corpo.
Come ci si poteva aspettare, la Nohebi subì una dolorosa sconfitta, non riuscendo ad arrivare nemmeno al terzo set.

 

Il capitano del Nekoma piroettò verso la telecamera dello smartphone di Kenma al fischio finale dell' arbitro, lanciando i pompon e mostrando due pollici alzati vittoriosi.
-Mi raccomando, voglio il 70% del guadagno qualunque cosa tu decida di fare con questo video-
-Scordatelo. Al massimo il 40%-
-Ti ricordo che è illegale caricare i video senza il consenso del soggetto ripreso-

-60%-

-... Tirchio. Okay, 60%-
Kuroo lasciò Kenma al suo cellulare, mentre probabilmente incominciava a cercare la piattaforma più remunerativa dove postare il video.

-Hey...-

-Sì?- rispose il vice capitano.

-Fai in modo che non faccia il giro di tutta la scuola-
Kenma alzò un sopracciglio incredulo. Il suo capitano si rese conto di star chiedendo probabilmente troppo.

-Voglio dire, va bene che giri per gli studenti ma fai almeno in modo che non arrivi ai miei insegnanti... e al preside. Oddio, ti prego, almeno il preside non deve sapere, o non mi ammetterà agli esami!-
-Vedrò quel che posso fare...-
Kuroo era sicuro che il preside si sarebbe potuto ritrovare senza internet per una settimana se solo Kenma avesse voluto. In realtà il membro più pericoloso della squadra del Nekoma era probabilmente quel ragazzo con i capelli decolorati per metà e dalla corporatura fragile.

A quel punto però, il capitano del Nekoma decise che non era esattamente propenso ad indossare un costume da cheerleader per il resto della giornata e si diresse di nuovo ai bagni con il cambio, non senza essere fermato qua e là da altri spettatori per una foto o per scambiare due parole.
Per sua fortuna aveva passato abbastanza tempo alla fine della partita con Kenma, perciò i bagni si erano ormai svuotati. Si infilò nel primo bagno disponibile ma quando fece per richiuderlo una mano bloccò la porta. Voltandosi Kuroo si ritrovò faccia a faccia con Suguru. Un Suguru estremamente furente.
-Ti sei divertito sugli spalti Tetsurou?-
-Molto- Rispose Kuroo sfoggiando il suo solito ghigno, noncurante del pericolo che potesse comportare essere chiuso dentro un bagno con il superbo capitano della Nohebi (perché sì, Daishou aveva decisamente chiuso a chiave la porta, e bloccava l'accesso alla serratura semplicemente ponendocisi davanti).

-Bene, perché adesso mi divertirò io-

E, leccandosi il labbro superiore, infilò una mano nel mezzo delle cosce dell' altro ragazzo, facendola scorrere su per la gonna.

   
 
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