Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.23
Genitori saiyan
“Sono
stanco morto. Abbiamo lavorato duramente tutto il giorno”
gemette
Trunks, massaggiandosi una spalla.
Goten
si lasciò cadere su una delle stuoie sul pavimento.
“Fortunatamente
ci hanno dato la camera da letto in comunione”
biascicò.
Chiuse gli occhi e sbadigliò.
Crilin,
ritto alla finestra, si voltò.
“Nonno
è ancora lì fuori?” chiese Vetrunks.
“Sì,
sembra che lui e suo fratello stiano parlando di cose molto
importanti”
gli rispose la madre, pettinandogli i capelli. Teneva il figlio seduto
sulle
proprie gambe.
“Vegeta
è un bel po’ che guarda quella torre
lì” sussurrò Crilin, indicando
la torre di fronte alla loro finestra.
“Era
lì dentro che veniva tenuta la Regina Sarah, sua
madre” spiegò
Kamhara.
“Non
riesco a immaginarla. Com’era?” chiese Gohan.
“Io
non l’ho mai vista. Era rinchiusa nella torre”
spiegò Kamhara.
“Io
l’ho vista la regina. Era bellissima, ma così
silenziosa. Si aggirava
come un fantasma nel luogo in cui l’avevano
rinchiusa”. S’intromise Nappa.
“Vegeta
le era molto legato. Andava a trovarla di nascosto. È stata
lei a
insegnargli a leggere e a scrivere. Era molto intelligente”.
Aggiunse Radish.
“Non
so perché, ma tutto questo mi mette una certa
tristezza” ammise Goten.
“Lei
e il principino si dimostravano l’affetto più con
la vicinanza che con
parole o gesti veri e propri. Raramente l’ha chiamata mamma,
ma erano legati
profondamente” disse Nappa.
“Io
sapevo che fosse anche molto astuta”. S’intromise
Turles.
“Lo
era. Aveva movimenti felini. Tanto il re era rigido nei suoi movimenti
marziali, tanto lei era aggraziata. Ha rubato il cuore di chiunque
l’avesse
vista. E per quanto amasse combattere, se fosse stato per lei, avrebbe
messo
fine alle conquiste saiyan”. Proseguì Nappa.
“Assomigliava
fisicamente a mio padre?” chiese Bra.
“Diciamo
che il principe ha dei tratti un po’ gentili rispetto al re
proprio grazie alle fattezze di lei” rispose Radish.
“Aveva
delle fattezze regali, ma ricordava più una dea”
mormorò Nappa.
“È
per questo che nonno è sempre riuscito a vedere le auree
divine?” chiese
Vetrunks.
“Abbiamo
parlato anche troppo”. Chiuse il discorso Nappa, indurendo il
tono.
“Giusto,
è tempo di dormire” disse Radish, addolcendo il
tono.
Trunks
corrugò la fronte.
<
Qui ci stanno nascondendo qualcosa > comunicò
telepaticamente a
Goten.
<
Può darsi, ma domani sarà un’altra dura
giornata di lavoro. Ci
penseremo poi > rispose mentalmente quest’ultimo.
**************
Elly
si tolse i disordinati capelli biondi dal viso e
rifece la propria treccia, il suo respiro era irregolare.
“Ancora
non ci credo che siamo riusciti a scappare
davvero” biascicò.
Junior
corrugò la fronte e la guardò.
<
Non vedo l’ora di poterla far riposare, non deve
affaticarsi così fisicamente > pensò.
“Se
non fosse stato per Loras e Nim non ci saremmo mai
riusciti” sussurrò roco.
Elly
si voltò a guardare i due demoni dalla pelle
rossa.
“Ci
stanno ancora seguendo?” chiese, guardando i due
avanzare sincronizzati a passo di marcia.
“Sì,
ma devo dire che ne sono contento. Sono davvero
fedeli” ammise Junior. La punta aguzza delle sue orecchie
tremò.
“Ci
aiuteranno quando raggiungeremo gli altri” disse
Elly.
“Lo
spero” mormorò Junior e le porse il braccio.
Elly
lo afferrò, si voltò e indicò dietro i
due
demoni.
“Sai,
non credo che siano gli unici che ci stanno
seguendo. Ci sono quei due biondini che ci vengono dietro”
disse.
Junior
li scorse e sgranò gli occhi.
“E
tu lo dici con tutta questa serenità?” chiese,
alzando la voce.
<
Ero così concentrato a preoccuparmi per lei che
non li ho sentiti > pensò.
“Beh,
hanno le code saiyan e sono biondi. Forse sono
amici di mio nonno. Probabilmente dovevano fare parte della sua
spedizione”
spiegò Elly.
Junior
si fermò e tornò indietro, la giovane ancora
stretta al suo braccio.
“Allora
credo ci convenga andare a parlarci” disse
secco il namecciano. Superarono i due demoni e raggiunsero i due saiyan.
Il
saiyan di sesso maschile si avvicinò alla giovane e
deglutì.
<
È uno di quelli che stavano nella prigione >
comunicò mentalmente Elly a Junior.
<
Era ovvio che entrambi venissero da lì >
borbottò mentalmente Junior in risposta.
“Elly?”
chiese l’uomo. L’altra saiyan, che stava alle
sue spalle, strinse le mani al petto.
Junior
sgranò gli occhi.
“Tu
chi sei? Come fai a sapere come mi chiamo?”
domandò Elly.
“Come
sarebbe a dire? Io sono Ren. Sono tuo padre, no?”
chiese Ren.
“Eeeeh?!”
gridò Elly saltando all’indietro. Un rivolo di
sudore le solcò il viso.
“Papà?”
chiese con voce tremante.
Junior
s’irrigidì.
“TUO
PADRE?! QUESTO È TUO PADRE?!” sbraitò.
Ren
guardò Elly, volse lo sguardo a Junior e tornò a
guardare la figlia.
“Voi
due vi conoscete?” chiese.
“Ah,
emh,
beh, ecco, papà, noi…”
farfugliò Elly, arrossendo.
“Ren
caro, è ovvio che stanno insieme. Tra l’altro,
piacere, io sono Deira, tua madre”. S’intromise la
saiyan.
“COSA?!
La mia ‘bambina’ ha il ragazzo?!”
sbraitò Ren.
“Mamma?”
chiese Elly.
Deira
le prese il viso tra le mani e le sorrise.
“Tesoro,
guardati, quanto sei diventata bella. Sei
tutta tua madre!” disse con tono deciso.
“Potevi
anche dirmelo che era tuo padre. Se lo avessi
percepito, avrei rischiato di ammazzarlo” disse Junior.
“Al
massimo, verdino, io sarei riuscito ad ammazzare
te” ribatté Ren.
“Ehy, io non
ho mai saputo nemmeno che faccia avesse mio padre!” si
lamentò Elly.
Ren
allargò le braccia e girò su se stesso.
“Allora
piccola mia, che te ne pare? Bel fisichino
il tuo vecchio” si vantò.
“Credo
che stia per venire un infarto” gemette Junior,
nascondendosi il viso con la mano.
“Elly,
tesoro, ti trovo un po’ provata. Va tutto bene?”
chiese gentilmente Deira.
“Mamma,
siamo qui per un problema. Noi…”.
Iniziò Elly.
Deira
si allontanò e sospirò.
“Oh,
già, battaglie, problemi. Sempre le solite cose
che distraggono una saiyan dal pensare a se stessa. Non dirmi che sei
ancora
vergine, tesoro” gemette.
“MAMMA!”
sbraitò Elly, avvampando.
Il
viso di Junior si tinse di viola.
“Sappi
che me ne sto andando” gemette ad Elly.
“Ehy, voi”
disse un’anziana. Correndo nella loro direzione.
“Oh,
no, un’altra” gemette Junior.
“Saggia
Altea!” dissero in coro i due saiyan.
La
vecchia raggiunse il gruppetto e indicò Junior.
“Lui
è quello di cui parlava sempre Aedon”.
S’intromise,
indicando Junior.
“Sì,
sono io” rispose il namecciano. Le sue orecchie
aguzze erano vermiglie e bollenti.
“Da
quanto stai con mia figlia?” chiese Ren, con voce
roca.
“Da
un po’ di anni, ormai. Credo tre”
borbottò Junior.
“Credi?!”
urlò Elly.
“Hai
intenzione serie con lei?” lo interrò Ren.
“TI
PARE CHE DEBBA RISPONDERE A DOMANDE DEL GENERE?!”
sbraitò Junior.
Ren
annuì.
“Sono
legittime domande di un padre!” rispose.
“Quasi
quasi, torno indietro e mi riconsegno al mio di
padre” esalò Junior.
“Idea
geniale” borbottò Elly. Si voltò verso
l’anziana.
“Kamy
mi ha parlato di lei, saggia Altea” sussurrò.
La
vecchia strega le sorrise.
“Sono
la sorella di
Leanna, tua nonna. Lei e tuo nonno Aedon ora sono in cielo”
rispose.
<
Tuo padre mi sta
asfissiando > gemette telepaticamente Junior a Elly.
“Siamo
qui per salvare
un mio caro amico. Per voi credo si chiami Kakaroth. Perciò,
perché non venite
con noi ad aiutarci?” domandò.
“La
trovo una
bellissima idea, bimba mia. Così potrò
controllare il tuo ragazzo” disse secco
Ren.
“Ed
io ti aiuterò ad
occuparti un po’ di te”. Aggiunse Deira.