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Autore: Kokona    03/09/2017    3 recensioni
Sono passati 3 mesi dalla morte di Edward e Wendy, i protagonisti della storia che precede questa, e Kenny il clown colpisce ancora. Questa volta però verrà arrestato e i suoi schiavi saranno finalmente liberi.
Genere: Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era una tranquilla giornata alla stazione di polizia e mi trovavo nel mio ufficio a lavorare sul caso di Kenny il clown, un pagliaccio sociopatico ricercato in molti stati. Era un caso molto complicato ma io, Melanie Maker, avevo fatto arrestare ben altri criminali e perciò  non avevo nessuna intenzione di arrendermi.
A un certo punto un ragazzo biondo irruppe nel mio ufficio e mi disse, col fiatone:"Agente... La prego, mi aiuti... C'è un clown che... Che m'insegue e..." Non finí la frase che spuntò all'improvviso un clown armato di pistola che riconobbi immediatamente:Lui era Kenny il clown, il quale cercò di acchiappare il ragazzo ma, prima che potesse farlo, bloccai quel maledetto pagliaccio, lo disarmai e riuscí ad ammanettarlo.
"Ottimo lavoro ragazzo" Gli dissi "Ma come hai fatto a scappare? E dove si trovano i tuoi compagni?"
Il ragazzo era parecchio sconvolto ma nonostante ciò, riuscí a raccontarmi quel che volevo sapere.
"Ecco..." Mi rispose "Ci concede un'ora di libertà al giorno e ci porta fuori mentre lui ci sorveglia, così ho deciso di provare a scappare mentre era distratto ma venni beccato, così prese la sua pistola e iniziò a inseguirmi finché non sono arrivato qui. Per l'altra domanda, beh, si trova vicino a un bosco ed è una fabbrica abbandonata di cui non mi ricordo il nome con precisione. Se non sbaglio era tipo "Zucchero e zuccherino" o "Zuccherino e zucchero". Non mi ricordo molto bene".
Avevo già capito il luogo:Ci lavorava mia sorella Melissa prima che la fabbrica andasse in bancarotta. Sapevo dov'era perché, quando potevo, l'andavo a prendere dopo il lavoro, così dissi al ragazzo:"Non preoccuparti, ho già capito dove si trova" Così mandai una pattuglia e, insieme a loro, mi diressi col ragazzo mentre Kenny venne portato in una prigione di massima sicurezza.
Una volta arrivata imsieme alla mia pattuglia e al ragazzo, entrammo nella fabbrica e vidimo altre 16 persone, tra cui 6 bambini, i quali corsero ad abbracciare me e la mia squadra. Poveri bambini, avevano subito una bruttissima esperienza ed erano grati per averli salvati da quel pazzo. 
Esattamente come il ragazzo che era venuto da noi, avevano tutti dei numeri, marchiati a fuoco probabilmente, sulla mano destra.
"Ci siete tutti o manca qualcuno?" Domandai agli ex schiavi, tutti sconvolti per via della loro prigionia.
"No, manca mio fratello" Mi disse una ragazza mora e con i capelli lunghi e rovinati "Seguitemi, per favore" E ci portò fino a una porta isolata da tutte le altre. Era chiusa a chiave ma fortunatamente uno degli ex schiavi aveva preso le chiavi e me le passò.
Dopo aver aperto la porta mi trovai davanti ai miei occhi un orribile spettacolo:C'era un ragazzo incatenato alle mani, ai piedi e addirittura anche al collo, aveva i capelli lunghi neri e spettinati e dall'aspetto intuí che non mangiava da giorni. Era a petto nudo e indossava solo un paio di pantaloni e un paio di scarpe tutte rovinate. Era seduto in modo da abbracciare le gambe e non faceva altro che piangere. Potevo sentire i sui pantaloni bagnati e puzzolenti. Quell'animale non lo lasciava neanche andare in bagno.
Appena mi avvicinai sentí il ragazzo sussurrare, tra le lacrime e i singhiozzi:"Sorellina, cosa ti fa quel pazzo? Ho fame, ho paura, ho freddo, aiutatemi, vi prego".
Mi avvicinai al ragazzo e gli dissi:"Coraggio, è tutto finito, non piangere più, sei libero adesso" E, appena lo liberai, corse immediatamente ad abbracciare la sorella, ancora piangendo e singhiozzando. A quel punto vidi delle ferite lungo la schiena del ragazzo, così chiesi alla sorella cosa fosse successo e lei mi rispose:"È successo tutto 3 giorni fa..." E mi raccontò l'accaduto.
"Sei un grande ragazzo, anzi, Mel. Ti sei fatto ridurre così pur di difendere tua sorella, sono davvero fiera di te. Ora però andiamo, non vorrai rimanere in quest' inferno, giusto?"
E a quel punto, siccome avevamo 9 macchine, decidemmo di portare 2 persone per auto per cui presi Mel e la sorella, che mi ha detto di chiamarsi Lavender.
"Che ne sarà di Kenny?" Chiese lei. Mel non parlava, era traumatizzato e non riusciva a dire una parola.
"Non preoccuparti, quello psicopatico ora si trova in carcere e presto sarà sulla sedia elettrica, ve lo prometto!"
"Evviva!" Mi rispose, tra la felicità e lo shock provocato da Kenny.
"Dove ci sta portando?" Chiese Mel, ancora traumatizzato. Finalmente iniziava a dire qualcosa.
"In ospedale. Innanzitutto dobbiamo curare te e i tuoi compagni poi dobbiamo chiamare il giornale per annunciare l'arresto di Kenny. Capito?"
"Si, signora" Mi rispose lui.
Spazio autrice:Salve ragazzi come va? Spero bene perché tra un po' ricomincerà la scuola e io devo tornare il 15. Che tristezza :(
Vabbè, apparte questo la storia non è finita, infatti racconterò le condizioni di Mel dopo la sua prigionia nel prossimo capitolo, che forse è anche l'ultimo. Cambierò nuovamente punto di vista e credo proprio che il prossimo capitolo sarà raccontato da Lavender. Non vi dico nient'altro sennò rovinerei la sorpresa, giusto? Beh, apparte questo, buonanotte a tutti e vi auguro buona fortuna per il ritorno a scuola. Al prossimo capitolo! :)
   
 
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