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Autore: SoapMacTavish    14/09/2017    0 recensioni
Quante volte è capitato in una fredda giornata d'inverno, che un prof entrasse nella nostra aula con un strano sorriso stampato in volto, non per una notte passata in tenera compagnia e nemmeno perchè aveva avuto un sonno profondo e rigenerante, ma perchè ovviamente aveva in mente qualcosa di tremendamente diabolico... un compito a sorpresa.
Eppure... solitamente la reazione è sempre la stessa, proteste a non finire, piagnucolii speranzosi del ripensamento da parte del professore e cose di questo genere... invece contrariamente a quanto si aspettasse lo stesso professore... all'annuncio del compito, all'interno dell'aula vige uno strano silenzio... Come mai? Cosa c'è sotto? Scopriamolo... Buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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''Stavolta li frego'' pensò il professore, ancora prima di alzarsi dal letto, scelse di ottenere l'antipatia dei suoi alunni in una mossa imprevedibile quanto ripugnante. Ebbene, appena spense la sveglia generata dal suo smartphone, che segnava le 6:45, riflettè a lungo coricato nel su letto, ed ebbe un'illuminazione : oggi ci sarebbe stato un compito a sorpresa!
Era stanco delle solite manfrine, delle solite scuse partorite dai suoi alunni, quando entrava nella classe e faceva qua e la delle domande a casaccio per vedere se avevano quantomeno riletto l'argomento svolto la lezione precedente, otteneva scarsi risultati ogni volta e di conseguenza saliva dentro di sè l'amarezza di essere un pessimo insegnante.
Non amava certo la via delle convocazioni dei genitori, oppure di schiaffeggiare dei pessimi voti sul registro personale, no lui preferiva da sempre la via diplomatica, perchè insisteva, che parlava con degli uomini e non con dei lattanti.
Si alzò finalmente dal letto e si diresse in cucina per preparasi come di consuetudine il caffè. Quindi mise l'acqua all'interno della caldaia della sua moka, fino a raggiungere la valvola di sicurezza, successivamente riempì il filtro dosatore metallico di caffè, e per finire vi adagiò il raccoglitore e lo avvitò con forza, accese il fornello più piccolo e ci piazzò sopra la caffettiera.
Nell'attesa, andò in bagno a sciacquarsi il volto, pensando ancora a quel dannato compito a sorpresa.. ''Si si,ormai ho deciso.. Entro, non guardando in faccia nessuno, evito sguardi di sfida e di tristezza, annuncio la tempistica necessaria allo svolgimento ed esco dalla classe, così non potranno nemmeno protestare.''
Sentì il borbottìo della moka e capì che il caffè era pronto, si servì abbodantemente in una tazza grande, con una decina di biscotti al cioccolato. Avvertì poco dopo, uno strano movimento sullo stinco e intuì che si era svegliato anche il suo gatto, Sulfur, un micione di ben 9 kg, rosso fuoco, di dimensioni portentose. Gli diede da mangiare, e si avviò in bagno a farsi una doccia.
Dopo una ventina di minuti, si vestì e guardò l'orologio : 7:30, era in perfetto orario. Accompagnò il gattone fuori dalla porta e gli diede un dolce buffetto '' Ci vediamo dopo e ti racconto come è andata ''.
Accese la macchina, aspettò che si scaldasse per bene e partì verso la scuola, non aveva fretta poichè le lezioni iniziavano alle 8:30. Nonostante la strada da percorrere fosse poca trovò un discreto traffico e ci mise più del previsto ad arrivare. Parcheggiò all'interno del cortile, nel posteggio auto riservato appunto agli insegnanti, e salì di corsa per le scale quasi ansioso di divulgare la sua tremenda iniziativa alla sua classe.
Arrivò alla porta,ma prima di entrare fece un profondo respiro, '' Dai, sii convinto, testa bassa e via dritto, non avere ripensamenti, sii fugace ma conciso. Non è colpa tua se prenderanno un brutto voto, gli servirà di lezione, necessaria per la loro crescita, farà solo bene... Ma magari stavolta son preparati e mi sorprenderanno...'' Scacciati via i pensieri, entrò.
'' Buongiorno ragazzi, mi duole darvi questa notizia, ma oggi faremo un compito a sorpresa!'' continuò '' Gli argomenti all'interno della verifica sono i medesimi che abbiamo affrontato fino adesso, quindi se avete studiato come vi avevo esplicitamente chiesto, non avrete nessun tipo di problema, se invece non avete mai studiato... Beh, allora imparerete dai vostri errori, errare è umano, ma perseverare è diabolico!'' contento del suo discorso iniziale concluse '' Ora, lascerò i compiti sopra la cattedra, il preside mi ha convocato per parlare della gita di quest'anno, quindi mi assenterò per un pò, non mi preoccupo se scoppiazzate, abbiate però inventiva l'uno dall'altro, non voglio rileggere lo stesso compito venti volte, ora esco, prendete pure un compito ciascuno e portatelo al vostro banco! Buona fortuna!''
Uscì, felice per non aver guardato in faccia nessuno, era entrato a testa bassa guardando il pavimento, aveva svolto imperterrito il suo discorso e non aveva udito nè proteste, nè piagnucolii... Un momento, questo era molto strano... Nessuno che protesta? Forse aveva dato poco tempo per metabolizzare la notizia e di conseguenza non hanno protestato... 
Pensò che era tutto molto strano, anche il corridoio era troppo silenzioso, solitamente qualcuno passeggia sempre... 
Allora rientrò nell'aula e dopo un attimo capì... In aula non c'era nessuno, manco una mosca...
Si girò e guardò il calendario, dopo essersi fatto una sonora risata, constatò che era semplicemente domenica.


 
   
 
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