Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: elesti    08/09/2017    5 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ancora non ci credeva che lei lo avesse fatto. Che Marinette lo stesse baciando. Che tenesse premute con forza le labbra contro le proprie. Lui era rimasto lì,fermo e immobile con gli occhi spalancati fissi sul vuoto,o su Marinette, e le mani sollevate dal viso di lei ancora sconvolto. Non se lo era per nulla aspettato. Tanto era sorpreso che ancora non sentiva il mondo intorno a lui, sebbene chi li circondava fischiava o batteva le mani,come molti dei loro amici. E questa immobilità glaciale alla ragazza non sfuggi,tanto che dopo nemmeno qualche secondo stava per allontanarsi,separando già le labbra da quelle di lui. Che se ne stesse pentendo? O che pensasse che non era lo stesso per lui? Il biondo non ci mise troppo tempo per risvegliarsi dallo stato di pietra fredda in cui era,che prese tra le mani il viso della franco-cinese e lo riporto vicino al suo,ricollegando le loro labbra. E fu il turno di Adrien questa volta per dare inizio al bacio. E lei glielo lasciò fare. Le sue labbra erano come aveva sempre descritto e pensato:gonfie,calde,umide e morbide, cosi tanto che quasi non si senti mancare per l'emozione. Si separò di poco per riprendere fiato non preso per la fretta,e la baciò di nuovo. Aspettando,in attesa di un segno da parte di lei. Poi successe. Aveva mosso le labbra contro le sue per prolungare il bacio,se non per renderlo qualcosa di più. Marinette stava ricambiando il suo bacio! La ragazza aveva portato le mani sulle sue spalle,facendole giungere sul collo e ancora una volta andarono dritte e strette verso la nuca,pronte ad intrecciarsi con i fili biondi. Mai Adrien si sarebbe sentito così felice dentro di se! Il nuovo contatto con le labbra di lei gli mando dentro di se come una scossa,dei piccoli fulmini mai sentita prima, quel genere di fulmini che rivoluzionavano e sconvolgevano di tutto dentro di se. Molti direzionati alle labbra,molti ancora allo stomaco e altri invece più in basso...era pur sempre un uomo bello che maturo lui! Senti uno,poi due e tanti altri brividi percorre per tutto il corpo. E tutto l'autocontrollo era scemato,come se ne fosse andato via in un periodo di ferie non volendo tornare più. In più,lui,non voleva negarlo,e sapeva che lei ne era a conoscenza,che quello non era il suo primo bacio, siccome in molte bizzarre situazioni durante i suoi set fotografici gli avessero ordinato di baciare anche se di mal voglia una modella che posava con lui. Ed era successo parecchie volte. Ma nessuna di quelle volte,era riuscito a fargli sentire dentro lo stomaco la presenza di tutte quelle piccole Akuma bianche e candite,che sfarfallavano felici e libere,emozionate insieme a lui. Ed era sicuro che non ci fossero mai state,come se grazie alle labbra di Marinette fossero riuscite ad uscire da dentro una gabbia,che poteva essere aperta solo dicendo una parola precisa detta da un unica e sola persona. Una delle mani di Adrien scatto sulle schiena di lei,pigiandola verso di se ancora una volta,ancora di più,tanto dall'avere ormai i petti schiacciati tra di loro, e quasi anche i loro bacini involontariamente,ricordando sempre il fatto che uno dei due era senza un indumento. 

Adrien poi avvertiva tutto il calore di quel bacio e di cosa cercasse di esprimere,senza il bisogno di parole. Avvertiva di come le proprie labbra stessero assorbendo tutta l'umidità di quelle di Marinette. E sapeva che se fosse passato ancora qualche secondo sarebbe riuscito ad approfondire quel bacio,senza pudore o vergogna davanti a tutti i presenti...se non ci fosse stato il rumore assordante dell'allarme anti-incendio ad assordare le orecchie di tutti,comprese quelle dei due per quanto fossero distratti e impegnati,poi quasi subito dall'attivazione degli impianti ad estinzione automatico che diedero inizio a una piccola pioggia per tutto l'interno del locale,seguito infine dagli schiamazzi e urla di tutti i presenti che in un modo o nell'altro si stavano affrettando ad uscire.

 Normalmente,forse,una coppia normale non avrebbe reagito molto diversamente. Ma ,forse, il loro essere eroi di Parigi,gli aveva fatto ri-azionare l'uso dell'udito vigile,dovuto dal loro istinto di protezione verso gli abitanti della loro amata città. E in pochi istanti, entrambi a modo loro erano scattati a sedere,con i loro petti balzare su e giù per l'aria mancante. Assicurandosi poi di non farsi male a vicenda e con un agilità ovviamente non di in quelle vesti,si alzarono dalla sedia lui e  dalle gambe del biondo lei, guardandosi intorno e capendo immediatamente la situazione non appena messi sull'attenti. 

Dei ragazzi in fondo al locale,stupidamente avevano iniziato a ballare sui tavoli,cosa che tutt'ora stavano facendo ridendo a crepapelle,avendo tra le mani degli accendini precedentemente alla pioggia accesi,e per quello che era accaduto dopo non c'era bisogno di ulteriori spiegazioni. E se non fosse stato che l'autocontrollo  di un certo biondo fosse tornato prima dalle ''ferie'', le lamentele del padrone del locale sarebbero state insignificanti messe in confronto al Cataclisma che avrebbe inflitto,uno ad uno, Adrien ,rimanendo nelle vesti parigine,che li stava osservando con un astio presente in poche occasioni negli occhi smeraldini e stringeva le mani a pugni talmente tanto da farle diventare bianche dalla forza. A distrarlo fu il sospiro di sollievo,abbastanza rumoroso, di lei,che all'istante lo fece voltare nella sua direzione,ormai ,''quasi'', accantonando la faccenda ''gli idioti sui tavoli da eliminare all'istante''. E rimase fermo a quello spettacolo. Perse molti battiti ,oltre che il respiro,alla vista di lei per il suo stato per via di quella situazione. Totalmente zuppa,dalla testa ai piedi,tanto che i vestiti le si erano aderiti al corpo,diventando più scuri o trasparenti, come una seconda pelle. Il petto che come quello nudo del biondo continuava a salire e scendere,più calmo rispetto a prima. L'acconciatura ,forse pure per colpa sua oltre che dell'acqua, era un disastro,mezza integra e mezza no,erano più i ciuffi mori sfuggiti dal fermaglio che quelli rimasti catturati da esso. Il viso e lo sguardo, fissi verso gli individui,crucciato e confuso,come se cercasse ed esistesse un vero e proprio motivo per cui quei ragazzi sui tavoli l'abbiano fatto,anche se si notava il come si fosse rasserenata che non fosse successo nulla di malvagio, sotto un certo punto di vista. Le guance ,arrossate rese più lucide dall'acqua,forse ancora emozionate per quello che stava accadendo prima di tutto questa situazione abbastanza bagnata. Gli occhi?Uno spettacolo per lui,sopratutto il come in qualsiasi situazione,risultassero meravigliosi e lucenti. Sapeva che non era la prima volta che la vedeva in una situazione del genere,presentata sia quando entrambi erano o eroi o parigini,ma, beh, inutile dire che ora la guardava in un punto di vista diverso. E il suo lato romantico e spavaldo che lasciava uscire sempre nei panni di Chat Noir ,gli imponeva di prenderla tra le braccia,stringerla a se e baciarla ancora una volta. Forse con più passione rispetto a prima,visto che erano più ''soli''. Ma mai come adesso il suo lato ragionevole gli diceva di stare fermo,di non strafare, e beh,di non essere il solito impulsivo. L'avrebbe fatta allontanare soltanto. Doveva muoversi lentamente e cauto,come se stesse trattando con un cervo,pronto a scattare e scappare via non appena avesse avvertito pericoli in vista. Quindi,mentre faceva mente locale sul cosa dire non appena il frullatore di parole che aveva in testa avrebbe smesso,dopo aver recuperato e indossato anche se inutilmente la camicia tolta prima, lentamente,fece un passo verso di lei. Ed eccola stare subito sull'attenti di nuovo,e in pochi secondi si era voltata immediatamente verso di lui,che fece un altro passo,non appena si assicurò che non sarebbe scappata come di solito faceva se era in imbarazzo o per non far scoprire la propria identità. Non appena fu vicino abbastanza, con pochi centimetri che le punte delle scarpe non si sfioravano, alzo il braccio verso di lei,puntando la mano verso la guancia rossa di Marinette. Ma blocco il suo tragitto non appena noto,seppur avendo lo sguardo fisso sul suo viso,le sue spalle irrigidirsi e alzarsi leggermente. Quindi decise di cambiare traiettoria, indirizzandola 'sta volta verso la piccola mano che timida e impacciata indugiava sui jeans bagnati. E una volta presa tra la propria l'aveva vista rilassarsi e sentirla a suo agio,pian piano l'aveva sollevata portandola davanti a se,indeciso se,agire come Chat Noir, e quindi portarla alle labbra per lasciarci un bacio,o se stringerla al petto come un tesoro prezioso e per farle vedere il come il proprio cuore non avesse smesso di battere furioso per lei e parlarle il più dolcemente dei modi che conosceva. Ardua scelta,che non ebbe tempo di prendere, per via di uno starnuto,che li aveva colti cosi di sorpresa da farli irrigidire,separare le loro mani ed indietreggiare. Non era stato lei ad emetterlo,ne lui,ne tanto meno i ragazzi che stupidamente continuavano a scherzare dirigendosi fuori dal locale. In più era stato abbastanza..stridulo? Emesso da un bambino? O addirittura...da un non umano? Troppo piccola per essere classificata tale? Per lo meno,uno dei due umani riuscita ad udirla l'aveva riconosciuta,tanto che aveva aumentato in ancor modo l'agitazione e la rigidità della schiena e spalle. Ovvero Adrien. E riusciva a leggere in faccia di Marinette, la più che legittima domanda.

<< Chi...chi ha starnutito..?! >> domandò con voce abbastanza nervosa e agitata,alla quale il biondo non ebbe mai il tempo per rispondere.

<< Sono stato io, dannazione! Che diamine ci fate ancora qui dentro marmocchi?!? Solo perché siamo degli esseri ''mistici'' ''divini'' o quel che vi pare, non vuol dire che non ci ammaliamo! Cosa che accadrà anche a voi se non vi date una mossa e portate il vostro didietro da qui!E sto cercando di essere il meno volgare possibile! Io.Odio.L'acqua.! E tu Adrien lo sai! Ma eppure eccoci tutti qui come degli stupidi ad inzupparci!! E se saremo tutti ammalati dubito che Maestro Fu potrà guarirci tutti con quei assurdi intrugli di medicina cinesi che sono impossibile da vedere e da odorare!! >> 

Ecco,era finita per Adrien se lei non era veramente ''lei''!

<< Come al solito pensi sempre a te stesso Plagg!! Non sai tenere mai la bocca chiusa! >> con tutta la sorpresa e non, Adrien vide la fidata borsettina rosa di cui Marinette non si separava mai cominciare a muoversi,fino al aprirsi,uscendone fuori una piccolo esserino rosso che subito si paro davanti al suo simile,inzuppandosi anche lei di conseguenza << Inoltre dovevano scoprirlo da soli! E non grazie a te che ti lamenti sul tuo ''odiare bagnarti''nemmeno fossi per davvero un gatto! Che poi se ti bagni un po che sarà mai brontolone che non sei altro! >>

<< Guarda caso sono il Kwuami del Gatto Nero! I Gatti odiano l'acqua e quindi anche io!! >> cercò di giustificarsi l'altro.

<< E DELLA SFORTUNA! Di conseguenza sei ANCHE abituato all'acqua! >>

<< Ma che vuol dire! >>

Il tutto seguito da un esclamazione di sorpresa da parte di Marinette,nel mentre la loro discussione andava avanti,con tanto di occhi ancor più sgranati rispetto a prima,forse perché...beh,non se lo aspettava ovviamente. Sia che il suo Kwuami si stesse arrabbiando come in dieci anni non le aveva mai visto fare e...nell'aver visto il Kwuami del Gatto Nero Della Sfortuna uscire da una delle tasche dei jeans di Adrien. E sembrava non voler distogliere lo sguardo da loro.

Invece Adrien,sebbene il seguire una discussione dove qualcuno rispondeva per le rime a Plagg era molto allettante, riprese a guardare Marinette e sorrise. Quindi era davvero lei...anzi E' tutt'ora lei! Gli è sempre stata al suo fianco e non se ne era mai accorto. Nei momenti di solitudine,di amore non ricambiato, nei problemi familiari prima che venissero risolti,ai servizi fotografici,quando era in difficoltà in qualsiasi ambito,durante le lotte contro il padre e la criminalità di Parigi... c'era sempre stata. E lui,da tonto quale era a detta di Plagg,non se ne era mai reso conto. Avrebbe potuto risparmiarsi tutti questi anni se fosse stato più sveglio e avesse fatto due più due. Era davvero così cieco? A quanto pare si. Quella ragazza meravigliosa dai mille talenti chiamatasi Marinette  Dupain-Cheng era LadyBug,ovvero la stessa ragazza che in quel momento si stava inzuppando dalla testa ai piedi insieme a lui,davanti a lui,e i loro Kwuami che continuavano a battibeccarsi. Avrebbe voluto urlare di gioia,abbracciarla, prenderla in braccio e cominciare a farla girare ,facendola così volteggiare in aria,forse ridendo come un bambino felice. Invece stava li immobile ad ammirarla,con un sorriso ebete in faccia. E lei sembrò accorgersene ,tanto che distolse lo sguardo dai due esserini divini e lo sposto su di lui e le guance le iniziarono ad imporporarsi,forse non aspettandolo, realizzando una volta per tutte che era davanti alla forma civile di Chat Noir. 

Verde e azzurro di scontrarono ancora una volta,chi per ammirare chi per capacitarsi di chi avesse d'avanti. Forse,pensò il biondo,era ora di dire qualcosa,prima che lo faccia lei. Non per un qualcosa però.. si senti quasi in dovere. Forse perchè il primo a farsi scoprire era stato lui? O perchè si era finalmente accorto delle somiglianze tra la sua miglior amica,sperando presto molto di più, e la sua partner? Per il gentiluomo quale era? Tutte ottime risposte sul perchè,ma molto probabilmente era il suo ego da gatto.

<< Ciao... My Lady,ci rincontriamo due volte nello stesso giorno quindi!Anzi,tutti i giorni! >> disse per iniziare.

<< C-Ciao C-Chot...NO! Volevo dire Chet!NONO!EMH! CIAO CHAT NOIR!! >> stava...stava davvero balbettando? Nello stesso e identico modo che faceva una volta?? Davvero tanta era..emozionata ed agitata? A quanto pare si. Tanto che aveva cominciato a scusarsi e a borbottare parole che solo lei poteva comprendere sebbene gli anni di esperienza di Adrien.

<< Mari,Mari calmati! Tranquilla! >> cercò di aiutarla,avvicinandosi ancora una volta e prendendola per le spalle,cercando in un qualche modo di tranquillizzarla ,anche se l'agitazione di lei lo aveva contagiato all'istante << Se non ti senti ancora..emh..pronta a parlare,non farlo! Lo farò io al posto tuo,ma tu rimani tranquilla che..non serve per forza che tu parli adesso in questo istante ecco...e mi sto ripetendo fantastico ... >> la sentì trattenere un piccolo risolino, attese una sua risposta e lei finalmente dopo vari respiri per calmarsi annui << ..e...adesso..che ne dici di andare via di qui...magari per creare una situazione un po più..asciutta?? Che ne dici? Ti piace come idea..? Non che non mi piaccia l'acqua anzi, con la mia ''divisa'' nera sarei uno bello spettacolo,ma non mi sembra il momento >> chiese infine facendo scappare un'altro risolino sia a lui che a lei,che annui ancora una volta dopo aver emesso un piccolo sbuffo,per la battuta tipica di un certo gatto di sua conoscenza. << Bene... >> 

Adrien sorrise. Finalmente le aveva fatto scomparire un po di agitazione e scappare una mezza risata anche se piccola. Separò una mano dalla spalla di lei,per poi portarla a una delle sue per poi prendergliela e stringerla tra la propria,stretta poi ricambiata,il che,fece aumentare il sorrido del biondo. Si volto poi finalmente verso i due Kwuami,che avevano finito di bisticciare e li stavano osservando in attesa di nuovi ordini. 

<< Andiamo. >>

Facendo un cenno col capo, il proprio Kwuami subito si andò a nascondere nella camicia,e lo stesso fece l'altra andandosi a rintanare dentro la borsetta di Marinette. Si rivoltò di nuovo verso la franco-cinese e attese per l'ennesima volta un segno da parte sua, che non tardò ad arrivare, e cominciò a camminare verso l'entrata del locale continuando a tenerla per mano.

Una volta usciti,videro tutti i loro compagni e non ammassati davanti al'edificio,chi zuppo e chi no, chi si lamentava,chi rideva, e chi si stava beccando dal padrone del locale una bella e dovuta ramanzina. Adrien si voltò di poco verso Marinette,di nuovo, e lei dopo aver incrociato lo sguardo col suo accennò un sorriso,ricambiato in pochi secondi. Tornò a guardare in avanti e individuò subito Nino,che incrociò lo sguardo con il biondo e sembrò capire tutto, con accanto a se una Alya preoccupata,che non appena li vide fece qualche passo verso loro,subito bloccata dal compagno. Si scambiarono lo sguardo tra loro. Nino sembro dirle qualcosa mentre l'altra cercava ancora di avvicinarsi agli amici, e quelle parole furono capaci di farla smettere di porre resistenza e sorridere verso di loro quasi emozionata. Il solito sorriso che faceva durante il periodo delle prime apparizioni di LadyBug e ChatNoir,sopratutto se apparivano davanti a lei. 

Adesso,assicurata la loro totale privacy,cosa abbastanza impossibile  da avere visto la serata che si era presentata fino ad ora,bisognava scegliere dove andare per parlare. Villa Agreste sarebbe stato meglio evitarla,seppur si sentisse sempre solo in passato, i domestici era sempre ovunque. E poi suo padre poteva sempre fare una visita a sorpresa in camera sua. Stesso ragionamento se andavano alla casa dei genitori di Marinette, le visite a sorpresa meglio evitarle,se si trattava di genitori curiosi. Era da escludere anche il rimanere li fuori,zuppi com'erano si sarebbero ammalati sicuramente e non gli andava proprio di dover subire un Plagg che non faceva altro che dirgli il solito '' Ve lo avevo detto!''. Ma dove andare quindi?

A distrarlo fu il lieve strattone da parte di Marinette che lo fece girare verso lei confuso,che avesse cambiato idea?

<< Io...ho un appartamento qui vicino...che uso per quando devo realizzare dei progetti importanti e voglio rimanere sola ecco... >> manteneva costantemente la testa bassa,come se si vergognasse di aver mantenuto quel posto nascosto ad Adrien << Se per te va bene possiamo andare li per parlare tranquilli senza che..qualcuno ci interrompa... chère mon Chaton >> terminò alzando finalmente la testa verso di lui,regalandogli il più bello dei sorrisi timidi che potesse mai fargli,con tanto di gote arrossate.

Gli leggeva la mente per caso? Come faceva a sapere che  per l'appunto cercasse un luogo dove parlare? Che fosse davvero un libro aperto anche lui per lei?

Adrien sorrise. Marinette, e così anche Lady Bug, non finivano mai di stupirlo. E per risponderle come si deve, si chino in avanti verso di lei portando la mano , che non aveva lasciato nemmeno per un istante, davanti al proprio viso per poi depositagli un bacio.

<< Va bene allora. Mi faccia strada, My Lady. >> il tutto con un sorriso che era solito fare Chat Noir.





Angolo Autrice:

EEE salve a tutti i lettori che i qualsiasi ora sono giunti fin qui!! I quali ringrazio che stiano ancora seguendo la mia storia o abbiano deciso di leggerla! Chiedo,un,grandissimo,perdono per il troppo tempo passato! Ma non mi venivano idee o l'ispirazione per scrivere questo capitolo! Che si,avrei potuto pure accorciare l'anguilla e passare subito al punto ma...ritorna sempre a galla il discorso del ''soddisfare e non'', sempre li,pronto a condizionarmi! E sempre presenti ovviamente gli errori grammaticali e altro. Tanto ormai sono di casa,tanto vale salutarli come clienti/ospiti fissi.

Passiamo dunque ad altri tipi di ringraziamenti!Quelli per chi ha recensito!Ovvero:
tempestabig
fairytales lover
Stella cometa 94
Merghe86
Lady_Sue1789
pacificatorul007
grazie davvero tantissimo per recensire,e anche chi non lo fa siamo chiari! Ma intanto un grande grazie a loro! Per ciò che mi dicono,sia per complimentarsi,confidarsi,dire la loro e aiutarmi!!

Vi ricordo sempre,che certe situazioni non so proprio come trattarle,quindi vorrei sapere,secondo la vostra opinione e/o esperienza,su come vi sembra la scena del bacio! Se per lo meno,è abbastanza reale ciò che ha provato il nostro caro Adrien!
Se poi dovrebbe risultarvi più semplice leggerla, questa storia è presente pure su WattPad!
Detto questo,alle 01:50, vi saluto! Al prossimo capitolo che spero pubblicherò a breve!
a presto,
EleSti.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: elesti