Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LadyDP    31/08/2017    2 recensioni
Vorrei ringraziare l'utente mergana,per aver seguito questa mia piccola serie di fanfic con tanto interesse.
Sono felice che,pur essendo nuova,ci sia qualcuno che apprezzi le mie storie.
Questa la dedico sempre a lei.
Parla di come i figli di Anna abbiano accolto il nuovo re Olaf (seguito di "La Morte di Elsa" e "Olaf Re di Arendelle")
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nikolai marciava a passo svelto,diretto,inarrestabile,deciso a presentarsi al cospetto della madre.

 

Ancora avvolto nella sua uniforme ufficiale,per le occasioni importanti,

l’orologio del castello segnava l’una di notte.

 

Il primo figlio maschio dell’ormai da qualche ora ex-regina Anna non si era dato pace,da quando aveva visto Olaf con la corona,quando avrebbe dovuto esserci lui al suo posto.

 

Si era rigirato nel letto,ancora vestito,della sua stanza da letto,al fianco della moglie,che cercava di calmarlo in ogni modo.

 

Aveva atteso 65 lunghi anni,senza fretta,perchè comunque aveva voluto molto bene a sua zia.

Confideva nell’abdicazione della madre,a causa della sua veneranda età.

 

Col passare dei lustri,dei decenni,sempre più si rendeva conto che traccia di un possibile erede diretto di Elsa non ci sarebbe mai stata.

 

Ed essendo il maschio più vecchio,nato dopo sua sorella maggiore Astrid e prima di suo fratello minore Lars,non v’era dubbio che ormai il suo destino era scritto.

 

 

Ed ora,un ragazzo si era presentato da chissàdove-

con lo stesso nome di Olaf,sostenendo di essere proprio Olaf.

 

Affermava di essere un principe,di essere il figlio di Elsa.

 

 

Ma Nikolai non ricordava che la regina avesse mai dato alla luce un bambino,purchè anche illegittimo.Nessuno gli aveva mai raccontato niente del genere.

 

Almeno la sua famiglia avrebbe dovuto saperlo.

 

 

E poi,alla balzana idea che fosse una sorta di reincarnazione umana di un pupazzo,bè.

 

Certo era che da Elsa e dai suoi poteri c’era da aspettarsi di tutto,ma dura credere a tanto.

 

 

 

Anna non aveva più l’udito di un tempo,ma Nikolai aveva fatto talmente tanto rumore con i piedi che persino lei aveva avvertito il suo arrivo.

 

La famiglia era riunita lì.

 

 

Astrid,in piedi,dietro alla poltrona di Anna.Lars,appoggiato su una poltrona,e a fianco di lui,Kristoff su di un’altra.C’era un lungo divano,che chiudeva il cerchio,su cui sedevano i tre figli di Astrid e le due figlie di Nikolai.Il figlio di Lars non aveva potuto assistere,era in viaggio.

 

In più,i vari sposi.

I loro bambini erano a letto.

 

 

Olaf sedeva su una quarta poltrona,tra Anna e Lars.

 

Stavano chiaccherando amabilmente,Olaf faceva ridere tutti,aveva conquistato tutti.

 

Sembrava di avere davvero Elsa lì.

Di avere il pupazzo lì.

 

 

Potevano quasi dire che non si sentiva la loro mancanza,

perchè era come se non se ne fossero mai andati.

 

 

Nikolai attirò l’attenzione di tutti,con la sua presenza.

 

 

Squadrava l’uomo dai candidi capelli,colle sue iridi color del cielo,come le aveva Anna.

 

 

Il principe era stato,ma era ancora un bell’uomo,nonostante i segni dell’età.

Terribilmente somigliante al re Agnarr,padre di sua madre,quando sorrideva,pareva sorridesse

lo stesso bambino che era stato 60 anni prima.

 

 

Quando era serio,come in quel momento,faceva trapelare tutta la serietà ed autorità tipiche della sorella della madre,quando era doveroso esprimere tali atteggiamenti.

 

 

 

Desiderava davvero molto prendere il suo posto,ma non era cattivo.

Non era capace di far del male a nessuno.

 

 

In quel momento,però,voleva spiegazioni.Voleva prove.

 

 

 

“Chi sei?”chiese,diretto.

Un tono fermo,paziente.

 

 

“Come puoi provarmi che tu sei davvero figlio di Elsa?”

 

 

Olaf era incredulo,non sapeva che rispondere.

 

Era insicuro.

 

 

“Non mi basta sapere che hai i capelli bianchi,come lei.

Potresti avere molti più anni di quelli che dimostri.”

 

 

Il re si alzò in piedi.

 

Come quando aveva incontrato Anna per la prima volta,dopo la sua trasformazione,

nella sua testa non girava alcun pensiero razionale,che avrebbe potuto trasformarsi in una risposta esauriente e convincente.

 

“Fai la magia”rise Anna.”Fai la magia!”

 

E il suo corpo parlò da sé.

 

 

Alzò il braccio.

 

La mano la spalancò.

 

 

Un silenzio innaturale.

 

 

 

E poi.

All’improvviso.

 

 

Dei fiocchi di neve cominciarono a roteare intorno alla mano.

Ed aumentarono di intensità,fino a fuoriuscire copiosi e ad avvolgere la stanza di una turbinio di luci,blu,e bianche.

 

 

Anna si mise a ridere divertita come quando era bambina.

 

 

Il re sorrise,ed il suo cuore decise per lui di far emergere dal suolo,dal niente,dal niente una bellissima statua di ghiaccio,al centro del cerchio di poltrone e sofa,raffigurante la regina Elsa,

in gioventù,con un sorriso dolce in volto,che brandiva tra le braccia Olaf,quando era ancora fatto di neve.

 

 

Nikolai non sapeva che rispondere,riuscì solo a piangere.

 

 

“Questo sono io da piccolo,con mia madre”spiegò il sovrano,alzando le braccia per esibire il risultato.

 

 

Ed anche a lui scese una lacrima di nostalgia.Le braccia scesero,di nuovo,lungo il fianco.

 

 

Ed il sorriso divenne un triste sospiro.

   
 
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