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Autore: Romanticgirl02    10/09/2017    2 recensioni
Appena avvertì la sua presenza la ragazza lo squadrò senza farsi vedere. Era un uomo alto dai folti capelli argentei e dagli occhi d'ambra, era elegante con un bel portamento, a prima vista si direbbe un amante della lettura, con parecchi sogni nel cassetto ancora da realizzare. Sarebbe stato l'uomo perfetto per lei, pensò all'improvviso, poi però si rese conto che quell'uomo per quanto bello e prestante fosse poteva benissimo essere suo padre...
-E lei signorina quanti anni ha? A vederla sembra molto giovane-
La ragazza colta impreparata a quella domanda gli rispose abbastanza impacciata.
-Ho 25 anni, come vostro figlio, lavoro in uno studio psichiatrico già da 4 anni...-
Una psicologa per un pazzo o per qualcuno che ha bisogno di aiuto?
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il 26 dicembre arrivò e tutti quanti si ritrovarono a casa No Tashio. Durante il periodo natalizio Kagome era tornata dai suoi per festeggiare, era molto contenta di quella breve ma intensa vacanza. Quando arrivò a casa No Tashio, notò con piacere che Rin e Sesshomaru erano già arrivati. Corse ad abbracciare l'amica notando con piacere che ormai si intravedeva la pancia. Più ci pensava più si commuoveva. Poco dopo li raggiunsero anche Sango e Miroku e furono al completo. Inuyasha scese le scale lentamente abbastanza infastidito da quel rumore. Vennero a salutarlo e lui ricambio con qualche accenno. Poi fu il turno di Kagome. 

-Buon Natale!-

Disse lei sorridendo. Inuyasha la squadrò. Maglione rosso con qualche decoro natalizio,  i jeans scuri e i calzini colorati tutto abbellito dal rossore delle sue guance la facevano sembrare una bambina. Dentro di se rise, dalla psicologa professionale era passata alla bambina che aspetta Babbo Natale. Si portò la mano in tasca e tastò nuovamente il pacchettino. Era nervoso. Si sedettero a mangiare e il pranzo fu movimentato. Risate, discorsi... il tutto spinto da una bella bottiglia di sakè. 

-Kagome guarda!- 

Rin prese la foto scattata il giorno precedente e la mostrò all'amica che per poco non si strozzò. Inuyasha aveva sorriso. Si voltò verso di lui che prontamente aveva già fulminato Rin con lo sguardo per poi tornare a concentrarsi sul suo piatto. Gli occhi di Kagome si accesero di gioia. Inuyasha la guardò con la coda dell'occhio. I suoi occhi brillavano e le sue guance rosse adornavano un sorriso stupito. Arrossì lievemente. Inuyasha rimase in silenzio per una buona parte di tempo, ascoltando i discorsi degli amici, poi un gli prese un gran mal di testa. Ormai conscio di quello che stava per accadere Inuyasha si alzò e senza dire una parola si precipitò in bagno, cercando di sembrare calmo. Brividi, fremiti e spasmi ecco Warui in tutto il suo splendore. Si guardò allo specchio con astio e cercò di ritornare in se.

-Inuyasha... non ti rendi conto del guaio in cui ti stai cacciando... davvero ti sei innamorato di quella sgualdrina?-

Inuyasha non gli rispose... era amore? Forse si, oppure riconoscenza. Rimanendo il più calmo possibile incitò varie volte Warui ad andarsene. E alla fine se ne andò senza dire una parola. Si sciacquò il viso e tornò di sotto mettendosi a mangiare come se niente fosse. Kagome che era seduto vicino a lui lo guardava preoccupata.

-Stai bene?-

Chiese sotto voce. Inuyasha annuì cercando di non farla preoccupare inutilmente. Dopo il dolce venne il momento dei regali. Il padre prese la Polaroid del figlio. Gli piaceva parecchio anche a lui scattare foto con quella macchina. Tirarono fuori delle sporte enorme e si scambiarono i doni. Tutti erano felici. Kagome si avvicinò ad Inuyasha e gli porse il suo. 

-Non sapevo bene cosa regalarti... quindi spero che ti piaccia- 

Era imbarazzata. Aveva cercato in lungo e in largo qualcosa per lui, ma non era riuscita a trovare niente. Alla fine optò per l'unica cosa che le aveva destato un certo presentimento.  Tutti si accerchiarono attorno a lei e ad Inuyasha. Il cuore di Kagome batteva a mille. Inuyasha iniziò a scartarlo lentamente e in quel momento avrebbe voluto strapparglielo dalle mani e scartarlo lei. Quando finalmente tolse tutta la carta c'era il silenzio. Uno snervante silenzio. Che avesse sbagliato? Eppure Miroku le aveva raccontato che lui era un'amante di quella serie TV... almeno un tempo... Inuyasha ci rimase un attimo... da quanto tempo non vedeva quelle scritte? Era una felpa bianca che all'apparenza sembrava normalissima tranne per un piccolo particolare. Le scritte. Milioni di scritte. Alcune citazioni della sua serie TV preferita, altre aggiunte a mano dalla ragazza. Disegni, citazioni, dediche... era un vero capolavoro...

-Ecco... come ho detto n... non sapevo cosa regalarti... e ho pensato...che...-

Più ci pensava più non riusciva a trovare le parole. Guardò Miroku che sorrideva soddisfatto, poi riportò lo sguardo su Inuyasha. Il suo sguardo era indecifrabile e poiché non diceva una parola sua fu sua madre a darle sollievo.

-Kagome, è bellissima! Non hai idea di quanto gli piacesse tutto ciò!- 

Kagome tirò un sospiro di sollievo. Sesshomaru diede una gomitata ad Inuyasha per invitarlo a parlare... e stranamente lo fece.

-Tu sei matta-

Tutti si azzittirono nuovamente e Kagome divenne bordò. Non gli piaceva? Faceva così schifo? Doveva veramente prendere un paio di calzini? 

-Dai Inuyasha dalle il tuo!- 

Incitò Miroku. Kagome continuava a guardalo interrogativa e Inuyasha, sbuffando, estrasse una scatolina dalla tasca dei pantaloni. Glielo diede, presa la felpa e andò di sopra. Kagome fissò varie volte quella piccola scatolina e anche se tutti erano curiosi, decisero di lasciarla da sola per un po'. Aprì la scatolina e trovò un bellissimo ciondolo con incastonato una pietra verde smeraldo. Era un ciondolo semplice ma bellissimo. Poi trovò un biglietto al suo interno. Lo aprì e lo lesse:

'Ma devo dirti una cosa: infondo tutti i migliori sono matti'

Kagome si portò le mani alla bocca. Aveva lacrime di gioia negli occhi. Voleva urlare. Richiuse la scatola e corse come un fulmine al piano superiore, non si curò minimante di dare delle spiegazioni. Quello era un loro piccolo segreto. Spalancò la porta della camera di Inuyasha e si fiondò ad abbracciarlo. Il ragazzo sgranò gli occhi e le sue guance si tinsero di rosso. 

-È bellissimo...-

Disse lei in primis poi si staccò e lo guardò dritto negli occhi.

-Hai letto il libro?-

Lo guardò con occhi sognanti. Lui annuì appena non capendo dove la ragazza volesse andare a parare. Kagome iniziò a urlare piccoli gridolini di gioia. Non solo lui l'aveva ascoltata ma per di più si era ricordato di quello che le aveva detto. Era al settimo cielo. Inuyasha continuava a guardarla stranito e alla fine si portò una mano sul viso per nascondere un sorriso. Ma la cosa non passò inosservata alla ragazza. Che prese di fretta la macchina fotografica che si trovava sul comodino e gli scattò una foto. 

-Beccato! Vedi stai sorridendo!-

E detto questo corse giù per le scale con la foto in mano. Inuyasha rimasto spiazzato, la iniziò ad inseguire. Quella ragazza gli aveva fatto una foto! La corsa durò poco. La ragazza andò a nascondersi dietro agli amici con il fiatone mentre Inuyasha la guardava ancora sbalordito... 'che diamine' pensò tra se e se. Quella ragazza era al di fuori del normale. 

-Dammi la macchina fotografica-

Disse lui con voce in colore. La ragazza negò più volte con la testa. Quella foto voleva tenersela. Inuyasha sbuffò e silenziosamente se ne tornò in stanza. Si stava lasciando trasportare troppo. Non doveva dimenticarsi che lui era pericoloso, e che poteva spegnere quell'allegria come se fosse stata una candela. La neve continuava a scendere imperterrita. Guardò fuori dalla finestra e notò che erano tutti usciti fuori. Se volevano ammalarsi potevano farlo a lui non gli sarebbe importato... ma chi voleva prendere in giro? Ormai aveva riniziato a vivere. Dalla finestra vide Sango e Miroku fargli cenno di scendere. Si mise la felpa che gli aveva regalato Kagome e poi il cappotto. Si sarebbe ammalto se lo sentiva. Indossati sciarpa e guanti uscì portandosi dietro una coperta e si sedette su una sedia accanto a Rin che stava al coperto. 

-Sai... sono felice. Era da tanto che non sorridevi... sembra tutto tornato come un tempo non trovi?-

Rin era ben conscia che stava praticamente parlando da sola, eppure sapeva che Inuyasha la stava ascoltando. Il suo cuore era colmo di gioia. Si sentiva pervasa da un forte calore... arrivò Sesshomaru con della cioccolata calda. Rin si alzò e ne passò una ad Inuyasha poi andò a sedersi sulle ginocchia di Sesshomaru. Restarono in silenzio a guardare gli altri giocare nella neve. Anche Inu e Izayoi erano tornati giovani e così come i ragazzi si tiravano timide palle di neve, rincorrendosi e acchiappandosi come giovani innamorati. Poi una palla vagante andò dritta in faccia ad Inuyasha, che preso alla sprovvista si rovesciò addosso la cioccolata. Calò il silenzio. Tutti rimasero a fissarlo. Lui appoggiò la tazza, si alzò raccolse un po' di neve e con un gesto fulmineo lancio la palla di neve in faccia a Miroku. Poi ne fece un altra e un'altra ancora.  Alla fine anche lui si ritrovò in mezzo alla guerra. Andarono verso la piscina che si era già del tutto ghiacciata. Inuyasha non sentiva freddo, anche se era ancora bagnato dalla cioccolata non se ne curò. Si sentiva diverso, un po' più felice per questo non voleva fermarsi neanche un minuto. Iniziarono a pattinare. Quanto gli era mancato. Nel frattempo Kagome rimaneva sul bordo. Non aveva mai imparato a pattinare. Inuyasha le si fermò vicino e le porse la mano. Tanto ormai tutte le distanze che si era costruito erano state abbattute dall'arrivo di questa ragazza. Kagome la afferrò non molto convinta e pian piano i due iniziarono a pattinare. Ovviamente si fa per dire poiché non avevano i pattini. Pian piano Kagome prese dimestichezza e si ritrovò a sorridere accanto ad Inuyasha. Il suo viso era rosso, sia per il freddo che per la loro vicinanza. Le piaceva stringere la mano di Inuyasha. Le piaceva pattinare con lui. Sotto quei fiocchi di neve un amore stava sbocciando lentamente... poi un fremito. Poi un altro. Inuyasha spinse via con forza la ragazza facendola cadere hai bordi della piscina. Kagome lo guardò preoccupata, che Warui stesse tornando? Inuyasha si accasciò in mezzo alla piscina ed in preda ad uno spasmo diede un violento pugno alla piscina. Il ghiaccio iniziò cedere sotto i suoi piedi. Sango e Miroku si erano allontanati ormai rimaneva solo lui. Un altro spasmo un altro pugno. Warui lo stava facendo apposta. 

-Inuyasha! Vieni via da lì è pericoloso!-

Gli gridò la madre preoccupata. Ma Inuyasha non riusciva a muoversi. Tentò varie volte di rialzarsi ma senza risultato. Il giacchio cedeva ad ogni pugno e piano piano si frantumò del tutto. Inuyasha cadde in acqua. Non riusciva a muoversi, il contatto violento con l'acqua fredda lo paralizzò. Sesshomaru si tuffò seguito da Miroku. A fatica riuscirono a portarlo fuori, al sicuro. I genitori corsero verso di lui con coperte e borse di acqua calda. Inuyasha tremava. Iniziò a tossire violentemente cercando di respirare regolarmente. Lo sollevarono di peso e lo portarono in camera, lo spogliarono e gli misero il pigiama. Lo infilarono nel letto e lo coprirono con le coperte fino al mento. Accesero la stufa e Izayoi si stese di fianco al figlio per riscaldarlo e a tranquillizzarlo. Pian piano Inuyasha iniziò a riscaldarsi e il suo colorito tornò roseo. Izayoi si alzò e andò a preparare del the caldo. Nella stanza restarono solo Kagome e Inuyasha. 

-Era Warui vero? Lo ha fatto perché ti stavi divertendo?- 

Chiese Kagome con le lacrime agli occhi. Aveva avuto paura, quando lo aveva visto colpire il ghiaccio con tanta violenza, quando lo ha visto sprofondare aveva temuto il peggio. Si sedette di fianco a lui e gli accarezzò la fronte. Era bollente. Inuyasha socchiuse gli occhi e provò a parlare ma era tutto inutile. Kagome gli sorrise e poco dopo Izayoi entrò con il the comunicando che presto sarebbe arrivato il dottore. Quando arrivò il dottore era ormai tarda notte. Lo visitò attentamente ma la sua faccia non prometteva niente di buono. 

-Ora cole ora è presto per vedere quello che succederà. Potrebbe prendersi una polmonite... o peggio. Fatelo stare al caldo e non deve sforzarsi troppo.-

Inu No Tashio ringraziò il dottore e guardò sua moglie preoccupato. 

-Resteremo a casa... non possiamo lasciarlo da solo in questo stato...- 

Domani sarebbero dovuti partire tutti per una vacanza. Izayoi con Inu No Tashio, Rin con Sesshomaru e infine Sango con Miroku. Si erano organizzati per far coincidere la vacanza così che Inuyasha al suo ritorno avrebbe trovato tutto alla normalità...ma con questo incidente non potevano di certo lasciare il figlio così. 

-Verrò io... starò io con lui... voi partite pure per le vacanze-

Disse Kagome decisa. Izayoi provò a replicare ma la ragazza di irremovibile. Tutti avevano bisogno di una vacanza. Izayoi allora prontamente diede delle chiavi a Kagome.

-Kagome puoi venire a stare qui mentre noi non ci siamo. Così per te sarà più comodo e non dovrai fare avanti e indietro.-

Disse Izayoi senza mai smettere di ringraziarla. Il mattino seguente partirono e Kagome si richiuse la porta alle spalla. Non sapendo cosa fare decise di riordinare un po' la casa, lasciata in disordine dalla sera precedente. Prese i vestiti bagnati di Inuyasha e lo mise a lavare, poi sparecchiò la tavola, lavò i piatti e spazzò la cucina. Per due settimane sarebbero rimasti solo loro. Ovviamente la governante si era presa le sue ferie e con la famiglia in vacanza quelli era il momento perfetto. Solo loro. Erano rimasti loro, da soli. Kagome andò a controllare Inuyasha che dormiva beato, gli misurò la febbre e con dispiacere notò che era già a 39.5. Prese una pezza bagnata e gliela mise in fronte. Poi lo lasciò riposare e prese il suo portatile. 

 

Salve!

Come state? Ecco qua un altro capitolo! Sapete sto Warui mi da fastidio! Ah per chi non lo sapesse Warui in giapponese significa 'Il Male' perciò mi sembrava un nome azzeccato. Bhe che dire. Alla prossima! Romanticgirl02

 
   
 
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