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Autore: cin75    12/09/2017    4 recensioni
Semplicemente la nascita di un grande amore. Quello tra Jared e Jensen.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Preghiere'
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Il biondo obbedì e quando stava per raggiungerlo al centro del letto, Jared lo fermò con la mano e con una malizia che Jensen gli vide per la prima volta, lo sentì dire: “Spogliati! Per me!”

Jensen deglutì. Ansia per lo più. Ma anche una certa dose di vergogna ed imbarazzo.

Dio!!, non lo aveva mai fatto. Nemmeno per una ragazza.

O al massimo era successo il contrario!!

E ora Jared , gli chiedeva di spogliarsi per lui.

Gli sorrise o forse la sua fu solo una leggera smorfia di indecisione. Ma lo fece. Cavolo! Voleva farlo!!

Drizzò le spalle e fece qualche passo indietro. Lentamente si sbottonò la cinta dei jeans e poi slacciò il bottone e come era successo per quelli di Jared, anche i suoi , gli si aprirono abbastanza sul davanti e questa volta sorrise davvero , quando notò un rossore più che pronunciato sul volto di Jared.

Fece scivolare via i pantaloni e li scalciò non appena li ebbe accartocciati ai suoi piedi e quando si sentì meno in imbarazzo, decise di provocare il suo compagno che sembrava davvero godersi lo spettacolo.

“Ti piace quello che vedi?!” ammiccò malizioso.

“Tu non sai quanto, ma…” e inspirò trattenendo appena il fiato.

“Ma ?” lo incoraggiò l’altro.

“Voglio vedere di più.” fece in quel respiro che aveva ripreso.

Jensen obbedì e si sfilò velocemente la maglietta che poi, scherzosamente, tirò nella direzione di Jared che l’afferrò al volo, restando fermo a rimirare il torace scolpito del compagno.

L’aveva visto altre volte a torso nudo. Ma adesso lo vedeva con ben altri occhi e, con nella mente, ben altre intenzioni.

“Va bene così?! O…” suggerì suadente Jensen che fece per infilarsi le mani nei boxer e tirando appena verso il basso, tendendo l’elastico.

“Noooo!!” sibilò roco Jared e scattò verso di lui, rimanendo, però, in ginocchio sul bordo del materasso. “Quelli lasciali a me!” gli ordinò malizioso, tirandoselo addosso, finalmente.

Il movimento fu però, un attimino maldestro e fece cadere i due all’indietro. Finirono uno sull’altro al centro del letto, ma la cosa oltre a farli sorridere, non provocò oltremodo disagio.

Anzi, ne approfittarono per restare in quella posizione – Jared sotto , schiena al materasso e Jensen sopra di lui e le loro lunghe gambe che , quasi istintivamente avevano trovato il loro incrocio perfetto – e con calma decidere come andare avanti.


Riesci a sentire i miei fianchi

nelle tue mani?
Mi stendo vicino a te
Assaggio il piacere
Della tua pelle….”


 

Jensen si chinò lento verso di lui e quasi con titubanza si avvicinò alle labbra del giovane. Fu come chiedere il permesso di baciarlo e quel permesso fu accordato. Per la prima volta si baciarono con una passione diversa dalle altre volte. Questa era più profonda , più intima, precorritrice di un’emozione più forte. Le mani di Jared andarono ad ancorarsi una al fianco del compagno e l’altra appena dietro la nuca, così da solleticare i capelli appena più corti del biondo. Lo teneva stretto, quasi avesse paura che quel bacio potesse finire prima o poi.

Mentre Jensen , appena sospeso sul quel corpo che aveva scoperto, in una maniera diversa, essere bellissimo, cercava e ricercava quell’angolazione perfetta per rendere quel bacio sempre più intimo e profondo e capì di esserci riuscito quando entrambi gemettero, soddisfatti, uno sulle labbra dell’altro.

“Che…che ne dici…se ….se ci liberiamo anche del….del resto?!” azzardò ansimante Jensen, che continuava comunque a baciargli, con piccoli baci, le labbra arrossate e umide di loro.

Jared ansimò dal piacere e ne tremò anche di quello stesso piacere. Ma non voleva fermarsi.

“Direi…direi che è un ottima idea!” e così dicendo, decise di spegnere il cervello e lasciarsi andare completamente.

Da quel passo non si sarebbe più tornato indietro.

Allora con un gesto veloce e improvviso, afferrò Jensen per le spalle e capovolse le loro posizioni, finendo cavalcioni sul maggiore.

“Ehi!! non vale!” si lamentò Jensen, anche se un attimo dopo era ridotto al silenzio dalle labbra di Jared.

Il giovane , poi, quando, lo liberò, assunse un’espressione quasi di sfida.

“Ti avevo già detto che quelli ...” ammiccando ai boxer. “...dovevi lasciarli a me, no?!”

“Ok!” si arrese Jensen mettendosi completamente nelle sue mani.


Jared dalla posizione in cui era, iniziò a massaggiare a palmi aperti il torace ansimante del compagno, scendendo pian piano verso le costole e poi il ventre e godette nel sentire la pelle che si increspava e rabbrividiva sotto il suo tocco, sapendo che era il piacere a farla reagire così. A far reagire così Jensen.

Poi , scese ancora, fino ad arrivare ai fianchi che scattarono appena verso l’alto quando le dita del giovane si infilarono furtivamente al di sotto del cotone dell’intimo.

E a questo punto, qualcosa scattò e divampò come un incendio improvviso anche nella mente di Jared. Quello scatto muscolare , voluto o forse no, da parte di Jensen, aveva fatto sì che le loro intimità, ora palesemente eccitate, si scontrassero.

Bacino contro bacino. Frizione su frizione. Durezza contro durezza.

E senza rendersene conto, il suo corpo reagì naturalmente , guidato dall’istinto della lussuria e iniziò ad ondeggiare sul corpo di Jensen.

“Oddio….” ansimò il biondo quando si ritrovò a rispondere ritmicamente ai movimenti di Jared. “Jared….”

“Sì…sì…lo so. E’…è….”

“Fantastico!!” fece per lui, Jensen, che gli portò le mani lungo le cosce contratte ai lati dei suoi fianchi, per assecondarne il movimento sensuale.

“Già….e siamo…siamo solo all’inizio!” sembrò rassicurarlo o forse spaventarlo, Jared!!

A quel punto, finì di fare quello per cui aveva capovolto le loro posizioni e lentamente tirò verso il basso l’intimo di Jensen, lasciando che la sua virilità finalmente respirasse e fosse libera di fremere tra i loro corpi vicini.

Jensen non potè evitare di arrossire. Per quanto volesse fare l’amore con Jared in quel momento, non poteva negare che era comunque una situazione surreale.

Il giovane notò quel lieve disagio nell’espressione del suo amante e si chinò per baciarlo, ma prima di unire insieme le loro labbra, gli sussurrò languido.

“Spogliami!” e Jensen, perso in quel bacio, obbedì.

Afferrò con delicata decisione l’elastico dei boxer di Jared e anche se con più difficoltà glieli sfilò, aiutato anche dal fatto che il giovane , gli andò incontro muovendo prima una gamba e poi l’altra per sbarazzarsi dell’indumento.


 

Ora, finalmente , erano nudi. Pelle contro pelle. Calore contro calore. Sudore misto a sudore. L’inevitabile sensazione di desideroso piacere che si faceva sempre più impellente. Quell’istintiva necessità di spingere i loro corpi uno verso l’altro. La sconvolgente sensazione del respiro che si fermava in gola per poi farli respirare ancora, di nuovo e più affannosamente.

Le mani che non volevano altro che toccare, toccare e toccare ancora. Ogni lembo di pelle, ogni muscolo contratto, ogni brivido causato.

Quasi con timore le dita di entrambi, timidamente scesero lungo la linea dei loro inguini. I loro sguardi si cercarono e si trovarono chiedendo una muta concessione a continuare quella che voleva essere più che una carezza. E così fu.

Toccarsi intimamente, stringersi con delicata passione le loro virilità ormai più che eccitate, massaggiarsi sapendo bene come e in che modo spezzarsi il respiro. Sincronizzare quel movimento fluido e ritmico di salita e discesa sulla pelle umida dei loro umori e del loro piacere , fu esaltante e sorprendentemente, meravigliosamente naturale.

“O Gesù!!” ansimò estasiato Jensen, mentre si avventava sul collo teso e ben esposto del compagno sopra di lui. “Io….io…non so cosa fare…vorrei toccarti ancora e ancora…ma….” e un singulto di piacere gli fermò il resto in gola.

“Allora toccami ancora e ancora e vedrai….” rispose con lo stesso ansimo, Jared. “..vedrai che il resto ….il restò verrà da se!!” e così dicendo si accovacciò meglio sulle lunghe gambe di Jensen che si fletterono appena , quasi a volerlo far stare più comodo su di lui.

Jared ne approfittò e si adagiò più vicino all’intimità di Jensen, provocando appena un più che chiaro movimento. Il biondo si ritrovò a spalancare gli occhi per la sorpresa di quel tacito invito.

“Tu…tu vuoi….vuoi che io…..” balbettò Jensen in preda al desiderio e alla confusione.

“Ricordi?” gli sussurrò arrossendo appena, Jared. “Voglio tutto. Voglio…te!”

Jensen sospirò quasi frustrato. Temeva di non essere all’altezza della situazione, dato che era la loro prima volta e a quanto pare sarebbe stato lui il primo a oltrepassare quella sottile linea rossa.

Ma non poteva sottrarsi. Avrebbe fatto le cose per bene. Era comunque un uomo adulto e sapeva come andavano certe situazioni. E poi…

E poi c’era Jared davanti a lui, con lui. Su di lui!!! E Jared meritava solo il meglio da quella situazione.

Allora si sistemò meglio e con le mani lentamente scese dalle spalle, lungo le braccia e poi sui fianchi, fino a raggiungere il fondoschiena del giovane che ondeggiava sinuosamente su di lui, mandandolo in estasi ad ogni contatto. Con delicatezza e premura, lasciò che le sue dita raggiungessero la parte più intima di Jared finchè quell’umido calore non divenne come una calamita attirandolo verso il suo interno.

Jared gemette quando sentì le dita di Jensen muoversi dentro di lui, ma il loro tocco gentile e ritmico, riuscì comunque a rassicurarlo. Quel fastidio iniziale venne ben presto cancellato da un piacere sempre più presente ed elettrizzante. Avvolgente, sorprendentemente eccitante ed erotico.

“Dio!! Jensen….è…è……non so…non so spiegartelo…..ma non resisto….” cercava di spiegargli, Jared, quello che sentiva, che provava.

“Dimmi cosa vuoi che faccia. Farò tutto quello che vuoi, solo quando me lo dirai tu!” gli promise Jensen, senza smettere di muoversi in sincrono con lui.

“Fallo!” fece risoluto Jared, guardandolo negli occhi. E i suoi occhi erano brillanti e lucidi, la pupilla inghiottita dal colore del più puro desiderio. “Fallo adesso o finirò per impazzire!” e la sua sembrava quasi una preghiera.
O forse lo era!!

Jensen lo liberò solo per un attimo, e con la mano con cui lo aveva preparato, massaggiò appena se stesso e poi cercò di sistemarsi contro l’intimità di Jared.

Si sentivano. Ognuno il calore dell’altro. Intimità contro intimità.

Sconvolgimento contro sconvolgimento.

Jensen si inarcò appena così da potersi insinuare piano e con somma sorpresa, Jared non si ritrasse , ma si spinse lentamente all’indietro, verso di lui, e lo accolse.

Fu un attimo. Il tempo di un respiro. Di un fremito. Di ansito tremante.

Gli occhi si chiusero. Le bocche si aprirono in cerca di più aria. Le mani si contrassero per sostenersi. Quelle di Jared strette sulle spalle di Jensen. Quella di Jensen contratte attorno ai fianchi tesi di Jared. I corpi si bloccarono in quella posizione.

 

“Jared…” e fu solo un sussurrò.

“Non….non muoverti….” parve pregarlo Jared e Jensen temette di avergli fatto del male.

Il biondo rimase fermo immobile. Cercò perfino di respirare appena e poi accadde.

Jared fece un respiro profondo e si lasciò scivolare completamente su di lui ed entrambi ripresero a respirare.

“Ti sento!” fu la prima cosa che Jared gli sussurrò quando riaprì gli occhi e li puntò in quelli verdi del compagno. “Ti sento ed è….bellissimo! Dio…è bellissimo!!” gli disse con un sorriso.

“Tu…sei …bellissimo...così!” rispose dolcemente Jensen che ancora rifiutava di muoversi.

Ma fu Jared a rassicurarlo.

“Allora muoviti e rendimi ancora più bello!” e fu lui stesso ad iniziare a muoversi sul bacino di Jensen.

A quei movimenti, Jensen non riuscì a resistere e iniziò a seguirli, poi ad assecondarli, poi a guidarli fino a quando non ne prese il controllo, mandando in estasi Jared che si lasciava conquistare colpo dopo colpo dagli affondi di Jensen.

Oramai non c’erano più timori, più dubbi, più indecisioni su ciò che volevano e ciò che desideravano l’uno dall’altro.

Volevano, avevano bisogno di appartenersi.

Lo avevano fatto prima come colleghi leali e sempre presenti. Poi come amici sinceri e mai opportunisti. E ora…

Ora si appartenevano come compagni. Come amanti.

Ormai, quasi al culmine di quelle sensazioni tanto inattese quanto meravigliose e sconvolgenti, i movimenti iniziarono ad essere scoordinati, confusi dal quel desiderio e dal piacere crescente che li stava infiammando fin dal loro più profondo essere. Jensen si aggrappò con forza ai fianchi di Jared cercando più contatto possibile , spingendo con più decisione ogni volta che Jared lo chiedeva.

Il giovane, si afferrò, esausto ma entusiasta alle spalle del compagno, così da avere più forza nell’accoglierlo e nell’andargli incontro.

“Non fermarti….”

“Non fermarti…”

Una chimica perfetta, un' intesa tanto inattesa quanto straordinaria.


E il mio cuore 

Batte così velocemente…
Ed entrambi i miei occhi
diventano così brillanti 
E vedo Dio!!
Oh sono così vicino…così vicino!!”

 

Fin quando il piacere, quello più alto, quello che attraversa il corpo come una potente scarica elettrica, non li fece ansimare insieme e gridare in un urlo silenzioso i loro nomi all’unisono.

Quel piacere che li fece tremare uno contro l’altro, spingersi ancora l’uno contro l’altro come se farlo potesse aiutarli a ritornare alla realtà.

Il respiro affannato, la voglia di ridere come stupidi, il desiderio di baciarsi ancora un' ultima volta come per rendere reale quello che era successo.

Poi…

Poi l’improvvisa ma meravigliosa spossatezza che fece sospirare Jensen e crollare Jared su di lui.

Poi…

Poi la calma. La pace. Almeno quella dei sensi!

   
 
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