Piccola oneshot AU Finchel ispirata alla nuova canzone di Lea Michele (Getaway car - https://youtu.be/CPXZEaI8uE8).

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« Two kids with curious hearts
Not afraid to break
Running wild, running too far
Trying to find a way. »

Ed eccoli lì, di nuovo, sempre in partenza. Erano due spericolati, amavano viaggiare in tutti gli Stati Uniti seguendo il corso del vento. Molte volte anche il lancio di una moneta poteva determinare la tappa successiva.
Si amavano molto, lui era tutto per lei e lei era tutto per lui. Loro non necessitavano di nient'altro: una macchina, qualche vestito e l’amore più bello e puro.

Un messaggio spedito la sera prima da parte di lei recitava:
“Domani partiamo, prepara la borsa. Tua Rachel”.
Lui aveva letto e aveva sorriso dalla gioia, andando a prendere la valigia, sempre pronta per ogni evenienza e riposta con cura in uno dei suoi vecchi e fatiscenti armadi in camera da letto/sala/cucina. Bastavano due righe lette sullo schermo retroilluminato di un cellulare per renderlo il ragazzo più felice al mondo.

« Rubbing pennies together, for worse or for better
One glass of cheap champagne
It's now or it's never, we hope it's forever
We ran away, leaving fingerprints behind. »

Quella mattina, lui, dopo essersi lavato e preparato e dopo aver chiuso casa con la chiave che puntualmente nascondeva sotto lo zerbino posto appena fuori dalla porta, la passò a prendere in macchina. Due colpi di clacson bastarono per farla scendere.
Scese dalla vettura e la salutò con un bacio colmo di passione e di emozione, ripose la sua borsa nel bagagliaio e insieme salirono.

« Milady, dove vuole andare quest’oggi? »
Chiese lui, sorridendole e baciandole la piccola e vellutata mano.

« Cause if I got you, if you got me
We don't need nothing else at all
Sleeping all day, driving all night
Looking for a place to call our own
Just one night where the world is ours, love
Just us kids in a getaway car. »

Lei sembrava l’incarnazione della perfezione ai suoi occhi: così bella e leggiadra nei movimenti, estremamente furba ed intelligente, con una voce angelica e dotata di un calore umano più unico che raro. I lunghi capelli color fieno le uscivano dallo chignon, erano ribelli proprio come lei. I suoi occhi si illuminavano d’immenso appena un raggio di sole li colpiva, facendo vedere da vicino le loro sfumature nocciola solo a pochi eletti. La sua risata era una droga della quale Finn aveva una pericolosa dipendenza. Solo Rachel riusciva a fargli battere il cuore, solo lei aveva il potere di distruggerlo, o di elevarlo fino a Dio.
Lui aspettò una sua risposta, riuscendo a perdersi nel proprio amore anche in quei pochi secondi di silenzio.

« Change our names, make friends in new places
Be anyone we want
Through the days, millions of faces
Always holding on. »

« Perché non verso ovest, questa volta? Che ne dice, sir?
Oggi siamo nobili inglesi? Mi piace! Potrò presentarmi alle persone come la contessa Rachel Berry di Winsor! »

Una risata le uscì con furore dalle corde vocali, e per lui fu subito estasi pura. Si perse in quelle note gioiose, rimanendo immobile e con lo sguardo fisso sulla figura della sua amata.

« Rubbing pennies together, for worse or for better
One glass of cheap champagne
It's now or it's never, we hope it's forever
We ran away, leaving fingerprints behind. »

Non sentendo nessuna risposta, lei si voltò. A sua volta rimase folgorata dall’uomo che aveva alla propria sinistra, a soli pochi centimetri.
Era il suo gigante buono, forse la persona con il cuore più onesto che lei avesse mai incontrato, e si sentiva onorata per essere stata scelta fra milioni di ragazze più carine e sensuali. Ciò che non sapeva, però, era che agli occhi del suo amato era solo una, la donna ad abitare sul pianeta terra.

« Cause if I got you, if you got me
We don't need nothing else at all
Sleeping all day, driving all night
Looking for a place to call our own
Just one night where the world is ours, love
Chasing love in a getaway car. »

« E se.. »
Interruppe lui il silenzio che oramai annidava l’auto da troppi minuti. La voce gli uscì flebile dalla bocca, la tensione tra i due era troppo grande per essere ignorata.

« - e se.. partissimo più tardi? »
Concluse la frase a fatica, mentre le loro labbra si erano avvicinate fino a sfiorarsi, e i loro occhi erano gli uni persi dentro agli altri, e il respiro si era fatto più affannoso.

« And we're singing
Maybe I'm crazy, maybe you're crazy
Even if I'm crazy, I'd rather be crazy
We don't need anything else at all
We'll find a place to call our own
Rubbing pennies together, for worse or for better
One glass of cheap champagne
It's now or it's never, we hope it's forever. »

« Possiamo- possiamo bere lo champagne che ho portato, nel frattempo. Magari in casa tua, non la vedo -uhm -non la vedo da tanto tempo.. »
Rispose lei con la stessa intensità e passione. La tensione tra loro era alle stelle, le loro bocche si unirono in un ballo emozionante e pieno di ardore, le loro lingue iniziarono a danzare un tango e con le mani si tenevano entrambi stretti in uno stretto abbraccio.
Non uscirono dall’auto, si lasciarono trasportare dall’impeto e dall’amore lì, partendo solo dopo qualche ora. Non si curarono delle persone che passavano ed allungavano l’occhio, erano solo loro al mondo, per sempre.