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Autore: Fabb5000    07/09/2017    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-Ecco, ora abbiamo la giusta fonte di energia. Cosa volete che faccia adesso?- chiese Moorglon dopo aver collegato alcuni cavi ai computer.

-Attiva l'alimentatore, che domande! Ma ti devo dire tutto io?!- sbottò Anna, che malgrado fosse abituata alla stupidità del cultista in quel momento era particolarmente irritata.

I due avevano deciso di costruire la bomba in una vecchia torre inglobata dal nido che era ancora collegata ai generatori del pianeta, con la quale potevano ricavare l'energia per l'ordigno. Dopo averla trovata a fatica (Moorglon aveva sbagliato strada per tre volte) avevano iniziato la costruzione della bomba che avrebbe cancellato quella mostruosità.

Peccato che la stupidità del cultista fosse disarmante. Anna doveva dirgli tutte le istruzioni per filo e per segno, altrimenti Moorglon non sapeva fare assolutamente niente. Era come parlare ad un bambino.

Improvvisamente una delle porte della torre si aprì e vi emerse Mario, seguito da un tipo che non avevano mai visto. -Questo è Yranib- spiegò indicandolo. -Anna, dobbiamo andarcene subito da qui, non hai idea di che cosa possono fare queste creature immonde. È pronta la bomba?-

-Quasi- spiegò Anna. -Stiamo caricando adesso. -Sai com'è, i materiali dei cultisti sono meno evoluti di quelli dell'Overworld e quindi non possiamo disporre di un'altra fonte di energia-

-Un ordigno micidiale ... fantastico!- esclamò Yranib. -Con esso cancellerete tutte quelle bestie schifose!-

-Quanto ci metterà?- chiese Mario. -Io voglio andarmene da qui al più presto! Se ci beccano quelli non so cosa ci fanno-

-Stai tranquillo, sono molto rapidi quando sono arrabbiati- lo rassicurò Yranib. -È quando fanno prigionieri che scatenano le torture-

-Grazie per il commento, tizio che neanche conosco- disse Anna. -Comunque, entro dieci minuti il caricamenti sarà completo e potremo farla saltare. E visto che abbiamo tanto tempo ...-

La ragazza si avvicinò a Mario : -... non fraintendermi, avrei potuto farlo da sola, ma ho preferito attenderti per ... avere una mano-

-Una mano ... per cosa?- chiese Mario confuso.

-Una mano ... PER ANNIENTARE LUI!- urlò Anna indicando Moorglon, il quale spalancò gli occhi e la bocca stupito.

-Moorglon? Ma perché?- chiese Mario. -Non è neppure tanto sveglio ...-

-Non è vero! Ci hanno mentito!- ringhiò Anna. -In realtà ha un'intelligenza di primo ordine! Non ha sbagliato un solo passaggio della costruzione della bomba!-

-Stavo seguendo le tue istruzioni ...- provò a giustificarsi il cultista, ma Anna scoppiò a ridere.

-Già, seguimi le mie istruzioni! Peccato che io te le abbia date più volte sbagliate apposta!- disse la ragazza. -Ma tu hai comunque svolto tutto alla perfezione. E c'è di più, ad esempio il fatto che sei riuscito a riparare quell'orologio che ho lasciato cadere ieri (sempre volontariamente), cosa che, ho notato, gli altri cultisti non sanno fare-

-Te l'ho detto, non si era danneggiato ... io l'ho solo raccolto ...- mormorò Moorglon.

-Forse non si era danneggiato nella caduta, ma io gli avevo detto una martellata prima, e quando tu me l'hai restituito era integro- disse Anna. -Smettila di negare, tu non sei lo stupido che ci vuoi fare credere! Sei una spia, non è vero? Ti hanno permesso di venire qui per controllarci!-

Moorglon tremò ancora per qualche istante, poi si rilassò. Sul suo volto comparve un sorriso incredibilmente calmo, e, alzando le mani, disse : -E va bene. Confesso-

-Sei una spia? Sul serio!?- esclamò Mario stupito.

-No, ma non sono così ottuso come voglio far credere. Anche perché non sono l'unico ad avere qualcosa da nascondere!- rise il cultista. All'espressione attonita dei presenti, Moorglon accese uno dei computer e mostrò una serie di immagini che raffiguravano Anna, Mario, Stefano e Lyon affrontare i servì di Entity ed eliminarli.

-Le altre immagini riprese dal Leonico!- esclamò Mario.

-Già. Le ho occultate, così Maanootensyon non le ho potute rilevare- disse Moorglon con una risatina.

-Ma quindi sai che siamo vostri nemici!- si sorprese Anna. -Ma non ci hai denunciati ... perché?!-

Moorglon sospirò : -Perché Maanootensyon creandomi ha fallito ... ma non come crede lui-

-Cosa vuol dire?- chiese Mario dubbioso. -Maanootensyon voleva uno scienziato perfido e geniale e pensava di averne ottenuto uno incapace!-

-E invece ...- sorrise Moorglon. -... sono semplicemente ... un cultista BUONO!-

-Eeeeeeeehhh?!?!?!- urlarono all'unisono Mario e Anna. Moorglon tentò di giustificarsi : -Se non avessi fatto credere ai miei simili che sono stupido, ma comunque cattivo, mi avrebbero fatto fuori all'istante-

-Quindi ... tu sei buono? Ora si che le ho viste tutte ...- mormorò Mario. -Ma non capisco ... a cosa ti serviamo noi?-

-È semplice. Io non voglio che voi facciate del male ai miei simili, ma non posso nemmeno permettere che loro facciano del male ad altri popoli- disse Moorglon. -Ecco perché voi, dopo averci aiutato contro quegli insettacci, ci desvilupperete tutti e ci lascerete andare. Ho un piano e ...-

-E noi non lo ascolteremo! Non ci penso proprio a lasciare voi altri a spasso per l'universo!- ringhio Mario sguainando la spada.

-Mario, cosa vuoi fare?!- esclamò Anna.

-Forse non ci sbagliavano sul tuo conto, sei davvero suonato!- disse Mario a Moorglon, il quale lo guardava spaventato. -Non lascerò che i cultisti tornino a sbaraccare pianeti. Nessuno di voi se ne andrà da qui-

-Vi ...vi assicuro che non c'è pericolo!- disse Moorglon. -Se mi ascolti un attimo ...-

-No, non ascolto altre pazzie!- esclamò Mario. -Non so che razza di idea tu ti sia fatto riguardo ai tuoi simili, ma a parte te i cultisti vivono solo ed esclusivamente per distruggere altri pianeti! Davvero pensi che si daranno alla pace dopo che avremo eliminato gli insetti? Tu hai urgente bisogno di uno psicoterapeuta. E anche se decidessimo di risparmiarvi, come pensi che reagirà Woolioon quando saprà la verità? Probabilmente ci metterà ai ferri, e poi? Adesso odia comandare perché è convinto che questo compito spetti ad una autorità superiore, ma cosa succederà quando scoprirà che gli Entity non esistono più? Potrebbe abituarsi al potere, e senza più gli insetti a eliminarvi e a mantenervi in pochi, la vostra razza ricomincerà a moltiplicarsi finché non riacquisterete un esercito. E cosa pensi che farete allora?-

-Ascoltami, ti prego!- esclamò Moorglon. -Esiste un modo per impedirgli di fare del male senza nuocerli!-

Nella stanza calò il silenzio. Il cultista ne approffittò : -Quando noi cultisti ci troviamo in condizioni ambientali avverse, ma non siamo ancora stati colpiti in organi vitali, allora il nostro corpo regredisce a livello di uovo, così da proteggerci, e non può schiudersi senza un aiuto esterno. Io conosco una speciale frequenza sonora che innesca questa reazione; quando avremo sconfitto gli insetti, io li farò regredire e mi salverò con una speciale capsula che ho preparato. Poi voi mi aiuterete a portare il Mondo Primordiale in un'orbita geostazionaria intorno al Sole, e io trascorrerò qui i secoli finché non troverò il modo di cambiare la mia gente, e allora ridarò loro la vita-

-È un piano rischioso, ma ti aiuteremo- disse Anna.

-Sei impazzita? Abbiamo una possibilità su centomila che funzioni!- esclamò Mario.

-Si, ma so cosa vuol dire sentirsi responsabili dei propri simili!- esclamò Anna. -Come pensi che si senta Moorglon? Io lo aiuterò-

Mario sospirò : -Tu e i tuoi ideali ... e va bene, ma se qualcosa va storto la colpa è tua-

-Grazie, amici. Sapevo che potevo contare su di voi- disse Moorglon con un sorriso.

Ma improvvisamente Yranib scattò : -Nascondetevi! Sono qui!-

Il ragazzo corse dietro al computer, ma gli altri non furono tanto rapidi. La porta si spalancò ed entrò una schiera di insetti agguerriti. -Colti sul fatto- disse uno di loro. -La regina aveva ragione a non fidarsi di voi. Ora vi portiamo da lei-

E li trascinarono via. Yranib non poté fare altro che assistere impotente alla loro cattura.


**************************************


Maanootensyon camminava veloce tra i meriandri di una delle torri in mano ai cultisti, particolarmente nervoso.

Non saoeva perché, ma si sentiva inquieto all'idea di affidarsi completamente ad esseri non cultisti. Sembravano davvero degli alti dignitari di Entity, eppure non lo convincevano.

Perché mai avrebbero dovuto essere così esperti nell'imbrogliare? Ingannare e distruggere era una cosa che di solito Entity preferiva svolgere personalmente. I suoi generali gli servivano solo per conquistare mondi. Perché avrebbe dovuto allearsi con tre esseri simili, cosa che non era mai accaduta dal preludio della Storia dei cultisti?

-Non vi convince- disse infine. -Controllerò quali apparecchiature stanno usando, forse ci capirò qualcosa di più-

E così facendo si mise ai comandi. Tutte la tecnologia delle torri del Mondo Primordiale era collegata, e lui sapeva in quale torre si trovavano Anna, Mario e Moorglon. Non era difficile quindi scoprire cosa stettero facendo.

Inizialmente le cose sembravano normali : generatori, avviamenti a spinta, programmi energetici, tutte cose che servivano per la costruzione di una bomba. Però alla fine notò qualcosa che lo incuriosì.

-Il database del Leonico? E cosa volevano trovarci?- si chiese. -Non capisco, glielo ho già fatto ... ARGH!- urlò, per poi afferrare la cornetta di un congegno simile ad un telefono.

-Woolioon!- esclamò, senza nemmeno prendersi la briga di chiamarlo "Supremo". -Vieni subito qui! È importante!-

Poi inspirò a fondo, tentando di calmarsi. Perché senza più la protezione della banca dati, le immagini segrete del Leonico ora erano accessibili da chiunque. E lui le aveva viste.
   
 
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