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Autore: Freeshane    11/09/2017    0 recensioni
Atlanta, Marzo 2027.
Sono passati 10 anni dalla fine di The Vampire Diaries e gli attori sono felici di partecipare alla reunion, che durerà 10 giorni.
Tra i problemi coniugali di lui e la costante natura indecisa di lei, Ian e Nina si ritroveranno, in quel breve ma intenso soggiorno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day Nine



Nina’s point of view
 
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte, l’immagine di una Phoebe infelice mi torturava e mi aveva portato a rigirarmi nel mio letto. Quando mi alzai, avevo due occhiaie profondissime a causa del mancato sonno, così mi andai a fare un bagno caldo e rilassante, ma neanche quello mi era servito, sapevo bene che solo una cosa mi sarebbe servita in quel momento.
 
<< Pronto? Ciao Justin >> Cominciai la chiamata non appena Justin aveva accettato la mia chiamata
 
<< Ehi, tesoro, già sveglia? >> Mi chiese dolcemente così feci un sospiro profondo
 
<< Puoi tornare ad Atlanta? >> Gli chiesi a mia volta, con una fitta al petto
 
<< Ti manco già? >> Dal suo tono sentivo che era divertito
 
<< Ho bisogno di vederti, davvero >> Dissi sospirando dolcemente
 
Justin sarebbe arrivato col primo aereo che trovava per Atlanta mentre io mi preparavo per il mio destino e per l’evento di red carpet organizzato per la presentazione delle foto promozionali del revival; Julie sapeva bene che quello era un rischio visto che non eravamo sicuri se Ian avesse partecipato e considerando che lui nelle foto compariva, ma quello poco importava. Trascorsi tutta la giornata chiusa nella mia camera, ripensando a quel meraviglioso soggiorno e di come dieci giorni erano trascorsi troppo velocemente.
 
Ian’s point of view
 
Quel meraviglioso venerdì mattina avevo promesso a Seth e a Nikki che avremmo trascorso una meravigliosa giornata a Central Park, con tanto di pic-nick. Quando eravamo arrivati, Nikki si era premurata di sistemare ogni cosa mentre io cominciai a giocare a pallone con mio figlio, era da tanto che non stavo con lui e finalmente mi sentivo bene.
 
Dopo una mattina con Seth, lo lasciai giocare con i suoi amici del parco e mi sedetti sull’erba accanto a Nikki che, invece, si godeva il panorama.
 
<< Ti va un hot dog? >> Chiesi sorridendole
 
Lei mi guardò e mi sorrise quasi imbarazzata
 
<< Oh, no, grazie >> Disse
 
<< Ma dai, tu ami gli hot dog di Central Park >> Dissi divertito << Con tripla salsa >> Affermai sorridendo, lei mi guardò e sorrise alla stessa maniera
 
<< E tante patate fritte >>
 
Le sorrisi e mi alzai per andare a prendere gli hot dog e le patate fritte che lei amava tanto, così mi avvicinai al venditore ambulante e presi ciò che mi serviva; ma mentre il commerciante mi stava servendo vidi che Nikki si era fermata a parlare con una persona che conoscevo bene, Robert. Così presi le cose da mangiare e mi fiondai verso loro che, appena mi videro arrivare sembrarono sbiancare.
 
<< Ian, è un piacere rivederti >> Mi disse quello che una volta era uno dei miei più cari amici, che fissava mia moglie, la quale non riusciva a mantenere lo sguardo
 
<< Ciao, Robert >> Dissi, cercando di essere superiore e non creare problemi << Come stai? >> Chiesi cordialmente
 
<< Oh bene, stavo passeggiando quando ho visto Seth che mi ha salutato e mi ha portato da voi, visto che non ci vedevamo da un po' >> Disse, quasi giustificando la sua presenza << Aspettavo che tornassi dal prendere gli hot dog >>
 
<< Sono contento che sei venuto a salutare >> Dissi annuendo, in maniera piuttosto seria
 
<< Allora adesso posso andare >> Disse sorridendo imbarazzato << Ciao >> Disse guardandomi per poi volgere lo sguardo a Nikki, la quale però manteneva il volto basso, non aveva il coraggio di guardarlo.
 
Gli feci un piccolo e perplesso sorriso e lasciai che se ne andasse, per poi goderci il resto della giornata anche se Nikki, dopo quell’incontro, sembrava piuttosto scossa. Quando ritornammo a casa per ora di cena, già Seth dormiva, probabilmente perché distrutto da quella giornata di divertimento, così lo portai nel suo letto e scesi di sotto, dove Nikki teneva con sé un bicchiere di vino bianco.
 
<< Vuoi? >> Mi chiese dolcemente
 
Io annuì e lei mi versò del vino in uno dei calici, così lo presi e ne bevetti un sorso per poi guardarla mentre leggeva un libro e sospirare.
 
<< Lui non è stato uno sbaglio >> Affermai, distraendola dalla sua lettura
 
<< Come, scusa? >> Chiese, probabilmente non aveva sentito
 
<< Lui non è stato uno sbaglio, tu l’amavi >> Dissi nuovamente, guardandola piuttosto serio mentre lei mi guardò sconvolta
 
<< Ian, ma che dici? >>
 
<< Ho visto come hai abbassato lo sguardo oggi in sua presenza, quasi piangevi davanti tutta Central Park >> Osservai guardandola << Credevo fosse stato una debolezza ma oggi da come vi guardavate ho capito che non è così, tu ami Robert >> Affermai
 
Lei mi guardò impassibile con gli occhi lucidi dai quali presto cominciarono ad uscire alcune lacrime che via via si facevano sempre più copiose sul suo volto.
 
<< Io ho cercato di fermarmi, devi credimi, ci ho provato con tutto il mio cuore >> Cominciò a dire << Stavo così male, facevo pochi miglioramenti e mi sentivo così sola in quella clinica per anoressici e depressi, tu eri in giro per lavoro e l’unico momento bello della giornata non erano più le tue chiamate, ad un certo punto, ma le sue visite da amico. Quando lui mi veniva a trovare stavo meglio e ho scoperto che anche lui provava lo stesso, anche lui era felice quando era con me ma sapevo quanto fosse sbagliato, tu sei un marito e padre meraviglioso e non potevo farti questo, così ho cercato di respingerlo con tutte le mie forze, ma non ero felice, non lo ero più Ian. Una sera Robert è venuto a casa per lasciarmi delle carte che dovevi firmare mentre eri ancora sul set ed è successo, non avrei dovuto farlo, non nel nostro letto poi, ti ho così mancato di rispetto e mi odio per questo ma ti prego di perdonarmi, io sono innamorata di lui >> Concluse, mentre le lacrime scendevano sul suo volto
 
La guardai, impassibile.
 
<< Tu sei la cosa più bella che mi sia capitata, mi hai salvato quando stavo annegando e ti ho amata con tutto me stesso, mi hai dato il figlio che ho sempre desiderato e siamo stati una famiglia felice per molto tempo >> Dissi con gli occhi lucidi
 
<< Perché parli al passato, Ian? >> Mi chiese piangendo
 
<< Perché tu sei una donna eccezionale e meriti la felicità, entrambi la meritiamo. Quello che stiamo facendo non è giusto né per noi né per Seth, dobbiamo pensare ad essere felici, è giusto così >> Dissi, accarezzandole il volto e asciugandole le lacrime
 
<< Che vuoi dire? >>
 
<< Chiama Robert e digli quello che hai detto a me, digli quanto lui sia importante per te e riparti da lì, sii felice >> Le dissi dolcemente
 
<< E tu che farai? >> Mi chiese mentre le lacrime prendevano nuovamente il sopravvento
 
<< Per prima cosa torno ad Atlanta, è lì che devo stare adesso >> Le dissi mentre lei annuiva << Starò bene, te lo prometto >>
 
Lei mi sorrise leggermente e ci scambiammo un dolce bacio e poi ci abbracciammo, come due cari amici che si stavano dicendo addio. Poi andai a salutare Seth con la promessa che sarei tornato presto da lui, misi in un borsone il minimo indispensabile e partì per tornare alla reunion.
 
 
Nina’s point of view
 
Eccomi qui. Di fronte lo specchio posto su tutta la parete mentre mi guardavo con quell’abito stile impero di chiffon color nero, molto elegante, con i capelli raccolti in un sofisticato chignon ed un trucco semplice con un rossetto rosso che faceva risaltare tutto l’outfit. La mia stilista aveva fatto uno splendido lavoro.
 
Sentì la porta bussare, così mi limitai ad accogliere l’ospite con un avanti; subito dopo entrò la mia cara amica Jules, la quale entrò con un sorriso smagliante sul volto.
 
<< Ciao, Neens >> Disse abbracciandomi << C’è una folla di fans adulanti per te, fuori dall’albergo, e tra questi c’è anche il tuo futuro sposo >> Disse divertita
 
Quella battuta, però, non mi fece ridere affatto così sospirai leggermente e mi sedetti sul letto; Julianne mi guardò stranita e si sedette accanto a me per poi guardarmi.
 
<< Questi dieci giorni mi sono serviti per capire tante cose >> Le dissi
 
<< Ho visto! Ti sei fidanzata, è un grande passo per te >> Mi disse divertita
 
<< Non intendevo questo. In questi dieci giorni ho rivisto persone che prima facevano parte della mia vita affrontare tutti i loro problemi, sono cambiati, sono cresciuti mentre io.. >> Non riuscì a concludere la frase e abbassai lo sguardo
 
<< Cosa vuoi dire? >> Chiese Julianne guardandomi confusa
 
<< Pensavo che stavo scappando dai miei problemi quando sono fuggita via nel cuore della notte dopo la proposta di Justin ma non è così, stavo scappando nel momento in cui ho accettato di sposarlo e lo sto facendo ancora ora >>
 
<< Nina, io non ti capisco >> Disse ancora confusa
 
<< Io non voglio sposarlo, Jules, non l’ho mai voluto ed è grazie a questa reunion che finalmente ho capito cosa realmente voglio nella mia vita >>
 
<< Ma sei stata tu a dire di si, per due volte, io continuo a non capire >> Disse Jules << Cosa vuoi realmente nella tua vita, Nina? >> Chiese, spazientita
 
Guardai la mia migliore amica con gli occhi lucidi e sorrisi leggermente
 
<< Essere felice >> Risposi guardandola con le lacrime agli occhi << E sposare una persona che non amo, accontentarmi di lui, non mi renderà felice.. Nella mia vita non voglio accontentarmi, non più >> Dissi con determinazione
 
Julianne mi guardò sconvolta, non riusciva a dire nulla, probabilmente non mi capiva ed era giusto così, nemmeno io mi capivo in fondo ma ora che sapevo ciò che volevo non avrei fatto più niente per impedirmelo. In quel momento Julie bussò alla porta per avvisarmi che era il momento di andare, così guardai la mia migliore amica che- ancora- non proferiva parola, sapevo che mi voleva bene, la conoscevo più di ogni altra cosa al mondo ma sapevo anche che in quel momento mi stava giudicando. Così non le dissi niente, semplicemente uscimmo assieme Julie dalla mia stanza ed io mi diressi verso tutti gli altri, per poi dirigerci al red carpet.
 
Una volta arrivati ci guardammo tutti negli occhi e sorridemmo, erano bastati pochi giorni per ritrovare noi stessi e per ritrovarci ma finalmente ce l’avevamo fatta, così tutti ci prendemmo per mano e cominciammo a sfilare nel red carpet mentre i flash delle macchine fotografiche ci abbaiavano.
 
<< Non è lo stesso senza il nostro Damon Salvatore >> Disse Paul mentre posavano insieme, così lo guardai
 
<< Già >> Risposi semplicemente
 
Da lontano vidi Justin assieme Jules che mi guardava sorridendo e allora capì che non volevo più aspettare, dovevo dirgli la verità prima che lo facesse Jules. Stavo per andare nella sua direzione quando sentì un braccio che mi cingeva il fianco, così mi voltai.
 
<< Scusate per il ritardo >>
 
In quel momento gli occhi mi si illuminarono. Ian. Era qui. Accanto a me. Ero confusa, che ci faceva lì? Forse Nikki glielo aveva concesso? Forse lui si era imposto? Mille domande travolgevano la mia mente ma tutto si riduceva ad un ampio sorriso sul mio volto.
 
Justin, da lontano, stava fissando quella scena e il suo sorriso scomparve pian piano dal volto per poi voltarsi verso la mia migliore amica.
 
<< Non mi ha detto di tornare perché le mancavo, vero? >> Chiese
 
Julianne lo guardò ma non sapeva che dire, il mio sorriso ed i miei occhi avevano già detto tutto, così Justin scosse la testa e se ne andò velocemente, piuttosto arrabbiato. Mentre posavo assieme ai due Salvatore, Julianne giunse verso me così i due uomini ci lasciarono posare da sole.
 
<< Justin se n’è andato >> Mi disse
 
<< Cosa? Dove? >>
 
<< Non lo so,  ti ha vista insieme a Ian e ha capito tutto >> Disse Jules guardandomi
 
<< Cosa? Non c’è niente da capire, io non ho fatto niente con Ian! >> Esclamai allibita
 
Julianne mi guardò e scosse la testa
 
<< Se tu potessi vedere come lo guardi, allora non gli daresti torto! Quando ero in camera tua non capivo cosa mi stessi dicendo, ti avevo preso per pazza, ma adesso ho capito e, diamine, hai ragione! Non puoi, non devi accontentarti >> Mi disse << Scusa se ho fatto la stronza prima >>
 
La guardai e sorrisi
 
<< Non hai fatto la stronza, ti voglio bene Jules >> Le dissi << Adesso vado da Justin, lui non si merita questo >> Dissi per poi andarmene velocemente.
 
Ian’s point of view
 
Guardai Nina andarsene piuttosto velocemente, sembrava allarmata, così la seguì cercando di non destare troppi sospetti, soprattutto tra i giornalisti e fotografi. Uscì dal red carpet e andai dietro le quinte, girai un paio di corridoi ma di lei alcuna traccia, così uscì fuori e la trovai proprio lì, nel parcheggio, dinnanzi un altro uomo.
 
<< Justin, ti prego, lasciami spiegare >> Disse mortificata
 
<< Non c’è nulla da spiegare! Non mi ami, non vuoi sposarmi! >> Esclamò arrabbiato e ferito << La colpa è mia che ho dato una seconda chance ad una persona che è evidentemente innamorata di un’altra persona che non sono io! >>
 
<< Tu sei un uomo fantastico e meriti il meglio ma io non posso sposarti, non posso non perché amo un altro ma per me stessa e anche per te >> Affermò << Non sarei felice e non lo saresti nemmeno tu, io me la caverò ma tu, tu devi promettermi che punterai al massimo, che sarai felice e che troverai una donna che ti ama alla follia, perché sei la persona più bella che conosco e te lo meriti >> Disse dolcemente
 
<< Se dici questo, perché allora non sei innamorata di me? >> Chiese con gli occhi lucidi
 
<< Perché non sono io quella donna, Justin >> Disse con le lacrime agli occhi
 
Sfilò dal dito l’anello di fidanzamento che gli aveva regalato e glielo diede, l’uomo così lo prese e lo strinse nella sua mano, probabilmente cercando di trattenere la rabbia.
 
<< Queste sono belle parole, Nina, davvero.. Ma tu mi hai usato e, mi dispiace, sto cercando di non essere arrabbiato, sto provando a non odiarti ma in questo momento non ce la faccio. Forse, un giorno.. Ma adesso è così, addio Nina >> Disse guardandola con il cuore a pezzi e andando velocemente via
 
Lo guardò andarsene e non ce la fece e si sfogò di tutti quei intensi nove giorni vissuti, così scoppiò in una valle di lacrime. Quasi non la riconoscevo, la forte e spensierata Nina in un angolo di parcheggio a piangere a dirotto, così fragile, così vulnerabile. Aveva bisogno di me.
 
<< Nina >>
 
Lei si voltò con il volto colmo di lacrime e non disse nulla, non ce ne fu bisogno. Entrambi corremmo l’uno verso l’altro per poi unirci in un intenso abbraccio, che valeva più di mille passionali baci: c’eravamo ritrovati, adesso ognuno aveva l’altro e questo sarebbe bastato. Anzi, questo era tutto per ottenere ciò che entrambi volevamo, essere felici.
 
 

 
 
Spazio Autrice:
Ciao lettori!
Siamo giunti al nono capitolo di questa reunion, ammetto di essere molto triste che questo percorso stia finendo, è iniziato per gioco ma poi mi ha consentito di esplorare i personaggi e toccare problemi quotidiani così importanti e delicati come l’omosessualità, la libertà di scelta della donna nell’aborto, la malattia e, soprattutto, la felicità. Spero che voi possiate essere soddisfatti come me. Ma basta con i sentimentalismi, ancora la storia non è terminata, quindi vediamo cosa è successo:
Nina finalmente ha capito che sposare Justin non avrebbe significato prendersi le responsabilità bensì scappare da ciò che più desiderava: trovare la felicità in sé stessa (la cosa, a mio avviso, più difficile di tutte per una persona), così al red carpet confessa tutto a Justin che, ovviamente non la prende bene. Per quanto riguarda Ian, dopo aver incontrato il suo ex amico, nonché ex manager, Robert con il quale sua moglie lo ha tradito, finalmente capisce la verità, nemmeno Nikki è felice perché in realtà lo ama, così la lascia andare e decide di ritornare alla reunion, così da poter essere felice. Inoltre, Ian assiste alla rottura tra Nina e Justin ed è proprio qui che i due si ritrovano, non con un bacio, non con un ti amo, non con il sesso ma con l’atto più semplice al mondo: un abbraccio. Finalmente, dopo questo e breve intenso soggiorno, si sono ritrovati.
Ma non è finita qui, rimanete con me al prossimo capitolo, che sarà anche l’ultimo! :*
 
 
   
 
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