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Autore: piccola_Calliope    06/09/2017    2 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Non ti bacerò mai 

POV. MARGHERITA
-Castelli Castelli qualcosa non va-vedo Kevin dare un'altra pacca a Marco.
-Kevin-sbuffa lui.
-Posso capire anche io la storia di questo bagno?-domando, mi sembrava davvero sciocco, che si fermassero a parlare di cose cosi futili.
-Ti spiego cara Margherita-Kevin mi prende sottobraccio mentre andiamo in sala da pranzo.
-Kevin evita-sbuffa Marco.
-Marco non trattare cosi Kevin-interviene Giada, che carina è, cosi dolce e premurosa, proprio non capisco come lo sgorbutico Castelli sia suo fratello.
Kevin sorride a Giada e lei diventa rossissima, secondo me a Kevin lei piace, dobbiamo solo insistere un po' e il caro Santi cadrà completamente innamorato della dolcissima Giada.
Ci sediamo a tavola.
-Vado a prendere l'antipasto-affermo.
-Avete cucinato insieme?-domanda Giada al fratello.
-Si-risponde sbuffando.
Io proprio non capisco questo brusco cambiamento d'umore, avevo già capito che Marco fosse un po' lunatico, ma non a questo livello.
Li raggiungo con gli antipasti.
-Allora questa storia del bagno?-chiedo a Kevin.
-Ancora con questa cavolata?-domanda acidissimo Marco.
-Prova a mangiare un po', magari ti passa un po' di questa acidità-sbuffo, non sopportavo questo suo atteggiamento.
-Mia dolce Margherita devi sapere che il signor Marco Castelli ha messo una regola nel momento in cui ha deciso di prendere questa villetta-sorride Kevin.
-Che regola?-domanda curiosa Giada.
-Ha fatto istallare due bagni uno nella sua camera, quello suo personale, dove avrebbe messo tutti i suoi prodotti e poi l'altro bagno che può essere utilizzato da tutti-continua il biondo.
-E fin qui tutto bene-rido, davvero non capisco cosa voglia dirmi, è cosi assurdo questo discorso.
-Vorrei tanto avere anche io un bagno personale-sospira Giada.
Kevin si volta a guardarla e le sorride ancora una volta.
-Guarda Kevin come le sorride-sussurro a Marco soddisfatta.
-Non ti montare per due sorrisini-sbuffa.
Io lo guardo davvero seccata, tranne qualche bisticcio quel pomeriggio era andato davvero bene, avevamo fatto qualche passo avanti, che ci sarebbe giovato anche dal punto di vista lavorativo, ora proprio questo suo atteggiamento non lo capisco.
-Magari potresti decidere di andartene da casa da mamma e papà-afferma acido Marco.
-Marco-anche Giada è sorpresa.
Kevin lo guarda scioccato, sta avendo un comportamento davvero indisponente.
-Perchè non concludi questa stupida storia del bagno?-domanda Marco fulminandolo.
-Marco perchè diavolo ti stai comportando cosi? Non la voglio sapere questa storia se ti irrita tanto-sbuffo, non era giusto che trattasse male tutti, stava rovinando la serata.
-Vuoi sapere qual'era la regola?-chiede acido.
-Marco datti una calmata-interviene Giada, ma non con tono accusatorio come si può pensare, ma con un tono dolce, lo stesso che penso utilizzi con i suoi alunni del asilo.
-Dimmi questa regola-sbuffo.
-Kevin continua tu, il tuo racconto è più eccitante-afferma seccato l'uomo accanto a me.
-Che significa scusa?-lo fulmino.
-Kevin ti prego continua questa sciocca storia-interviene nuovamente Giada carezzando una mano del biondo che si irrigidisce, cosi Giada scottata la ritrae questa cena sta davvero andando a rotoli ed è tutta colpa di Marco Castelli e del suo dannato bagno personale.
-Ha detto che nel momento in cui una donna entrerà nel suo bagno personale sarà solo perchè lui è completamente innamorato di lei ed è pronto a sposarla, Marco però volevo raccontarla giusto per prenderti un po' in giro non di certo per farti innervosire-conclude Kevin.
Io osservo Marco in silenzio, lui ha il viso corrucciato.
-Credevi fosse che sapendo la storia del bagno personale avrei preteso una proposta di matrimonio da parte tua? Davvero infantile Marco-affermo, per uno stupidissimo discorso si era creato un pessimo clima.
-Non è per il bagno-dice lui.
-E per cosa allora? Cosa ti indispone cosi tanto?-chiedo nervosa, mi ero impegnata tanto per far si che tra Giada e Kevin andasse tutto per il meglio.
-Tu-risponde Marco proiettando i suoi occhi neri come il carbone nei miei.
-Marco ma che cazzo dici?-interviene Kevin.
-Ti indispongo io?-domando interdetta.
-Tu e il tuo modo di fare, sei fastidiosa Margherita-mi dice freddo, sembra cosi diverso da quello che ho conosciuto in questi giorni, si Marco Castelli tende ad essere un po' stronzetto, ma questo che ho davanti è cosi freddo e davvero infastidito da me.
-Margherita è una ragazza deliziosa!-Giada questa volta alza la voce e fulmina il fratello.
-Deliziosa è una torta non una ragazza-sbuffa lui.
Io mi alzo in piedi Kevin e Giada mi fissano.
-Se il problema sono io posso andare via-affermo amareggiata, si Marco mi ha ferita, il suo tono, il suo sguardo, sono cosi freddi e derisori.
-Assolutamente no!-ordina Giada.
-Hai visto ti sei trovata un avvocato-afferma ridendo sarcasticamente Marco.
-Marco io davvero non capisco-sussurro.
-Ah no? Sei cosi con gli altri calciatori o giocatori di cui ti occupi? Vieni a casa loro? Imponi loro cosa fare? Chi invitare a cena? Non penso Margherita, non penso che ti infili nella loro vita senza che loro lo vogliano-afferma duro alzandosi anche lui e fronteggiandomi.
-Io...-mi interrompe.
-Si è vero mi hai detto che riesci a legare con loro, ad instaurare bei rapporti, ma con me non funziona cosi, sei troppo invadente e fastidiosa-sbotta.-Hai messo su questa cazzata solo per far capire a Kevin che mia sorella è interessata a lui, bhe pensi che lui non l'abbia capito? Ha evitato di dirglielo apertamente per non ferirla perchè è mia sorella e la rispetta, ma non è interessato a lei Margherita-afferma.
Mi volto verso Giada che abbassa lo sguardo imbarazzata.
-Stai davvero esagerando Marco-lo rimprovera Kevin.
-Sto solo dicendo la verità, Kevin quelli come te non si interessano a quelle come mia sorella-afferma.
Vedo Giada alzarsi e sbattere un pugno sul tavolo.
-Eviterò di comunicare a mamma quello che hai appena fatto, non perchè tu abbia offeso me, ma perchè hai trattato uno schifo una ragazza carinissima ed educata e mamma questo non te lo perdonerebbe mai, Marco io non sono arrabbiata con te, ma delusa, molto delusa-vedo i fratelli Castelli guardarsi negli occhi.-Margherita prendi le tue cose andiamo via-afferma serissima Giada.
Io senza dire altro esco dalla sala da pranzo.
-Si toglimela davanti!-urla Marco.
L'ultima cosa che sento è il rumore di una mano che si infrange su un volto...

POV. GIADA
Uscite da casa di Marco, fisso Margherita, è senza parole e stringe a sé il borsone.
-Ti va di fare due passi?-le chiedo sorridendo.
Lei si volta verso di me, non sa che dire.
-L'hai schiaffeggiato?-chiede.
-Ogni tanto Marco merita una strigliata-dico.
-E' stato cattivo con te, per la storia di Kevin-afferma.
-Io sapevo di non piacere a Kevin, lo sapevo perfettamente ma certo avrei preferito che mio fratello nel dirmelo fosse un po' meno come dire...Incisivo-dico.
Sapevo di non avere possibilità con Kevin abituato ad uscire con bellissime modelle, ma parlare con Margherita mi aveva fatto ritrovare un po' di speranza e di autostima...Margherita è positiva e allegra e proprio non capisco come Marco possa trattarla cosi male.
Lei ci è rimasta davvero male, me lo comunica il suo sguardo affranto e anche il fatto che non abbia quasi per niente ribattuto alle parole crude di Marco.
-Mi scuso per il suo comportamento-affermo.
-Non devi scusarti tu, assolutamente-mi risponde lei.
-Marco è un bravo ragazzo e anche molto dolce quando vuole, so che non è cosi facile trattare con lui è sempre stato un po' autoritario e solitario e uno che ama i suoi spazi-le dico, nonostante tutto non voglio che detesti mio fratello.
-Ho invaso i suoi spazi e forse ho sbagliato-afferma Margherita osservando un sassolino.
-Ci voleva qualcuno che lo scuotesse un pò-le sorrido e lo penso davvero lei ha scosso Marco, non l'ho mai visto cosi furente per un niente.
Margherita mi sorride.
-Avrei voluto finisse meglio tra te e Kevin-afferma amareggiata.
-Cercherò un appartamento e comprerò un gatto, cosi avrò un bagno personale-affermo, entrambe ci guardiamo e scoppiamo a ridere, d'altronde tutto era successo per uno sciocchissimo bagno personale.
-Ci sentiamo in questi giorni-mi sorride Margherita.
-Ciao-le sorrido calorosamente, non avevo conquistato Kevin Santi, però mi ero trovata un'amica.
In quel istante la Porche di mio fratello ci sfreccia accanto ad elevata velocità.
-Spero non combini casini-sospiro.
Un secondo dopo anche Kevin compare con la sua auto e segue mio fratello.
-Credo che Kevin ci starà attento, ciao Giada-Margherita mi sorride un'ultima volta e si avvia verso a sua auto.

POV. KEVIN
Marco quella sera aveva davvero esagerato, aveva dato di matto per un nulla, io però lo conosco bene e capisco da cosa sia data quella reazione, dopo venti minuti in cui giro in un lungo e in largo trovo la sua auto parcheggiata fuori da uno dei club esclusivi che solitamente frequentiamo.
Lo raggiungo.
E' seduto ad un tavolo con un cocktail.
-Amico mio hai sbagliato di grosso-esordisco.
-Non farmi paternali Kevin-sbuffa.
Mi siedo accanto a lui e ripenso alla serata, alla mano di Giada sulla mia, al mio irrigidimento e al suo allontanamento e alle parole crude di Marco che ha utilizzato per dirle che non mi piace.
-A me tua sorella piace e non poco, la trovo una bellissima ragazza e non solo questo, Giada è molto dolce, adora i bambini, è simpatica, adorabile mentre arrossisce-sorrido.
Marco mi guarda sorpreso.
-Ti piace Giada?-chiede.
-La trovo una donna meravigliosa-affermo.-Mi è sempre piaciuta Marco probabilmente da quando 12 anni fa ti conobbi e conobbi anche lei-ammetto.
Si Giada mi aveva colpito fin da subito, ricordo ancora la prima volta in cui varcai la soglia di casa Castelli avevo 18 anni, ero un cretinetto...
Giada mi ha aperto la porta, un pantoloncino decisamente largo una canotta raffigurante Minnie e una coda disordinata, me lo ricordo come se fosse ieri quel giorno, Giada era bellissima nella sua semplicità, il suo sorriso era bello anche se coperto da ferraglia.
-Tu le piaci da sempre non capisco perchè....-Marco non sa che dire.
-Paura? Mancanza di palle? Chiamala come vuoi-dico.
-Perchè non mi hai fermato? Le ho detto che...-lo interrompo.
-Non voglio chiedere di sposare a tua sorella domani Marco-dico.
-Ma lei ti piace-afferma.
Io osservo il mio migliore amico e sorrido.
-E a te piace Margherita e per te questo è un gran problema-affermo.
Lo vedo stringere il bicchiere del suo cocktail.
-La tratti cosi male perchè lei si è infilata nella tua vita senza che lo volessi, cosi velocemente, è entrata nella tua cucina, nel tuo bagno e tu la cacci perchè non la vuoi fare entrare in quel organo che ti batte dentro al petto-affermo.
-Non dire cazzate-sbuffa.
-Marco ti conosco bene, non dico che tu l'ami però lei è diversa dalle modelle che sei abituato a frequentare e hai paura, come io ho sempre avuto paura di Giada, è più facile allontanarla piuttosto che avvicinarla-affermo amareggiato, avrei voluto essere più coraggioso con Giada.
-A me non piace Margherita e non mi fa paura, la tratto male solo perchè è invadente e a me le persone invadenti non piacciono, esclusa mia madre-afferma.
-Tuo madre in effetti vince un premio-scoppio a ridere.
-Un brindisi a Gloria Forti-Marco ride insieme a me e alza il bicchiere.
-Marco non fare il cazzone-lo ammonisco.
-Non parlarmi più della signorina Turchi-sbuffa.
-Lo sai che il fatto che tu voglia evitare di parlarne conferma la mia ipotesi vero?-gli chiedo.
-Senti ha un bel fisico e me la farei tutto qui, non farmi filmettini romantici, se proprio devi farli, fa' in modo che i protagonisti siate tu e mia sorella, se ti piace prenditela amico, mia sorella ti muore dietro e io dovrò farmi perdonare l'ho trattato uno schifo-afferma.
-Marco-lo richiamo.
-Eh?-chiede.
-Lo sai che ti avrei voluto spaccare il setto nasale quando lei hai urlato contro il quel modo?-ammetto, si non volevo che Marco le mancasse di rispetto.
Lui sorride quasi intenerito.
-Non volevi che mancassi di rispetto alla tua donna-ride Marco.
Io sorrido.
-Non me l'hai mai detto-afferma.
-Mi vergognavo un pò-dico.
-E perchè me l'hai detto adesso? Non dirmi per Margherita ti prego-sbuffa.
-Ma tu mi vedi con tua sorella?-chiedo.
Lui scoppia a ridere.
-Sei l'uomo perfetto per Giada Castelli-mi fa l'occhiolino.-E adesso io trovo qualcuno che mi scaldi il letto-detto questo raggiunge una biondina non lontano da noi.
A me proprio questa sera non va di stare con nessuna ragazza, a me è sempre piaciuta Giada, lei è la mia cotta storica, però ho sempre avuto paura di non essere abbastanza per lei, paura di poterla far soffrire a causa della mia condotta, ma la cena di stasera e quella mano che si è staccata dalla mia mi ha fatto capire, che non posso per sempre giocare in difesa e spero che anche Marco questo lo capisca presto.

POV. MARCO
Mi duole concludere che Kevin ha perfettamente ragione, Margherita mi piace, mi piace diversamente di come mi sono sempre piaciute le donne, semplicemente perchè lei è diversa da tutte le altre, rendermi conto di quanto lei si fosse infilata nella mia vita mi ha fatto irritare, perchè non può succedere, questa cosa mi fa perdere la pazienza e mi fa venire l'ansia, perchè innamorarsi è tremendo, bisogna essere pronti e io non sono pronto, non sono pronto a dipendere da qualcuno, a volere quel qualcuno sempre intorno, ad arrabbiarmi per un nulla con la paura di poterla perdere, a ingelosirmi magari di fronte ad un collega che le regala un sorriso in più, l'amore è qualcosa di immenso, che ti investe e a me fa paura, perchè per la prima volta in vita mia ho trovato una ragazza che mi possa far venire la voglia di farmi investire da questo enorme sentimento.
Per quello l'ho trattata male, per allontanarla e per dare un po' di respiro a me e il mio cuore, però lo giuro, mi sono sentito terribilmente in colpa quando l'ho vista lì accanto a me, esile e con lo sguardo basso senza le parole per poter rispondere, perchè la signorina Turchi che ho conosciuto io ha sempre la battutina pronta, io devo averla spiazzata.
Ma non posso continuare a pensare anche a lei ecco perchè mi avvicino a questa biondina con il vestitino leopardato.
-Ma sei Marco Castelli?-domanda lei sorpresa.
-In carne ed ossa-le faccio l'occhiolino.
Lei mi si getta al collo e attacca le sue labbra alle mie, mai conquista stata più facile...
Ah se solo volessi un bacio da Margherita, quanto? Quanto dovrei sudare...
-Hey bellezza andiamo da me?-le chiedo carezzandole il sedere.
Vedo dei paparazzi e faccio di tutto per farmi fotografare voglio che Margherita domani veda le copertine tappezzate dalla mia faccia.
Arrivato da me non ho nemmeno il tempo di pensare ad altro che sono dentro la biondina...
-Ma come ti chiami?-chiedo.
-Dio-sussurra lei.
-Dio?-chiedo ridendo.
-Castelli parli troppo-mi bacia.
Poco dopo lei raggiunge l'apice e io anche il mio corpo ha provato piacere è vero, ma io, io questa sera non mi sento appagato, vado in bagno e trovo un rossetto rosso accanto al lavandino e lo osservo...
-Margherita-sussurro.

POV. MARGHERITA
La mia nottata era stata pessima, avevo pensato per tutti gli istanti di quella notte alle parole di Marco, lui mi aveva ferito, era stato cosi duro con me, cosi freddo.
Scendo a fare colazione e trovo mia madre che sta preparando una torta.
-Che occhiaie tesoro-esclama lei.
-Notte di pensieri-sbuffo.
-Marco ne ha combinata un'altra-afferma nervoso mio padre sbattendo la rivista sul tavolo.
Io l'afferro, c'è Marco Castelli in copertina che palpeggia una biondina con uno squallidissimo abitino leopardato.
''L'ennesima conquista di Castelli.''
Vado a pagine 10 dove si trova l'articolo.
''Credevamo che la bella Turchi avesse fatto un bel canestro nel cuore del giocare, ma ci sbagliavamo ieri sera Castelli è stato avvistato in uno dei soliti locali frequentato da lui e dai suoi amici strusciarsi, palpeggiare e baciare una biondina di cui non si conosce l'identità, poco dopo sono usciti mano nella mano dal locale per concludere la serata a casa di Castelli?
Castelli la smetterà mai di cambiare donna con questa velocità? E la bella Turchi cosa ne pensa? Anche lei sedotta e abbandonata?''
-Stupidi giornalisti-sbuffo acida.
-E' un ragazzino Marco-afferma mio padre nervoso.
-Papà-lo chiamo.
-Dimmi piccola-mi sorride.
Io giocherello nervosamente con le dita sul tavolo.
-Non voglio seguirlo più, ti prego lavoraci tu con Castelli-affermo.
-E perchè?-mio padre è stupito.
-L'hai detto tu no? E' un ragazzino, io non riesco a trattare con lui-dico, tralasciando la pessima serata appena trascorsa, eviterò di dire come Marco Castelli mi abbia ferito con le sue parole taglienti.
-Aspetta un attimo Margherita Turchi-afferma mia madre.
-Che hai mamma?-chiedo.
-Hai avuto una notte di pensieri hai detto, non sarà mica che è vero? Sedotta e abbandonata?-chiede.
-Mamma!-urlo.
-Non sarebbe un male voglio dire Marco Castelli-afferma lei con gli occhi a cuoricino.
-Non ci sono e non ci andrò mai a letto-affermo serissima.
-Non vuoi lavorarci più insieme?-mi chiede mio padre.
-No-rispondo.
-Ci penso io allora-mi sorride.-E tu cara smettila di fare apprezzamenti sui ragazzi che seguo-sbuffa.
-Il più bello sei tu-mio madre gli bacia le labbra e io a quella scena sorrido.
Quella mattina decido di perdere un po' più di tempo nel prepararmi per andare in ufficio, ho voglia di sentirmi più femminile, ho voglia di sentire su di me altri sguardi come quello di Castelli ieri sera su di me, sguardi d'apprezzamento.
Indosso un aderente gonna nera, con uno spacco sulla coscia sinistra e una di quelle camicette trasparenti dello stesso colore.
Cerco il mio rossetto rosso ma non lo trovo da nessuna parte.
-Castelli-sbuffo, devo averlo dimenticato nel suo stupidissimo bagno personale.

POV. MARCO
Quella mattina mi alzo presto e vado a correre, appena rientrato trovo davanti al portone Silvio Turchi, il padre di Margherita, davvero maturo mandare il papino a farsi difendere.
-Silvio-affermo.
-Il mister mi ha chiamato è furioso-afferma anche lui nervoso.
-Perchè il mister ha chiamato te?-chiedo, lui non mi seguiva più come procuratore.
-In realtà ha chiamato Margherita, ma la chiamata l'ho presa io perchè, adesso il tuo procuratore sono io-dice.
Io lo osservo per un attimo in silenzio.
-E Margherita?-chiedo.
-Non vuole lavorare con te-mi risponde.
-Ti ha lasciato l'incarico?-chiedo ancora sentendo la rabbia montarmi.
-Le testuali parole di mia figlia sono state '' Non voglio lavorare con un ragazzino'' e io sono pienamente d'accordo-afferma serissimo.
-Ragazzino?-domando.
-Marco non puoi comportarti cosi-mi mostra il giornale.
-Silvio ne parliamo dopo-gli do una pacca sulla spalla.
-Dove diavolo vai?-domanda alzando notevolmente la voce.
Io salgo sulla mia Porche ancora sudato a causa della corsa fatta e mi reco nell'ufficio della signorina Turchi.
Arrivato mi viene incontro una ragazzetta rossa con gli occhiali.
-La signorina Turchi?-chiedo.
-Per adesso non può ricevere nessuno-mi risponde lei timidamente.
-Dille che io devo vederla, io sono Marco Castelli-sbatto un pugno sul bancone in cui si trova il telefono.
-Non può riceverla-sussurra la rossa.
-Faccio da solo allora-senza dire nulla mi reco nell'ufficio della signorina Turchi.
Apro la porta senza bussare e la trovo al computer.
-Marco-afferma sorpresa.
-Ciao Margherita, maturo davvero maturo il mandare a cacare il lavoro solo perchè non ti è piaciuto cosa ti ho detto ieri-le faccio un applauso.
-Non alzare la voce nel mio ufficio-mi fulmina.
-Sennò che succede la bambina piange?-chiedo fulminandola a mia volta, proprio non lo tollero questo suo atteggiamento.
Lei si alza e io la osservo...
Il mio cuore prende a battere forsennatamente da quando in qua lei è cosi provocante per venire a lavoro?
Margherita chiude la porta e si appoggia alla scrivania essendomi vicinissima adesso.
-Marco stai male? Hai battuto la testa? Hai detto tu che ti infastidisco, io mi sono solo tolta di mezzo-mi spiega con calma, perchè io invece sono cosi nervoso?
-Hai detto a tuo padre che sono un ragazzino-affermo.
-E lo sei-dice.
Io mi alzo cosi posso fronteggiarla.
-Se non abbiamo altro da dirci puoi anche andare-detto questo cerca di allontanarsi.
Ma io la spingo nuovamente contro la scrivania.
-Non voglio cambiare procuratore-dico.
-Per insultarmi ancora?-mi domanda.
Lei ha ragione io la tratto male, la insulto e tutto ma so per certo che io la voglio ancora intorno, ecco perchè sono scattato nel momento in cui ho scoperto che lei aveva abbandonato il lavoro.
-Che fai? Vuoi sedurmi e abbandonarmi? Il piacere di conquistare una che non ci starà mai fa crescere il tuo ego no? Puoi sbatterlo sui giornali dopo, la bella Turchi è stata sedotta e abbandonata-con uno sguardo mi mostra tutto il suo disprezzo.
Io metto le mie mani suoi suoi fianchi e mi avvicino al suo viso.
La vedo irrigidirsi.
Poi scoppia a ridere.
-Davvero Marco?-mi domanda.
-Cosa?-chiedo.
-Davvero basta uno spacco per farti perdere la ragione? Non oso immaginare se metto uno di quei vestiti leopardati che tanto ti piacciono-sorride, ma il suo è un sorrisetto sadico.
-Non è lo spacco-dico.
-Ah si sono io-risponde sarcastica.
Mi afferra per il viso e lo avvicina al suo, io faccio forza per poggiare le mie labbra sulle sue, è un desiderio impellente il mio.
Lei sorride, mi impedisce di baciarla.
-Non ti bacerò mai Marco-mi spintona.-Inoltre puzzi di lei-detto questo apre la porta e me la indica.
Angolo autrice
Ma salveee mie care <3
Nuovo capitolo, dove abbiamo il mio Marcolino destabilizzato per la vicinanza di Margherita, ma sono tutte cose positive non credete anche voi??
E poi del mio dolce Kevin che dite?? 
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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