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Autore: CloveRavenclaw39    11/09/2017    1 recensioni
Vi presento la famiglia, Prior. Sono abneganti, e domani i loro figli affronteranno il test attitudinale, un test che cambierà la loro vita. cosa sceglierà Caleb, il perfetto figlio abnegante? e Tris? deciderà di lasciare la sua famiglia in favore di una nuova fazione? e sua sorella? tra colpi di scena e combattimenti, riusciranno le gemelle Prior a superare l'iniziazione degli intrepidi?
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio, Tris, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Verso le tre di notte un urlo agghiacciante svegliò tutti i trasfazione, che si stavano riposando dopo aver festeggiato la fine del primo modulo. Qualcuno accese la luce, e lo spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi fu terribile. Edward era steso sul pavimento, con un coltello in un occhio. Christina gridò dalla paura, mentre Al per poco non dava di stomaco. Accorsero degli  Intrepidi che avevano sentito l’urlo, Eric e Quattro. Subito Rid si legò i capelli, avvicinandosi e inginocchiandosi davanti al ragazzo agonizzante. Gli prese le mani, e le allontanò dal viso.
- Che stai facendo Rigida diamine?- sbraitò Eric, allontanandola. Lei non si fece intimorire.
- Non c’è tempo di portarlo in ospedale, non resisterà e morirà dissanguato. Perderà l’occhio, ma se mi permetti di aiutarlo non morirà- disse decisa, stupendo tutti per il suo coraggio. Eric la guardava in modo strano, ma dopo poco annuì.
- Tris, vai da Tori e prendi il kit di fasciature. Mi serve qualcosa che dia scariche elettriche, ago e filo, del sedativo, e la bevanda più alcolica che avete- disse pratica, inginocchiandosi al corpo del ragazzo, che ancora gridava.
- Non è il momento per farsi un goccetto, Rigida!- esclamò Laurel, ma la bionda la fulminò con gli occhi.
- Il liquore è per disinfettare , mica per berselo!- esclamò oltraggiata. Disse ad Edward di distendere i muscoli di gambe e braccia, e gli urlò contro quando vide che lui non collaborava. Pochi secondi dopo entrarono Tris e Quattro, che l’aveva accompagnata, con tutto il necessario. Parecchi Intrepidi erano accorsi, ed ora bisbigliavano su quella ragazzina rigida bionda in canotta e pantaloncini.
- Le fasciature sono qui, ho trovato della vodka, che è perfetta, ago e filo, e questo è per le scariche.- le spiegò Tris, mostrandole uno strano proiettile ( quelli della caccia alla bandiera del film per intenderci). Rid stappò la vodka, e ne versò un po’ sulle mani, e senza preavviso anche sul coltello e quindi sulla carne viva di Edward che gridò per il dolore.
- Lo so che brucia, ma passerà- disse pratica, per poi inginocchiarsi e mettere la testa del ragazzo sulle sue gambe. Silenziosa lanciò il proiettile a Tris, indicandogli la gamba e facendole segno di uno. Nessuno stava capendo cosa succedeva, e guardavano lei due come se fossero aliene.
- Ok Ed, al tre devo tirare fuori il coltello. Sei pronto?- chiese la ragazza, e dimostrando molto coraggio, Edward annuì febbrile, nonostante il dolore lancinante.
- Al tre. Uno!- e Tris infilò il proiettile nella gamba del ragazzo, che urlò di dolore proprio mentre Rid gli toglieva il coltello dall’occhio, facendo uscire un sacco di sangue che le macchiò tutte le mani. Veloce mise la vodka sull’ago e il filo, facendola versare tutta a terra, incurante. Il dolore delle scariche elettriche e il sedativo che aveva iniettato nella zona orbitale impedirono al ragazzo di sentire le abili mani di Deliverance che prima pulì la ferita e l’orbita ormai senza occhio, per poi con veloci movimenti ricucire ogni singola vena o capillare con molta maestria. Quindi disinfettò di nuovo con la vodka, e si applicò per fare una fasciatura. Quando finì, prese la siringa con ancora un bel po’ di sedativo e la infilzò nel petto del ragazzo premendo lo stantuffo direttamente nel cuore, per fare in modo che il liquido si espandesse velocemente. Ci furono secondi di silenzio assoluto, si sentivano solo i singhiozzi di Myra, mentre l’infermiera, che aveva portato un kit medico per misurare il battito cardiaco, posizionò le placche sul torace del ragazzo. Bip. Un sospiro generale, Edward era vivo. Myra gli prese la mano.
- Lo porti subito in ospedale, gli devono fare una tac al cervello per vedere se il coltello ha danneggiato le sinapsi- disse calma all’infermiera che annuì, e si fece aiutare da due Intrepidi a sollevare con cura il ragazzo. Poi, ancora inginocchiata, Rid si guardò le mani, lorde di sangue fino ai gomiti, e uno scintillio catturò la sua attenzione. Si alzò, prendendo da terra il coltello. C’era stranamente silenzio, cosa rara dato che gli Intrepidi gridavano continuamente. Lo scrutò, e tolse l‘occhio, beh, la poltiglia che ora era l’occhio destro di Edward, osservando bene la lama. Un moto di rabbia incontrollata la prese. Era un coltello da burro, di quelli che c’erano sui tavoli a colazione. Si avvicinò a Peter, che la guardava come un mostro. In effetti, i capelli erano molto in disordine, aveva le braccia sporche di sangue e qualche schizzo sulla faccia. Poi era scalza e in tenuta da notte. Gli porse il coltello, facendo attenzione che nessuno dei capi la vedesse. Sapeva che loro avrebbero difeso Peter: era crudele come loro volevano che fosse.
- Questo è tuo- poi fece per girarsi, ma con un movimento repentino si scagliò su di lui, dandogli un pugno talmente forte da spaccargli  il labbro e il sopracciglio, facendolo finire a terra. Lo guardò, ed Will giurò di non aver mai visto uno sguardo come quello. Era pieno d’odio, rancore e altro.
- Sei un vigliacco Peter. Nient’altro che un vigliacco-. Sentì le mani della sorella trattenerle poco delicatamente il braccio, e si voltò verso di lei, che le sorrise stanca e senza allegria. Quindi si guardò attorno. C’erano i cinque leader Intrepidi, Quattro, Laurel, Carter, e due amici del loro istruttore. Gli altri erano andati via sotto ordine di Max, dopo aver dato quasi tutti di stomaco. Ma Rid non si curò di loro, che parlottavano tra di loro. Accarezzò la guancia della sorella, sporcandola tutta di sangue, ma poco importava.
- Stai bene?- chiese premurosa.
- Non è la prima volta se ben ricordi- rispose Tris a mo’ di assenzo.
- Ed diventerà un escluso, e credo anche Myra- disse Will, che si era avvicinato alle ragazze e aveva cinto le spalle di Rid con un braccio.
- Era quello che volevano. Ed è…era il primo in classifica. Ora è Peter- disse Christina.
- Ma non abbiamo le prove che sia stato lui: chiunque potrebbe aver preso quel coltello- fece notare Al, e Rid ringhiò rabbiosa. Fece per andare di nuovo da Peter e stavolta fare peggio di un pugni, che Eric le prese la spalla.
- Rigida, devi venire con noi- le disse, stranamente gentile. Lei annuì e uscì con lui e gli altri, incurante dello stato in cui fosse. Quattro disse ai suoi amici di farsi un giro, e vide sua sorella che la guardava, mentre Al e Christina uscivano. Rid le annuì, e lei annuì a sua volta in risposta, per poi correre via. Intanto la ragazza, scalza, in tenuta da notte e sporca di sangue seguiva Eric silenziosa. Ma in realtà non era per niente tranquilla. Se era arrivato a tanto per raggiungere il primo posto in classifica, il secondo modulo sarebbe stato pericoloso. Lei e Tris erano Divergenti, in un certo senso immuni al siero, e questo le rendeva ottimali per superare quelle prove. Non si accorse che Eric si era fermato finchè non sbattè contro la sua schiena. Lui non sembrò farci caso, e la fece entrare nel suo ufficio, seguiti da altri due capofazioni: Max e una donna abbastanza anziana. Si sedette, e le fece cenno di fare lo stesso.
- Ti verso qualcosa?- chiese prendendo una bottiglia di liquore e due bicchieri.
- Solo se è forte- rispose la bionda, prendendo il bicchiere che il ragazzo le tendeva. Stettero in silenzio per un po’, finché la bionda non posò il bicchiere e lo guardò.
- Fai le tue domande, così mi vado a lavare perchè sembro una pazza omicida che ha appena strappato il cuore a qualcuno- disse senza giri di parole, facendo sorprendentemente ridacchiare il capofazione.
- Credi che sia qualcuno di voi?- chiese il Max, e la ragazza strinse i pugni, mescolando ancora di più il sangue che stava diventando appiccicoso e viscoso.
- Non ho le prove- ringhiò furiosa. Eric annuì, versando altro liquore.
- Ma cosa pensi?- continuò. La bionda soppesò bene le proprie parole prima di aprire bocca.
- Senza prove si cerca un movente, e ora che Ed è fuori gioco Peter è il primo in classifica, seguito da me, Will, Christina, Tris, Molly, Drew e Al. Potrebbe essere stato chiunque, anche io o Tris-. Lui annuì. Quella ragazzina sarebbe stata una perfetta erudita: era disciplinata e logica, ma aveva anche intuito. Subito si stranì per quei pensieri.
- Come sapevi come aiutare Edward?- chiese allora la signora anziana, osservandola attraverso il vetro del bicchiere. Lei schioccò la lingua prima di rispondere.
- Sono stata…per un po’ di tempo in ospedale quando avevo dieci anni, e le infermiere e i medici per tenermi occupata mi portavano con loro. Ho imparato molte cose- rispose, facendo vagare lo sguardo in giro.
- Come mai sei stata per molto tempo in ospedale?- chiese Eric, mascherando la curiosità con un tono professionale. Rid lo guardò negli occhi, perforandogli lo sguardo con le lame che erano le sue iridi. Senza paura, senza esitazione.
- Sono motivi personali, non sono tenuta a rispondere- rispose secca, e lui in parte si accigliò, in parte ne rimase colpito.
- Sono un tuo capofazione-
- Non sono tenuta comunque a parlarne. E ora vado, prima che il sangue si coaguli del tutto. Ti saluto, capofazione- e uscì, senza notare il sorrisetto di Eric, nato mentre calcava la parola capofazione. Il ragazzo rimase per qualche secondo in silenzio con un sorriso sulle labbra, poi prese il telefono in mano, e compose un numero.
- Si, salve? Sono Eric, capofazione Intrepido. Mi servirebbe urgentemente la cartella clinica di Deliverance Prior…era Abnegante, ma ora è passata agli Intrepidi…certo, due settimane vanno più che bene. Consegnatela ad uno dei capofazione- e mise giù, con uno sguardo compiaciuto, portando di nuovo il bicchiere alle labbra, imitato da Max. La signora invece era pensierosa.

Writer's corner
Hey gente! non sapete come sono felice di tornare ad aggiornare! mi dispiace avervi lasciato così nel bel mezzo della storia, ma credetemi, non l'ho fatto a cuor leggero: ho avuto numerosi problemi di salute, e mi sono dovuta rimettere in pari con la scuola. ma ho scritto tanto, credetemi! queta storia era già conclusa, quindi non troverete cambiamenti, come potreste invece nel sequel, in quanto il mio stile di scrittura è un po' cambiato. ma ora vi lascio, un bacio a tutti voi
Giuls
  
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