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Autore: Violetta_    14/09/2017    5 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Lezioni di boxe











<< Ok colpisci il sacco >>

Gli diede un pugno ma il sacco non si mosse.

Un altro. Niente da fare.

Al terzo tentativo il sacco si mosse di poco.

Rei si mise una mano sul viso.



Niente, era negata.










*








<< Fammi capire: quello è il tuo pranzo? >> disse guardando quella triste porzione di riso.

Shiho e Rei stavano pranzando nell'appartamento di quest'ultimo. Generalmente era Rei a cucinare, adorava cucinare, era decisamente bravo e a Shiho faceva decisamente piacere farsi servire.

<< Si perchè? >>

Il ragazzo la guardò trattenendosi dal commentare, era abbastanza intelligente da non impelagarsi in una discussione del genere con una donna.

Da bravo detective aveva facilmente scoperto che la ragazza affidava il 70% della sua sopravvivenza al caffè, spesso tendeva a sostituire i pasti con quella bevanda.
Il che spiegava in parte perchè fosse sempre di cattivo umore.

<< Il tuo turno inizia nel tardo pomeriggio vero? >>
<< Si perchè? >>

Il ragazzo si alzò sparecchiando la tavola.

<< Il nostro distretto ha una palestra ben funzionante. Ti insegno le basi della boxe >>

Shiho lo guardò sorpresa, anzi forse era più accurato definirla sospettosa.

<< Come scusa? >>
<< Si ti insegno qualche mossa.... >>

La ragazza assottigliò gli occhi facendosi ancor più sospettosa.

<< Perchè? >>

Lui alzò un sopracciglio, solo una volta era stato così stupido da far notare ad una donna che avrebbe dovuto fare un po' più di sport invece che evitare di mangiare e Vermouth per poco non lo aveva investito con la moto, quindi decise saggiamente di dirle una mezza verità.

<< ...ti confesso che starei più tranquillo nel sapere che sai difenderti da sola anche senza essere armata >>

Shiho assottigliò ulteriormante gli occhi poggiando la forchetta sul tavolo con estrema lentezza e Rei decise di continuare la frase, giusto per essere più chiaro.

<< Perchè collabori con la polizia e potresti trovarti coinvolta in qualche situazione spiacevole >> finì la frase con un dolce ed affabile sorriso.








*










Shiho avrebbe tanto voluto che in quell'istante ci fosse un'emergenza per potersi defilare da quella situazione così imbarazzante.

Era convinta di avere forza sufficiente per un piccolo allenamento, giusto quei dieci minuti per assecondarlo e poi andare a lavoro.
Ed invece stava facendo una figura orribile. E lei detestava fare brutte figure.

Frustrata diede un potente calcio al sacco, e questa volta oscillò in modo molto evidente.

<< Wow >> disse Rei incrociando le braccia al petto.

Lei fece un piccolo sorriso soddisfatto.

<< Allora? >>
<< Beh considerati i tentativi precedenti è un risultato notevole >>

La ragazza si imbronciò per nulla soddisfatta da quel commento.

<< Non capisco come tu sia riuscito a convincermi ad allenarmi... >>
<< Perchè in fondo sai che è una cosa positiva. Dai riprendi >>

Shiho fece per alzare un piede ma venne prontamente fermata dalla voce ferma del ragazzo.

<< Eh no. Con i pugni >>
<< Tiranno... >> Mormorò tra i denti.




*





Stavano girando intorno a quella situazione da venti minuti buoni.

Il sacco da boxe della palestra era uno di quelli regolamentari e non c'era modo di alleggerirlo. Rei non avrebbe potuto renderle il compito più facile nemmeno con tutta la buona volontà.

Shiho stava cominciando a spazientirsi seriamente quindi era meglio lasciar perdere.

<< Ok stop >>

La aiutò a togliersi i guantoni e le avvicinò una bevanda energetica. La ragazza era talmente stanca e assetata che bevve senza replicare che avrebbe preferito dell'acqua e non quel mix zuccherato.

<< Nel tuo caso credo sia meglio allenarsi nel Jujutsu. Almeno per ora >>

Shiho staccò le labbra dalla bottiglietta e lo guardò sconcertata mentre aveva ancora il fiatone.

<< Stai dicendo che non abbiamo finito qui? >>
<< No>>

Shiho lo guardò bene in volto sperando sinceramente che stesse scherzando visto il suo stato. Insomma era sudata e rossa in viso, non doveva essere certo un bello spettacolo.

<< Sei serio Rei? >>

Lui annuì convinto.

<< Certo >>



*



Il Jūjutsu fa parte dei programmi di addestramento della polizia giapponese.
Dato che l'arte marziale si fonda sul principio del "Hey yo shin kore do" ovvero sull'applicazione, non della forza, ma di varie tecniche di autodifesa, risultava più facile per Shiho imparare le basi ed applicare da subito le varie tecniche.

Difatti dopo poche spiegazioni e qualche dimostrazione riuscì ad atterrare il ragazzo e si mise a cavalcioni su di lui bloccandogli i polsi.

<< Ah. Fregato >> disse con un sorrisino soddisfatto.

Rei battè gli occhi ammirato: imparava in fretta la ragazza.

Non abbastanza però per tenerlo bloccato.

Con una mossa fulminea difatti si liberò dalla presa capovolgendo i ruoli e gli poggiò un ginocchio sullo stomaco per bloccarla.
Sorrise divertito.

<< E adesso che... >>

Si bloccò scorgendo un riflesso di puro terrore negli occhi di Shiho.
Non capì che cosa stesse succedendo ed aggrottò la fronte.

<< Ehi. Va tutto bene? >>
<< Io... >> Si mise seduta e si schiarì la gola << sisi... basta così per oggi >>

Rei si avvicinò cercando di sfiorarle il viso ma lei si ritirò e si alzò in piedi di scatto.

<< Ma Shiho... >>
<< Sono stanca >> disse secca uscendo velocemente dalla stanza e sbattendo la porta.

Il ragazzo fissò l'intera scena in silenzio e, una volta solo, portò una mano sulla testa.



Che le era preso?





















Angolo dell'autrice

Capitolo più complesso di quel che sembra.

Generalmente quando non approfondisco certi dettagli lo faccio per lasciare una libera interpretazione al lettore, ma non in questo caso.
Forse qualcuno di voi avrà letto un'altra mia raccolta "Quando arriva la sera" e forse avra notato un dettaglio in comune con questo capitolo, se così fosse allora capirete le ragioni che hanno spinto Shiho a comportarsi così.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Grazie a tutti i lettori.
A presto.

Violetta_
   
 
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