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Autore: ForeverDream2015    12/09/2017    0 recensioni
Un nemico
Dieci frammenti da trovare prima di lui
Il regno di Crystal Tokyo è pronto a nascere
L'ultima grande evoluzione delle nostre guerriere Sailor, di Tuxedo Mask e....una nuova guerriera!
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
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Usagi spalanca gli occhi. Guarda il soffitto. Il suo respiro è lento e regolare. Ruota il viso verso Mamoru. Sta dormendo. Perfetto. Si alza lentamente cercando di spostare il meno possibile le lenzuola. Lui si muove leggermente. Usagi si blocca. Mamoru continua a dormire. Lei sorride e si avvia verso la cucina.
. Prende il coltello con cui di solito, Mamoru, tagliava il pane. Si avvia verso la camera da letto. Si ferma un attimo appoggiandosi allo stipite. Lo osserva dormire beato. Si avvicina. A passi lenti. Lui è ancora fermo. Lei alza il braccio dove impugna il coltello.
Tutto avviene in pochi secondi.
Lei abbassa la lama verso il petto di Mamoru. Lui spalanca gli occhi pochissimi istanti prima di essere colpito. Da un calcio ad Usagi che viene scagliata contro il muro. Mamoru si alza in piedi, lei anche. Corre verso di lui per colpirlo di nuovo. Lui, con maestria, riesce a bloccarle il braccio.
“Usagi!”
I loro occhi si incrociano per un attimo. E li vede. I suoi splendidi occhi azzurri, ora, sono rossi come il sangue.
“Usa..”
Lei approfitta di quell’attimo di distrazione per liberarsi. Cerca di nuovo di colpirlo, lui riesce a spostarsi in tempo trovandosi alle spalle di Usagi. La colpisce alla schiena. Lei perde l’equilibrio cadendo a terra. Il coltello le sfugge di mano. Mamoru lo vede e con un calcio lo allontana. Lei cerca di rialzarsi. E’ in ginocchio. Da un pugno al pavimento.
“Merda!”
Lui ne approfitta. Le lega le mani con una sua maglietta trovata per terra. La costringe ad alzarsi e la porta sul divano della sala.
“Che diavolo stai facendo!”
“Devi morire come le altre guerriere!”
“Cosa….Ok ho bisogno di aiuto”
“Qualsiasi cosa farai non servirà! Morirete”
“Vedremo”
Si allunga verso il tavolo di ingresso. Prende il cellulare. Due, tre, quattro squilli.
“Rei!”
“Mamoru?”
“Ho bisogno di te. Ora qui a casa mia!”
“Arrivo dammi 5 minuti!”
“Meno!”
“Sei più antipatico del solito adesso!”
“Vorrei vedere se fossi stato svegliato come sono stato svegliato io!”
Riaggancia. Fa un altro numero.
“Mamoru?”
“Puoi venire qua da me per favore? Ho un problema!”
“Stai bene?”
“No”
“Arrivo!”
Pochi secondi e Mamoru se la ritrova alle spalle.
“Ma che …santo cielo Suisei! Non sono abituato alle persone che entrano così a casa mia!”
“Scusami Mamo”
Usagi la guarda negl’occhi. Suisei si allontana da lei.
“Non è Usagi”
“Sono io!”
“No. Dentro te…che diavolo è questa cosa?”
“Suisei sono io e solo io!”
Qualcuno suona alla porta. Mamoru apre senza guardare. E’ Rei, con il fiatone. Trasformata per correre più in fretta.
“Non è Usagi”
Mamoru sospira. Si prende la fronte fra le mani.
“Ha cercato di uccidermi”
“Peccato non esserci riuscita!”
“Chi sei?”
“Io Usagi e tu Rei!”
“No. Parlo con chi è dentro di te!”
Il sorriso di Usagi si deforma. Sospira appoggiando la schiena al divano.
“Io? Sono solo quello che le guerriere Sailor hanno creato”
“Cosa?”
“Ogni qualvolta le guerriere colpivano un nemico, ogni qualvolta Sailor Moon ne distruggeva uno una parte di male finiva in loro. Io sono l’accumulo di tutto il male che fin’ora hanno raccolto”
Rei si avvicina spaventata.
“E’ inutile che mi guardi così Rei. Sono stato anche dentro di te non ricordi? Il pancino va meglio?”
Rei si tocca d’instinto la pancia.
“Come….”
“Ti ha ferito Jupiter”
“No! Io non c’ero in quella battaglia!”
“Eri tu il mostro!Ricordate il primo attacco? Era Minako”
Rei scuote la testa.
“Non è possibile…”
Suisei si intromette.
“Tu sei il male?”
“Energia oscura per la precisione. Sono parte dell’energia che le guerriere hanno distrutto ogni volta”
Rei si avvicina minacciosa.
“Ti batteremo qualsiasi cosa tu sia”
“Non ne sarei così sicuro. Solo una persona può distruggere il grande male. E visto che non è ancora riuscita a diventare ciò che può sterminare Chaos credo che accelererò i tempi. Non mi aspettavo sarebbe stato così facile”
“Di..di cosa parli?”
“Nemmeno sai di cosa parlo? Ancora meglio!”
Mamoru guarda la sua Usagi. Vorrebbe fare qualcosa per lei. Ma non sa cosa.
“Esci. Vai via dal suo corpo. Ora!”
“Oh vorrei…ma sto bene qui”
Rei prepara le sue pergamene.
“Metti via quelle cose. Non servono. Vorrei andarmene anche io come ho sempre fatto. E’ lei che mi sta trattenendo”
“Usagi lascialo andare è troppo pericoloso!”
“Ha pensato di no”
“Smettila di leggere nei suoi pensieri!”
“Dille ancora di lasciarmi andare e smetto.”
Rei si inginocchia davanti a Usagi.
“Usa. Lascialo. Sappiamo già abbastanza”
Usagi trema un istante. I suoi occhi tornano azzurri.
“Brava Usa-chan”
Rei le slega le mani. Usagi si lancia addosso a lei piangendo a dirotto. Le sue braccia cedono. Il pianto si ferma. E’ svenuta.
 
“E’ bollente. Ha la febbre alta”
Rei guarda per un attimo Suisei che annuisce.
“Lo sento anche io Rei”
Lei sospira chiudendo gli occhi.
“Dobbiamo andare da mio nonno. Lui può salvarla”
Mamoru non riesce a capire.
“Rei..”
“Lo spirito di Usagi è ferito. L’energia che era dentro di lei ha combattuto per andarsene. E l’ha ferita. Io non riesco…io..non so come fare!”
Usagi ha un tremore. Mamoru la stringe a sé.
“Mamoru..”
“Suisei. Teletrasportaci al tempio!”


Il nonno di Rei è sul piazzale.
“Nonno??”
Suo nonno si avvicina solo un momento ad Usagi. La tocca.
“Portatela immediatamente nella stanza del fuoco sacro!Mamoru resta qua!
Suisei e Rei obbediscono.
“Che è successo!”
“Usagi è stata impossessata da non si sa bene quale energia negativa”
“Giovanotto!Non sarei qui se non lo sapessi! Ho bisogno di capire come. Durante un combattimento?”
Mamoru non risponde.
“Avanti cosa credi! Che non sappia di voi?”
“Da quanto?”
“Da quando il padre di Rei me l’ha affidata. Stavo solo attendendo che le altre guerriere Sailor la trovassero. E appena ho visto arrivare Usagi ho capito che Rei, finalmente, avrebbe avuto il suo posto nel mondo”
Mamoru annuisce.
“Quindi sappiamo come è successo?”
“No purtroppo. Stavamo dormendo entrambi. Si è svegliata ed ha cercato di uccidermi”
Il nonno di Rei scoppia a ridere. E continuando a ridere si avvia nella stanza del fuoco.
 
Rei lo vede entrare. Ha posizionato Usagi su un futon appena accanto al fuoco sacro.
“Nonno”
Lui non risponde. Ad occhi chiusi pone una mano sul ventre di Usagi.
“Nonno. E’ come penso?”
“Sì Rei. Il suo spirito è stato ferito”
Le lacrime piene di dolore e rabbia bagnano il viso di Rei.
“Stupida! Non mi ascolta mai!”
“Non prendertela con lei Rei. Ha fatto solo quello che avresti fatto tu per aiutare il resto delle guerriere Sailor no?”
Rei spalanca gli occhi. Suo nonno sapeva.
“Da…come…cosa…”
“Possiamo parlarne dopo Rei?Ora ho del lavoro dal fare”
 
Un’ora. L’ora più lunga che Mamoru abbia mai vissuto. L’attesa lo aveva messo a durissima prova. Appena lo Shojo della stanza del fuoco si apre, Mamoru, corre incontro al nonno di Rei.
“Fatto. A breve starà meglio. Sono il miglior curatore di spiriti del Giappone io!”
“Grazie. Io…”
“Oh non ringraziarmi. Ho fatto solo il mio lavoro. Portate Usagi in camera di Rei e fatela riposare il più possibile. Si riprenderà come se nulla fosse successo”
“Ricorderà?”
Il nonno di Rei abbassa lo sguardo. Cupo risponde.
“Purtroppo sì. Soprattutto il dolore che ha provato.”
 
Apre gli occhi. La luce, nonostante sia molto fioca, le da fastidio. Allunga le gambe per stirarsi un po’. Il pigiama le fa male alla pelle. E’ bagnato. Lo sente. Tira fuori le braccia dalla coperta. Anche la giacca del pigiama è madida di sudore. Si passa una mano sui capelli. Anche quelli sono umidi. Tossisce. La bocca è impastata. Prova a parlare. Ma la gola le brucia. Si siede nel letto. Mamoru è accanto a lei.
“Mamo”
Lui apre un occhio. Lo richiude. Poi li spalanca entrambi come un bambino davanti a un regalo. La abbraccia.
“Usako!”
“Mamo…io non volevo. Davvero lo giuro..”
“Usa calma. Lo sappiamo”
Lei non riesce più a trattenere le lacrime. Scoppia in un pianto liberatorio.
“Mamo…”
“Shh….non piangere ti prego”
Lei non riesce a fermarsi. Fino a che lo Shojo si spalanca. Rei la abbraccia fra le lacrime.
“Usagi…come ti senti?”
“Bene. Scusatemi davvero io non…”
“Usagi basta. Smettila di piangere.”
“Devo capire come sta il bambino”
Rei annuisce sorridendo.
“Ho chiamato Ami e…sta arrivando. Tranquilla adesso”
Usagi si sdraia. In attesa.
Serve un piano di attacco.
   
 
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