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Autore: GettAmourZe    10/09/2017    5 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Episodio 23: Un consiglio di felicità? Il primo sguardo di un sogno!


Sono passati giorni dallo scontro contro Malamar, il gruppo aveva passato giorni in commissariato per spiegare l’accaduto. Grazie all’aiuto dell’agente Jenny sono riusciti lo stesso ad arrivare a Cavatopia, il giorno stesso dell’esibizione e con qualche ora di anticipo. Purtroppo però il problema più grande va ben oltre il Varietà di Serena, è l’umore di un Ash completamente distrutto che preoccupa…

"Grazie del passaggio agente!" ringraziò Lidia salutando l'addetta alle forze dell'ordine. 
"Era il minimo dopo il vostro aiuto! Buona fortuna con il vostro viaggio e tu con il tuo Varietà Serena!” 
“Grazie!”
“E… beh buona fortuna anche con lui..." disse Jenny a bassa voce, indicando preoccupata il viso dell'allenatore di Biancavilla. 
Aveva un’espressione persa, vuota e cupa, aveva parlato di rado negli ultimi giorni e soprattutto preferiva starsene da solo, al massimo solo Pikachu riusciva a passare del tempo con lui. Durante quei giorni nessuno era riuscito a perforare il guscio in cui si era rintanato dopo quella terribile vicenda a cui aveva assistito di persona. 
Sensi di colpa, shock e anche malumore, non riusciva bene a tirarsi su. Per fortuna lui stesso aveva assicurato ai suoi amici che si sarebbe fatto forza eventualmente. Serena purtroppo non era riuscita minimamente ad avvicinarsi a lui, il quale era come se avesse una reazione allergica alla ragazza. Le rispondeva a malapena e non stavano vicini per più di pochi minuti. 
L’allenatore provava ancora un estrema vergogna dopo quello che le aveva fatto. I lividi erano spariti dal corpo di Serena ma era come se lui li potesse vedere ancora. Aver picchiato la sua migliore amica era come un gesto ignobile, non gli interessava se il suo corpo era controllato; avrebbe dovuto trattenersi. Soprattutto anche se Serena sembrava soffrire di questo distacco e lui stesso ammetteva di non agire nel migliore dei modi, non riusciva proprio a guardarla in faccia. 
Il medico di Plumbeopoli iniziò subito la sua manfrina d'addio "Agente Jenny, quando mai il mio cuore potrà rivede-… Ehm si, beh spero che ora le cose siano un po' più tranquille" si corresse notando lo sguardo di un certo cucciolo, già pronto a degustare il sapore del suo sedere. 
La macchina dell'agente prese partì, allontanandosi dalle loro viste. “Beh è stata gentile a darci un passaggio vero Ash?" provò a esordire la detective. 
"..." fu la risposta che ottenne da lui. 
"Dai che poi al centro medico potrai finalmente mettere qualcosa sotto i denti!" continuò lei cercando almeno di stuzzicarlo attraverso una delle armi migliori. 
"Non ho fame. Ora andiamo." rispose secco l'amico. 
"Ma..." 
"Voglio stare da solo se non vi spiace” Il ragazzo si allontanò dal gruppo camminando a testa bassa. 
"E' davvero un problema" disse preoccupato Brock "Conosco Ash da tempo e mai una sua depressione era durata così tanto" 
Anche Serena poteva capire il commento di Brock, ripensando a quel giorno in cui aveva provato a far ragionare il suo amico a palle di neve. Stavolta però la questione era molto più seria, soprattutto perché la riguardava direttamente. Non riuscire a farlo sorridere era davvero straziante.
Appena arrivati presero subito delle stanze per la notte. Ash ne aveva approfittato per lasciare i suoi Pokémon nelle cure di Joy e andarsene in camera.
I 3 amici non riuscivano a riconoscerlo, erano seriamente preoccupati. Dove era finito quell'Ash allegro, solidale ed estroverso che tutti ammiravano e rispettavano? Che non si arrendeva mai e riusciva sempre a tirarsi su?
"E' una brutta botta quella che ha preso... specie dal punto di vista psicologico" ipotizzò Brock, era un dottore dei Pokémon ma certe cose erano visibili per tutti.
Pikachu non aveva seguito il suo allenatore, volendo ascoltare gli altri e discutere con loro. Aveva provato a smuovere il suo migliore amico ma niente, era la prima volta che non riusciva nemmeno ad avvicinarsi. Che aveva tanto disagio a guardarlo negli occhi. 
Serena non ne poté più e si alzò, dirigendosi verso la stanza "Vado a parlargli" disse con decisione. 
"Sicura? Potrebbe non ascoltarti dato che sei stata tu quella che ha colpito duramente" le chiese preoccupata l'amica. 
"Ormai è passata e poi devo fare un tentativo" rispose dura lei, non aveva senso andare avanti così. Stavano male tutti e doveva capire nessuno ce l’aveva con lui e non era un amico peggiore. 
"Beh... buona fortuna..."
La ragazza si avvicinò alla porta, sentendo già un’aura negativa emergere dalla stanza. Strinse la maniglia, con l’intento di entrare, ma decise di bussare prima. “Ash?" 
Non ricevette nessuna risposta. 
"Disturbo?" chiese ancora incominciando ad aprire la porta, non chiusa a chiave. Non le aveva risposto, quindi l’aveva sentita ed ignorata come in quegli ultimi giorni. Procedette verso di lui e si sedette di fianco al ragazzo sul suo letto. 
"Cosa volete?" fu la risposta seccata ma anche sofferente dell’allenatore. Non ce l’aveva con Serena, sapeva che volendosi bene era normale si preoccupasse per lui. In quel caso fin troppo, visto che doveva odiarlo.
"Ash ascolta... so che è un brutto momento per te..." incominciò a parlargli l'amica.
"Brutto è minimalista..." sbuffò lui agguantando un cuscino e sbattendoci la faccia. 
"Si, hai ragione, brutto è riduttivo ma non era colpa tua!"
"Si che lo era! Potevo salvarlo, non capisci!? Potevo dimostrargli che esisteva del buono in questo mondo! E invece l'ho lasciato morire! Non hai idea di cosa significa vedere la morte in faccia!" si alzò Ash con le lacrime che gli rigavano il viso. 
"Ash, tu hai voluto offrirgli una possibilità, è lui che non l'ha accettata”
"Che importanza ha!? Fosse solo quello! Io ti ho picchiata! Non è una dannatissima lotta Pokémon andata male! Io ho ti ho fatto del male, ho ferito un’amica e non sono riuscito nemmeno ad evitarlo! Non riesco a sopportare solo l’idea che qualcuno si avvicini a te con intenzioni maligne e poi io stesso alzo le mani!?”
Serena provò a calmarlo “Non eri tu che mi facevi del male! Era Malamar che ti controllava, tu stavi facendo di tutto per ribellarti al suo controllo!" 
"Erano comunque le mie mani a farlo e avrei dovuto provare di più!!" Provava ribrezzo a guardare le sue stesse mani, come se fossero tinte del suo sangue.
"Ma non la tua mente! So che non lo avresti mai fatto e mi basta questo..." 
"Se solo fossi stato abbastanza forte da resistere…” Strinse i pugni sulle proprie gambe, disprezzandosi. Ok, forse non era colpa sua, ma non riuscire a fare nulla per impedirlo era una pugnalata… qualcosa di assolutamente frustrante.
“Ash…” Serena appoggiò il braccio dietro alla schiena di Ash, cercando di confortarlo.
Lui si scostò appena, rivolgendole uno sguardo dispiaciuto "Ti prego, lasciami da solo ora. H-Ho bisogno di tempo per mandare giù tutto e non vedermi come un mostro. Vi sto dando fin troppo peso, vi ringrazio per preoccuparvi ma al momento dubito possiate fare qualcosa, soprattutto te" 
"Ma..." provò ad obiettare lei.
L'amico la implorò "Per favore..."
La ragazza sospirò accontentandolo, se aveva bisogno così disperatamente di spazio avrebbe concesso lui quello che voleva, ma di certo non si sarebbe fermata lì. Doveva tornare a sorridere.
"Allora? Come è andata?" chiesero i due amici più grandi vedendo tornare Serena.
Serena fece spallucce "Non so se sia una cosa positiva o negativa, ma ha rotto il silenzio..." 
"Questo è un buon segno" iniziò Lidia credendo in un miglioramento.
“…E si crede un mostro”
"Questo invece è un brutto segno..." concluse Brock. 
"Io ci ho provato a farlo ragionare ma sappiamo tutti che è testardo, nei suoi lati positivi e negativi. Credo lo turbi più l’avermi picchiata" sospirò la performer "Non c'è proprio niente che si può fare?" aggiunse poi ad alta voce. 
"Una cosa ci sarebbe..." propose la detective "...E guarda caso capita proprio a fagiolo"
"Cioè?" le chiese Brock.
"Il Varietà" Sentenziò lei con un sorrisetto. 
Medico e performer si guardarono confusi, non comprendendo come potesse aiutare Ash "Cosa c'entra il mio Varietà con..." provò lei, salvo essere interrotta. 
“C’entra eccome! Ricordi la scorsa volta a Rascagiupoli? Ash era estasiato nel vederti esibire! Tu non potevi vederlo, ma io l’ho tenuto d’occhio ogni istante, dovevi vedere i suoi occhi!" continuò l'amica più grande “Scommetto che se riuscirai di nuovo ad esibirti come hai sempre fatto forse riusciremo, anzi, riuscirai a distruggere quell'alone di impotenza che ha avvolto completamente Ash. E' un' ipotesi che non dobbiamo scartare"
"Posso provare in effetti..." pensò Serena, se davvero esibirsi lo avrebbe reso felice allora lo avrebbe fatto. Non credeva di avere questo gran potere e tirare su Ash era difficile, soprattutto vista la rarità con cui accadeva che perdesse il suo carattere forte e gioioso. "Farò un tentativo" mormorò, sebbene non avesse molta voglia di esibirsi in quelle condizioni.
"Su Serena! Sii forte e vedrai che lo sarà pure lui!" La convinse Lidia. "Inizia con l'andare ad iscriverti! O non potrai partecipare!" 
Serena annuì e corse verso l'area registrazioni del centro Pokémon. Il Varietà si sarebbe svolto in giornata, quindi aveva il tempo di prepararsi.
Brock le fece cenno di sbrigarsi "Noi pensiamo a tirare su Ash dal letto! Corri!" Quando Serena fu lontana, abbassò la mano, senza distogliere lo sguardo "Pronta a fare l'impresa della giornata?"
"Non vedo l'ora..." sospirò prendendo mano a dei biscotti.
Se avevano imparato qualcosa era che in questi casi poco tirava su Ash, ma per tenerlo almeno in piedi ci volevano tanti zuccheri, abbastanza da non far tremare le gambe ad Ash.
Lidia strinse bene la busta piena fino all'orlo di biscotti... centinaia e centinaia... "Se non gli viene il diabete, allora starà in piedi almeno fino all'esibizione di Serena" 
"Potrebbe servire un imbuto e cacciarli con la forza nella sua bocca" la avvisò Brock.
"Mi dava meno problemi mia sorella da piccola quando era un infante" rise disperata lei.
"A chi lo dici!" Lui poteva comprenderla, era il fratello più grande! Ne aveva avuti di piccoli a cui badare!
...
Erano arrivato sul luogo in cui l'evento sarebbe stato svolto. Portarci Ash era stato abbastanza difficile, ma alla fine Brock e Lidia erano riusciti a trascinarlo fino le tribune.
A forza di cacciargli biscotti in gola, si era convinto che tanto valeva starsene buono. Anche per il bene di Serena. Gli faceva piacere essere lì per lei anche se il suo umore era in uno stato disastroso. Però Serena aveva un Varietà e come lei lo aveva sempre sostenuto nelle sue lotte avrebbe dovuto aiutarla pure lui essendo presente. Sarebbe solo crollato sul sedile in caso la depressione avesse avuto la meglio.
"Ash... vedrai che poi starai meglio" lo incoraggiò Brock mettendogli una mano sulla spalla e tirandolo su per bene.
"Hmm"
...
Serena si trovava dietro le quinte per prepararsi come sempre, si era già vestita e anche i suoi Pokémon erano pronti. Sylveon indossava un costumino mentre Plarly attendeva spiegazioni da parte della sua allenatrice.
Tuttavia lei era troppo presa, fissandosi allo specchio con una nota di malinconia. Stava bene in quel vestito, lo stesso che Ash le aveva donato con affetto. Avrebbe fatto di tutto per tirarlo su, vincere oggi non era l'importante, ma tirare su colui che le aveva permesso di essere lì. Poi raggiungere la vittoria forse era un passo in più per renderlo possibile.
Si girò verso i suoi Pokémon con sguardo determinato "La prima prova sarà un'esibizione di nuoto sincronizzato e io non ci sarò. Plarky, Sylveon, come alle prove dovete dare il massimo! Oggi partecipiamo anche per tirare su Ash! Divertitevi e vedrete che il pubblico si divertirà a sua volta!"
"Plar!" "Veon!"
"Inoltre..." aggiunse lei chinandosi verso Plarky "Non vuoi indossare nulla?"
Lui la guardò fiero, che doveva indossare? Era già decente così. "Pla?"
"Si, ho capito... so che stai bene così come sei, ma normalmente ci si mette sempre qualcosa in un'esibizione. Anche Pancham indossa i suoi occhiali speciali o la camicetta. Tu puoi scegliere quello che vuoi!
Plarky la guardò bene, diceva sul serio cavoli. Sospirò e rimase a fissarla pensando a cosa farsi mettere, visto che doveva per forza adattarsi. Nuotare o no voleva essere comodo, quindi ci voleva qualcosa di fico e comodo. Poi qualcosa sul mobile dove si era appostata Serena lo ispirò. La bandana che lei indossava sempre, era in un certo senso stilosa e anche di poco conto. Era utile e poteva usarla in tanti scopi "ky!" Indicò il tessuto azzurro.
"Uh?" Si girò e capì "Una bandana?" Lui annuì, portando la performer a mettersi all'opera. Tirò fuori dallo zaino vari colori di tessuti e li mostrò, chiedendogli quale volesse usare per fare la bandana.
La maggior parte erano troppo particolari, variopinti e particolari. Indicò quindi un semplice tessutino arancione, senza disegni, altri colori o brillanti: normale. Due tagli e fu sistemato al collo dell'ornitorinco. L'arancione risaltava sul suo pelo azzurro. 
"Ora siamo pronti!"
"NON SAREMO MAI PRONTI!"
"Uh?" Serena si voltò incuriosita dalla voce. Dietro di lei una ragazzina stava trafficando con un enorme numero di nastri e merletti e più provava a districarli più si ingarbugliavano. Aveva i capelli lunghi, fino oltre il bacino, con i capelli arancioni e rossicci. Gli occhi erano verdi e il visino preoccupato, pieno di ansia.
Vicino a lei c'era un Pokémon di tipo erba, un Chikorita per la precisione. "Chiko?" chiese preoccupata la creaturina con la foglia in testa. 
"S-Scusa... o-ora ti sistemo il tuo vestito di scena fammi finire di legare questi nastri e... oh no!!" si disperò ancora di più la sua padroncina vedendo il suo lavoro ancora una volta completamente distrutto. "S-sono una frana... forse non sono portata per i Varietà! E’-E’ stata una pessima idea..." 
"Chiko Chi!" si arrabbiò la sua partner. 
"C-Chikorita g-guardami! Sono un impiastro, non riesco nemmeno a districare un nodino semplice come questo!" 
Serena guardava quella scena con occhi comprensivi, rivedeva nella sua testa una scena famigliare. Sentiva un dejavoi. Quella performer in un certo senso gli faceva tornare alla mente qualcuno, ovvero lei stessa, ai suoi primi Varietà. Non era così disperata ma ci andava vicina. "Serve una mano?" chiese cordialmente avvicinandosi.
"U-Uh?" si sorprese la ragazzina. 
"Ho visto che avevi un po' di problemi con il nastrino, lascia che ti aiuti!" la biondina prese il groviglio di nodi e una forbice "E' semplice guarda! Basta far passare il filo qui, poi di qua e infine si fa un taglio… e... ecco! Un bel fiocco per la tua Pokémon!" disse contenta mentre sfoggiava il suo lavoro. 
Si avvicino e lo legò attorno al collo della starter di Jotho. Le diede una carezza e sorride “Sei davvero adorabile!!”
"Chi Chi!" esultò tutta contenta sia per l’aiuto che per il complimento.
"G-Grazie..." balbettò la sua padroncina. 
"Se ti serve qualcos'altro dimmi pure! Sono qui apposta!"
"Beh ecco io in realtà..." provò a dire la ragazzina non ostentando un certo imbarazzo. Non riusciva a finire una frase, sembrava chiusa in se stessa. Non riusciva a parlare con le altre persone.
Serena osservò Chikorita e poi vide spuntare una Ducklett da dietro l’allenatrice. Lei era pronta ma i suoi Pokémon non ancora, probabilmente era quello il problema “Sono sicura che hai delle idee, fammi vedere che ti do una mano!”

"Visto che abbiamo fatto bene a portarti qui?" Lidia si rivolse ad Ash, con una mano occupata dal sacchetto di biscotti e l’altra che dava delle pacche all’allenatore.
"Vefamente fi ci afete coffreffo…" mugugnò con dei biscotti in bocca che gli venivano cacciati a forza in essa ogni due minuti. "Oggi non ci folefo fenile vi.. lo faffio folo pfer Pfelema" 
“Sicura che funzionerà?" bisbigliò Brock nell'orecchio della sua amica.
"Tutto dipende da Serena, ma conoscendola darà tutta se stessa per aiutare Ash a riprendersi!" 
"Ve ftate fonfabulanfo foi due?" chiese sospettoso il diretto interessato a bocca piena. 
"Niente, niente! Piuttosto goditi lo spettacolo che sta per arrivare! Sono sicuro che ti piacerà..." 
"Fi… certo…” Proprio quando sentì la bocca libera, un altro biscotto gli fu cacciato tra i denti. Mai aveva trovato negativo mangiare, ma ora di certo lo faceva. 

Nei camerini Serena non se la cavava per niente male, aveva appena finito di sistemare “Ta daaaa!" Esultò lei con felicità. 
"I-Io n-non so come..." balbettava la novella performer. 
"Tra performer ci si deve aiutare! O almeno questo lo penso io! Siamo rivali, non nemiche" disse Serena mostrando un sorriso. "A proposito io non mi sono presentata! Mi chiamo Serena e tu?" 
"Io m-mi chiamo Lu..." 
Il loro discorso fu interrotto dall’arrivo di una voce nell'altoparlante "Avviso a tutte le performer! Siete pregate di recarvi verso le varie entrate del palcoscenico. La parata d'ingresso inizierà a breve!" 
"Oh, ci stanno chiamando... vieni?" disse la biondina a colei che aveva aiutato. 
"B-beh in realtà non so se d-dovrei. S-Sai è la prima volta che..." si interruppe, sentendo la sua mano avvinghiarsi a quelle di Serena. 
"Se andiamo insieme non ci saranno problemi, no?" 
La ragazzina annuì ancora piuttosto confusa e insieme si avviarono verso il palco, più che altro fu lei ad essere tirata da Serena. 
Raggiunsero le altre partecipanti e arrivarono fin sul palco, dove le luci erano calate. Si misero in fila ad attendere il conduttore, mentre ognuna pensava a qualcosa di personale. Serena osservò gli spalti, individuando i suoi amici e a malincuore vedendo lo sguardo spento di Ash. Aprì appena la bocca con tristezza, quando però fu distratta dalla figura di Pietro, il quale spuntò davanti a tutti.
"Buon pomeriggio signore e signori! Benvenuti al Varietà di Cavatopia! Io sono Pietro edoggi sarò il vostro accompagnatore personale verso il meraviglioso mondo delle esibizione! Prima di tutto… dove si sarà cacciato il mio fedele assistente? A quanto pare è ancora intento a recuperare il meraviglioso premio che oggi andrà ad una delle nostre splendide performer partecipanti!" Pietro fece uno schiocco di dita.
Sotto di lui il palco si aprì, rivelando quella che sembrava una grandissima piscina olimpionica. "Caspita che roba!" disse Brock vedendo tutto quello spettacolo.
"E' folo una fisfina..." bofonchiò Ash. In effetti però lui stesso aveva scordato che l’esibizione avrebbe compreso una prova di nuoto sincronizzato.
Pietro continuò "Nella prima parte le nostre performer faranno danzare ed esibire i loro Pokémon in questa vasca colma d'acqua, simbolo di purezza ma anche di beltà e bravura! E il premio…” Arrivò Cupassion con in mano la spilla per la vincitrice “La spilla Giglio Bianco!”
Ci furono un po' di applausi, mentre le partecipanti fissavano con speranza di vittoria la spilla “Ora un attimo di silenzio prego... come voi ben sapete il potere è sempre nelle vostre mani! Infatti la vincitrice non la scelgo né io né la sceglie Cupassion! Noi siamo solo due umili araldi presentatori! I veri giudici per oggi sarete voi con i vostri voti a decidere chi andrà avanti e chi no! Di certo non potete votare se prima non conoscete le ragazze in gara! Quindi coraggio, un bel applauso per le performer di oggi!!!"
Tutte le performer vennero illuminate dai fari. Si sentirono applausi e ovazioni, ma questa volta l'allenatore di Biancavilla non riuscì ad unirsi alla celebrazione. "
Coraggio Ash, fa un applauso!" lo esortò Lidia. Come risposta ricevette soltanto un mugugno. “Fallo per Serena!”
A quel punto Ash giunse le mani e fece un mezzo applauso, forzatissimo e solo per la sua amica. Serena notò con la coda dell'occhio il suo gesto e fece un lungo respiro, mettendo chiare le cose nella sua mente “Ce la devo fare, non posso fallire per forza. Devo esibirmi per lui e renderlo felice come il resto del pubblico.
“Ora lasciamo andare le performer per la loro prova acquatica, ma prima… ecco l’ordine di esibizione!"
Sullo schermo si illuminarono in ordine di uscita i visi delle performer. Serena era per seconda e questo subito era il dettaglio notato da Brock e Lidia. 
“Ci vediamo tra pochi minuti con la prima esibizione!” salutò Pietro chiudendo lo spettacolo di luci con un inchino. 
"D-Devo esibirmi prima i-io?" balbettò una vocina vicino a Serena, mentre le performer tornavano alle loro postazioni.
"Ehi, andrai benissimo! A te piace esibirti, no?" la esortò la kalosiana.
"S-Si che mi piace, ma se..." si mostrò titubante la performer più giovane. 
La ragazza le diede una spintarella con un sorriso "Dai, ci sono io a sostenerti!"
“A-Allora io vado… a d-dopo!” 
Passarono i minuti e Serena cominciò a chiedersi quando sarebbe toccato a lei, ormai l’esibizione doveva essere finita.
"Io sono subito dopo di lei, siete pronti ragazzi?" Chiese Serena ai suoi due Pokémon emozionati per l'esibizione, chi lo mostrava, chi meno.
"Arky" "Sylve!" 
Si sentirono degli applausi, Serena non aveva potuto assistere perché vicina all’elevatore, ma era sicura che la ragazza era stata brava. Come si chiamava? Doveva ancora chiederglielo.
L'elevatore si abbassò e su di esso apparve la performer timida, sembrava felice ma allo stesso tempo molto dubbiosa e negativa sulla sua esibizione.
"Come é andata!?" Chiese Serena col sorriso sulle labbra, cercando di innescarlo pure sulla timidona.
A quanto pare funzionò appena "N-Non lo so... Bene? Male? Mi è piaciuto ma io ero così chiusa e tutta quella gente..."
"Ehi, ehi... l'importante è che ti sia piaciuto! Non hai sentito quegli applausi? Vuol dire che hai fatto scintille!" La incoraggiò. Non arrivò una risposta concreta, a parte un mugolio. "A proposito, non mi hai detto bene come ti chiami!"
"..." pronunciò qualcosa, ma era troppo basso il volume per capire.
Serena curvò appena la testa, richiedendole di ripeterlo "Come scusa?" 
"L-L..." ancora troppo basso. Girava gli indici e pareva più chiusa di una porta blindata.
"Puoi alzare la voce appena? Non riesco a..."
"Serena? Tocca a te!" La interruppe la segretaria.
"Oh.. devo andare..." si piazzò sull'elevatore con i suoi Pokémon. Si sentì il rumore leggero del motore accendersi, segno che stava per salire.
"Lucy"
Serena si voltò verso la ragazza dai capelli lunghi "Uh?"
L'altra performer la guardò con un sorriso timido e lievemente imbarazzato "Mi chiamo Lucy" affermò lei, dopo numerosi tentativi, finalmente ce l'aveva fatta.
Serena rispose con un caldo sorriso, finché non sparì sul palco.
...
"Era brava l'ultima performer, vero?" Commentò Lidia, cercando di animare un po' la discussione.
Brock annuì "Timida ma lo spettacolo alla fine era molto gradevole! Dentro ha più di quel che sembra!" 
"Pervertito..."
"Ma che dici!? Intendevo la timidezza e la passione nell'esibirsi!"
Durante la chiaccherata però Ash non aveva proferito parola. Sinceramente oggi non era dell'umore per battute o anche solo vedere gente esibirsi, a parte Serena. Per lei uno sforzo lo avrebbe fatto, anzi era un piacere. Ma le altre non lo interessavano affatto. Sembrava crudele, ma detto sinceramente era il destino che era stato crudele con lui, quindi poteva permettersi di essere pignolo e scorbutico se lo voleva.
"Vero Ash?"
"Cosa?" Borbottò lui non avendo ascoltato il resto del discorso.
I due amici sospirarono "Adesso tocca a Serena, dobbiamo fare il tifo"
"...Lo so, sono io a dirlo di solito" replicò seccatino.
"Allora fallo per bene perché ha bisogno di sostegno, per lei è importante! Lo sarà pure per te"
Il ragazzo non rispose, ma afferrò il concetto, doveva farsi forza per almeno due turni di performance. 
"E ora ecco a voi la Performer Serena!!!" Presentò Pietro a gran voce, indicando la ragazza che appariva accompagnata dai suoi Pokémon.
Si fece silenzio tra gli spalti, Ash alzò appena la testa, fissando il palco su cui si trovava la ragazza, sentiva uno strano formicolio. 
"Forza iniziamo!" Partì la musica e i due Pokémon presero la rincorsa, arrivando fino al bordo e poi tuffandosi.
"Lo faccio non solo per noi, ma anche per Ash. Oggi le nostre motivazioni raddoppiano!" Pensò lei con determinazione, correndo vicino alla piscina.
"Vento di Fata!" Dall'acqua cominciò a formarsi un turbine fatato, con parecchia acqua unita ad esso. Il rosa e l'azzurro giocavano come in una corsa, era un piccolo tornado mistico.
Nel suo occhio, comparve in superficie la testa di Sylveon e i suoi nastrini.
"Plaaarkyyy!!" Plarky vi saltò sopra ed ebbe la spinta necessaria ad arrivare in alto, metri e metri sopra il turbine.
"Facciamo godere anche al pubblico la nostra freschezza!" 
Plarky fece delle giravolte su se stesso, volteggiando in aria con assoluta maestria. Di seguito la sua coda cominciò ad illuminarsi e scese in picchiata con Colpo di Coda. Sylveon accese l'aura attorno a sé e creò Protezione per non venir ferita e per permettere agli attacchi di creare l'effetto voluto.
Quando la coda dell'ornitorinco collise con la barriera protettiva, l'energia scaturita creò delle onde d'urto che fecero cessare il turbine.
Una ventata profumata e carica di goccioline sparse in tutta l'aria fece gioire le persone tra il pubblico, che sentivano quella brezza rinfrescante sul viso. Vedere quelle gocce rosa e azzurre sparse su tutto il palco era stupendo.
Una gocciolina finì sul viso di Ash, per la precisione sul naso, scaturendo in lui un piccolo sentimento dolce.
Serena fece una giravolta ed estese il braccio "Piccolo scambio!"
"I due Pokémon nuotarono in circolo, prendendo velocità. Quando furono abbastanza rapidi, Plarky immerse completamente la coda e Sylveon fece penso per farsi lanciare in aria. Ora i ruoli erano invertiti.
La volpina saliva e saliva, mentre ora il Pokémon acquatico si immergeva e scendeva più in profondità. Per chi osservava era uno spettacolo davvero particolare.
Lucy osservò con ammirazione dalle quinte, gli occhi colmi di ammirazione, non si era mai sentita tanto affascinata da qualcosa, da tempo non la facevano sorridere così apertamente delle esibizioni. Avrebbe potuto fare il tifo urlando, forse... beh ci avrebbe provato. Voleva tanto essere come lei.
"Veoooo!!!" Sylveon riusciva a reggersi in aria grazie al suo Vento di Fata, in attesa del segnale. 
Pikachu sugli spalti esultava come un matto, saltando sulla testa di Ash e cercando di coinvolgerlo al coro, risultato del tutto scadente ma almeno ora il ragazzo prestava attenzione con naturalezza.
Intanto nelle profondità della piscina, Plarky continuava a nuotare verso il fondo. Serena poneva fiducia in lui e quindi doveva farlo per lei, per ricevere un altro dei suoi bei sorrisi. Esibirsi per ora non era ancora qualcosa che gli era chiaro come significato, forse un giorno avrebbe trovato uno scopo personale in questo suo percorso, ma al momento contava solo che la sua allenatrice fosse felice. Ciò gli bastava, perché rendeva felice pure lui.
Appena le zampe palmate toccarono il pavimento della vasca carico il petto inalando tutta l'acqua possibile poi aprì il becco e un raggio d'energia pazzesca si sparò verso la superficie.
Poi lo spettacolo: un drago luminoso e acquatico sbucò dalla piscina con grande maestosità, come direttamente venuto dalle profondità marine. L'acqua rifletteva meglio i suoi colori, dando agli occhi un piacere enorme nel vedere tali effetti.
Sylveon a quel punto reagì "Syyyyl...." iniziò raccogliendo le energie, una sfera luminosa simile alla luna si prostrò al suo capo. Il muso alzato al cielo raggruppava le particelle lunari. Veeeeee....ooooonnnn!!!" Urlò scaraventando poi l'attacco Forza Lunare contro il drago. La sfera lo trapassò come se fosse ingoiata e poi esplose.
L'atmosfera fu cosparsa di luce. Un po' di quell'aura lunare rimase e sullo specchio d'acqua ancora mosso venne proiettata l'immagine di una luna assente nel cielo.
Ancora gli occhi di tutti erano lucenti per l'emozione. Ash sentiva il cuore battere forte di fronte a quella vivacità ed entusiasmo. Ma soprattutto davanti a quei sorrisi...
"Plar!" "Veon!" Atterrarono con le zampe sul bordo della piscina, facendo poi una capriola e atterrando sulle spalle di Serena.
"Finitooo!!" La musica si fermò, facendo scoppiare il pubblico in un applauso colossale.
Gli occhi di Ash puntati sul viso della performer che sebbene salutava tutti i sostenitori, chiaramente aveva lo sguardo fisso su di lui. Si incrociarono, guardandosi come se il resto del pubblico non ci fosse più. Quel sorriso era così bello, gioioso, esprimeva tutto l'amore e la voglia di vivere. Voleva anche lui sorridere...
E così fece: piccolo, semplice ma riuscì a fare un sorriso spontaneo. Non era ancora del tutto raggiunto l'obbiettivo ma era qualcosa e Serena se ne era accorta.
Si era esibita per lui ed era stato capito.
Anche Lidia notò quel piccolo impercettibile cambiamento in Ash. "Brava Serena! Il piano sta funzionando! Ora solo un piccolo sforzo in più e poi riusciremo ad riavere il nostro amico cosi come lo conosciamo!" pensò soddisfatta. 
Dal palco la performer fece un inchino poi salutò il pubblico. Una volta di nuovo dentro abbracciò i suoi Pokémon, ringraziandoli per lo sforzo. "Siete stati bravissimi!" si complimentò con loro. 
Sylveon fu molto contenta dell'abbraccio della sua allenatrice, mentre Plarky sbuffò leggermente, non era molto dignitoso per lui essere preso in quel modo, tuttavia fece uno sforzo, soltanto per lei. "Ky..."
"Uhm..." si fece avanti timidamente Lucy "S-sei stata bravissima. Q-Quelle gocce colorate e-erano fantastiche!"
"Beh ma tu di certo sei stata grande!" ricambiò il complimento la biondina anche se non aveva assistito dal vivo.
"S-Si però speriamo che anche al pubblico la pensi così” continuò imbarazzata l'altra. 
Si persero nella discussione, non tenendo più conto del resto delle esibizioni. Fu la voce di Pietro che le fece tornare attente, dando loro il segnale di dirigersi verso lo schermo nella sala d’attesa. "E anche l'ultima delle nostre ragazze ci ha mostrato il suo talento! Ora però soltanto alcune passeranno al prossimo turno! Perciò rimanete sintonizzati con noi! E tra poco vedremo chi è stata selezionata per andare avanti!"
Serena sospirò "Direi di prepararci per il prossimo round!" 
Sugli spalti la situazione era abbastanza tranquilla. "Credete che passerà?" chiese Brock volendo sentire il parere di entrambi i compagni di viaggio. 
"...Sicuramente" disse Ash con un tono di voce abbastanza neutro. Non sembrava né felice, né afflitto, solo calmo. 
"Speriamo allora che passi! Così possiamo vederla ancora esibirsi per questa giornata!" gli fece eco Lidia.
"Bene signori! Grazie per l'attesa! Qui dietro a me abbiamo il nostro computer con i nomi delle graziose fanciulle che si esibiranno ancora per noi! Ora un rullo di tamburi mentre vediamo chi passa il turno!" Le luci puntarono sul computer che si accese in un fascio di colori, per poi cominciare a decretare i nomi. 
Tra i volti mostrati c’erano sia quello di Lucy che quello di Serena. Ash e gli altri due tirarono un sospiro di sollievo, era passata ancora una volta. 
"Ce l'abbiamo fatta!" sorrise dando il cinque ai suoi Pokémon.
"Di sicuro t-ti meritavi di passare" le fece i complimenti Lucy, poi notò bene che tra i volti delle performer passate c’era pure il suo. Spalancò la bocca, rabbrividendo appena.
"Visto? Sapevo che c'è l'avresti fatta!" le tese la mano Serena per stringerla e farle i complimenti. 
"I-Io h-ho passato ii turno?" balbettava ancora stupita dal risultato. 
"Per la seconda prova lasceremo alle performer la possibilità di fare un’esibizione libera! Diamo giusto il tempo alle performer di finire di agghindare i loro Pokémon e poi passeremo alle prove finali! Chi vincerà la spilla? Lo scopriremo a breve”
I minuti passarono, Serena era ancora intenta a preparare Plarky e Weepbud “Su Weepbud Andrà tutto bene! Vedrai che te la caverai benissimo!”
“Weeeeee!!” Era terrorizzata, eccitata pure, ma più angosciata. Dopo l’ultima esibizione aveva deciso di dare il suo contributo e durante le prove tutto sommato era andata bene. Ormai era tardi per tirarsi indietro, Serena avrebbe dovuto cambiare programma.
Serena la sollevò dolcemente abbracciandola “Ci siamo esercitate tanto! Andrai benissimo! Non pensare alla gente là fuori, devi solo fare come abbiamo deciso e se si sbaglia si improvvisa! Io sarò fiera di voi qualunque cosa accada!”
La piantina si tranquillizzò appena accoccolandosi al petto della sua allenatrice. Se aveva tanta fiducia in lei forse poteva farcela davvero, dopotutto loro avevano affrontato certe prove più volte e sopravvivevano ai boati del pubblico.
“Vy vy!" Incoraggiò Sylveon accarezzando i due con i nastrini, compreso un Plarky alquanto riluttante al farsi coccolare in quel modo.
Plar..." girò la testa altrove con la linguetta fuori, non aveva mica paura ad esibirsi! Ormai il suo debutto era passato. 
"Solo una spazzolata al tuo ciuffo Plarky e siamo pronti!" Tirò fuori la spazzola agitandola con allegria e solarità.
“Pleaaaahhh!!!” Plarky alzò la testa al cielo con esasperazione, come se lo stessero per torturare. Braixen e Pancham scoppiarono a ridere di fronte a quell’esclamazione disperata. 
Serena roteò gli occhi accompagnata da una risatina. Dovette interrompersi quando sentì delle voci arrivare alle sue orecchie, alquanto sgradevoli.
“Hai avuto solo fortuna, pivellina!" 
"Se sei passata probabilmente hai qualche conoscenza nel mondo dei Varietà! Hanno favorito il tuo passaggio!" 
“Non meritavi per niente di passare dopo quell'esibizione pietosa e soprattutto con quell'errore che hai fatto con la tua Ducklett!" continuò una terza voce.
La performer di Kalos si voltò con il viso contrariato, chi stavano prendendo in giro? Trovò poco lontane da lei  tre ragazze, accerchiate tutte davanti ad una figura impotente: quella di Lucy. La ragazza se ne stava affiancata al muro, con un’aria assolutamente terrorizzata e sofferente. "Ma... Ma..." provava ad obiettare. 
"A-Al pubblico è-è piaciuto, sembravano divertiti, io non ho avuto nessun aiuto se non dai miei Pokémon"
"Tzé… una performer di talento non deve solo far divertire il pubblico, deve sapere anche come coordinare le sue mosse. Non so per quale stregoneria o cosa la tua Chikorita abbia salvato il tutto. Una cosa è certa...tu non sei una vera performer e non meriti di essere passata! Non riesci nemmeno a camminare sul palco!" Le tre serpi si allontanarono, continuando a bofonchiare e ridere alle spalle della loro vittima.
"I-Io..." continuava a ripetere la povera Lucy, completamente traumatizzata e distrutta da quelle parole. 
Serena corse subito da lei, aiutandola a tenersi in piedi, con uno sguardo preoccupato "T-Tutto bene?" le chiese poggiando la mano su di lei. 
"N-Non sono una vera...." balbettava la povera ragazza, scoppiando all'improvviso in un pianto fragoroso, attirando l’attenzione di tutte le performer intorno a loro.
“Non devi ascoltarle!” Provò a calmarla, ma si sentì spinta via. 
Lucy prese a correre, lontano dai camerini, verso le scale d’emergenza che portavano ad aree della struttura accessibili solo ai responsabili della sicurezza. Serena provò a seguirla, ma la sfortuna la mise di fronte alla segretaria che subito allarmata si mise davanti a lei “Che succede!? Dopo le prossime due ragazze tocca a te!”
Toccava a lei, eppure ora come ora non poteva davvero esibirsi. Cosa doveva fare? Esibirsi era fondamentale per Ash, ma in quel momento quella scelta era egoistica. Non poteva esibirsi e non fare nulla per Lucy, era distrutta e poteva cacciarsi nei guai. 
L’immagine di se stessa, immersa nelle lacrime di quel terribile giorno in cui fu eliminata le passò nella mente. Il porto dove le navi passavano e tramontava il sole sul suo primo fallimento. Non si pentiva di quel giorno, dopotutto era stata necessaria la sconfitta per darle la carica e farle capire cosa significava partecipare ai Varietà. Eppure il dolore era sempre forte e quello di Lucy diverso, doveva correre a cercarla.
"Lasci il posto ad un’altra." disse pienamente conscia della sue decisione.
"Come?" chiese sorpresa l'addetta. 
"Non potrebbe posticipare l’esibizione mia e della performer Lucy?”
“N-Non so se…”
“La prego!”
“Posso provare, ma non ti assicuro che potrai partecipare dopo…" rispose la donna, mordendosi appena il labbro inferiore.
"Grazie mille!" la ringraziò la kalosiana mentre si allontanava a gambe levate alla ricerca della performer più giovane…
Serena corse su per le scale che portavano chissà dove. Sapeva che un pianto poteva dare la forza di spingersi più lontano possibile, quindi di certo Lucy era arrivata in cima alle scale. 
Lucy in un certo senso era stata anche più sfortunata di lei. Un conto era rendersi conto di aver fallito, ma sentirselo dire in maniera così meschina e diretta era un altro. Soprattutto se si aveva dato il meglio”
Continuò fino ad arrivare all’ultima rampa di scale, era tutto abbastanza scuro, con materiali e casse ovunque. Non dovevano passare molto spesso in quella zona. Si guardò attorno respirando a fatica, ma di Lucy non c’era traccia. Guardandosi in giro notò una scala a pioli, che portava oltre il soffitto attraverso una botola aperta. Era passata di lì di certo. 
Sarebbe salita e avrebbe riportato Lucy dove doveva essere, questo perché aveva un brutto presentimento.

Ignari di tutto ciò, Ash e i suoi amici stavano aspettando trepidamente il turno di Serena, sarebbe dovuto toccare a lei in quel momento, eppure passavano i minuti e Pietro non usciva a presentarla. Notarono l’uomo impegnato a discutere con alcuni rappresentanti.
"Uff ma quando arriva...? Qualcosa non va, avrebbe già dovuto esibirsi. Pensate sia un problema loro?" borbottò Lidia. Dovette rimangiarsi tutto quando vide il volto di Ash rannuvolarsi. 
Finalmente Pietro raggiunse il palco e tornò a rivolgersi agli spettatori “Ci spiace per l’attesa, ma al momento salteremo la performer Serena e passeremo a quella successiva!” 
“Cos?”
“Ma che?”
“Serena…” Ash sentì la voce sparire dalla sua bocca. Era successo qualcosa senza dubbio, perché non si esibiva? Cosa era successo? Forse era stata scalata più il là? Sapeva solo che una stretta al cuore lo stava facendo star più male di quanto non lo fosse prima.

Lucy era seduta su un impalcatura ancora immerse nelle lacrime più totali, non le importava dove si trovava e se fosse pericolosa quella parte di struttura. Era solo una perdente, non valeva nulla. I richiami dei suoi Pokémon preoccupati per lei non avevano importanza, non riuscivano a convincerla ad andarsene da quella zona per loro rischiosa.
"Lucy!" arrivò una voce.
“U-Uh? L-Lasciami in pace!" singhiozzò l'interpellata, riconoscendo la voce "N-Non dovevo partecipare ai Varietà! Io sono negata per questo genere di spettacoli! Non riesco a fare nulla, nemmeno a parlare! Ho talmente paura delle persone che non posso formulare una frase concreta! La mia timidezza ha sempre la meglio!"
"Ma che dici!? Sei stata bravissima prima!" 
"L-Lo dici solo per farmi piacere! Tu nemmeno mi hai vista! Chikorita ha salvato l’esibizione, se non ci fosse stata lei avremmo fatto una figuraccia! Ridicolizzerei i miei Pokémon! Dovrei essere io a guidarli e incoraggiarli! Sono un disastro!”
Si sentì uno scricchiolio e una crepa apparve di fronte agli amici di Lucy, facendoli indietreggiare “Lucy è pericoloso! Vieni via!”
“NO! NON VOGLiO!”
"Lucy, tu sei più brava di quanto lo sia stata io alla prima volta!" continuò a esortarla Serena.
"N-Non è vero! T-Tu sei perfetta, i-io non riesco nemmeno a fare un fiocco! S-Se non fosse stato per te prima i-io…” Un altro tremolio che fece allarmare tutti i presenti, questa volta spaventando anche la ragazza in lacrime.
“Lucy vieni via!!” Le urlò Serena allungando la mano. Chikorita e Ducklett gridavano alla loro allenatrice di muoversi, ma i loro incoraggiamenti furono vani. Lei non voleva ascoltarli.
Serena deglutì, assumendo un’aria molto seria “Devi smetterla di dire che sono perfetta, perché non è vero!" 
"U-Uh?" 
"Anche per me la prima esperienza nei Varietà è stata traumatica. A differenza di te, io non sono riuscita neanche a passare il primo turno!" 
"N-Non sei passata...!?" si sorprese la ragazzina togliendo le mani dalla faccia.
"Esattamente, feci un fiocco troppo lungo e la mia Fennekin finì per inciamparci sopra durante una sfilata. Una prova così semplice fallita per un errore così banale. Provai umiliazione, inettitudine, di fronte a tutti quegli sguardi pietosi che mi guardavano come se fossi un’incapace”
Anche Plarky e Weepbud ascoltavano, mentre Sylveon e soprattutto Pancham e Braixen sapevano già i dettagli di quella storia.
“Credevo di aver deluso i miei amici. Avevo appena preso a calci al mio sogno e la sconfitta bruciava, di fronte ai ricordi della nostra preparazione e impegno, l’ottimismo e i sorrisi sui nostri volti..." 
Lucy smise di piangere ascoltando ancora incredula quella storia "Provai a sorridere e tenere tutto dentro ma volevo sprofondare. Avevo deluso tutte le aspettative dei miei amici, mia madre e soprattutto me stessa! Pensavo davvero di non essere portata per i Varietà, ma mai ho pensato di mollare. Perché per raggiungere un sogno non bisogna avere solo talento ma anche passione e tenacia. Non potevo abbattermi per un errore e una sconfitta, sarebbe accaduto di nuovo e forse anche in modo peggiore, ma l’aver tentato mi aveva donato qualcosa di nuovo, uno scopo… tanto divertimento! Ho dato un taglio al passato e sono andata avanti!”
Serena si toccò istintivamente una ciocca di capelli, ricordando quel momento di rinascita “Ci sarà sempre qualcosa a non sostenerti, ad essere contrario o qualcuno che prova a tirarti giù! Tuttavia tu devi far tesoro di ogni singola esperienza, negativa o positiva e fare affidamento su chi tiene a te! I tuoi Pokémon…” Avanzarono Chikorita e Ducklett “E i tuoi amici!” Avanzò lei stessa.
Lucy si asciugò le lacrime, continuando ad ascoltare “Non sono perfetta, ho tanto da imparare, arrivo qui ma trovo performer già al mio livello, a cui manca solo il fattore esperienza, ma con le stesse ambizioni. Ci sarà sempre una sorpresa, una sfida più alta da superare, un limite da oltrepassare e delle rivali che ti daranno filo da torcere! Questo però rende più dolce la vittoria e bello il tuo sogno se realizzato!”
Serena sporse il braccio, attendendo che Lucy afferrasse la sua mano per mettersi al sicuro. La ragazza alzò gli occhi lucidi di lacrime ormai asciutte, tirò su il naso e allungò l’arto. Tuttavia, un altro scossone fece trabballare quella parte di struttura e la crepa che le divideva si fece improvvisamente enorme. 
Il terreno sotto Lucy cominciò a sgretolarsi e si ritrovò a precipitare giù dall’impalcatura completamente distrutta. “AHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!”
“LUCYYYYYYYYYY!!!!!!!”
“CHIKOOOOOOOOO!!!”
“DUUUUUCKKK!!”
La sua caduta fu fermata appena in tempo quando sentì una presa afferrarle il braccio. Aprì gli occhi, vedendo sotto di lei il vuoto. Metri e metri a separarla dal terreno. Alzò la testa terrorizzata, scoprendo che Serena a stava reggendo, sebbene il pavimento che la sosteneva fosse pericolante e sul punto di sgretolarsi.
“S-Serena! Mollami o cadrai anche tu!”
“NO! NON LO FARO’! Lucy tu hai ancora tanto da dare e sei diventata mia amica! Non ho intenzione di lasciarti cadere!” Strinse la presa, cominciando a sentire la fatica. “Sylveon dammi una mano con i tuoi nastri!”
“Veon!” La eeveeluzione avvolse i suoi nastrini attorno le braccia di Lucy e aiutò Serena a reggerla, con la speranza di tirarla su. 
Si sentivano sempre più scricchiolii e dei pezzetti di cemento si staccavano dalla struttura, Serena non ce la faceva più e a breve sarebbero caduti tutti. “Chikorita dammi una mano! So che non sono la tua allenatrice ma mi serve che tu usi le tue liane!” 
Il Pokémon era già pronto prima che glielo dicesse e in un lampo avvinghiò le liane attorno alla vita della sua compagna “C-Chiko…”
Anche Braixen, Weepbud, Plarky, Pancham e Ducklett si aggrapparono a Serena e cominciarono a tirare con forza per aiutarla a mettere in salvo Lucy prima che fosse troppo tardi.
Un altro pezzo, stavolta uno grosso, si staccò, facendo barcollare Serena e quasi sbilanciandola. Per poco non era caduta giù, se non fosse stato per i Pokémon che la stavano reggendo. Anche loro però presto non ce l’avrebbero fatta più.
“S-Serena…”
“Acoltami. Tu hai talento Lucy, non lasciare che gli altri ti dicano chi sei e chi devi essere! Soltanto tu puoi decidere come andare avanti, con l’aiuto di Chikorita, Ducklett e i tuoi futuri compagni! Non c’è nulla di male nell’essere timida, devi solo aprire il tuo cuore!”
Serena distolse lo sguardo e chiamò i Pokémon “Forza! Uno sforzo ragazzi!!!”Diedero tutti assieme una tirata, finendo per balzare indietro, verso la botola che li aveva portati in quel luogo. Fortunatamente era una zona sicura e avevano fatto giusto in tempo.
*THUMP* si staccò anche l’ultima parte di impalcatura, facendole rabbrividire. Un secondo di troppo e sarebbe caduti tutti.
“Tutto bene!?" le chiese preoccupata la biondina. 
"G-Grazie" balbettò lei con le lacrime agli occhi, asciugandosele e cercando di essere forte.
Serena sorrise “Figurati” 
“Scusa per i problemi che ho causato” parlò lei, per poi guardare i suoi Pokémon “E scusatemi pure voi” aprì le braccia invitandoli a correre da lei, cosa che fecero immediatamente. “Mi spiace per avervi fatto preoccupare, non dubiterò mai più così tanto. Siamo una squadra e dobbiamo lavorare insieme!”
"E' lo spirito giusto" commentò Serena alzandosi e porgendo un aiuto, accettato con piacere. “Direi di andare, forse possiamo ancora esibirci!”
Lucy annuì, ma non seguì subito Serena, prima la avvolse in un abbraccio amichevole e la ringraziò ancora per averla aiutata a trovare la sua strada. Dopodiché si diedero una mossa e corsero giù di piano in piano, arrivando fino alla zona d’attesa, dove le stavano cercando alcuni degli assistenti.
Come le videro, subito corsero da loro sollevati. Avevano passato minuti a cercare, si erano preoccupati che fosse successo qualcosa. Non erano nemmeno gli unici…
Sugli spalti, Ash era uscito dal suo stato di indifferenza, ma non in un modo positivo. Era in ansia per Serena, poteva essere successo di tutto. Non avrebbe mai saltato un’esibizione se non per un motivo serio. "M-Ma dove è finita!?" chiese preoccupato Ash "Il suo turno è g-già passato da un pezzo e ormai siamo alle ultime esibizioni!"
"Non credo sia stata squalificata, non avrebbe mai fatto qualcosa da obbligarla ad essere esclusa dalla competizione. Inoltre credo che se ci fosse stato un problema con i vestiti si sarebbe arrangiata" si maledisse Lidia, non trovava nessuno soluzione possibile a parte un possibile infortunio. 
"Non si sarà fatta male?” ipotizzò Brock precedendola. 
"Arceus no! Come potrebbe farsi male nelle quinte?? A meno che qualcuno non abbia attaccato direttamente i camerini non credo potrebbe farsi male al punto di non esibirsi! E se ci fosse stato un attacco il Varietà intero sarebbe saltato!”
“…Magari può essere una cosa qualunque, tipo caduta oppure qualcuno…”
"N-non devi pensarlo!" lo sgridò la detective non appena vide lo sguardo cupo che Ash stava assumendo. Ogni parola lo spingeva in un baratro sempre più profondo. 
"I-Io ho solo fatto un ipotesi..."provò a difendersi Brock "Purtroppo è l’unica che mi viene in mente e anche la più probabile! Magari si è sentita male o si è beccata qualcosa…”
Ash purtroppo sapeva che aveva ragione. Serena non era il tipo da mollare, persino al Master Class si era esibita anche con un polso gravemente distorto, quindi se qualcosa era successo doveva star davvero male. Strinse la mano al petto, con la voglia di sprofondare nella totale oscurità. Era già negativa quella giornata per come era iniziata, questo era solo il colpo di grazia dopo un iniziale miglioramento.

"Ma dove eravate? Ormai si sta esibendo anche l’ultima ragazza in lista!" le rimproverò l’addetta, la quale era impazzita per convincere Pietro e i giudici a non squalificarle.
Le due respirarono affannosamente, cercando di rimandare le spiegazioni “C’è ancora tempo per esibirci?”
La faccia dell'addetta assunse un tono dispiaciuto, stringendo il tablet a sé "Mi dispiace, ma ormai siamo alla fine e il tempo è scaduto. Abbiamo perso parecchi minuti per cercarvi e ritardato le esibizioni. Non posso farvi partecipare, abbiamo un orario da seguire, spero possiate capirmi..." 
Le braccia delle due caddero a vuoto ai loro fianchi, erano state squalificate senza nemmeno aver avuto la chance di dimostrare cosa potevano fare. Dopo tutta la loro fatica era stata buttata all’aria la loro prima prova.
"Pazienza..." sospirò Serena stringendo il fiocco al polso. Così il suo intento di risollevare Ash sarebbe stato un fallimento e di sicuro la sua assenza avrebbe portato ad alzare domande quando si sarebbero incontrati. L’addetta aveva parlato chiaro e quell’attesa doveva aver preoccupato tutti, compresi Brock, Lidia e in particolare Ash. 
"Mi dispiace, sono stata io a impedirtelo…" si mortificò la giovane performer, scrutando lo sguardo di Serena.
"N-No, sono io ad aver deciso di aiutarti, quindi tu non c'entri nulla” Provò a sorridere per incoraggiarla, ma lei stessa aveva difficoltà a farlo. Non le importava di vincere, o forse si ma non tanto oggi. Perché Ash era il suo obbiettivo.
Lucy poté chiaramente leggere quel sorriso falso sulle sue labbra. Doveva esserci qualche motivazione in più per la sua delusione. “Serena…”
"Aspettate…” catturò le loro attenzioni la donna. "Forse riusciamo ad avere spazio per un’ultima performance. Mi è stato appena riferito che la concorrente attuale ha finito il suo numero in un tempo minore rispetto a quello previsto"
"Una sola?" si scambiarono un’occhiata ambigua le due. 
"Già, mi spiace non potervi concedere altro" 
Serena fece un lungo sospiro, Lucy doveva vincere la sua prima spilla, le dispiaceva per Ash e voleva a tutti i costi partecipare, ma non riusciva a farlo. Le sembrava di essere egoista “Vai tu…” La incoraggiò lei.
Eppure Lucy scosse la testa “No” affermò con decisione "Devi andare tu!" disse spingendo Serena l’elevatore.
“Io? M-Ma il tuo sogno?”
"Hai già fatto abbastanza per me! Ora devo pur sdebitarmi in qualche modo! E’ il sogno di entrambe e dal tuo sguardo c’è qualcosa in più! Tu devi andare, te lo meriti. Questa esperienza è stata sufficiente e ora voglio prendermi dei giorni per riflettere e allenarmi. Voglio prepararmi per il prossimo Varietà!” sorrise timidamente “Voglio ricominciare, quindi per oggi basta così. Vai tu, davvero…”
"I-Io... grazie!" si commosse Serena sorridendo.
Lucy annuì e si rivolse alla responsabile “Per favore, dica che si esibirà Serena! Io mi fermo qui!”
“Ok…”
“E tu corri! Tocca a te! Il pubblico ti ha aspettata abbastanza!”

Ancora tra gli spalti si respirava un’aria di tensione, Pietro per l’ennesima volta aveva la mano portata verso l’auricolare, stavolta con un volto molto più interessato. Si avvicinò ai giudici e parlarono per almeno 5 minuti, finendo poi per separarsi. Pietro tornò alla sua postazione e schiarì la voce "Un momento prego!" 
Tutti si fecero zitti, Ash puntò lo sguardo su di lui. Tutte le ragazze tranne Serena e la performer Lucy si erano esibite, quindi doveva per forza dire qualcosa di loro. In caso contrario avrebbe sperato che si concludesse subito quel Varietà, in modo da correre da Serena e chiederle spiegazioni.
"Mi è stato appena riferito che la performer Serena riuscirà ad esibirsi per noi! Quindi abbiamo ancora una bellissima ragazza da ammirare insieme ai suoi amici!”
Brock si rilassò sulla poltroncina, stesso fecero Lidia e Ash chiaramente sollevati. 
"Mi ha fatto prendere un colpo, dopo pretendo spiegazioni” La faccia di Ash tornò in quello status di calma e tranquillità, la ricaduta era stata evitata per un soffio. Chiaramente però non aveva gradito quella preoccupazione arrecata. Avrebbe aspettato di sentire le motivazioni di Serena per giudicare.
Serena apparve in fondo a palco. Cominciò a camminare verso il centro, sperando che i suoi amici non si fossero troppo preoccupati. Era accompagnata da Weepbud e Plarky, i quali erano sollevati nel sentire che l’esibizione si sarebbe fatta. O almeno lo era Plarky, Weepbud non sapeva se essere felice o triste.
Per la piantina era la prima volta, il suo debutto. Peccato che si sentisse completamente in panico, tutti quegli occhi che la guardavo e quelle voci, come se volessero saltarle addosso. Avrebbero parlato di lei, reagito e sulle sue spalle pesavano le conseguenze di un fallimento. Avrebbe potuto ridicolizzare Serena. Tremava come una foglia, con le manine davanti alla bocca e lo guardo basso. Non riusciva ad alzare la testa.
Plarky lo notò subito e allungò la coda dietro alla sua schiena, facendola leggermente sorprendere per il contatto. "Plark... ky plarplar" doveva pensare solo ad esibirsi, nient'altro. L'aveva detto con semplicità, come se fosse qualcosa di cui ci si faceva l'abitudine. Aveva uno sguardò un po' indifferente ma anche incoraggiante.
"Bud..." mormorò quando arrivarono nella loro postazione, sentiva il latte alle ginocchia.. o la linfa. Temeva che non sarebbe riuscita a muoversi, il peso del suo corpo sembrare talmente tanto che era diventata una statua di pietra.
"Plark" rilassarsi era l'essenziale e lasciarsi guidare dalla musica, la quale non tardò ad arrivare.
La melodia partì e Serena cominciò a battere il piede, iniziò il tema principale e partirono con delle mosse di danza.
"Intratteniamo con un bel gioco! Plarky usa idropulsar, Weepbud Radicamento!" 
Plarky formò le sue sfere d'acqua e le lanciò una dopo l'altra verso Weepbud. Subito la piantina sobbalzò raggelandosi, d'istinto fece uscire due radici che afferrarono le sfere e cominciarono a farle ruotare in aria come delle palle da giocolieri.
Plarky cominciò a lanciare con meno forza le sfere in modo da non mandarla in panico e lo spettacolino continuò.
Serena continuò a volteggiare, e diede il segnale a Weepbud "Lancia via le sfere!"
Weepbud scaraventò in aria Idropulsar e Plarky saltò in aria facendole esplodere con Colpo di Coda. Iniziarono i primi applausi e i cori a gran voce li acclamarono. In quel momento Weepbud sentì addosso ogni singolo sguardo, la responsabilità di ogni errore, la paura che la stava soffocando. Voleva correre via, si sentiva talmente pesante.
"BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUD!!!" urlò facendo uscire dalla terra tanti rami e radici che finirono per chiuderla in un bozzolo, sotto lo sguardo confuso di tutto il pubblico, Serena compresa che girò la testa di scatto. 
Non poteva smettere di ballare a tempo, digrignò appena i denti in una smorfia addolorata e preoccupata.
Dalle quinte Lucy osservava con ansia, stringendo a sé Chickorita e Ducklett. Non poteva andare così, aveva dato il suo posto sperando che vincesse. Serena aveva spezzato la sua timidezza, poteva risolvere ogni problema. Stava degenerando la situazione.
"Era in programma?"
"Ma che sta succedendo?"
"Si muovono solo la performer e il Plarky"
Le voci e i bisbigli risuonavano tra gli spalti, arrivando alle orecchie di Ash, Brock e Lidia, i quali osservavano sperando fosse davvero programmato, anche se la timidezza di Weepbud era conosciuta a tutti loro.
I due non avevano altra scelta se non continuare a danzare.
Il tempo però passava e di questo passo sarebbero stati eliminati, sembrava un'attesa troppo lunga. Pregavamo che Weepbud uscisse, serviva improvvisare immediatamente.
"Plar..." si avvicinò e continuò a fare salti attorno al bozzolo, lanciando in aria degli Idropulsar tanto per far qualcosa. Fu in quel momento che cominciò a parlare al bozzolo, o meglio a Weepbud"
"Plarky plaplarkyrly?! [Che stai facendo?!]"
Weepbud con la voce minuta già sapeva che ormai aveva rovinato tutto, di sicuro ora stavano ridendo di loro. Non aveva il coraggio di uscire "B-Bud! Weeee wee! Wepe bu! [No! Ho rovinato tutto! Non ce la faccio!]"
"Ky plar! Kipla! Plarkybplar pla! Plar plar plaky la!? [Pensi che sia tutto rose e fiori!? No! La vita è fatta di sfide e se vuoi raggiungere i tuoi obbiettivi devi affrontarli! Non ti piace esibirti!?]"
Non arrivò la risposta.
"Plarky! Plarkyyy kykypla kiplar ky! [Affronteremo questa cosa insieme!!! Non è ancora tutto perduto e se non funziona chissene! Noi abbiamo dato il meglio e Serena ci vorrà bene lo stesso!]"
"..."
"ARKYY!! [PENSA SOLO AD ESIBIRTI!!!]" 
Quelle parole rimasero impresse in lei riuscirono in qualche modo a trapassare il bozzolo che la distanziava dal resto del mondo. 
Serena aveva dato tutto per loro, non solo, lo faceva con tutti. Anche con Lucy si era accontentata di un sorriso e tutto ciò che voleva era essere come lei: avere amici, donare il sorriso al pubblico e divertirsi. Doveva farlo per tutti, se aveva tempo di rimediare lo avrebbe fatto, se aveva fallito avrebbe affrontato le conseguenze.
"We"
Plarky smorzò un sorriso e si allontanò e sparò un Bollaraggio attorno al bozzolo, come l'anello di un pianetino.
Serena a quel punto cominciò a capire, si fermò e alzò il braccio.
Il bozzolò esplose, liberando Naturforza che lo disintegrò e creando dei colori vivaci nell'aria.
Come fu fuori dal bozzolo cominciarono a svolazzare automaticamente delle foglie colorate. "Webuuud!" Fogliamagica andò a tagliare Bollaraggio ancora in circolo, facendo scoppiare le bollicine e creando così un arcobaleno sul palco.
Rimasero tutti a bocca aperta, credendo la scena completamente programmata e assolutamente bellissima. Ne era valsa la pena.
Serena alzò le mani al cielo, facendo una giravolta indietro verso i suoi Pokémon e dichiarò lo spettacolo concluso. "Finitooo!"
Ancora con il fiatone per la sessione di danza continua, la ragazza saluto tutti i fans e le persone che avevano portato pazienza. Erano riusciti a sistemare l'esibizione, forse non avrebbero vinto ma...
Alzò la testa verso un posto particolare e il ragazzo su di esso applaudiva con un sorrisone entusiasta. Ash stava sorridendo, stava esultando per lei. Non in modo esagerato come sempre ma gli occhi così brillanti e colmi di stupore e orgoglio avevano reso tutt'altro che inutile l'esibizione. Ora la sconfitta non avrebbe fatto per niente male.
Fece un inchino, diretto verso Ash, il quale rispose con un cenno del capo "Grazie di cuore" mormorò lui, alla bionda bastò leggergli le labbra per capire le sue parole.
Nei camerini, Lucy osservava esterrefatta. Una meraviglia, aveva assistito a qualcosa che mai l’aveva tanto ispirata. Ora ne era certa, dopo gli eventi di quella giornata poteva concludere che Serena non era una ragazza come le altre: era sua amica e il suo punto di riferimento. Voleva diventare come lei, ispirarsi a lei e trovare il coraggio che infondeva negli altri! A modo suo ovviamente. Sarebbe cresciuta a fianco a lei e sarebbe diventata una rivale, un giorno al livello di Serena e in grado di tenergli testa. 
Un modo per rispettarla e ringraziarla era sostenersi a vicenda ma anche darle una degna rivale che la sfidasse al meglio. Il suo punto di riferimento era anche un limite da superare. 
Era sicura che dopo quella giornata forse sarebbe riuscita ad aprirsi almeno con Serena e sul palco. Magari anche di provare a fare amicizia con altre persone. Tutto stava a lei, era lei l’artefice del suo destino e doveva impegnarsi per renderlo come sognava.
“Con Serena si concludono i round della seconda prova del Varietà di Cavatopia!" decretò Pietro. "Ora spetta a voi decidere chi sarà incoronata vincitrice. Si dia il via al voto dal pubblico!"
Ogni spettatore prese in mano il suo led ed iniziò a votare. Milioni di luccichii invasero il campo entrando in una gigantesca ampolla che si snodava in un grande monitor. 
Serena uscì dal palco, inginocchiandosi a terra e stringendo a sé i suoi due amici, erano stati semplicemente grandiosi. Per un attimo si era spaventata, ma non pentiva affatto la fiducia riposta in loro. Erano riusciti tutti e tre a raggiungere il loro scopo; cacciare dallo sguardo di Ash quella sensazione di cupezza e sconforto. 
Plarky sbuffò di nuovo, due abbracci in una giornata erano troppi per lui ma non erano malaccio se solo tra di loro. 
Weepbud abbassò il capo dispiaciuta per aver quasi distrutto l'intera esibizione, aveva combinato un enorme guaio che aveva quasi costato loro l’eliminazione davanti a tutti.
"Fa niente" la capì al volo Serena "L'importante è che tu sia riuscita a vincere la tua paura! Inoltre abbiamo concluso al meglio! Vincere o perdere ora non conta, ci siamo impegnati e siamo andati avanti!"
“Webud!” abbracciò la sua allenatrice con le manine. 
“Plarky, ho visto cosa hai fatto per Weepbud, grazie di cuore!” gli diede un bacino affettuoso, mandando in palla l’ornitorinco che si coprì la faccia con la bandana per l’imbarazzo. Troppa dolcezzaaaahhh!! Era sicuro di essere rosso e quel colore si vedeva bene sul suo pelo azzurro. 
"S-Sei stata fantastica!" le corse incontro Lucy "Tutti i colori, il bozzolo, poi l'esplosione e... WOW!" con lei c’erano pure Sylveon e gli altri Pokémon. Erano tutti venuti a congratularsi nonostante lo spavento.
"Il merito è anche tuo che mi ha lasciato il posto!" la ringraziò Serena "Ora bisogna solo scoprire chi vincerà”
Serena venne richiamate da una delle assistenti, segnale che doveva subito tornare sul palco con le altre finaliste “Ci vediamo dopo!” saluto Lucy e corse via con Weepbud, Plarky e Sylveon.
“Grazie a tutti per aver espresso le vostre preferenze e per essere stati con noi! Ora però scommetto che siete tutti impazienti di vedere chi sarà incoronata quindi... scopriamolo insieme!” Le luci si abbassarono ma non completamente, i rilevatori si alzavano pian piano, segnando il livello di ognuna. Alcuni si fermarono relativamente presto, altri invece continuavano a salire.
Serena strinse la mano con il fiocco sul petto, sorridendo ai suoi Pokémon. Ormai era andata, qualunque fosse stato il risultato, oggi era stato un passo avanti in più sensi. Era fiera di se stessa e dei suoi Pokémon. Aveva incontrato una nuova amica, aveva permesso lei di sconfiggere a sua timidezza, Weepbud aveva affrontato e sue parole grazie a Plarky e Ash aveva sorriso dopo tanto tempo.
Nello stesso momento Cupassion svolazzava sulle teste di tutte le ragazze. I segnapunti poi si bloccarono sui risultati definitivi. Immediatamente una luce si accese e puntò la vincitrice. 
“Serena! E’ la nostra vincitrice del Varietà di Cavatopia!"
Scoppiarono gli applausi e i fischi di felicitazioni. Lucy dalle quinte, i Pokémon di Serena che esultavano contenti, gli amici di Serena sugli spalti.
“A-Abbiamo vinto?” Non se lo era aspettato sinceramente, sembrava troppo bello per essere vero. “Ce l’abbiamo fatta!” Saltò sul posto assieme ai suoi tre compagni di esibizione. Per due di loro era la prima gara, erano al settimo cielo.
“Evvai!!” Esultarono Brock e Lidia. 
“Pipika!!” Pikachu emanò qualche scarica di felicità. 
Ash non si era unito al coro ma applaudiva con un sincero sorriso sulle labbra e una strana sensazione di ottimismo e pura contentezza “Sei fantastica come sempre…”
"Ecco a te mia cara!" disse il conduttore mentre donava a Serena la spilla “Ti consegno la spilla Giglio Bianco! Rappresenta la purezza!”
Serena aveva partecipato quel giorno per gli scopi più sinceri e puri, i più genuini e generosi. Tutto per far sorridere il suo amico, aiutarlo… e così era riuscita a fare pure con Lucy e con l’aiuto di Plarky anche Weepbud si era aperta. Aveva dimostrato la loro trasparenza e il loro sogno più puro e intoccabile, come l’acqua in cui avevano nuotato. Profondi legami, ma veri e unici.
"Ho vinto la spilla Giglio Bianco!” 
"Plark!" "Weep!" 
"Grazie a tutti per aver partecipato! Vi aspettiamo numerosi per un altro Varietà qui a Forsia!” concluse con un inchino plateale e chiudendo ufficialmente la gara. 
“Forza!" disse Ash alzandosi, non troppo frenetico, ma almeno spontaneamente"Andiamo a complimentarci con Serena!" 
"Vedo che ti sei ripreso!" sospirò sollevato Brock. “Abbiamo fatto bene a portarti, no?”
“Non che avessi altra scelta, per Serena era giusto esserci. Non nego però di sentirmi molto meglio” Concordò lui, allontanandosi verso l’uscita. 

Serena e Lucy uscirono dalla zona performer, i loro Pokémon riposavano nelle loro sfere. Si erano meritate un giusto riposo per la fatica e le preoccupazioni passate. Tutti tranne Plarky, il quale non si sentiva stanco. Subito trovarono ad attenderle Ash, Brock e Lidia. Le salutarono con le mani alzate, invitandole a raggiungerli.
Serena prese Lucy e la tirò con sé, notandola lo stesso un po' timida sul presentarsi “Eccomi! Scusate il ritardo, credo sarete confusi”
“Figurati, ma in effetti si, abbiamo parecchie domande. Prima di quello però complimenti!” si complimentò Brock. 
Lidia annuì serrando il pugno alto in cielo “Concordo! Hai fatto impazzire il pubblico anche se il tuo ritardo ci ha fatti preoccupare!”
Serena sorrise dispiaciuta, voltandosi verso Ash, il quale ancora non aveva detto niente. Non riusciva a trovare le parole giuste per parlarle “…Spero non troppo, non volevo creare altro malumore”
Ash subito però riuscì a rispondere a quelle parole “Serena non preoccuparti, sei stata superlativa, mi hai lasciato a bocca aperta! Sto molto meglio ora”
“D-Davvero?” le si illuminarono gli occhi ne sentire quelle parole.
Lui smorzò un ghigno a curvò appena la testa adorabilmente “Certo” Non esplodeva di gioia, ma doveva ancora mandare giù gli ultimi bocconi amari.
"Scusate se è sparita, è colpa mia se ha rischiato di essere eliminata” si aggiunse la voce di Lucy debole e lieve.
"Ragazzi, vi presento Lucy!" fece le dovute presentazioni la ragazza di Kalos. 
"Sei la performer che si è esibita prima di Serena durante la prova di nuoto sincronizzato!" si sorprese Brock, puntualizzando il fatto. La ricordava bene, era stata brava.
"E-Ehm si" 
"Però perché dopo non hai partecipato? Avevi passato il turno, ricordo bene! Inoltre cosa intendi che è colpa tua?" La guardò un po' confusa Lidia. 
"Beh, credo sia ora di dare delle spiegazioni"
Lucy e Serena spiegarono a tutti quel che era successo, dalle ragazze maleducate al salvataggio. Evidenziando il fatto che avevano chiesto di essere posticipate ma di aver rischiato l’eliminazione e pure l’incidente del bozzolo. Ora di certo tutto aveva più senso, soprattutto per Ash. Serena non aveva nulla di cui essere rimproverata, aveva dimostrato ancora una volta che aveva un cuore grande.
"Quindi... ecco mi spiace”
"Di cosa? Il tuo è stato un bellissimo gesto! Non hai di che scusarti" la rincuorò Ash. "Non tutti farebbero una cosa del genere”
"Ti fermi a cena con noi?" propose Lidia rivolgendosi a Lucy "Si sta più allegri in compagnia!"
"Volentieri!" accettò lei.
Mentre i ragazzi chiaccheravano e si dirigevano al centro Pokémon, Plarky rimase indietro. Oggi si era esibito, aveva visto tanti sorrisi, quelli del pubblico, i suoi compagni, Serena e il suo. Erano stati tutti sorrisi veri, qualcosa di nuovo e forse troppo bello per essere vero.
Sapeva che però questo mondo di affetto, amicizia e gioia sarebbe stata la sua nuova vita e non gli dispiaceva affatto nel profondo. Non capiva ancora il suo vero scopo, né aveva trovato un obbiettivo personale per esibirsi a parte Serena e il divertimento. 
Sentì come una fitta, si toccò istintivamente la coda, sul marchio maledetto che presto avrebbero visto in tanto. Cosa sarebbe successo se lo avessero trovato? 
Nella mente rivedeva i sorrisi falsi e sadici di quegli umani e i loro compagni Pokémon, ricordo doloroso che gli fecero fare una smorfia dolorante. Provò a scacciare dalla testa quei pensieri, eppure era semplice e chiaro che la vita per loro non sarebbe stata solo di gioie come quelle. Era molto di più, c’erano dolore, lacrime, odio e rabbia, sentimenti che potevano essere naturali. Come la stessa Weepbud aveva visto qualcosa di terribile, anche lui aveva un passato dietro di sé. Per lasciarselo però tutti alle spalle, dovevano prendere in mano ciò che offriva loro il presente e farsi forza.
Forse il passato avrebbe ribussato alla porta, ma di certo stavolta lo avrebbe affrontato a viso aperto e forza anche grazie al calore che ora sentiva dentro di sé, quello che in pochissimo tempo era riuscita a trasmettergli Serena.

Passò la sera, Ash aveva mangiato più del solito, riuscendo finalmente a mandare giù un pasto normale. Finita la cena decise di andare a fare una passeggiata, stranamente invitando anche Serena ad unirsi a lui. Non lo aveva detto con molto entusiasmo, forse perché ancora l’idea di starle vicino lo spaventava. Eppure dopo quella giornata si era convinto che non riusciva a starle lontano.
"Scusa se ti ho chiesto di venire…”
“Figurati, mi fa piacere…”
“…”
“Ti senti davvero meglio?” Chiese lei notando ancora insicurezza sul suo volto.
Ash sospirò, sedendosi su una panchina, facendo segno a Serena di sedersi di fianco a lui “Si, sono sincero. E’ tutto merito tuo”
“…?”
“Cavoli, è venuta male…” Si massaggiò la testa riformulando “Ok… in questi giorni mi sono comportato da idiota e lo sapevo già. E’ solo che non riuscire a fare qualcosa per Malamar mi aveva davvero tirato giù, tuttavia mentirei se mi limitassi a quello. Il vero problema era l’altro” 
Serena osò, finendo la frase per lui “Il tuo credere di avermi picchiata?”
Ash la guardò un attimo con aria un po' torva, ma poi si addolcì “Non giriamoci troppo attorno, lo ho fatto. Magari non intenzionalmente ma ho alzato le mani su di te e la cosa mi ha davvero fatto del male. I-Io… non riuscivo a sopportare l’idea di averti fatto del male. Non riuscivo a starti accanto, ogni volta che lo facevo le mie mani mi ricordavano quello che avevano fatto e provavo vergogna. Questo ti ha allontanata e mi spiace, ha fatto male ad entrambi”
“Si, in effetti ci sono rimasta male, ma ti capisco… volevo solo farti sapere che hai il mio supporto come quand-…”
“Come quella volta… dopo la mia sconfitta a Kalos contro Edel. Ricordo le tue parole e so che con te posso parlare, è solo che venire proprio da te mi sembrava scorretto. Pensavo dovessi aver paura di me, odiarmi… invece tu hai fatto l’opposto e volevi avvicinarti. Mi sono spaventato…”
Serena alzò il sopracciglio ridacchiando “Paura? Ash Ketchum?”
Lui si grattò il naso imbarazzato “Eddai sarò imprudente e avventato, avrò pure salvato il mondo ma ho paura anche io di alcune cose! Una ad esempio… è perdere le persone a cui tengo di più e tu sei tra quelle Serena” La ragazza arrossì, ma non lo interruppe “Sei la mia migliore amica…” Avrebbe voluto dire di più non era il momento adatto “La migliore che io abbia mai avuto e davvero non so se esista un’altra persona capace di tirarmi su il morale il morale come fai tu" poi l'allenatore si morse la lingua, ancora lo aveva detto male. 
Serena però attese che il ragazzo trovasse le parole adatte “Insomma… Serena tu sei fantastica, ci sono stati momenti in cui sono caduto in alcuni stati di depressione non caratteristici della mia personalità. Essendo rari, io stesso so che è difficile uscirne se sono così gravi e i miei amici riescono a fare poco. Tendo a risolverla con i miei Pokémon. Tuttavia, tu sei riuscita ogni volta a rompere il muro che costruisco quando sto male e pensi ad aiutarmi. Riesci a farmi rialzare” Socchiuse gli occhi sorridendo “Come oggi, ti confesso che inizialmente ero troppo negativo per seguire il Varietà, ero venuto solo per te. Tuttavia dopo le tue esibizioni, non potevo non essere meravigliato. Il tuo sorriso è speciale e contagioso con me, non riesco a starti lontano! Mi hai ridato parte di carica e so che riuscirai sempre a farmi stare meglio”
Ash proseguì con ammirazione “Oggi non hai salvato solo me, ma hai anche aiutato i tuoi Pokémon e Lucy. Hai pensato a tutti tranne che te stessa. Ti ammiro molto per quello che hai fatto e non so come ringraziarti”
Serena ascoltò con il viso rosso fuoco, troppo imbarazzata per alzare lo sguardo “Ti voglio bene, quindi ti prometto cercherò di essere me stesso e d’ora in poi se qualcosa intaccherà il mio umore e spirito forte… andrò avanti, oppure se vorrai… mi affiderò a te. Come del resto vorrei facessi tu se si invertissero i ruoli”
La ragazza alzò la testa sorridendogli dolcemente “Ti voglio ben anche io… e mi va bene” 
Ash sentì il cuore palpitare più velocemente del solito, voleva abbracciarla, ma ancora sentiva qualcosa che lo tratteneva, come se avesse bisogno del suo permesso. Lei notò come stava muovendo appena le braccia e decise di procedere da sola. 
Lo abbracciò forte, venendo presto ricambiata. Voleva da tanto tornare a farlo, faceva ancora appena male il senso di colpa e sapeva che non sarebbe guarito subito da quelle cicatrici, ma ora con l’aiuto di Serena poteva fare di tutto.

… E così, si chiude una giornata iniziata male, ma finita bene per tutti. Serena è riuscita a vincere la sua seconda spilla, dimostrando ciò per cui vale davvero. La sua purezza e altruismo hanno permesso di curare i cuori di 4 amici e di donare loro forza e speranza per il futuro che li attende. Le difficoltà sono sempre molte, ma è il loro legame e unione che li salverà di fronte alle minacce in arrivo. Ora è il turno di Ash, il quale ritrovato se stesso riuscirà a vincere la sua terza medaglia? 
…Il viaggio continua…

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